Un’icona che, a distanza di tanti anni, resta ancora fra le immagini simbolo di un’epoca: il gruppo di marine che issa la bandiera statunitense sul monte Suribachi, il punto più alto dell’isola di Iwo Jima, appena conquistata ai giapponesi. A scattarla fu, il 23 febbraio 1945, Joe Rosenthal, fotografo dell’Associated press scomparso domenica scorsa all’età di 94 anni.
L’immagine gli valse il premio Pulitzer e fece immediatamente il giro del mondo, tanto da diventare francobollo già l’11 luglio successivo: si tratta di un valore da 3 centesimi in “verde marine” con cui Washington rende omaggio alla fanteria di marina.
Francobollo che non mancò di scatenare polemiche in quanto i militari effigiati, anche se presi di spalle, hanno precisi nomi e cognomi, contravvenendo dunque alla regola nazionale di non effigiare persone in vita eccetto i presidenti.
Naturalmente è stata ripresa anche da altre cartevalori, senza dimenticare gli annulli. Dopo l’11 settembre 2001 venne ad esempio associata al motto “United we stand”, com’è evidenziato in una obliterazione impiegata appena un paio di mesi dopo gli attacchi.