“Una lunga storia, quella di «Vaccari magazine», che avrebbe potuto continuare ancora ma, per volontà del suo direttore responsabile ed editore, Paolo Vaccari, scomparso improvvisamente il 10 ottobre, si chiude qui”.
È con queste parole che la figlia Valeria apre il semestrale datato novembre 2022, appunto l’ultimo del progetto, dopo trentaquattro anni di pubblicazioni. Per questo ha deciso di realizzare un numero speciale, 144 pagine in luogo delle abituali 112 (prezzo immutato a 25,00 euro, 35,00 in promozione per l’annata). “Ringrazio personalmente e anche a nome di papà (so che lo avrebbe fatto) tutti i nostri scrittori, molti dei quali collaborano con la rivista fin dal lontano 1989; tutti gli abbonati e i lettori che ci hanno seguito e sostenuto”.
Confermata, anche questa volta, la linea tradizionale, che privilegia soprattutto la filatelia classica, proponendo interventi di Stefano Alessio; Benjamin Bernstein, Massimiliano Ferroni e Mario Serone; Fabio Bonacina; Giacomo Bottacchi; Giuseppe Buffagni; Lorenzo Carra; Enrico Dallara; Marco De Biasi; Giorgio De Signoribus; Giuseppe Maria Forti; Antonello Fumu; Carlo Giovanardi; Piergiorgio Lunati; Francesco Luraschi e Luca Savini; Mario Mentaschi e Giovanni Nembrini; Massimo Moritsch e Roberto Quondamatteo; Marco Occhipinti; Rosalba Pigini; Flavio Riccitelli; Emilio Simonazzi; Heinrich Stumwoll.
Non mancano, a firma di Paolo Vaccari, lo studio “Primi giorni” e la rubrica “Francobolli dell’800 e del 900”.