Un approccio certo diverso da quanto registrato all’indomani dei drammatici scontri che vent’anni fa insanguinarono la Romania dopo la rivolta della settimana natalizia contro Nicolae Ceausescu e la moglie Elena, scontri che portarono alla loro uccisione e alla caduta del regime. Già l’8 gennaio successivo sarebbe giunto un 2 lei commemorativo, il primo di una nutrita serie di dentelli (per tacere della generosa produzione interofila) che avrebbe sottolineato il giro di boa.
La fine di un’epoca venne ripresa dieci anni dopo, il 21 dicembre 1999, lanciando -fra l’altro- un ulteriore esemplare, con il nominale salito per l’inflazione a 2.100 lei.
Il nuovo appuntamento con la storia, scoccato in questi giorni, ha visto proporre agli sportelli soltanto due buste postali da 1,00 leu, uscite rispettivamente il 3 dicembre ed il 24 novembre. Una cita Bucarest e la piazza della Rivoluzione -teatro delle ultime proteste contro il dittatore e del suo tentativo di fuga in elicottero- con il monumento ai Caduti. L’altra ricorda, attraverso una foto d’epoca, la mostra filatelica sull’argomento organizzata nella città simbolo delle prime manifestazioni, Timisoara.