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Sulla via di san Paolo
16 Apr 2010 02:22 - DALL'ESTERO
Benedetto XVI domani a Malta. Tra le sottolineature, il foglietto del Paese ospite
L'annullo vaticano, disponibile fino al 18 maggio
L'annullo vaticano, disponibile fino al 18 maggio

Giovanni Paolo II ci andò due volte: la prima tra il 25 ed il 27 maggio 1990; la seconda in un’esperienza più ampia che, tra il 4 ed il 9 maggio 2001, lo condusse pure in Grecia e Siria. Ed ora, tra sabato 17 e domenica 18 aprile, sarà Benedetto XVI a recarsi a Malta.

L’obiettivo formale è commemorare il naufragio di san Paolo nell’isola, avvenuto 1.950 anni fa. Non a caso, il programma prevede una sosta alla grotta di Rabat, che la tradizione associa all’apostolo. In più si aggiungeranno le tappe a Luqa, La Valletta, Floriana e Kalkara, dove incontrerà le rappresentanze ufficiali, la comunità religiosa, i fedeli, i giovani. E forse -è stato detto- anche alcune vittime degli abusi del clero, precisa risposta allo scandalo pedofilia.

Per il percorso è atteso l’abituale annullo delle Poste vaticane (propone il particolare di un dipinto della Basilica di san Paolo fuori le mura che descrive appunto il drammatico sbarco), mentre il Paese ospite si è annunciato con alcuni prodotti, fra i quali un foglietto da 3,00 euro che debutterà domani e tre manuali.

Il foglietto maltese; anche in questo caso vi compare il riferimento a san Paolo
Il foglietto maltese; anche in questo caso vi compare il riferimento a san Paolo
Il programma
Il precedente viaggio all'estero, nella Repubblica Ceca
           


I francobolli di Garibaldi al Quirinale
15 Apr 2010 20:15 - EMISSIONI ITALIA
Oggi pomeriggio l’anteprima del foglietto per i Mille. Gli interventi del presidente Giorgio Napolitano e del ministro Claudio Scajola

Mentre Bergamo, la “città dei Mille”, festeggiava formalmente la riapertura delle Poste centrali, a Roma la spedizione di Giuseppe Garibaldi veniva citata al Quirinale, dove la serie attesa per il 5 maggio è stata illustrata al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

A proporre l’anteprima, il ministro allo Sviluppo economico, Claudio Scajola, insieme ai membri dei due organismi di supporto, ossia la Consulta per l’emissione delle cartevalori postali e la filatelia (alla quale partecipa il presidente della Vaccari srl, Paolo Vaccari) e la Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali.

Una iniziativa apprezzata dal presidente Napolitano, “perché -ha detto- l’emissione è parte di un programma che stiamo portando avanti di concerto con tutte le istituzioni pubbliche e anche con il concorso di moltissime associazioni private”. Il capo dello Stato si è complimentato in quanto vede crescere le celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia. “Si può dire che ogni giorno mi giunge notizia di un nuovo contributo a questo programma”. “Io sarò a Quarto il prossimo 5 maggio e di lì poi mi recherò la settimana successiva a Marsala a rendere omaggio a quel luogo e a ricordare quell’evento straordinario. Saranno momenti importanti; spero momenti di larghissima condivisione anche di opinione pubblica, anche di condivisione popolare: di riflessione sulla nostra storia e di conferma del nostro impegno di Unità nazionale”.

“Celebrerò a Milano il 25 aprile in questo spirito -ha proseguito- perché il 25 aprile non è stata soltanto la giornata della Liberazione ma è stata la giornata della riunificazione del Paese, dopo che per venti mesi l’Italia era stata tagliata in due. Da allora io credo che l’Unità ha superato molte prove e soprattutto ha guidato come una grande stella polare la straordinaria trasformazione dell'economia, della società e delle istituzioni in Italia”.

L’incontro odierno -ha aggiunto il ministro Scajola- “assume una rilevanza particolare per tutto il mondo della filatelia e costituisce una significativa «tappa di avvicinamento» alle importanti celebrazioni del prossimo anno per il 150°”. E non c’è solo la dimensione storica e culturale. “La filatelia italiana presenta una straordinaria rilevanza anche dal punto di vista economico”: nonostante la crisi, il comparto è “rimasto vivo e dinamico e contribuisce annualmente al bilancio di Poste italiane per quasi 200 milioni”.

Il rinnovamento della Consulta e della Commissione si inserisce in tale contesto. Attraverso le professionalità degli esperti coinvolti, “i francobolli italiani potranno beneficiare di una vera e propria «iniezione di innovazione», che ne valorizzerà ulteriormente il ruolo di testimone dell’identità del Paese e di strumento per la promozione dello stile italiano e del made in Italy nel mondo”.

Il ministro Claudio Scajola ed il presidente Giorgio Napolitano con la confezione riguardante le nuove cartevalori. A fianco, i membri dei gruppi di lavoro (tra i presenti in seconda fila, Paolo Vaccari) durante la cerimonia
Il ministro Claudio Scajola ed il presidente Giorgio Napolitano con la confezione riguardante le nuove cartevalori. A fianco, i membri dei gruppi di lavoro (tra i presenti in seconda fila, Paolo Vaccari) durante la cerimonia
Il video della cerimonia al Quirinale
I dettagli sull'emissione
L'inaugurazione del Bergamo Centro
           


Architettura ed Agricoltura viste da Mario Sironi
15 Apr 2010 19:26 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La vecchia saletta dei telegrammi con i due quadri del maestro sardo è l’elemento più importante, ma non l’unico, che caratterizza il Bergamo Centro
Un dettaglio del complesso: la finta pianta grassa situata all’entrata
Un dettaglio del complesso: la finta pianta grassa situata all’entrata

Gli esterni, con le statue, la torre civica da quaranta metri e gli orologi, non sono stati toccati; certo, almeno una pulizia sarebbe necessaria, insieme a qualche intervento di manutenzione. Come per la vasca antistante che, riempita d’acqua, ora ne rovescia una parte sul marciapiede a causa della fessura.

A notarsi è soprattutto l’interno del Bergamo Centro, l’ufficio postale formalmente reinaugurato oggi dopo un anno di lavoro. La riproduzione, di Napoleone Martinuzzi, della pianta grassa (a Bergamo!) all’entrata, le applique in vetro di Murano, i tavolini e gli scrivimpiedi di marmo, alcuni arredi, la fontanella situata al primo piano, i rivestimenti sono tutti dettagli, ora integrati nell’attuale contesto, che denotano l’idea originale di Angiolo Mazzoni. Dal suo gruppo di lavoro d’anteguerra sono nate questa ed altre sedi postali, ed anche ferroviarie.

Il punto d’eccezione è l’ambiente dove campeggiano le due opere del sassarese Mario Sironi, destinate appositamente a quella che all’origine era la saletta per l’accettazione dei telegrammi. È l’esito del rapporto avuto con l’architetto del ministero, che nella sua attività ha coinvolto numerosi artisti, fra cui Benedetta Cappa Marinetti, Fillia (Luigi Colombo), Enrico Prampolini, Pippo Rizzo e Tato (Guglielmo Sansoni). Del pittore sardo sono appunto “Il lavoro in città. L’Architettura” -diventato francobollo da 400 lire il 15 giugno 1985- e “Il lavoro nei campi. L’Agricoltura”.

Di forme quasi quadrate e grandi circa tre metri e mezzo per lato, i dipinti vengono realizzati fra il giugno del 1932, quando il dicastero alle Comunicazioni approva i bozzetti, e il gennaio del 1934, periodo in cui sono incollati alle pareti. Un olio esalta l’industria, citata attraverso cinque persone in primo piano, mentre sullo sfondo vi sono mura e archi cittadini e alla destra bassorilievi etruschi e greci. L’altro rappresenta l’attività dei campi, con quattro contadini ed una madre col suo bambino. Dati tecnici a parte -spiegano gli esperti- “si nota come Sironi, grazie anche a un gioco prospettico, accentui le figure in primo piano rispetto a quelle collocate sullo sfondo, un effetto rafforzato dalla collocazione dei due dipinti, a circa due metri da terra, uno di fronte all’altro”, così da esaltare le immagini dell’architetto e del coltivatore. Alla rappresentazione realistica fa da contrappunto il canone classico adottato per le presenze femminili, vere e proprie allegorie per Architettura e Agricoltura.

