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In vetrina i dipinti del Michetti
28 Mar 2008 00:15 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Creati su suggerimento della regina Elena, sarebbero diventati francobolli, ma...
La vetrina con alcune delle opere
La vetrina con alcune delle opere

Dalla collezione reale alle vetrine di un negozio d’arte. Sono cinque delle opere commissionate all’inizio del Novecento da Elena, moglie di Vittorio Emanuele III, ad uno dei più famosi artisti del tempo, Francesco Paolo Michetti.

Ad esporle è la Galleria d’arte Enrico, che si trova a Milano in via Manzoni 40. Si tratta -precisano dall’azienda- di tecniche miste (acquerello, tempera e carboncino) su tela, provenienti dalla collezione di Maria Gabriella di Savoia e ora posti in vendita complessivamente a 55mila euro.

“Verista di maniera, dalla pennellata sgargiante e virtuosistica, amante del dramma esasperato e dell’effetto scenico, il Michetti -scrive Franco Filanci in «Floreale & C. - La serie che non c’è»- è il massimo esponente artistico dell’Italia alquanto provinciale a cavallo del nuovo secolo”. Accetta l’incarico della regnante, ma i suoi obiettivi sono diversi. “Mirava -aggiunge ora l’esperto- a francobolli calcografici stile americano, che l’Officina cartevalori di allora non era attrezzata a produrre. E aveva gusti un po’ dannunziani (erano amici), come mostra la scritta «Poste d’Italia»”, diversa dal punto di vista linguistico (in quel periodo si usava indicare “Poste italiane”) e per stile.

Il risultato soddisfa i committenti, ma non i tecnici che avrebbero dovuto trasformare i dipinti in cartevalori. Così, il progetto finisce archiviato; si conoscono tuttavia dei saggi, che il catalogo Unificato colloca nel 1903-1904. Soltanto più tardi, uno dei soggetti (che però non figura fra quelli ora posti in vendita) venne utilizzato per il 15 centesimi che fra 1906 e 1911 uscì in tre versioni, due delle quali calcografiche ed una tipografica. Cui si aggiunsero, un’altra volta modificati, ulteriori ordinari del Regno.

L’artista è stato ricordato nel centenario della nascita con il 25 lire del 15 settembre 1951, riproducente il dipinto “La figlia di Jorio”.

Le cinque tele proposte dalla Galleria Enrico
Le cinque tele proposte dalla Galleria Enrico
           


Saluti da Fiume: la città in cartolina
27 Mar 2008 15:45 - LIBRI E CATALOGHI
Analizzato il periodo compreso fra 1890 e 1920
Alla scoperta delle cartoline riguardanti Rijeka
Alla scoperta delle cartoline riguardanti Rijeka

Città recentemente... travolta dal francobollo che richiama la presenza italiana, ora è protagonista di un libro firmato da Milovan Cemovic. Intitolato “Moj grad Rijeka-Fiume - Na starim razglednicama 1890-1920 primorsko-goranska zupanija”, ne propone una lettura attraverso le cartoline stampate nel trentennio 1890-1920.

L’impostazione è analoga ad un altro lavoro dell’autore, in quel caso riguardante il Montenegro: pagine di grande formato e a colori per valorizzare le immagini, testi introduttivi multilingue (anche in italiano), attenzione ai passaggi storici, sociali ed economici che la città e il suo territorio hanno subìto nel periodo considerato. E una consapevolezza... postale, sottolineata nell’introduzione da Aleksandar Lecovic, il quale scrive: “Indipendentemente dalle vicissitudini storiche che hanno visto il susseguirsi di vari governi, di vari stati, dall’asburgico al croato, dall’ungherese all’italiano, la lingua parlata dalla gente, le espressioni culturali, la documentazione amministrativa ufficiale sono fondamentalmente italiane”. Ed è così anche per le cartoline riprodotte nella raccolta: “quasi tutte hanno le diciture in italiano”.

