Un altro esempio in cui si intrecciano elementi diversi, nel frangente specifico la passione del collezionista, l’esigenza di far riscoprire un passato locale che non deve essere dimenticato, la volontà di promuovere il territorio e le associazioni coinvolte. Il caso in essere è ambientato a Valperga (Torino) e, attraverso di esso, ancora una volta viene sottolineato il valore iconografico e documentario degli antichi saluti postali. Ora grazie a Piero Vacca Cavalotto, che ha curato il libro “Belmonte in cartolina - Immagini d’altri tempi del territorio del Sacro monte”.
Circa duecento i reperti segnalati, iniziando dalla fine dell’Ottocento e arrivando alla metà del Novecento con qualche puntata più moderna, selezionati e scaglionati nelle 192 pagine. Insieme alle didascalie, intendono “portare il lettore a riandare mentalmente sulle vie del pellegrinaggio antico”.
Nata dopo una mostra, la rassegna “vuole fornire, parzialmente, immagine di ciò che Belmonte è stato, di ciò che la gente portava a casa o spediva ad altri, avendo visitato questo luogo”, annota nel saluto introduttivo il presidente dell’Unione montana val Gallenca (è la struttura che ha edito il lavoro), Piero Rolando Perino.
“In un momento così difficile per la valorizzazione dei beni culturali, le immagini… offrono una lettura conoscitiva ancora valida oggi per la sua conservazione, ci invitano a ritornare con curiosa attenzione ai segni inevitabilmente lasciati dal tempo e, soprattutto, a mantenere vivo il valore simbolico del patrimonio lasciatoci in custodia”, aggiunge la presidente dell’Ente di gestione dei sacri monti, Renata Lodari.
Il volume viene distribuito contro un’offerta di 10,00 euro (Associazione amici di San Giorgio in Valperga onlus, amicisgiorgio@tiscali.it).