Nel 1972 i due lavori sono staccati per essere restaurati e in seguito prestati in alcune mostre. Finiscono poi al ministero delle Poste, da cui tornano solo nel 1999. Gli ultimi interventi di ripristino, realizzati con la supervisione della Sovrintendenza ai beni architettonici di Milano, hanno comportato il ritorno all’antico della saletta, che nel frattempo era stata smantellata, rifacendo conformemente agli originali sportelleria ed illuminazione.

I due dipinti di Mario Sironi: “Il lavoro in città. L'Architettura” e “Il lavoro nei campi. L'Agricoltura”
I due dipinti di Mario Sironi: “Il lavoro in città. L'Architettura” e “Il lavoro nei campi. L'Agricoltura”
La cerimonia inaugurale di oggi
Tra gli altri edifici storici, quello della Spezia
Gli uffici postali ed il lavoro di Angiolo Mazzoni
           


Inaugurato il Bergamo Centro
15 Apr 2010 17:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Confermate l’organizzazione e le prestazioni che hanno caratterizzato le recenti riaperture in tutta Italia. Sbuca il Posteimpresa, nome con cui adesso sono indicati i Ptbusiness
L'indicazione volante del nuovo punto riservato ad aziende e professionisti; il nome è ancora in inglese
L'indicazione volante del nuovo punto riservato ad aziende e professionisti; il nome è ancora in inglese

“Una nuova veste di Poste; ci attendiamo una efficienza di servizio”. D’altro canto, l’epoca in cui il portalettere arrivava a casa ed era una figura nota, quasi amica, “appartiene ad un’altra Italia”, ed ora “bisogna immaginare un futuro diverso”. Sono alcuni dei concetti che il prefetto di Bergamo, Camillo Andreana, ha espresso oggi alla cerimonia per la riapertura, dopo un anno di lavori, delle Poste centrali collocate in via Locatelli 11. Parole -ha ammesso- più volte ripetute ai sindaci della zona che si lamentano del servizio.

A rappresentanza dei residenti, ha partecipato il primo cittadino, Franco Tentorio. Il quale ha ricordato come adesso l’azienda offra “tanti servizi: tradizionali (che non vanno dimenticati) e nuovi, quelli in cui Poste si è specializzata”.

“La posta -sono le parole del responsabile per la Lombardia della società, Enrico Menegazzo- è cambiata, ci stiamo spostando su altre prestazioni per un’offerta di servizi all’avanguardia, anche per le imprese”. Tenendo presente che detti servizi, “a volte, non sono come vorremmo che fossero”.

La direttrice della filiale, Maria Carla Brunori, nel suo discorso ha puntato sui cambiamenti, in particolare per quel che riguarda la sicurezza. Non vi sono più -ha fatto notare- i vetri divisori; il controllo video e la riduzione del contante allo sportello attraverso i dispensatori a tempo garantiscono, comunque, la necessaria tranquillità.

L’intervento, vincolato a salvaguardare la struttura originaria dell’immobile, ha concentrato le attività per il pubblico al piano terreno; in passato -e sono rimaste le vestigia- le prestazioni a denaro erano fornite al primo piano. Ora gli sportelli sono undici (prima erano otto): quattro polifunzionali, sei per i prodotti finanziari e il filatelico. Presenti, inoltre, tre salottini, riservati alle operazioni di risparmio ed investimento. La stessa area è condivisa dal Poste shop, dove si possono trovare articoli di cancelleria, libri e altro, fra cui il nuovissimo telefonino “Pm1001” di Poste mobile, che in pochi giorni dal lancio ha venduto oltre diecimila esemplari.

Dal punto di vista tecnico, sono state informatizzate sia le attivate rivolte all’utenza, sia quelle interne. Oltre ad un migliore accesso per i disabili, sono disponibili tre postamat, uno dei quali esterno, quindi operativo 24 ore su 24. L’ufficio è aperto dalle 8.30 alle 19; il sabato chiude alle 12.30.

Più... ridotta, tuttavia effettuata, la festa nell’attiguo Posteimpresa, il nuovo nome (ma la segnaletica è ancora quella precedente) con cui sono stati ridefiniti i Ptbusiness. Collocato in via Locatelli al 17, si rivolge ai professionisti nonché alle piccole e medie aziende. Attraverso tre sportelli e un’area consulenza offre, come sempre, le spedizioni tramite corriere espresso, i servizi tradizionali, quelli di stampa e comunicazione diretta oltre a prodotti informatici e di cartoleria.

La cerimonia è stata sottolineata da un annullo speciale e da una piccola mostra di cartoline e foto, proposta da Gianantonio Patelli; spiega come si sono evoluti nel tempo l’edificio e la zona circostante.

In alto, il tavolo dei relatori; da sinistra, il prefetto ed il sindaco di Bergamo, Camillo Andreana e Franco Tentorio, il responsabile per la Lombardia di Poste italiane Enrico Menegazzo e la direttrice della filiale Maria Carla Brunori. Nell'immagine si notano una delle lampade che caratterizzano l'edificio e, sullo sfondo, l'annullo. Sotto, la piccola mostra iconografica e l'area degli sportelli
In alto, il tavolo dei relatori; da sinistra, il prefetto ed il sindaco di Bergamo, Camillo Andreana e Franco Tentorio, il responsabile per la Lombardia di Poste italiane Enrico Menegazzo e la direttrice della filiale Maria Carla Brunori. Nell'immagine si notano una delle lampade che caratterizzano l'edificio e, sullo sfondo, l'annullo. Sotto, la piccola mostra iconografica e l'area degli sportelli
La chiusura dell'ufficio, un anno fa
Il telefonino “Pm1001” di Poste mobile
           


Svolazzi napoletani, Gnr e non solo
15 Apr 2010 10:47 - NOTIZIE DA VACCARI
Ultimi giorni prima dell’asta di Vaccari srl, organizzata in 2.226 lotti e in calendario sabato 24 aprile. Per presentare le offerte a distanza c’è tempo fino alle ore 12 del giorno 23
Sicilia, una quartina dell'1 grano bruno oliva, di ottimo aspetto e base 1.200 euro. È il lotto 612
Sicilia, una quartina dell'1 grano bruno oliva, di ottimo aspetto e base 1.200 euro. È il lotto 612

“In base alle prenotazioni finora arrivate -anticipa il presidente della società, Paolo Vaccari- la nostra asta del 24 aprile si profila come una vendita particolarmente impegnativa. D’altro canto, anche il numero dei lotti è importante: 2.226, un numero mai raggiunto finora. Proprio per la sua ampiezza, con letteratura e cartoline abbiamo deciso di trattare in sala soltanto il materiale espressamente richiesto dai presenti”.

L’elenco tocca un po’ tutti gli ambiti collezionistici. “Proponiamo, fra l’altro, un inconsueto insieme di annulli, specie a svolazzo, attinenti agli uffici postali del Regno di Napoli e delle Province Napoletane, frutto di una ricerca sviluppata in oltre quarant’anni. Di notevole interesse risulta il materiale di Gnr, appartenente in particolare alla tiratura di Brescia. Più moderno, ma non per questo trascurato, è il capitolo spaziale, ormai diventato un appuntamento consueto. Ampio, con ben 477 voci, è il settore delle cartoline, relativo specialmente ad aviazione, militaria, Guerre mondiali, regionalismo (tra gli autori, spicca Tullio Crali). Per quanto concerne i libri, non mancano numerosi titoli ormai introvabili, mentre tra i cataloghi d’asta figurano diverse testimonianze dedicate agli Antichi Stati Italiani”.

