
Una mostra all’Archivio di stato di Prato (è disponibile fino al 12 ottobre) fa conoscere il contesto per il quale, tra il luglio del 1959 e il marzo del 1960, venne impiegato un curioso annullo meccanico volto a festeggiare il centomillesimo abitante. S’intitola “Prato 50. Un futuro da costruire”.
Il percorso -viene spiegato dalla sede- ricostruisce l’immagine cittadina di quel periodo attingendo al patrimonio documentario conservato dalla struttura, in particolare utilizzando il materiale del senatore locale Guido Bisori, figura chiave nel tradurre istanze e bisogni del territorio in azioni politiche concrete; la raccolta di articoli pubblicati da Alighiero Ceri, principale interprete delle aspirazioni pratesi all’autonomia amministrativa; le carte di Rolando Caciolli, che documentano l’infaticabile attività del Comitato per la costituzione della Provincia di Prato, sorto nel 1955 dall’esperienza della Pro Prato di Ceri; l’archivio dell’Azienda di promozione turistica; quello della società Lavatura e pettinatura lane, esempio di fabbrica legata a un particolare segmento produttivo.
Giornali, cartoline, corrispondenze, etichette, fotografie raccontano il periodo postbellico, dalla ricostruzione dopo la Seconda guerra mondiale fino, appunto, alle richieste per diventare una provincia a se stante, obiettivo tuttavia raggiunto solo nel 1992.
Da notare i richiami alla coppia Mauro Bellandi e Loriana Nunziati, che nel 1958 si sposarono in Comune con il solo rito civile; il fatto fece molto scalpore, obbligando l’uomo a citare in giudizio il parroco Danilo Aiazzi e il vescovo Pietro Fiordelli. La testimonianza venne fra l’altro raccolta da “Il paese” sotto al titolo “Lettere a un peccatore”.
L’esposizione, con ingresso libero e gratuito da via Ser Lapo Mazzei 41, è aperta lunedì e mercoledì con orario 8.30-17.15, martedì, giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 13.30.

