Non solo gli attacchi all’antrace del 2001, le cui indagini sono state dichiarate concluse formalmente pochi giorni fa con l’accusa al microbiologo civile dell’Esercito Bruce Ivins, suicidatosi nel 2008.
L’altra, grande vicenda di quei drammatici mesi che chiusero il 2001 torna di attualità in Israele. Il 14 aprile emetterà un francobollo da 2,40 shekel per commemorare il memoriale eretto a ricordo dei quasi tremila morti dell’11 settembre.
La carta valore presenta il monumento, inaugurato il 12 novembre scorso; si trova al parco della Valle dei cedri alla periferia di Gerusalemme, città gemellata con New York.
Nel contesto dell’opera, sono riportati i nomi delle vittime di tutte le nazionalità e di tutti i Paesi, fra cui cinque israeliani: Alona Avraham, Shai Levinhar, Daniel Mark Lewin, Leon Libor ed Hagay Shefi. L’iniziativa è stata commissionata dalla sede Usa del Fondo nazionale ebraico (Kkl-Jnf) e per realizzarla è intervenuto lo scultore Eliezer Weishoff che “ha dato -commenta il presidente mondiale della realtà promotrice, Efi Stenzler- il senso tangibile della tragedia inserendo la bandiera statunitense nella fiamma memoriale in bronzo”. La base della struttura ricorda coloro che persero la vita negli altri incidenti dello stesso giorno al Pentagono e in Pennsylvania e contiene un frammento d’acciaio proveniente dalle macerie delle torri gemelle.