Le offerte, sapendo che non sono previste commissioni, possono essere inviate via lettera, fax, e-mail o impiegando la procedura inserita nel catalogo elettronico. L’importante è che arrivino entro le ore 12 del giorno 23. Poi, sarà possibile partecipare alle due sessioni, la prima delle quali si svilupperà dalle ore 9 (cominciando con la letteratura filatelica, quindi i lotti dal 1.965 al 2.226, proseguendo con le cartoline, repertoriate tra il 1.488 e il 1.964, e intorno alle 10 con la filatelia, 1-644) mentre la seconda inizierà alle 14.30 (il resto della filatelia, voci dal 645 al 1.487).

Dall'Ottocento alle stelle: un plico del 1857 viaggiato tra Massa e Brugnato (nel catalogo è il 217 e inizia da 2.500 euro) e il 55° cosmogramma degli 87 creati per l'Apollo XII, ma effettivamente spediti con l'Apollo XV (1.129; partenza: 10.000 euro)
Dall'Ottocento alle stelle: un plico del 1857 viaggiato tra Massa e Brugnato (nel catalogo è il 217 e inizia da 2.500 euro) e il 55° cosmogramma degli 87 creati per l'Apollo XII, ma effettivamente spediti con l'Apollo XV (1.129; partenza: 10.000 euro)
Il catalogo on-line
I dettagli sulla vendita
Il lotto benefico
           




Mezzo secolo fa il “robot postale”
15 Apr 2010 00:18 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’impianto, ubicato davanti alla stazione Termini, entrò in servizio il 15 aprile 1960. Tra le apparecchiature, una affrancava ed imbucava automaticamente lettere e cartoline
Un'utente in posa davanti alla struttura
Un'utente in posa davanti alla struttura

“Messo in esercizio il 15 aprile scorso per concludere con un sondaggio dell’opinione pubblica la fase di sperimentazione degli apparecchi idonei all’installazione in Italia di una rete di servizi postali automatizzati, è entrato subito nelle simpatie di tutti”.

Così cesellava, fiduciosa, la rivista “Poste e telecomunicazioni” nel numero di maggio-giugno del 1960. Riferendosi al “robot postale”, come viene chiamato nell’articolo. Nomignolo giornalistico con cui era definita la complicata struttura definita ufficialmente “posto automatico” ed allestita in piazza dei Cinquecento a Roma. Elemento d’avanguardia inserito nello stesso percorso per il quale, quattro anni prima, la città aveva ospitato la “Mostra della meccanizzazione postale della Comunità Europea”.

Il “posto automatico” era stato creato aggiungendo alcuni strumenti all’esterno del chiosco esistente della posta celere. Fra essi c’era l’“affrancatrice impostatrice automatica”, realizzata dalla Omt di Taranto. Introducendo nelle feritoie la lettera e le monete, affrancava meccanicamente per qualsiasi importo compreso tra le 5 e le 105 lire. A dirla tutta, macchine simili erano già in funzione -documentava in gennaio “Rassegna postelegrafonica”- “nelle sale del pubblico in alcuni uffici principali dei grandi centri”. Ma quella collocata davanti alla stazione Termini era esterna, quindi operativa 24 ore su 24, e più articolata. Di fianco, infatti, aveva distributori in grado di fornire francobolli in bobine da 10, 15 e 25 lire, nonché un terzo congegno (sempre della Omt) che, in cambio di 50 lire, scodellava due cartoline postali. Enzo Diena, sul “Collezionista” di giugno, accenna -oltre ai frequenti inceppamenti- anche ad un quarto dispositivo, per i biglietti postali.

Il complesso era arricchito da ulteriori elementi: una mensola scrivimpiedi, una tabella illuminata con le tariffe e l’indicazione degli uffici postali più vicini, una serie di cassette per impostare separatamente i plichi diretti in città e alle destinazioni esterne ma anche aerei ed espressi, pannelli con indicazioni per migliorare il servizio (come “applicate i francobolli in alto a destra” ed altre, impiegate persino con gli annulli a targhetta), tre telefoni a gettoni con relativo distributore e raccoglitori per le guide. “È certo -prosegue il testo- che verrà qui installato un apparecchio distributore di francobolli in libretti, comprendenti una serie di valori diversi. Ciò sarà possibile non appena saranno risolti i vari problemi connessi a tale tipo di confezione”.

L’obiettivo era estendere ulteriormente l’esperienza in altri luoghi, prima di tutto città e località turistiche; tuttavia le cose andarono diversamente. Vuoi per “l’accoglienza favorevolissima” ma alquanto impacciata degli utenti, vuoi per “l’elevato costo delle macchine distributrici, il maggior costo di confezione in rotoli dei francobolli, la complessa organizzazione generale di esercizio, con personale tecnico specializzato, occorrente per la manutenzione”.

Morale, il capitolo venne rapidamente chiuso, ed oggi il materiale riconducibile all’impianto rappresenta una vera rarità.

Il chiosco nel suo complesso e una affrancatura meccanica del “posto automatico” (foto: “Poste e telecomunicazioni” 1960; impronta: Roberto Di Casola)
Il chiosco nel suo complesso e una affrancatura meccanica del “posto automatico” (foto: “Poste e telecomunicazioni” 1960; impronta: Roberto Di Casola)
           


Da dieci anni è magazine
14 Apr 2010 18:43 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Giro di boa per il periodico dell’Associazione nazionale di storia postale siciliana
“Sicil-post” è al ventesimo numero
“Sicil-post” è al ventesimo numero

“Un traguardo che corona un percorso irto di ostacoli, contrassegnato da difficoltà di ogni genere, di delusioni superate con stoica pazienza, ma anche di soddisfazioni per aver portato avanti, con costante determinazione, il messaggio di una continuità che non ha conosciuto sosta lungo l’itinerario della documentazione per la filatelia e la storia postale della Sicilia”.

Così si esprime Vincenzo Fardella de Quernfort, che di “Sicil-post magazine” è il direttore ed il capo redattore. Il semestrale edito dall’Associazione nazionale di storia postale siciliana ha compiuto dieci anni di attività; per questo, nell’ultimo numero uscito, cioè il ventesimo, apre con un ampio editoriale di bilancio.

Accanto, figurano gli studi di diversi specialisti, che trattano, ad esempio, dei bolli messinesi risalenti al 1820-1821 (lo scritto è dovuto ad Antimo Puca), della corrispondenza con l’estero durante l’occupazione alleata del 1943-1944 (Giulio Santoro), dei riferimenti postali sugli alberghi (Andrea Corsini), del periodico “Il collettore di giornali” (Pietro Amorelli). Alle rubriche (nelle recensioni è segnalato, fra l’altro, il “Sicilia 1859 - Tavole comparative dei francobolli” di Paolo Vaccari) si aggiunge l’indice degli articoli proposti tra il 2000 ed il 2009.

La pubblicazione conta 80 pagine a colori e costa 25,00 euro. Associato vi è un inserto di ulteriori 14 pagine dedicato alla prima parte (dal 1945 al 1961) di una sintesi storica della filatelia regionale che, nel suo complesso, intende spaziare dal secondo dopoguerra ad oggi citando fatti, manifestazioni, personaggi e materiale postale.

La scheda con l’indice
Il semestrale precedente
           




Brescia a convegno
14 Apr 2010 13:02 - APPUNTAMENTI
La mostra mercato in programma per l’intera giornata di sabato 17 e per la mattina di domenica 18 aprile
L'annullo; sarà impiegato sabato
L'annullo; sarà impiegato sabato

Alla ricerca di una formula diversa, dopo il passaggio dell’organizzazione da Sistematica srl agli studi di Gianluigi Braga e Fulvio Ceresini. Tanto è vero che il Circolo filatelico numismatico locale, pure coinvolto, non proporrà un allestimento collezionistico, ma solo l’annullo speciale, utilizzato il sabato, e la relativa cartolina.

