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editor Fabio Bonacina

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È l’obiettivo del progetto d’arte pubblica partecipata “Ci - Corrispondenze immaginarie”, cui tutti possono aderire. Le iscrizioni saranno aperte lunedì 11 marzo

L’11 marzo saranno trascorsi cent’anni dalla nascita dello psichiatra Franco Basaglia; arriverà il francobollo che lo ricorda e, via Zoom attraverso il “Tavolo dei «postali»”, Mariangela Capossela presenterà il progetto d’arte pubblica partecipata “Ci - Corrispondenze immaginarie”.

Contemporaneamente, quest’ultimo debutterà a Gorizia e Trieste, coinvolgendo diverse realtà locali. Curato da Francesca Comisso e Giulia Crisci, nasce con l’obiettivo di riflettere sul tema della cura mentale e sulle pratiche di reclusione e inclusione che hanno innervato il passato e influiscono ancora nel presente. Trae origine dalla riattivazione della memoria come atto artistico e si concentra sul recupero delle lettere scritte dai pazienti degli ospedali psichiatrici italiani dalla fine dell’Ottocento alla rivoluzione basagliana del 1978, periodo in cui ogni comunicazione tra degenti e mondo esterno era negata per prassi. Indirizzate alla famiglia, ai consorti, agli amici, alle istituzioni religiose o secolari, le missive venivano bloccate e archiviate come parte della documentazione clinica, non raggiungendo mai i destinatari designati.


Da Volterra in avanti

Così come già fatto a Volterra (Pisa) nel 2022-2023, i promotori intendono coinvolgere, da maggio, scuole e cittadini nell’organizzazione di scrittoi pubblici dove tali epistole saranno trascritte a mano, numerate e contrassegnate con il timbro ideato dall’artista. L’obiettivo seguente è far redigere delle risposte a chiunque sia interessato. Da lunedì prossimo si potrà aderire all’idea accedendo al sito dedicato. Le risposte saranno raccolte e riunite alle copie dei testi originali, trasformandosi nel cuore pulsante di un intervento espositivo previsto per il 2025.

“L’atto di trascrivere i pensieri di un’altra persona crea un inevitabile processo di identificazione”, spiega Mariangela Capossela. “Allo stesso modo, rispondere a una lettera che non era stata destinata a se stessi produce uno spostamento delle traiettorie personali, una sorta di decentramento prodotto dal flusso di un pensiero emozionale, capace di tessere oggi un nuovo discorso di cura e sulla cura mentale”.

Gli scrittoi pubblici a Volterra nel 2022 (Pisa)
Gli scrittoi pubblici a Volterra nel 2022 (Pisa)



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