Il volume, articolato in 196 pagine, è in vendita a 40,00 euro.

La scheda
Dello stesso autore: il libro sul Montenegro
Il francobollo per Fiume
           


Alla scoperta della mitologia nordica
27 Mar 2008 01:00 - DALL'ESTERO

Ci sono voluti quattro anni e tre tappe, ma da oggi, per i collezionisti, la mitologia nordica non ha più segreti.

Dopo le produzioni del 2004 e del 2006, debutta l’ultima parte del progetto, che coinvolge le otto amministrazioni postali scandinave. Ossia, i cinque Paesi indipendenti (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia) e i tre territori che vantano produzioni dentellate autonome (Aland, Faeroer e Groenlandia). Ogni partner ha firmato due francobolli, poi raccolti in un foglietto.

Nato nel 1956 (contemporaneamente alle emissioni Cept), anche il giro Norden ha avuto, all’inizio, vignette condivise, messe a punto, però, ogni tre-otto anni. Dal 1980 le uscite si sono intensificate (ogni due-quattro anni) ed è stato preferito l’argomento comune, lasciando liberi i protagonisti di scegliere il soggetto.

Gli otto foglietti del giro 2008
Gli otto foglietti del giro 2008
Per saperne di più (sito anche in inglese)
           


E tu, di che target sei?
26 Mar 2008 13:15 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Da uno a sei: più scelta per gli invii pubblicitari
Poste italiane ha potenziato il settore degli invii promozionali e pubblicitari indirizzati
Poste italiane ha potenziato il settore degli invii promozionali e pubblicitari indirizzati

Dopo sette anni, si fa in sei: è il “Posta target”, supporto creato da Poste italiane nel 2001 per spedire messaggi promozionali e pubblicitari indirizzati.

La nuova gamma -spiegano agli sportelli- “consente di sfruttare al meglio le potenzialità del direct mailing attraverso l’utilizzo del servizio di recapito più adatto”, in base alle differenti occasioni d’uso.

Ecco quindi “card” (ideato per cartoline e pieghevoli da utilizzare con attività di marketing relazionale, anche ad integrazione di campagne media), “basic” (consente di raggiungere un pubblico numeroso), “creative” (per le spedizioni personalizzate in fatto di forme, materiali, loghi e contenuti), “catalog” (pensato per i cataloghi di vendita), “magazine” (riguarda riviste aziendali e pubblicazioni a carattere pubblicitario o informativo) e “gold” (intende colpire “in maniera veloce, personalizzata e distintiva” per “trasmettere un’immagine di prestigio e migliorare l’efficacia della campagna”).

I servizi possono essere scelti, oppure impiegati contemporaneamente, perché l’utilizzo sinergico “consente di comunicare in maniera diretta e tangibile con i propri clienti, stabilendo una relazione duratura e creando un «ponte di collegamento azienda-cliente» che nel tempo fa viaggiare tutte le comunicazioni fisiche (mailing, cartoline, cataloghi, gadget, sampling, magazine)”.

I dettagli
           




Le radici sono comuni. Lo ricorda la Pangea
26 Mar 2008 00:15 - SAN MARINO

“La Repubblica di San Marino partecipa con questa emissione filatelica ai principi dell’iniziativa al fine di promuovere il dialogo interculturale e aiutare i cittadini europei «ad imparare a vivere insieme armoniosamente e a superare le differenze inerenti alla loro diversità culturale, religiosa e linguistica, non soltanto tra le culture dei diversi Stati membri»”.

È il testo che si legge sulla confezione da tre francobolli identici per l’“Anno europeo del dialogo interculturale”, che arriverà dal Titano l’8 aprile. Data non scelta a caso: contemporaneamente, si svolgerà il primo incontro sulla dimensione religiosa del dialogo interculturale e a Strasburgo il segretario di stato agli Affari esteri e politici, Fiorenzo Stolfi, rappresenterà il suo Paese, ma anche il Comitato dei ministri.