Annullo e cartolina ricordano sant’Angela Merici, fondatrice dell’Ordine delle suore orsoline, quest’anno proclamata terza patrona della città. Suggelleranno la mostra mercato, dedicata a filatelia, numismatica, storia postale, cartoline e telecarte.

L’appuntamento è al Palabrescia, che si trova nel centro lombardo in via San Zeno 168, per il 17 e il 18 aprile, nell’orario 9-18 (domenica chiusura alle 13). I visitatori potranno accedervi gratuitamente e troveranno una sessantina di operatori, organizzati in tavoli.

           


Anche Israele pensa ai bambini
14 Apr 2010 02:19 - DALL'ESTERO
Tra le serie in uscita oggi a Tel Aviv, una guarda al mercato britannico e, più in generale, europeo

Mentre cominciano ad arrivare le diverse partecipazioni al giro PostEurop 2010 (qualche volta poco esaltanti, specie nel momento in cui ci si accontenta di immagini generiche), non passa inosservata una delle emissioni odierne di Israele. Dedicata allo stesso tema, ossia ai libri per i bambini.

Così, nel foglietto sfilano tre esemplari da 4,60 schekel l’uno, dedicati rispettivamente ad “Alice nel paese delle meraviglie”, a “Peter Pan” e a “I viaggi di Gulliver”, opere senza tempo dovute ai britannici Lewis Carroll (1832-1898), Jonathan Swift (1667-1745) e James Matthew Barrie (1860-1937).

Una combinazione? Non di certo, e dalle Poste nazionali ammettono senza difficoltà: la serie è stata ideata per la manifestazione filatelica “London 2010”, in calendario dall’8 al 15 maggio -tanto è vero che sul bordo figura il logo- e per questo hanno individuato un tema che avesse una connessione con il Regno Unito e l’Europa. A riprova è anche lo sfondo del blocco: vi figurano alcuni dei più famosi monumenti della metropoli d’oltre Manica.

Il foglietto israeliano
Il foglietto israeliano
PostEurop, l'interpretazione italiana
Il sito della manifestazione “London 2010” (in inglese)
Tra le emissioni odierne di Tel Aviv: il monumento per l'11 settembre
           




Genova in piazza. Per la storia
13 Apr 2010 21:16 - APPUNTAMENTI
Dal 15 al 18 aprile il capoluogo ligure riscoprirà il passato. Utilizzando, fra l’altro, le corrispondenze dei protagonisti
“La storia in piazza” dà appuntamento a Genova
“La storia in piazza” dà appuntamento a Genova

Mentre la serie per il centocinquantesimo dei Mille verrà presentata non a Genova, ma giovedì al Quirinale e poi, probabilmente nel giorno di uscita -cioè il 5 maggio- a Marsala (Trapani), e mentre il monumento di Quarto è stato chiuso per un intervento di ripristino in vista delle celebrazioni del 2011, il capoluogo ligure ripercorre il passato, avendo come punto di riferimento palazzo Ducale.

È “La storia in piazza”, sostanziosa serie di iniziative gratuite organizzata in tavole rotonde, teatro, concerti, rassegne cinema e video, giochi, mostre, libri, vini, gastronomia e attività per le scuole. Si svolgerà dal 15 al 18 aprile coinvolgendo storici, attori, registi, scrittori che parleranno di nazioni, nazionalismi, patrie, democrazia, costituzioni.

Lo spunto è dato dalle celebrazioni per la spedizione di Giuseppe Garibaldi e per l’Unità. “Dalla Francia alla Germania, agli Stati Uniti, all’Italia -commentano gli organizzatori- la «nascita della nazione» ha dato luogo a culture, simboli, identità che nel corso del tempo hanno segnato la storia delle singole comunità nazionali e si confrontano oggi con i processi di globalizzazione”.

Nel programma, che legge gli ultimi secoli sotto varie lenti, non manca la chiave epistolare. Così, presso lo spazio Dogana alle ore 16 di venerdì 16 e sabato 17 due docenti di Storia contemporanea, rispettivamente Federico Croci e Fabio Caffarena, proporranno “Il viaggio delle parole - Lettere e diari di migranti” e “Una Grande guerra di parole - Scritture dei soldati”. Domenica 18 alle 10.30, invece, l’Archivio storico accoglierà Giancarlo De Cataldo per “Avventure mazziniane - Riflessioni «atipiche» di un magistrato-scrittore sulle lettere del patriota genovese”.

I lavori di queste settimane al monumento di Quarto; in basso a destra l'area vista dal cippo commemorativo (foto: Enrico Bertazzoli)
I lavori di queste settimane al monumento di Quarto; in basso a destra l'area vista dal cippo commemorativo (foto: Enrico Bertazzoli)
Il sito della manifestazione
La serie in uscita il 5 maggio: i primi dettagli…
…e la presentazione al Quirinale
           


Anversa, oro grande per Saverio Imperato
13 Apr 2010 18:48 - APPUNTAMENTI
Durante la manifestazione, inoltre, sono stati attribuiti quattro ori ad altrettanti collezionisti italiani. La querelle per la bandiera di Taiwan
Anche ad Anversa, Saverio Imperato si è distinto
Anche ad Anversa, Saverio Imperato si è distinto

Un oro grande e due normali in storia postale e altri due in aerofilatelia e letteratura. Rappresentano il... bottino azzurro alla manifestazione “Antverpia 2010”, sviluppatasi nel fine settimana scorso ad Anversa.

I migliori risultati dell’esposizione internazionale Fepa sono stati ottenuti, nello specifico, da Saverio Imperato con “The mail from Italian States and Italy pre-Upu to and from Latin America” (95 punti), Franco Rigo con “Venice, the contagion, the quarantine, the disinfection, the quarantine hospitals” (93) e Corrado Carli con “Mail in transit via Trieste from Congresso of Vienna (1815) to Upu (1875-78)” (92).

Per l’aerofilatelia, a distinguersi è stato Ferdinando Giudici, presente attraverso “Souvenir du siège de Paris 1870/1871” (92 punti) mentre per la letteratura il massimo livello è stato raggiunto da Mario Carloni e Vanna Cercenà che hanno proposto “Storia postale del Dodecaneso” (90).

La manifestazione si ricorderà, inoltre, per una querelle diplomatica: in base a fonti di stampa, la rappresentanza della Cina Popolare avrebbe formalmente protestato contro gli organizzatori (che sulla faccenda hanno glissato) per la presenza, nel salone, della bandiera di Taiwan. All’appuntamento era stato coinvolto, per promuovere il proprio Paese, il “Taipei representative office in the Eu and Belgium”. Non è il primo episodio di questo genere accaduto: nel 1998, ad esempio, sorse un problema simile a Roma.

Il cartoncino ricordo realizzato da Taiwan per la manifestazione
Il cartoncino ricordo realizzato da Taiwan per la manifestazione
L'annuncio della manifestazione
Tutti i risultati degli italiani (file pdf)
           




Omaggio al fondatore della moderna sinologia
13 Apr 2010 11:31 - SMOM
Disponibile dal 20 aprile il francobollo per Matteo Ricci firmato dalle Poste magistrali. Il nominale è da 2,50 euro
Il francobollo dello Smom
Il francobollo dello Smom

“La ricca personalità di Matteo Ricci ha dato un apporto fondamentale al dialogo e alla reciproca comprensione tra Cina e Europa. Grazie alla sua preparazione scientifica egli introdusse in Cina la matematica e la geometria dell’Occidente; presentò le grandi acquisizioni del Rinascimento nel campo della geografia, della cartografia e dell’astronomia. Sull’altro versante, egli dette all’Europa, grazie ai suoi scritti, una conoscenza esatta, e per quanto possibile ampia e comprensiva dei contenuti e del pensiero della civiltà cinese per cui «può ben essere considerato il fondatore della moderna sinologia, cioè la scienza che studia la civiltà cinese in tutti i suoi aspetti»”.

Così, oggi, a quattro secoli dalla scomparsa, la Compagnia di Gesù ricorda il missionario gesuita e lo scienziato, nell’ambito di manifestazioni ed iniziative a tutto campo.

Manifestazioni ed iniziative anche filateliche: il giro di boa verrà sottolineato in Vaticano e allo Smom. Se da oltre Tevere non vi sono ancora informazioni dettagliate, le Poste magistrali si sono prenotate per il 20 aprile, quando uscirà un francobollo da 2,50 euro. Tirato in dodicimila esemplari (i fogli sono da dodici pezzi), riproduce una delle rappresentazioni più note del commemorato. È il dipinto di Emmanuel Yu Wen-Hui “Padre Matteo Ricci”, ubicato a Roma presso la chiesa del santissimo Nome di Gesù.

L’Italia lo ha ricordato con un 41 centesimi il 20 aprile 2002 a quattro secoli e mezzo dalla nascita.

Lo stesso dipinto utilizzato a Macerata, città in cui Matteo Ricci è nato
Lo stesso dipinto utilizzato a Macerata, città in cui Matteo Ricci è nato
La Compagnia di Gesù
Il Comitato promotore delle celebrazioni
Tra le uscite del 20 aprile, la serie per l'ostensione della Sindone
           


Il sabato all’Aisp
13 Apr 2010 01:40 - APPUNTAMENTI
Porte aperte per un ciclo di incontri presso la sede dell’Associazione italiana di storia postale
La sede dell'Aisp si trova nel pieno centro di Milano
La sede dell'Aisp si trova nel pieno centro di Milano

Il sabato? Appuntamento all’Associazione italiana di storia postale. La quale vara alcuni incontri gratuiti, cui possono partecipare tutti gli interessati, presso la propria sede, che è poi quella condivisa con l’Unione filatelica lombarda. Si trova in via Leopardi 3 a Milano, a pochi passi da piazza Cadorna.

L’iniziativa prenderà il via il 17 aprile alle ore 15 con il giurato internazionale Ezio Gorretta, che terrà la conferenza “Introduzione alla filatelia tematica”. “Non è che una prima tappa”, annuncia a “Vaccari news” il presidente dell’Aisp, Angelo Simontacchi. “Ne abbiamo già pianificate altre il 15 maggio -quando Angelo Teruzzi parlerà di «Relazioni postali tra il Regno di Sardegna e l’Impero Austriaco (1844-1861). Convenzioni, tariffe, vie di Svizzera, particolarità»- e il 12 giugno -Franco Faccio, «Più complicato di così: le tassazioni nella Convenzione italo-austriaca del 1862»- per poi riprendere dopo la pausa estiva, da ottobre a marzo, sempre a cadenza mensile. In ognuna, un esperto affronterà un argomento specifico a vantaggio di chi vorrà essere presente. Il singolo incontro sarà anticipato dal pranzo, per dare la possibilità di scambiare opinioni e stare insieme, così da approfondire la materia. L’obiettivo è offrire un servizio in più ai nostri iscritti, riflettere e confrontarsi su argomenti a carattere generale e promuovere l’Aisp all’esterno. D’altro canto, il nostro compito è fare conoscere la storia postale e fare cultura filatelica”.

Il sodalizio oggi conta circa ottanta soci accademici e trentacinque ordinari, che entro tre anni dall’ingresso debbono crescere, accedendo nella categoria superiore. Le quote annue sono rispettivamente da 80,00 e 35,00 euro. “Accanto ad una ricca biblioteca, garantiamo il massimo appoggio ai nostri collezionisti per le varie esigenze che possono registrare. Anche quest’anno abbiamo collaborato alla parte espositiva di «Milanofil» e contiamo di riprendere la pubblicazione della nostra storica rivista, «Cursores», proponendone un numero tradizionale, oltre ad una versione on-line. Stiamo, allo stesso tempo, lavorando per sviluppare il sito”.

Tra le più recenti iniziative dell'Aisp, il supporto nella parte espositiva di “Milanofil”
Tra le più recenti iniziative dell'Aisp, il supporto nella parte espositiva di “Milanofil”
Il sito sociale
L'Aisp in sintesi
L'incontro con il Club della filatelia d'oro
           




Quando la Provincia va in canoa
12 Apr 2010 21:46 - APPUNTAMENTI
Accanto al 150° dell’Ente, Milano festeggia gli ottant’anni dell’Idroscalo: tra le iniziative, un’area filatelica
L'annullo, impiegato nella mattinata di domani
L'annullo, impiegato nella mattinata di domani

Anche il Comitato Lombardia della Federazione italiana canottaggio partecipa alle iniziative per il secolo e mezzo della Provincia di Milano, giro di boa che ha già fruttato, fra l’altro, un francobollo il 19 marzo scorso.

Lo fa proponendo barche, materiali e documenti in un percorso storico ospitato all’Istituto dei ciechi, in via Vivaio 7, da domani al 27 aprile (orario del lunedì 10-17; da martedì a sabato 10-19; domenica 14-19, ingresso libero). Così da ricordare, allo stesso tempo, gli ottant’anni del lago cittadino, ossia l’Idroscalo, aperto al traffico degli idrovolanti il 28 ottobre 1930 e pochi mesi dopo impiegato per le gare remiere, sia pure su un percorso ridotto dovendosi ancora completare lo scavo lungo l’asse longitudinale. Da qui, un succedersi di competizioni e di attività che hanno visto il capoluogo lombardo distinguersi pure in questo settore.

Tra i percorsi e le iniziative collaterali, la medesima sede accoglie la mostra filatelica “Canoa e canottaggio in mostra”, realizzata da Ferruccio Calegari in due distinti settori. Per ogni specialità saranno esposti trentasei fogli con significativi riferimenti alle due discipline e con richiami all’attività remiera cittadina.

Domani, dalle ore 10 alle 14, sarà operativo un servizio postale temporaneo.

Uno dei pezzi proposti alla mostra, che valorizza canoa e canotaggio
Uno dei pezzi proposti alla mostra, che valorizza canoa e canotaggio
Il francobollo per la Provincia di Milano
Il Comitato Lombardia della Federazione italiana canottaggio
La sede espositiva è presso l'Istituto dei ciechi
           


La filatelia approda al Quirinale
12 Apr 2010 18:16 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Giovedì 15 il ministro Claudio Scajola ed i componenti dei due gruppi di lavoro per le cartevalori postali saranno ricevuti dal presidente Giorgio Napolitano
Il 15 aprile appuntamento al Quirinale
Il 15 aprile appuntamento al Quirinale

Il telegramma, inviato dal segretariato generale che fa capo alla Presidenza della Repubblica, sta raggiungendo in queste ore i componenti dei due gruppi di lavoro, ossia la Consulta per l’emissione delle cartevalori postali e la filatelia nonché la Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali.

Come il ministro allo Sviluppo economico, Claudio Scajola, aveva anticipato nell’intervento registrato per “Milanofil” il 19 marzo e poi ribadito di persona a Torino tre giorni dopo, per la filatelia e per tutto quanto ruota attorno ad essa ci sarà una sottolineatura d’alto profilo: la presentazione al Quirinale, davanti al presidente Giorgio Napolitano.

La cerimonia -ora è formalmente confermato- è fissata per giovedì 15 aprile alle ore 16.30.

Durante l’incontro saranno rivelati i quattro francobolli inseriti nel foglietto che uscirà il 5 maggio, volto a commemorare il secolo e mezzo dei Mille di Giuseppe Garibaldi.

