Mentre la stampa annuncia i sessanta chilometri di colonna composta da mezzi militari della Russia che si starebbe dirigendo verso la capitale dell’Ucraina, Kiev, l’operatore postale locale aggiorna sulla situazione. Innanzitutto indica in una lunga lista gli sportelli aperti; cercano di restarlo con orari variabili in funzione delle contingenze. Sono quelli che possono restare attivi senza pericolo di vita per addetti e frequentatori. Poi formula alcuni avvisi: abolita la tassa per il deposito dei pacchi; “molto presto” verranno riprese le spedizioni internazionali. Si accettano bonifici senza limiti (tranne se destinati ai Paesi aggressori) e pagamenti; quanto a pensioni e sussidi, una comunicazione arriverà più avanti: si sta elaborando un piano adeguato ai tempi. Sempre Ukrposhta rende disponibili i giornali che arrivano e vende beni di consumo. Nel prossimo futuro, insieme al ministero delle Infrastrutture, saranno creati corridoi umanitari affidabili per portare cibo e medicine ai cittadini in tutto il Paese. Un particolare supporto è riconosciuto alle Forze armate, per le quali accetta donativi senza chiedere commissioni; è un conto multivaluta (UA843000010000000047330992708) pensato anche per i contributi in arrivo dall’estero. Consegnati giubbotti antiproiettili, auto, alimentari. Rinviate a data da destinarsi le emissioni previste per il 25 e il 28 febbraio. Aggiornamento delle 15.09: sarà una combinazione, ma da ore il sito delle Poste russe risulta irraggiungibile.
Sportelli di guerra
01 Mar 2022 12:08 - FROM ABROAD
Conferme e cambiamenti dall’operatore postale di Ucraina, costretto a ripensare i servizi in base all’andamento degli attacchi russi