Wallis et Futuna, territori insulari francesi nell’oceano Pacifico, ricordano, esattamente un anno dopo, il soccorso giunto ai sinistrati locali del ciclone “Toma” attraverso il “batral” (abbreviazione di “bâtiment de transport léger”, cioè nave da trasporto leggera) “Jacques Cartier”.
Il francobollo da 600 franchi debutta oggi per raccontare, sia pure nella sintesi grafica di pochissimi centimetri quadrati, l’operazione avviata il 27 marzo 2010 da Nouméa (Nuova Caledonia). A bordo con i militari vi erano attrezzature, materiale da ricostruzione, trenta tonnellate di viveri, prodotti per l’igiene e forniture necessarie al ripristino delle reti idraulica ed elettrica.
Arrivarono sul luogo del disastro, Futuna, quattro giorni dopo, anche se l’operazione venne replicata successivamente, così da garantire ulteriori supporti.
Nel frattempo, la cronaca resta fissa sul Giappone. In base agli ultimi aggiornamenti settoriali, la prefettura di Aomori, finora compresa fra quelle con problemi, adesso sarebbe tornata ad una situazione normale. Una comunicazione analoga è giunta successivamente per le regioni di Ibaraki e Chiba. Le difficoltà nel garantire il servizio postale -è la precisazione che giunge da Tokyo- rimarrebbero sulle coste e nelle fasce interne delle aree di Iwate, Miyagi e Fukushima.