Un vero e proprio trauma: così Raffaele Ciccarelli giudica la perdita dell’indipendenza e l’introduzione dell’ordinamento legislativo francese nell’antica Repubblica di Genova.
Ma non ci furono solo i lati negativi, in quanto le armate di Napoleone “portarono un soffio di modernità”, ad esempio rendendo razionale ed efficiente il servizio postale. Ed è proprio quest’ultimo il protagonista del suo studio, intitolato “Storia postale del dipartimento degli Appennini (1805-1814)”.
In 140 pagine (10,00 euro) raccoglie l’insieme delle leggi, dei sistemi e dei meccanismi impiegati per far viaggiare le lettere, ma anche le persone. Avendo come riferimento la Liguria di Levante nonché le zone toscane e parmensi allora aggregate nel territorio che aveva come capoluogo Chiavari.
Il taglio, per ammissione dello stesso Ciccarelli, è volutamente locale, puntando a valorizzare il ruolo dei “pedoni”: “oscuri lavoratori non sempre considerati”, che però garantivano il trasporto delle missive.