Addio all’enfatizzazione dei multipli. L’Unificato -giunto alla quarantesima edizione- l’aveva annunciato all’inizio dell’anno e l’ha concretizzato con i cataloghi che usciranno dopo le vacanze: i foglietti avranno numerazione propria solo se contengono un unico francobollo o una sola serie di esemplari diversi. Si è giunti a questo risultato -precisano dall’azienda milanese, diretta da Paolo Deambrosi- in quanto negli ultimi anni il fenomeno dei minifogli travestiti da foglietto si è allargato a macchia d’olio, “anche tra le più importanti amministrazioni postali mondiali, con una sola parola d’ordine: aumentare il fatturato”. Ecco perché, nel tentativo di arginare il problema, la società ha deciso di cambiare. La scelta è stata introdotta a partire dalle emissioni 2013; il passato non è stato rivisto per non creare problemi a venditori e collezionisti.
Per ora la misura tocca il “Super” (contenente tutta l’area italiana, dagli Antichi Stati ad oggi, in forma approfondita, più le produzioni di San Marino, Vaticano, Smom, Cept e PostEurop; il volume è organizzato in 1.056 pagine e costa 32,00 euro) e lo “Junior” (solo Repubblica, e poi San Marino, Vaticano e Smom; 558 pagine, 16,00 euro).
Tra le altre modifiche introdotte nei due titoli a livello redazionale, l’inserimento di numerose varietà. Fra cui il 70 centesimi dell’ordinaria “Posta italiana” con la busta in oro anziché in blu-grigio. Aggiunti, inoltre, i codici a barre di San Marino.
Per ciò che concerne i prezzi, il valore minimo è passato da 15 a 20 centesimi: l’obiettivo è “salvaguardare il lavoro di centinaia di professionisti commercianti che, a fronte dell’aumento costante delle spese di gestione, si trovano spesso a dover vendere sottocosto serie di pochissimo valore”. Più in generale, sono migliaia i prezzi variati, ma molti sono rimasti fermi, a confermare le quotazioni della scorsa stagione.