“La nube tossica ha inquinato anche le case. Comincia lo sgombero della zona più colpita... Gli effetti del veleno: gli insetti non sopravvivono; casi di gatti letteralmente dissolti; cani impazziti. Rondini stecchite nei nidi. Ultimi a morire sono stati cuccioli e capre”.
La cronaca conservata al “Corriere della sera” riporta indietro il calendario a trent’anni fa, quando a Seveso (Milano) la nube tossica di diossina fuoriesce dalla fabbrica dell’Icmesa, provocando uno dei disastri ambientali italiani più gravi. Era il 10 luglio 1976.
Ed ora, esattamente il 7 maggio, un annullo commemorativo ne perpetua il ricordo e suggella la mostra filatelica organizzata per l’occasione. “Il Circolo filatelico numismatico sevesino –conferma il presidente del sodalizio, Angelo Besana- vuole dare importanza al purtroppo brutto evento della diossina”, presentandolo però in modo positivo con la nascita del bosco delle Querce. Quest’ultimo sorge sulla vecchia zona “A”, quella più direttamente coinvolta e dalla quale venne asportato il terreno superficiale, fino ad una profondità di 46 centimetri.
La mostra filatelica, che ospita collezioni a tema naturalistico, è allestita presso la scuola “Frassati”, in via San Carlo 4; resterà aperta domenica 7 (orario 8-12 e 14.30-19) nonché lunedì 8 (8.30-12 e 14.30-17). L’ingresso è libero.