“Concorso internazionale lettera d’amore” pronto per la ventunesima edizione, in svolgimento come al solito l’8 agosto. Sul tavolo -dicono da Torrevecchia Teatina (Chieti) i promotori che fanno capo al Museo della lettera d’amore- vi sono cinquecento testi provenienti da Argentina, Francia, Spagna, Stati Uniti e naturalmente da tutte le regioni d’Italia.
È una sfida al cimento letterario, inducendo i partecipanti “a trasporre sul piano epistolare le loro propensioni amorose, mediante aperte dichiarazioni dalle quali si evincono le passioni più frequentate e accese” per persone, oggetti, paesi, animali, idee, manie… Nei testi attuali “si riscontra un particolare tormento d’amore, si avverte un trasporto sentimentale irrefrenabile per… l’Italia! Innanzitutto, pochissimi si sono soffermati sul periodo difficile che l’umanità intera sta attraversando”, mentre molti pare siano stati illuminati dalla clausura obbligata: numerosissime le corrispondenze rivolte alla Terra, al Cosmo, all’Universo, alla natura, all’ambiente e naturalmente alla vita, “tutte preziosità che l’uomo sta pericolosamente trascurando, spogliandone e disanimandone la potenza, impedendo lo svolgersi armonico delle sue regole, messe in crisi dallo sviluppo avido e grossolano del mercato”.
Vi sono missive ispirate alla “Divina commedia” oppure che vedono come ideali mittenti grandi personaggi quali Leonardo da Vinci o Ada Augusta Byron, figlia del poeta George; diverse pongono al centro paesi, città, montagne. Curiose quelle per il fico d’india e l’avocado, la chitarra e la falena, la bicicletta e il teatro. Non mancano le più prevedibili, che dimostrano affetto per persone e animali domestici. Impera lo sdoppiamento: testimonianze dedicate al sé stesso del passato o del futuro; dolgono le deposizioni riservate alle malattie, a stati di disagio psicologico come la bulimia, alla finestrella dell’ospedale che i malati di coronavirus fissano e da cui penetra una luce di speranza. Numerosi, tra i partecipanti, gli studenti.
La giuria è composta da Tonita Di Nisio, Massimo Pamio, Massimo Pasqualone, Lucilla Sergiacomo, Giuseppina Verdoliva. La loro scelta ha privilegiato due scrittori abruzzesi, Antonio Alleva e Dante Marianacci. I più significativi contributi saranno letti dagli attori Antonella De Collibus e Alessio Tessitore durante la serata, condotta dal giornalista Rai Nino Germano a partire dalle ore 20.30, nel parco di palazzo Valignani.