Un giallo, scritto dall’ex magistrato Gianni Simoni, che vede al centro una strana morte, registrata di notte a Brescia. È “Troppo tardi per la verità”, edito da Tea (272 pagine, 12,00 euro).
Un’auto lanciata a gran velocità travolge un uomo, lasciandolo sull’asfalto senza vita. Sembrerebbe un triste caso di omicidio colposo con omissione di soccorso, come anche i testimoni oculari confermerebbero, ma il sovrintendente Armiento della Stradale non ne è convinto e decide di indagare per conto suo.
Troppi particolari appaiono fuori posto: come mai la vittima non portava documenti con sé? Perché i due testi spariscono il giorno dopo l’incidente? Ad avvalorare i sospetti del poliziotto spunta, inatteso, un terzo presente che, a distanza di qualche giorno, rovescia tutte le ipotesi avanzate fino a quel momento.
Si apre così una nuova linea d’indagine, per sospetto omicidio premeditato. Competenza della Omicidi, dove il commissario Miceli, reintegrato nelle sue funzioni a fianco del commissario titolare Bruni, prende in mano il caso. Ma più gli inquirenti investigano, più le acque si fanno torbide: dal passato di vittima, testimoni e indagati emerge un pantano di tradimenti, odio, gelosie, brama di vendetta, debiti di gioco e sospetti di bancarotta. E poi c’è la lettera, che compare in copertina…