Sono otto gli esemplari del mezzo grana appartenenti alla prima tavola, viaggiati su un’assicurata da Messina a Randazzo il 7 maggio 1859. Tutti annullati con il tipico manuale, ideato appositamente affinché l’immagine di Ferdinando II non venisse deturpata. Proposto da Francesco Lombardo, il documento caratterizza la copertina dell’ultimo numero di “Sicil-post”, il diciottesimo (56 pagine a colori, 12,00 euro).
Una scelta obbligata, perché quest’anno si festeggia il secolo e mezzo delle produzioni dovute a Tommaso Aloysio Juvara, che debuttarono il giorno di Capodanno del 1859.
Se per il giro di boa uscirà, il prossimo 11 giugno, un celebrativo da 60 centesimi, l’Associazione nazionale di storia postale siciliana, cioè l’editore del periodico, mette le mani avanti su altre iniziative. “Avremmo voluto -scrive il direttore, Vincenzo Fardella de Quernfort, riferendosi ad una manifestazione da organizzare quest’anno- potervi anticipare la programmazione... ma, stante la perdurante situazione critica in cui tutti ci dibattiamo, preferiamo essere più cauti”.
Nel frattempo, dedica all’anniversario parte del semestrale. Lo stesso Lombardo lo ricorda con un primo articolo, mentre in un secondo spiega la corsa tra Palermo e Messina attraverso la “via delle marine”.
Ulteriori contributi toccano, fra l’altro, la spedizione dei Mille (studio di Giuseppe Marchese e Edoardo Paul Ohnmeiss), la gara di aviazione del 1910 per le “Feste di Palermo” (Andrea Amoroso), la succursale di Palermo 8 (Andrea Corsini). Prosegue l’approfondimento sulle implicazioni postali registrate durante l’occupazione alleata della Seconda guerra mondiale (Giulio Santoro).