Dal costo di 65 centesimi, la carta valore offre uno slogan (“Il dialogo nel rispetto delle diversità culturali per costruire la pace”) e il globo terrestre come appariva in origine con la Pangea, dalla quale si sarebbero poi staccati i continenti. Così, di là dalle differenze richiamate con i molteplici colori, viene sottolineato che, in fondo, l’uomo è unico.

La tiratura ammonta a 110mila blocchi, quindi a 330mila esemplari.

Come si presenta la confezione, contenente tre esemplari
Come si presenta la confezione, contenente tre esemplari
L'interpretazione irlandese dell'«Anno»
Sempre l'8 aprile: il francobollo per Concetto Marchesi…
…e quello per la Madonna di Lourdes
           




Coinvolta l’Associazione albergatori
25 Mar 2008 17:30 - APPUNTAMENTI
Alla «Perla verde» proseguono i tentativi
Renato Russo, impegnato a Riccione dal 1982
Renato Russo, impegnato a Riccione dal 1982

Renato Russo, che ha curato le manifestazioni riccionesi dal 1982 e che ne è stato coordinatore generale dal 1994, per ora non parla volentieri di quello che lui definisce il “disastroso risultato dell’avventata decisione, tenacemente voluta dal dirigente del settore turismo del Comune di Riccione, di esternalizzare con una gara mal concepita e peggio condotta l’organizzazione e la gestione”. “Significa -continua- ignorare la realtà del settore, illudendosi contro ogni logica di poter trovare uno sprovveduto che se ne assuma l’onere a costo zero per il Comune, che pure ne trae per la città ritorni grandissimi di promozione e di presenze”.

A quanto pubblica la stampa locale, dopo Sistematica anche altri soggetti interpellati dall’Associazione albergatori, nel frattempo incaricata di esperire ulteriori tentativi, hanno risposto negativamente. L’ultimo “no” è arrivato dal Circolo filatelico e numismatico di Rimini, che agli inizi, e per molti anni, aveva collaborato all’organizzazione con l’allora Azienda autonoma di soggiorno. L’obiettivo sarebbe di non rinunciare, ma -almeno per quest’anno- di organizzare una versione ridotta dell’appuntamento.

Intanto, Renato Russo ha diffuso il bilancio ufficiale dell’edizione 2007. La 59ª della storia. Per il Comune -dice- l’investimento sulle manifestazioni collezionistiche è stato inferiore a 130mila euro, “cioè la metà di quello sbandierato ma mai documentato neanche in consiglio comunale dall’assessore al turismo. Compresi gli oltre 75mila euro della campagna promozionale, anche a favore delle attività turistiche della «Perla verde», realizzata su tutti i maggiori cataloghi di francobolli, monete e card pubblicati in Italia, sulle maggiori riviste specializzate nazionali ed estere e su alcuni quotidiani. Senza dimenticare la costosissima tensostruttura messa a disposizione gratuitamente per altre manifestazioni”.

La rinuncia di Sistematica
           




Riccione: la data è nel calendario ufficiale, ma i dubbi restano
25 Mar 2008 14:15 - APPUNTAMENTI
Un anno fa il vicesindaco di Riccione, Lucio Berardi, ha rappresentato la città alla cerimonia inaugurale della «Fiera internazionale»
Un anno fa il vicesindaco di Riccione, Lucio Berardi, ha rappresentato la città alla cerimonia inaugurale della «Fiera internazionale»

In tanti cominciano a domandarselo: la “Fiera internazionale del francobollo” di Riccione, che per il calendario ufficiale della Regione si svolgerà dal 29 al 31 agosto, ci sarà o no?

A porre il dubbio sono state alcune voci che circolavano già dall’anno scorso e, più di recente, una lettera diffusa dalla Sistematica srl (l’operatore che già organizza, ad esempio, i convegni di Brescia, Napoli e Piacenza). L’azienda comunicava l’esito di una indagine, svolta per valutare la fattibilità di coordinare la manifestazione. Una quarantina i commercianti contattati; tutti, nel passato, avevano partecipato, ma solo quattro si sono detti favorevoli a ritornare. Da qui, la scelta della Sistematica di rinunciare all’incarico.

Intanto, dal Comune prendono tempo. In base a quanto risulta a “Vaccari news”, il sindaco Daniele Imola e l’assessore al turismo Lucio Berardi starebbero lavorando congiuntamente per definire le iniziative e gli eventi.

L'edizione 2007 della Fiera
           




Creatività o fotografie?
25 Mar 2008 00:30 - DALL'ESTERO
Nel nome della Terra, Portogallo e San Marino a confronto

Lo stesso argomento, cioè l’“Anno internazionale del pianeta Terra”, lo stesso numero di francobolli, quattro. Eppure, il taglio è decisamente diverso.

Se San Marino, per la serie del 26 febbraio, ha chiamato gli studenti iscritti alla facoltà di Disegno industriale dell’Università, creando bozzetti originali ma forse non immediati, il Portogallo vola più... tranquillo. Desiderando citare i quattro elementi naturali (nell’ordine, terra, aria, fuoco e acqua) “per ricordarci l’importanza e la bellezza dell’ambiente”, ha scelto fotografie ad effetto, ma probabilmente scontate. La serie lusitana, caratterizzata dalla perforazione di sicurezza a forma di croce, è agli sportelli da oggi.

I quattro esemplari in arrivo da Lisbona, che richiamano gli elementi naturali
I quattro esemplari in arrivo da Lisbona, che richiamano gli elementi naturali
La serie di San Marino
           




La ripartizione per strade? La può fare il computer
24 Mar 2008 16:30 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il sistema è operativo in alcuni impianti di Poste italiane...
Un addetto seleziona le missive impiegando il «casellario vocale»
Un addetto seleziona le missive impiegando il «casellario vocale»

Si chiama “casellario vocale”, ed è un nuovo supporto per i portalettere. Permette di selezionare le missive in arrivo semplicemente leggendo l’indirizzo (ad esempio, dicendo “Romagna 71” per “viale Romagna 71”) al microfono di un computer. Una volta che il software individua le tonalità della voce, il meccanismo parte: ad ogni recapito, indica la casella dove infilare il plico. Viene così realizzata una suddivisione più puntuale, che poi avvantaggerà il collega incaricato del giro porta a porta. Il sistema è utile soprattutto all’avventizio, visto il turnover di personale impiegato con contratti a termine. Attraverso questo meccanismo -precisano da Poste italiane- si possono trattare 1.000 lettere all’ora, ma un ripartitore esperto raggiunge le 1.300.

Naturalmente, la maggior parte delle missive è selezionata a monte e in modo automatico, grazie ai codici nero e rosa applicati al Centro di meccanizzazione. La maggior parte, ma non tutta: esiste una porzione del flusso, quantificabile attorno al 25-30%, per la quale le macchine sono impotenti, perché l’indirizzo è scritto male, oppure perché l’invio risulta troppo grande o pesante. È solo per questa fetta che si rende necessaria la selezione manuale e l’ausilio di strumenti come il “casellario vocale”.

Con la recente riorganizzazione, di norma sono i Cmp a suddividere strada per strada la corrispondenza, ed il singolo portalettere riceve scatole contenenti il corriere già ordinato, che poi dovrà smistare ai destinatari. Il Centro postale di distribuzione di via Plezzo 32-34 a Milano Lambrate, ad esempio, sta sperimentando il sistema dal luglio scorso, avendo rivisto il recapito su due linee: l’articolazione universale e quella dedicata (cioè ad alto traffico: aziende, oppure grandi condomini).

I cambiamenti hanno toccato persino gli arredi. Oggi, ogni portalettere ha un tavolo ed un proprio schedario verticale, che può organizzare autonomamente, in base ai flussi medi e al percorso da compiere. I vani sono infatti regolabili, in modo da adattarli alle reali esigenze. È in tale punto che al mattino, prima di compiere il proprio giro, suddivide per strade e numeri le missive.