Le dichiarazioni del ministro Claudio Scajola durante la visita a Torino
La questione della Consulta alla presentazione di “Milanofil”
Il rinnovo dei due gruppi di lavoro
           




I francobolli della Toscana dopo l’1 gennaio 1860
12 Apr 2010 13:34 - NOTIZIE DA VACCARI
Tra le iniziative proposte dall'Aspot ad Empoli, l’approfondimento con Paolo Vaccari
La coppia riprodotta nel catalogo Asinelli (il colore è stato aggiunto ora)
La coppia riprodotta nel catalogo Asinelli (il colore è stato aggiunto ora)

Ancora oggi, un certo effetto lo esercita: nel 1924 il noto commerciante filatelico Gino Asinelli di Casale Monferrato mise sul mercato una coppia nuova del 3 lire di Toscana, e il prezioso reperto figura sul catalogo di quasi novant’anni fa. Integro, prima che le forbici facessero lo... scempio: i due esemplari, in seguito, furono tagliati e andarono ad altrettanti collezionisti dell’epoca. Oggi la coppia “sopravvive” soltanto grazie allo storico listino, il cui particolare è stato mostrato ieri, dopo essere stato colorato al computer, ad Empoli. Durante la conferenza di Paolo Vaccari, voluta dall’Aspot per “Toscana 2010” ed intitolata “L’emissione dei francobolli del Governo toscano”. Anche il materiale, sia pure singolo, su documento è rarissimo: due missive e tre frammenti rappresentano tutto quanto adesso è conosciuto.

“È stato un modo -spiega il relatore- per documentare una vendita delle quali è rimasta traccia, e si inserisce in una chiacchierata in cui ho fatto il punto della situazione su questa interessante serie. Perché non c’è solo il taglio da 3 lire; anche gli altri sei esemplari dell’insieme, di cui quest’anno ricorre il centocinquantesimo, hanno un grande interresse”.

Dal punto di vista storico, rappresenta la transizione risorgimentale tra il vecchio Granducato e il nuovo Regno d’Italia, come testimoniano, ad esempio, le missive dei volontari conosciuti come “cacciatori del Tevere”, oppure gli usi del 17 marzo 1861 o successivi fino addirittura al 1863, quindi al passaggio istituzionale formalmente completato.

Numerosi gli elementi intriganti pure con un approccio filatelico. Come gli aspetti produttivi introdotti per sostituire il Marzocco con lo scudo sabaudo, i blocchi più grandi oggi rimasti degli altri nominali, i primi giorni d’uso, gli esemplari nuovi ed usati particolarmente belli, i frazionati, l’impiego misto con pezzature di Sardegna o l’utilizzo al di fuori dal territorio toscano, le destinazioni importanti...

“Pur essendo -conclude l’esperto- un capitolo ristretto di un ben più ampio periodo, le possibilità di approfondire e specializzarsi sono notevoli”.

Paolo Vaccari parla ad Empoli durante la conferenza intitolata “L'emissione dei francobolli del Governo toscano”
Paolo Vaccari parla ad Empoli durante la conferenza intitolata “L'emissione dei francobolli del Governo toscano”
La manifestazione
Il premio a Roberto Monticini
           


Gli Usa danno l’esempio
12 Apr 2010 10:54 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Anche in Italia si pensa a come affrontare il calo dei volumi. Tra le ipotesi, la sostanziale riduzione delle consegne a cinque giorni, magari estendendole al pomeriggio e alla sera
Dalla lavorazione alla consegna al destinatario, si apre una nuova stagione di cambiamenti
Dalla lavorazione alla consegna al destinatario, si apre una nuova stagione di cambiamenti

Il ghiaccio è stato sciolto ufficialmente da Usps, l’operatore statunitense, che pochi giorni fa ha annunciato la propria richiesta di non consegnare più a domicilio il sabato. Che l’iter avviato raggiunga il risultato o meno è presto per dirlo, e tutto sommato interessa poco. Quello che importa è l’aver ricordato una situazione di calo preoccupante dei volumi e sottolineato la necessità di trovare risposte adeguate.

Il problema è generale e condiviso ad altre latitudini. Specie in Europa, dove, accanto alla diminuzione del traffico e alla congiuntura economica, incombe lo spettro della liberalizzazione. Poste italiane, ad esempio, ha di recente proposto ai sindacati due formule diverse, su cui sono in corso le riflessioni.

Se da un canto la società dichiara una graduale erosione del mercato in favore dei concorrenti, dall’altra registra una evoluzione. La clientela, in particolare, richiede sempre di più la consegna nella fascia pomeridiana; al tempo stesso, si assiste al crollo del recapito al sabato, in quanto ditte e studi professionali sono chiusi. Da qui il progetto di rimodulare la prestazione con profonde conseguenze organizzative per l’intera filiera, prima di tutto l’esubero di circa 10.700 dipendenti, su cui i sindacati sono già intervenuti.

Una delle ipotesi sarebbe di impostare le consegne da lunedì al venerdì tra le ore 8 e le 20 (così da sgravare la gestione degli inesitati), lasciando operativo il sabato soltanto per alcune tipologie di prodotto. Le nuove attività più commerciali potranno assorbire 1.500 persone.

L’alternativa conferma il ciclo su sei giorni, ma con importanti revisioni interne che potrebbero riposizionare suppergiù appena 170 portalettere.

In un più generale ripensamento rientra la volontà di uniformare in tutta Italia gli orari degli uffici postali. Secondo la dirigenza (ma non sono mancate le perplessità da parte dei rappresentanti dei lavoratori), l’apertura al pubblico potrebbe essere 8.15-13.45 se il turno è unico, 8.15-19 quando risulta doppio.

La proposta dell'operatore statunitense
La questione degli oltre 10mila esuberi letta dai sindacati
Tra le evoluzioni in atto: il progetto “Postino telematico”
           




A Gorgonzola il cibo è... di carta
12 Apr 2010 01:37 - APPUNTAMENTI
Dagli editti alle figurine: in mostra 159 oggetti sull’alimentazione, uno dei temi dell’“Expo 2015”. Potrebbe essere il primo passo verso un museo
Il non emesso del 1924 con la pubblicità per la Perugina
Il non emesso del 1924 con la pubblicità per la Perugina

Trentun tipologie cartacee, dai bandi ai documenti di trasporto, dalle licenze alle carte intestate, dalle figurine alle pagine di giornale, dai calmieri agli editti. Non vi sono, però, francobolli, interi, annulli o affrancature meccaniche. Ed è un peccato, perché nel periodo considerato, che va dal 1630 al 1956, gli oggetti postali in linea con il percorso esistono, eccome. A cominciare dai pubblicitari del 1924-1925 e dalla ordinaria “Italia al lavoro” uscita nel 1950, completamente dedita ad attività agricole o al massimo artigianali nonostante la realtà produttiva fosse ormai differente.

È la mostra “Cibo di carta - Carte illustrate dal ‘600 al ‘900 dalla collezione Rapisarda”, dovuta al libraio antiquario Andrea Tomasetig e base di un progetto didattico che esamina come il nutrimento si intrecci profondamente con la cultura materiale, l’economia, la storia e la cultura di una società. È proposta fino al 21 aprile a palazzo Freganeschi-Pirola, che si trova in piazza della Repubblica a Gorgonzola (Milano). È visitabile gratuitamente da martedì a domenica nell’orario 9.30-12.30 e 14-18.30.

Certo, tra i 159 oggetti infilati nei pannelli ci sono le cartoline, che promuovono oggetti e personaggi o fanno satira. E ce n’è persino una che ha vestito il grigioverde militare: è la franchigia della Seconda guerra mondiale con lo slogan “Senza il grasso il cannone non spara”. Ma i riferimenti al mondo postale si fermano qui. Una lacuna da evidenziare, specie per l’idea che sta dietro all’iniziativa espositiva. “Dalla destinazione pubblica della raccolta -spiegano gli organizzatori, tra i quali figura il Comune- può nascere un vero e proprio Museo dell’alimentazione. Opportunamente integrato con altri materiali e altre collezioni, può costituire l’elemento duraturo e non effimero che precede e accompagna l’Expo milanese del 2015. È auspicabile che il Museo si realizzi preferibilmente in provincia di Milano, in un luogo del Parco agricolo sud Milano, che rappresenta un riferimento culturale obbligato”.

