C’è anche un capitoletto sui documenti postali e propagandistici nell’ultimo lavoro di Gustavo Ottolenghi. Attingendo al materiale raccolto nei decenni da Gianfranco Moscati e buona parte del quale oggi all’Imperial war museum di Londra, ha firmato la guida “I volontari ebrei combattenti nella Guerra civile spagnola e la Compagnia «Botwin»”.
La formazione -spiega l’autore- cela una storia poco nota ed il libretto (di 56 pagine con illustrazioni a colori) costituisce una testimonianza delle attività compiute. Il nome ricorda Naftali Botwin, diciottenne polacco membro di un sindacato comunista impiccato nell’agosto del 1925 a Varsavia per aver ucciso una spia. Essa operò in quasi tutti i fronti in cui ebbero luogo gli scontri più duri. Complessivamente, i volontari ebrei furono 7.558, secondi solo ai francesi (8.500, di cui 1.043 correligionari).
Curioso un dettaglio: ad Albacete si conserva il “cimitero delle lettere”, ossia la raccolta delle centinaia di missive indirizzate all’epoca ai militanti e che non poterono essere loro consegnate.
L’offerta minima per la pubblicazione è di 15,00 euro, spese postali comprese, da spedire direttamente a Moscati, via ai Monti 112, CH-6605 Locarno, Svizzera. Oltre a sostenere gli oneri di stampa, l’incasso aiuterà l’ospedale pediatrico Alyn di Gerusalemme nonché le strutture didattiche ed associative del quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio.