È rivolto alle testimonianze dei cittadini di origine o provenienza straniera che vivono o hanno vissuto in Italia e nella Repubblica di San Marino. Saranno ammessi al concorso i racconti in forma scritta e quelli che si serviranno di lettere, e-mail, cartoline, fotografie, immagini, disegni, video o musica. Dovranno essere inediti e strettamente autobiografici. Sarà necessario mantenere la forma originaria e la genuinità del linguaggio. Non saranno accolte opere romanzate, bensì narrazioni oggettive che abbiano per tema la propria esistenza. È ammesso l’uso di lingue non italiane; in tal caso dovranno essere allegati una traduzione e qualsiasi altro materiale che permetta di valutarne l’autenticità. Si consiglia di preservare la forma autentica, poiché non verrà dato peso ad eventuali incertezze linguistiche e grammaticali.
Sono le chiavi di volta che regolano il nuovo confronto “Dimmi”; come i precedenti, vede in prima fila la Fondazione archivio diaristico nazionale onlus di Pieve Santo Stefano (Arezzo).
Tre le categorie: uomini, donne e giovani fino ai ventuno anni. Ognuna avrà un vincitore ed il premio consiste nella pubblicazione dell’opera presso un editore di livello nazionale.
Per aderire occorre presentare il proprio lavoro entro il 15 giugno; l’esito verrà annunciato a settembre durante il “Premio Pieve Saverio Tutino”.