A proposito di flussi, un impianto come quello di Lambrate tratta ogni giorno 20mila plichi piccoli, 8mila voluminosi, 5mila raccomandate (250, sempre statisticamente, tornano indietro perché il destinatario non c’è o non esiste), 300 assicurate, 150 atti giudiziari, 20 spedizioni contrassegno. Al solito, però, il grosso è dato dalla corrispondenza più propriamente commerciale: 25mila oggetti di posta massiva inoltrata dai grandi utenti ed altri 8mila di stampati. Con tutti questi numeri, è difficile non perdersi!

Sopra: le confezioni contenenti la posta già ordinata per strada. Arrivano così dal Cmp; sarà il portalettere ad aprirli e a consegnare i singoli plichi ai rispettivi destinatari. Sotto: un casellario di nuovo tipo con separatori distanziabili secondo necessità
Sopra: le confezioni contenenti la posta già ordinata per strada. Arrivano così dal Cmp; sarà il portalettere ad aprirli e a consegnare i singoli plichi ai rispettivi destinatari. Sotto: un casellario di nuovo tipo con separatori distanziabili secondo necessità
I «casellari vocali» e la riorganizzazione del lavoro
           




Posta e religione: repertoriati i chiudilettera
24 Mar 2008 00:15 - LIBRI E CATALOGHI
Il libro è di Paolo Roca
Il volume repertoria i chiudilettera a tema religioso
Il volume repertoria i chiudilettera a tema religioso

Quasi santini, quasi francobolli: così recita il sottotitolo del libro, di Paolo Roca (Barbieri edizioni, 280 pagine a colori, 37,00 euro), “La religione negli erinnofili”.

Erede dei sigilli magari in ceralacca, utilizzati per convalidare la chiusura della missiva, il chiudilettera in carta ha perso gradualmente la sua funzione di garante per diventare, soprattutto fra 1900 e 1950, elemento di personalizzazione e pubblicità, spesso anche gradevole.

Il lavoro repertoria e propone oltre 700 immagini a colori riguardanti il tema devozionale. Considerando anche le produzioni straniere note, per un settore che gode di un certo seguito. Non a caso, il testo è scritto in italiano ed inglese. Scorrono così, organizzati in numerosi capitoli, argomenti biblici, santi, chiese e altri edifici, rituali e persino soggetti inaspettati. Come le produzioni della Crociata nazionale antiblasfema o quelle in cui Stalin è presentato quale incarnazione del male, contrapposto a Pio XII, per indurre l’interlocutore a scegliere tra “l’ordine e la barbarie”.

Fra il materiale repertoriato, le vignette prodotte dal Poligrafico nel Secondo dopoguerra per le vittime politiche (la selezione considera solo i sacerdoti presenti nella lunga serie, in qualche caso considerata, sia pure erroneamente, come emissione postale vera e propria) e per i rifugiati ucraini.

La scheda e l'indice
           




Pasqua, dall’Europa Centrale gli auguri dentellati
23 Mar 2008 00:30 - DALL'ESTERO
In Italia diversi annulli e il folcloristico di Sulmona
Il taglio a tema religioso della Repubblica Ceca
Il taglio a tema religioso della Repubblica Ceca

Candele dalla Finlandia, il Cristo risorto dalla Romania e con la Madonna dalla Repubblica Ceca, l’agnello dalla Slovacchia e le uova, dall’Ungheria, dalla Polonia, da Singapore (nell’ambito di una serie dedicata a diverse festività mondiali) e dall’Ucraina (in quest’ultimo caso, in versione interofila).

Sono alcuni dei soggetti utilizzati per le cartevalori che salutano la Pasqua 2008. Cartevalori diverse ma non moltissime, almeno se paragonate alle produzioni natalizie. Sono uscite nell’ultimo mese, soprattutto in Europa Centrale, per permettere agli utenti di affrancare i propri biglietti augurali.

Una consuetudine più sentita, rispetto magari all’Italia, dove le numerose manifestazioni della tradizione possono, al massimo, vantare un annullo, ad esempio quelli impiegati nel Sassarese ad Alghero, Illorai, Nulvi, Villanova Monteleone, senza dimenticare Favara (Agrigento), Molfetta (Bari), Orsogna (Chieti), Roma, Sulmona (L’Aquila) e Trapani. Fa eccezione la “Madonna che scappa in piazza”, la festa che si tiene a Sulmona (L’Aquila) ogni domenica di Pasqua: quest’anno si è guadagnata un francobollo, inquadrato nella rinata serie per il folclore e in vendita dal 15 marzo.

Dal Vaticano, infine, arriva oggi l’abituale annullo, corredato da una busta commemorativa. Questa volta, il motivo del manuale è ispirato ad un particolare dell’incisione “La risurrezione” di Albrecht Dürer. Si abbina a due meccanici, impiegati fino al 30 marzo.

La cartolina augurale ucraina e due francobolli, firmati da Finlandia e Slovacchia
La cartolina augurale ucraina e due francobolli, firmati da Finlandia e Slovacchia
L'emissione per la festa di Sulmona
           




Per sostenere l’Expo, in campo francobolli e cartoline
22 Mar 2008 16:30 - APPUNTAMENTI
La mostra alla Triennale di Milano
La gigantografia di un francobollo statunitense del 1962 promozionale per Seattle; è appesa al soffitto del salone che ospita la mostra
La gigantografia di un francobollo statunitense del 1962 promozionale per Seattle; è appesa al soffitto del salone che ospita la mostra

Ultimi giorni prima dell’epilogo, quando, il 31 marzo, l’Assemblea generale del Bureau international des expositions deciderà tra Milano e Smirne: entrambe le città sono candidate all’Esposizione mondiale del 2015.

Intanto, il percorso promozionale che ha sostenuto la campagna tricolore ha toccato vari aspetti, istituzionali e informativi. È in tale contesto che alla Triennale di Milano è visitabile, fino al 30 marzo, la mostra “Expo x Expos - Comunicare la modernità - Le esposizioni universali 1851-2010”.

Permette -spiegano gli organizzatori- “di conoscere l’avventura mondiale delle Esposizioni universali, l’entusiasmo coltivato per più di un secolo e mezzo nel mondo per gli sviluppi della tecnologia, il progresso delle scienze, la trasformazione dell’abitare e la crescita delle città”. Il telegrafo, ad esempio (ma anche gli ascensori, i nastri trasportatori, la luce elettrica e i frigoriferi) ha fatto la sua prima comparsa in una manifestazione di questo genere.

Pannello dopo pannello, il visitatore riscopre il passato e si avvicina alle prossime tappe: Saragozza, in Spagna, nel 2008 svilupperà il tema “L’acqua e lo sviluppo durevole”; Shanghai, in Cina, nel 2010 proporrà “Città migliore, vita migliore”; Yeosu, in Corea del Sud, nel 2012 firmerà “Per oceani e zone costiere vive: diversità di risorse e attività durevoli”. Anche Milano, qualora ottenesse il disco verde, offrirà un approccio ecologico, annunciato dallo slogan “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.

Nel percorso alla Triennale “sbucano” cartoline e francobolli, ingigantiti a testimoniare la storia. Le cartoline, buona parte delle quali provenienti dalla Civica raccolta di stampe “Achille Bertarelli”, ricordano l’Esposizione internazionale che la città lombarda ha ospitato nel 1906, coeva all’apertura del traforo sotto al Sempione. I francobolli, invece, sono britannici, statunitensi, spagnoli, cecoslovacchi, berlinesi, emessi nel tempo per promuovere singoli eventi.

