Mentre l’attenzione si concentra sul centenario della Prima guerra mondiale, c’è chi guarda avanti. E, in particolare, alla centocinquantesima candelina dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni. Alla base, la Convenzione telegrafica internazionale, sottoscritta a Parigi da venti Paesi fra cui l’Italia; il documento diede origine all’Unione telegrafica internazionale. Era il 17 maggio 1865 (quindi, al giro di boa manca una manciata di mesi). Solo nel 1934 divenne l’attuale Uit e nel 1947 passò ad agenzia specializzata delle Nazioni Unite. Adesso, il 17 maggio è la “Giornata mondiale delle telecomunicazioni e della società dell’informazione”.
Per tutto questo tempo, la struttura ha rappresentato un centro di sviluppo per le comunicazioni, cominciando appunto con gli apparecchi Baudot e Morse e poi concentrandosi sulle altre tecnologie, fino ai satelliti, alla telefonia mobile, ad internet. Una storia di cooperazione oltre le frontiere, capace di coinvolgere governi, aziende ed ulteriori centri d’interesse. Tesa ad individuare, ogni volta, le migliori pratiche e a diffonderle.
Per la festa, l’Unione, che ha sede a Ginevra, ha immaginato una serie di gadget, fra cui articoli da cancelleria, tazze, magliette, cappellini, bandiere, medaglie. E si sta dando da fare anche nel campo postale. Intuendo, come avvenne nel 1965, che diversi Paesi metteranno in cantiere francobolli, ha offerto la propria assistenza attraverso un bozzetto standard, sia pure adattabile alle esigenze specifiche.