Lo stendardo all'ingresso e due aspetti della mostra di Gorgonzola, visitabile fino al 21 aprile
Lo stendardo all'ingresso e due aspetti della mostra di Gorgonzola, visitabile fino al 21 aprile
Per saperne di più sulla manifestazione
Affrancature meccaniche e cibo: un mese fa la mostra a Sasso Marconi
           


L’Aspot premia Roberto Monticini
11 Apr 2010 12:45 - APPUNTAMENTI
Il nome è stato rivelato oggi nell’ambito di “Toscana 2010”. Il riconoscimento vuole ricordare Piero Pantani

Anche l’edizione 2010 del premio in memoria di Piero Pantani ha un protagonista, nel caso specifico Roberto Monticini. Il nome è stato rivelato in mattinata, nell’ambito di “Toscana 2010”, la manifestazione di Empoli voluta dall’Associazione per lo studio della storia postale toscana e dal Circolo filatelico fiorentino.

Sempre presente fino dalle prime riunioni ed assemblee dell’associazione -è la sottolineatura che si legge nella motivazione, sottoscritta dal consiglio direttivo dell’Aspot- “ha dato per molti anni -prima come socio, poi come segretario, carica ricoperta per lungo tempo, ed infine come presidente- un contributo determinante all’organizzazione ed al funzionamento dell’Aspot, nonché al raggiungimento degli scopi della medesima, nei quali ha creduto e dei quali è stato paladino, operando sempre in modo disinteressato. Con lo stesso spirito, ha creato e sviluppato una originale «rivista on line di cultura filatelica e di storia postale», dove gli articoli relativi alla Toscana occupano uno spazio di rilievo. Il costante arricchimento di notizie e contenuti ne hanno fatto uno dei siti più noti e frequentati. Con tutto ciò egli ha determinato un significativo sviluppo dell’associazione e reso facilmente accessibili argomenti e conoscenze filateliche”.

Da sinistra, il premiato Roberto Monticini, il vicepresidente Aspot Paolo Saletti ed il presidente Alessandro Papanti
Da sinistra, il premiato Roberto Monticini, il vicepresidente Aspot Paolo Saletti ed il presidente Alessandro Papanti
La manifestazione di Empoli
Il premio “Piero Pantani”: nel 2009 è andato a Luigi Maria Impallomeni
           




Per gli interofili è già 2011
11 Apr 2010 01:14 - LIBRI E CATALOGHI
Sul mercato la nuova edizione di “Interitalia”, il manuale-catalogo specializzato
La copertina del nuovo catalogo
La copertina del nuovo catalogo

“Catalogare tutto, ma proprio tutto ciò che rientra nel settore interofilo”: è il riconfermato obiettivo che si sono dati Franco Filanci, Carlo Sopracordevole e Domenico Tagliente nel pubblicare l’edizione già 2011 di “Interitalia”, il “manuale-catalogo specializzato degli interi postali dell’area italiana”.

Ma perché 2011? “Perché in Italia -precisa Franco Filanci- non c’è l’abitudine a indicare la data di pubblicazione, ma quella di validità, per non sembrare vecchi il secondo anno”.

Come la pubblicazione uscita a fine 2007, parte dai fogli-lettera “Aq” della Repubblica di Venezia e arriva ai giorni nostri, con le ultime cartevalori quasi esclusivamente dedicate alle manifestazioni filateliche, in quanto un uso non collezionistico, adesso, è ben difficile da riscontrare.

Rispetto al volume precedente conta 392 pagine (prezzo 29,00 euro), 24 pagine in più date non soltanto dall’aggiunta delle novità, ma anche da integrazioni. Come il nuovo capitolo sugli interi austriaci usati in Trentino Alto Adige e in Venezia Giulia prima dell’annessione, che in gran parte recano testi in italiano. Oppure “postatarget & Co.” (riguardante Italia e persino San Marino), un àmbito modernissimo, non assimilabile agli interi -e per questo segnalato a monito- ma già interessante e foriero di approfondimenti. O, ancora, l’immagine della busta postale da 50 lire, insieme a quella da 25 lire ipotizzata intorno al 1972 e mai uscita.

Oggi ha senso -almeno in Italia, dove l’impiego postale risulta molto ridotto- emettere nuovi interi? “Ha lo stesso senso -continua Filanci- che emettere francobolli. Se poi non li mettono in distribuzione, ne complicano l’acquisto ai tabaccai (dando loro un aggio ridicolo) e addirittura per determinati servizi ne ostacolano o persino vietano l’uso, la loro emissione ha fini di tutt’altro genere”. Intanto, è notizia di questi giorni che a San Marino l’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica ha dichiarato esaurita la cartolina per don Luigi Sturzo, emessa in 15mila esemplari il 9 febbraio scorso.

E i prezzi? “Dopo anni di aumenti in qualche caso anche eccezionali, si assiste ad un periodo mercantile più tranquillo”, risponde Carlo Sopracordevole. “Effetto -prosegue- dell’indiscutibile crisi che ha colpito la filatelia, soprattutto nel campo dei francobolli adesivi, che si somma a quella più generale dell’economia mondiale. Le quotazioni espresse da «Interitalia» si sono adeguate a tale realtà e, pur rivedute in ogni parte del catalogo, sono rimaste sovente invariate per i settori meno collezionati. Comunque, il settore interofilo resta sempre fra i più vivaci in Italia”.

Le riproduzioni sono a colori ed i testi bilingui, in italiano ed inglese.

Due pagine interne del lavoro
Due pagine interne del lavoro
La scheda con i contenuti nel dettaglio
L'edizione targata 2008
La cartolina sammarinese per don Luigi Sturzo
L'indice (file pdf)
           


Quando Simone Tasso abitava a Gorizia
10 Apr 2010 01:03 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Nell’antico borgo che cinge il castello c’è ancora la sua casa. Oggi una targa richiama il prefetto delle Poste imperiali
Lo studio dedicato a Simone Tasso
Lo studio dedicato a Simone Tasso

Difficile essere sicuri di aver messo la parola “fine” ad una determinata ricerca storica, indipendentemente dall’argomento. E lo sa bene Giorgio Migliavacca che due anni fa, con Tarcisio Bottani, ha firmato il volume “Simone Tasso e le poste di Milano nel Rinascimento”, per il quale alla recente “Chicagopex” ha ricevuto un’altra medaglia d’oro.

Ed è proprio grazie a questo lavoro che è stato possibile aprire un nuovo capitolo. “Per un quarto di secolo -ammette lo stesso Migliavacca a «Vaccari news»- dopo la pubblicazione della mia biografia di Simone Tasso nel catalogo della prima mostra mondiale di letteratura filatelica al castello Sforzesco di Milano (1980), pareva che non vi fosse molto da aggiungere. Nel 2005 si mise in cantiere il lavoro a quattro mani con il professor Bottani, e fu una mossa propizia e fruttuosa perché entrambi, nel frattempo, avevamo accumulato nuovi dati e notizie ricavati da archivi in Spagna, Francia e Austria. A questi si aggiunse una mole non indifferente di documenti conservati all'Archivio di stato di Milano, tra i quali regolamenti postali fino ad allora inediti o erroneamente datati da precedenti studiosi”.

“Pur facendo del nostro meglio per inserire nel nuovo libro tutto quanto era venuto alla luce, eravamo ben coscienti che dopo la pubblicazione della nuova biografia altro materiale sarebbe emerso, cosa che infatti sta lentamente accadendo”.

“Un esempio recentissimo è la segnalazione di un articolo di Silvano Cavazza, pubblicato in «Il castello di Gorizia e il suo borgo», che dà notizie sulla casa di Simone Tasso situata nell’antico agglomerato che circonda la fortificazione cittadina. Si scoprono nuovi altarini e scappatelle di Simone. Infatti, nel 1529 chiudendo la casa che aveva in via Cavana a Trieste, vi lasciava una compagna e quattro figli naturali. Che fosse un «Don Giovanni» emerge anche dal suo testamento pubblicato integralmente nel nostro volume. In tale documento Simone, con un po’ di ritrosia ad ammettere la sua paternità, fa un piccolo lascito a Cornelia e Rachele, frutti di una sua relazione con una «Mirandolina» che si chiamava Diamantina de Falcheriis, moglie di Pietro di Bologna, calzolaio. Vi è poi un altro personaggio che faceva parte del personale dell’ufficio della posta di Spagna a Roma e che potrebbe essere figlio di Simone”.