Altre due cartevalori (una britannica del 1988 e una cecoslovacca del 1966) e, sotto, un pannello con le cartoline della «Bertarelli»
Altre due cartevalori (una britannica del 1988 e una cecoslovacca del 1966) e, sotto, un pannello con le cartoline della «Bertarelli»
Il percorso
Il sito dell'Expo
           




Phishing: utilizzato anche il nome di Poste mobile
22 Mar 2008 00:00 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Tanti gli «ami» lanciati

Non poteva essere altrimenti: tempo poche settimane (il servizio è stato lanciato a fine novembre) ed anche il nome di Poste mobile viene impiegato per tentativi di truffa attraverso il phishing.

Ignare e potenziali vittime ricevono e-mail con l’invito ad iscriversi al bancoposta mobile, “un servizio accessorio al conto bancoposta e alla carta Postepay”. L’unica differenza è che, cliccando il link aggiunto alla comunicazione, si arriva ad un sito clone.

Non è l’unico sistema con cui ignoti cercano di carpire la buona fede del prossimo. Altri casi, sempre firmati apparentemente da Poste italiane, promettono vacanze, premi o bonus di fedeltà a condizione di accedere al proprio conto per ottenere l’accredito.

Cambia la scusa (nuovi servizi, ulteriori misure per accrescere il livello di sicurezza, incongruenze alle informazioni anagrafiche o aggiornamento dell’account), ma l’intento resta quello: indurre il destinatario a digitare i propri dati.

La delicatezza del sistema è risultata evidente pochi giorni fa, quando è stato possibile distogliere 13 milioni di euro da un conto aperto dal ministero alla Pubblica istruzione presso Poste italiane. Le indagini avrebbero individuato i fondi in Egitto. Lo stesso Paese con cui Poste italiane e Finmeccanica hanno firmato un accordo, annunciato il 17 marzo, per lo sviluppo e il potenziamento tecnologico del servizio postale locale.

L'ultima frontiera del phishing postale: i servizi bancari previsti da Poste mobile
L'ultima frontiera del phishing postale: i servizi bancari previsti da Poste mobile
           


Benedetto XVI al «Palazzo di vetro»: dall’Onu una busta speciale
21 Mar 2008 20:45 - DALL'ESTERO
La tappa durante il viaggio oltre Atlantico, in calendario dal 15 al 21 aprile

Niente congiunta con il Vaticano (ad un certo punto, si era parlato pure di questo, ma è rimasta lettera morta “per tempi molto bloccati”), e niente francobollo speciale. Le Poste azzurre, in ogni caso, celebreranno la visita all’Onu di Benedetto XVI il 18 aprile, con una busta ricordo. Il 90 centesimi utilizzato ha la bandella con una colomba; sopra, verrà applicato un annullo commemorativo.

Per l’occasione, da oltre il Tevere è stato annunciato un secondo manuale, volto a documentare l’intero viaggio, che dal 15 aprile toccherà diversi centri degli Usa e si concluderà con il ritorno, atteso per il giorno 21. Fonti normalmente bene informate danno per certo anche un francobollo che, contrariamente al solito, non arriverà nel 2009 ma sarà quasi contemporaneo all’evento. Evento che si prospetta particolarmente significativo, anche perché giunge nel sessantesimo della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

La busta commemorativa firmata dall'Amministrazione postale delle Nazioni Unite
La busta commemorativa firmata dall'Amministrazione postale delle Nazioni Unite
La visita negli Usa e all'Onu
La «Dichiarazione universale»
           


La preparazione ad «Italia 2009»
21 Mar 2008 16:15 - SPECIALE «ITALIA 2009»
Il calendario e i suggerimenti del nuovo delegato federale
Il nuovo delegato a manifestazioni e giurie, Paolo Guglielminetti
Il nuovo delegato a manifestazioni e giurie, Paolo Guglielminetti

Quindici giorni fa il passaggio di consegne tra Emanuele Gabbini e Paolo Guglielminetti, nominato dalla Federazione fra le società filateliche italiane delegato a manifestazioni e giurie.

