Dopo vent’anni ritorna, opportunamente rivisto ed aggiornato. È “La Repubblica sociale italiana”, il monumentale lavoro (ora 528 pagine, 40,00 euro) di Luigi Sirotti, che si occupa dei servizi di posta civile e della loro evoluzione nel territorio metropolitano.
Sei i capitoli in cui si articola: l’avvio storico e militare; il servizio postale e il suo mutamento; le cartevalori, le impronte di valore e le tariffe; il catalogo e le valutazioni in euro degli oggetti postali e delle affrancature; il settore dei pacchi; la guida tecnica sui sistemi di sovrastampa.
“Se non ci fossero stati gli amici che mi hanno aiutato -ammette l’autore- non ci saremmo riusciti. C’era una certa aspettativa per la ristampa”, ma le cose sono andate diversamente e si può parlare di seconda edizione. Perché sono stati aggiunti documenti importanti ritrovati nel frattempo, e perché -volendolo rifare ma a colori- è stato necessario recuperare di nuovo il materiale, sostituendo quello non più disponibile. Insomma -dice- “è in gran parte rivisto”.
I confronti con il lavoro del 1991 non si fermano qui, poiché, parlando dei francobolli, “è stato rivoluzionato l’impianto generale delle sovrastampe” (Roma fece poco, in realtà tutto il lavoro fu concepito a Verona). Quanto all’esame dei servizi all’epoca esistenti, “è stato notevolmente ampliato il capitolo dei rapporti con l’estero”, cui si aggiungono le ricerche compiute con altri specialisti sulla censura delle missive dirette all’interno e oltre i confini. Il raggio d’azione è stato esteso al Mediterraneo. “Serve a puntare la luce sulle ombre che ancora ci sono per quel periodo”, così da analizzare le comunicazioni con i Balcani, l’Egeo, la Francia, senza dimenticare la Base atlantica e i gruppi di nebbiogeni dislocati nel Baltico.
Il volume è edito dall’Associazione italiana collezionisti posta militare e storia postale. “È il risultato -sottolinea il presidente, Piero Macrelli- della collaborazione; in filatelia non succede spesso”.