Ha vent’anni Romfilatelia, società designata dal Governo di Romania per occuparsi dei francobolli nazionali. Venne fondata l’1 marzo 2004, momento che tradizionalmente, in parte dei Paesi balcanici, è festeggiato come l’avvio della primavera. Prevede il dono di fiori o di un amuleto, caratterizzato da fili bianchi e rossi, che appare come un segno del ritorno alla vita della natura. Nel 2017 tale usanza è stata inserita nel Patrimonio culturale immateriale dell’umanità firmato dall’Unesco.

Non stupiscono, dunque, i soggetti scelti per i quattro francobolli odierni, tagli da 4,00, 5,00, 6,00 e 13,00 lei allestiti in fogli da ventotto o da tre uguali più un’etichetta, cui si aggiunge il foglietto con la serie non dentellata. Propongono degli uccelli esotici, stilizzati e inquadrati con grafica, dovuta a George Ursachi, molto allegra. Idealmente, grazie ai simboli aggiuntivi che mostrano, rappresentano degli amuleti. “Vogliono trasmettere -concludono da Bucarest- amore, auguri di salute e felicità, fortuna”.