Ora, i primi progetti, anche in vista del “Festival internazionale della filatelia”, in calendario a Roma fra un anno e mezzo.

Quali sono i compiti del delegato? “Deve -spiega il nuovo responsabile a «Vaccari news»- seguire la definizione delle giurie e dei commissari per le competizioni federali a concorso (campionato cadetti, esposizioni di qualificazione e nazionali), curare il regolare svolgimento delle manifestazioni in contatto con i comitati organizzatori ed i commissari, tenere aggiornato l’albo giurati”. Fin qui, i compiti ufficiali. E poi? “Tra i miei obiettivi, vorrei assicurare una buona rotazione tra i giurati e promuoverne di nuovi, cercando di avere sempre almeno un allievo in ogni nazionale. Desidererei anche favorire la presenza di collezioni giovanili: oggi i lavori noti sono davvero pochi, specie se confrontato con quanto accadeva venti, venticinque anni fa”.

“Infine, insieme ai delegati dei diversi settori, ritengo indispensabile organizzare dei seminari di aggiornamento per i giurati, anche per favorire un’armonizzazione negli approcci di valutazione”.

Intanto, “Italia 2009” si avvicina. Cosa deve fare chi vorrebbe esporre? “In calendario vi sono due nazionali; si svolgeranno nel prossimo autunno, a Vasto ed a Roma. Riguardano tutte le classi previste alla internazionale e sono rivolte a coloro che non hanno ancora raggiunto il punteggio necessario a qualificarsi. La medesima possibilità vale per le nuove collezioni: devono prima passare attraverso un esposizione di qualificazione, anche questa prevista sia a Vasto che a Roma. Coloro che supereranno la tappa, potranno ottenere alla nazionale di «Milanofil», nel marzo 2009, il necessario punteggio per il «Festival». Lo stesso vale per i partecipanti alla finale del XIII Campionato cadetti, che si svolgerà a Roma, contemporaneamente alla nazionale”.

Cosa deve fare chi vuole migliorarsi? “È importante -prosegue Paolo Guglielminetti- considerare le collezioni come un «work in progress», facendole vedere in bozza ad altri collezionisti e, magari, anche ad un giurato, prima di porle in gara. Dal 2008 è diventato obbligatorio inviare, insieme alle fotocopie della collezione, una pagina che la presenti. Suggerisco di usare bene tale opportunità, così da evidenziare le novità rispetto alle uscite precedenti, motivare l’approccio scelto e sottolineare la presenza di pezzi non comuni. Infine, mi permetto di consigliare a tutti coloro che partecipano a mostre a concorso di prenderla con sportività, in fondo è solo un hobby!”

Com’è la situazione espositiva oggi in Italia? “Ci sono aspetti positivi e negativi. Il campionato cadetti ha permesso negli ultimi anni di vivacizzare il panorama espositivo, con una quota significativa di nuovi studi. Alcune classi languono un po’, mentre la maggiore effervescenza mi pare ci sia nella storia postale, con diversi nuovi espositori, anche di buon livello. Bisogna favorire la partecipazione dei collezionisti alle esposizioni, dando loro la certezza che verranno giudicati con serietà. Per questo è essenziale proseguire il lavoro compiuto finora dalla Federazione: fotocopie delle collezioni per dare ai giurati tempo sufficiente a valutare con calma le partecipazioni, commissioni al lavoro per tre giorni e con il tempo per parlare agli espositori, consegna sistematica della scheda di giudizio con le osservazioni. Serve, infine, un maggiore attivismo dei circoli. Come sta facendo l’Afi di Roma per le tematiche, potrebbero realizzare dei «laboratori», attraverso i quali formare i loro soci”.

La cerimonia di premiazione del Campionato cadetti a «Milanofil»
La cerimonia di premiazione del Campionato cadetti a «Milanofil»
La nomina di Paolo Guglielminetti
I laboratori dell'Associazione filatelica numismatica italiana «Alberto Diena»
           



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