“I legami di Simone con Gorizia si notano anche nel suo lascito, dove tra gli esecutori spuntano due residenti di tale città: Nicola Della Torre, capitano di Gradisca, e suo nipote Francesco. Il Ruggero Tasso che Cavazza descrive come figlio di Simone e ambasciatore degli Asburgo a Venezia potrebbe invece essere il figlio del fratello di Simone, David, che era maestro generale delle Poste di Venezia e che trasmise al figlio tale titolo. L’equivoco nasce dal fatto che anche Simone aveva un figlio di nome Ruggero”.

E l’edificio? “La casa, che appunto esiste ancora, oggi ospita una parte dei Musei provinciali. Una targa applicata all’ingresso ne ricorda l’antico proprietario, «prefetto delle Poste imperiali»”.

L'amministratore del Museo dei Tasso e della storia postale, Gianfranco Lazzarini, con i due autori (Giorgio Migliavacca mostra il riconoscimento ottenuto a Chicago). Di fianco, la casa nell’antico borgo di Gorizia e a sinistra il dettaglio con l’iscrizione
L'amministratore del Museo dei Tasso e della storia postale, Gianfranco Lazzarini, con i due autori (Giorgio Migliavacca mostra il riconoscimento ottenuto a Chicago). Di fianco, la casa nell’antico borgo di Gorizia e a sinistra il dettaglio con l’iscrizione
La presentazione del libro due anni fa…
…e la scheda
Il Museo dei Tasso e della storia postale
           




Sindone, da domani l’ostensione
09 Apr 2010 19:28 - SMOM
I visitatori che si sono prenotati sfiorano, per ora, il milione e mezzo. Al francobollo italiano presto si aggiungerà l’emissione delle Poste magistrali

“L’ostensione è essenzialmente un evento spirituale e religioso e non commerciale o turistico”. Parole dell’arcivescovo di Torino, il cardinal Severino Poletto, espresse a poche ore dalle visite pubbliche alla Sindone, la prima volta nel terzo millennio. All’insegna del motto “Passio Christi, passio hominis”, scelto per sottolineare come “la passione di Cristo riassuma in sé tutte le sofferenze degli uomini”.

Oltre alla reliquia, da domani i visitatori (quasi un milione e mezzo quelli che si sono già prenotati) troveranno numerose iniziative culturali, come l’esposizione di pittura antica allestita alla reggia di Venaria, la mostra “Ecce homo” al Museo del cinema, quelle di palazzo Barolo e di palazzo Reale.

E poi, i francobolli. Plurale, perché oltre al 60 centesimi italiano uscito il 22 marzo si aggiungerà l’emissione dello Smom, attesa per il 20 aprile. Il soggetto è il dipinto del fiammingo Petrus Christus (1410 o 1420-1475 o 1476) “Compianto sul Cristo morto”, realizzato tra il 1455 ed il 1460, oggi conservato ai Musées royaux des beaux-arts di Bruxelles. La serie comprende tre francobolli da 1,40 (offre il particolare con la Maddalena), 1,50 (Madonna) e 2,20 euro (Cristo); va aggiunto inoltre un foglietto con il quadro completo, da cui si possono ricavare altre due cartevalori, da 2,50 (il discepolo che sorregge Gesù) e 5,20 euro (ancora il Salvatore). Le tirature ammontano a dodicimila pezzi per i francobolli confezionati in fogli da dodici, e in ottomila per il blocco.

I francobolli ed il foglietto dello Smom
I francobolli ed il foglietto dello Smom
Il debutto dell'emissione italiana
Le iniziative collezionistiche
I Musées royaux des beaux-arts di Bruxelles (in francese)
           


Omaggio alle vittime dell’11 settembre
09 Apr 2010 13:49 - DALL'ESTERO
L’iniziativa giunge da Israele, che ha inaugurato un monumento situato alla periferia di Gerusalemme. Il francobollo arriverà il 14 aprile
La carta valore sarà disponibile dal 14 aprile
La carta valore sarà disponibile dal 14 aprile

Non solo gli attacchi all’antrace del 2001, le cui indagini sono state dichiarate concluse formalmente pochi giorni fa con l’accusa al microbiologo civile dell’Esercito Bruce Ivins, suicidatosi nel 2008.

L’altra, grande vicenda di quei drammatici mesi che chiusero il 2001 torna di attualità in Israele. Il 14 aprile emetterà un francobollo da 2,40 shekel per commemorare il memoriale eretto a ricordo dei quasi tremila morti dell’11 settembre.

La carta valore presenta il monumento, inaugurato il 12 novembre scorso; si trova al parco della Valle dei cedri alla periferia di Gerusalemme, città gemellata con New York.

Nel contesto dell’opera, sono riportati i nomi delle vittime di tutte le nazionalità e di tutti i Paesi, fra cui cinque israeliani: Alona Avraham, Shai Levinhar, Daniel Mark Lewin, Leon Libor ed Hagay Shefi. L’iniziativa è stata commissionata dalla sede Usa del Fondo nazionale ebraico (Kkl-Jnf) e per realizzarla è intervenuto lo scultore Eliezer Weishoff che “ha dato -commenta il presidente mondiale della realtà promotrice, Efi Stenzler- il senso tangibile della tragedia inserendo la bandiera statunitense nella fiamma memoriale in bronzo”. La base della struttura ricorda coloro che persero la vita negli altri incidenti dello stesso giorno al Pentagono e in Pennsylvania e contiene un frammento d’acciaio proveniente dalle macerie delle torri gemelle.

La chiusura della vicenda antrace
La storia del monumento (sito in inglese)
           


Tariffe postali per l’editoria, si tratta
09 Apr 2010 10:56 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Ieri pomeriggio l’incontro a palazzo Chigi fra le parti. Una volta trovata l’intesa, gli accordi avranno valore retroattivo all’1 aprile
Aperto uno spiraglio per le tariffe ridotte
Aperto uno spiraglio per le tariffe ridotte

La Federazione italiana editori giornali aveva auspicato un incontro il 31 marzo, già prima che la notizia fosse ufficializzata, e il giorno dopo l’Unione stampa periodica italiana aveva scritto una lettera ai sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta e Paolo Bonaiuti. Nel frattempo, numerose realtà (fra cui, giovedì, l’Associazione filatelisti italiani professionisti) hanno espresso il proprio disappunto per i modi e per il contenuto del decreto con cui il 30 marzo il ministro allo Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha sospeso le tariffe agevolate in favore di editori ed associazioni.

Ieri pomeriggio è stato aperto uno spiraglio: le parti si sono incontrate a palazzo Chigi per trovare una soluzione. “Dopo una approfondita discussione -racconta dall’Associazione italiana editori il direttore, Alfieri Lorenzon- si è convenuto di dare immediato avvio a tavoli di lavoro congiunti Poste - associazioni con l’obiettivo di arrivare in tempi brevissimi, con la mediazione del Governo, ad accordi che riescano a soddisfare le esigenze delle parti. Poste italiane ha altresì dichiarato che gli accordi sopravvenuti avranno valore retroattivo a partire dal 1 aprile 2010”.

Dal canto suo, la Federazione nazionale stampa italiana ha chiesto all’Esecutivo “che ogni sforzo sia fatto per evitare che sulle aziende editoriali si scarichino costi aggiuntivi fino al momento in cui sarà stato raggiunto tra le parti un accordo sulle nuove tariffe”.

Tra gli interventi di questi giorni: quelli di Fieg…
…Uspi…
…ed Afip
           



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