Sempre più vicine le elezioni per il Parlamento Europeo (si svolgeranno, secondo gli usi locali, tra il 22 ed il 25 maggio), e la fase di stanchezza che si nutre nei confronti delle istituzioni continentali contagia pure la filatelia. Secondo un’indagine di “Vaccari news”, sono appena due, su ventotto, i Paesi che hanno deciso di emettere francobolli specifici.
A voler essere precisi, il primo sarebbe quasi obbligato, visto lo storico ed articolato rapporto che ha con l’Ue: è il Lussemburgo. L’8 maggio ha firmato un 60 centesimi che propone il logo scelto per l’appuntamento, messo in pagina da Binsfeld. Curiosa la foto notturna del continente, ripresa sul bordo del foglio da dieci. Non manca la sorpresa, che in questo caso impiega la “app” Smartsy, scaricabile sia da Apple store che da Play store. La conclusione della procedura informatica è la scoperta di un sito che approfondisce il tema. Da ieri e fino al 2 giugno, inoltre, all’impianto postale di Bettembourg sono in uso annulli meccanici con lo stesso testo della carta valore.
Diversa è la proposta del Portogallo, su cui ha operato Af atelier. Dal giorno 5 ha dotato le proprie macchine automatiche di tre diverse vignette, alternate fra loro, in cui il richiamo alla consultazione è associato ad altrettanti verbi significativi: “Agire”, “Reagire” e “Decidere”. Ogni versione è disponibile nei nominali da 42, 57, 62, 72 ed 80 centesimi. Per gli specialisti, si aggiunge un ulteriore dettaglio: da questa emissione, Lisbona ha deciso di pensionare gli apparecchi Amiel, Crouzet ed Smd, lasciando in uso soltanto i più moderni E-post. Ecco perché è stato predisposto un solo formato, in luogo degli abituali due.