Sant’Uberto di Liegi, feroce cacciatore trasformatosi in protettore della natura alla vista di un cervo con, tra le corna, una croce, visse davvero nell’VIII secolo dopo Cristo. Invece, il legionario romano Silvio Brabone e il gigante vessatore Antigone, ucciso ad Anversa dal soldato, sono personaggi di fantasia. La maggior parte degli abitanti del Belgio ha scoperto tali storie durante l’infanzia ma, ormai, sembrano essere cadute un po’ nel dimenticatoio. Da qui l’idea di riproporle approfittando del giro PostEurop 2022, dedicato a miti e leggende. Il contributo è stato messo in prevendita il 10 giugno, completando la distribuzione tre giorni dopo. Le due saghe -già viste, tanto per dire, nella serie anti tubercolosi del 25 giugno 1944 (50+10 e 35+5 centesimi di franco)- ora sono evocate in altrettanti francobolli di classe “3” per il Vecchio continente, raccolti a foglietto (12,54 euro); nell’ordine riprendono un’incisione e l’immagine di un vecchio volume. Per lo sfondo, il grafico Kris Maes ha creato un collage di illustrazioni; l’esito è un’atmosfera misteriosa, anche leggermente minacciosa, dovuta alle scene scure; sono di Henri Lievens, che nel 1980 le aveva progettate per il libro “Légendes de Belgique” (fine).
PostEurop/3 Cadute nel dimenticatoio
25 Giu 2022 12:50 - FROM ABROAD
Sono le due storie che i belgi hanno imparato da piccoli: una riguarda sant’Uberto di Liegi, l’altra il legionario Silvio Brabone e il gigante Antigone