“Una riflessione sulla storia del Novecento con un’escursione sui primi anni del Ventunesimo secolo. Una riflessione sul tempo che muta lo stile di vita degli uomini, ed allora cosa meglio della scrittura per comprendere il volgere delle stagioni della «vita dell’Uomo»”? È il taglio di quanto viene proposto a Viggiù (Varese) presso villa Borromeo, in via Roma 47, sino al 14 gennaio (mercoledì: 10-12, sabato e domenica 16-19, ingresso libero). Curata da Massimo Conconi, è la mostra “La linea del tempo - Calligrafia, comunicazione, corrispondenza, filografia, filatelia, scrittura, grafica, storia postale”. Prende le mosse nell’Ottocento, con i programmi di alfabetizzazione di massa e l’ampliamento del servizio postale, grazie anche alla riforma che introduce il francobollo e l’intero. La prestazione diventa davvero per tutti, nell’Italia unita regolata attraverso la legge del 5 maggio 1862. L’apporto delle arti visive con la creazione della cartolina illustrata costituisce un ulteriore strumento per veicolare notizie, sentimenti, passioni, aspettative di quegli uomini e di quelle donne che si affacciano, dopo la Rivoluzione industriale, a nuove e più dignitose condizioni di esistenza quotidiana. L’Unione postale universale svolge l’importante ruolo di fondere in un’unica struttura le reti nazionali. In grandi tematiche ed attraverso un centinaio di quadri espositivi, il percorso raccoglie esempi di scrittura e di grafica. Raccontano lo sviluppo tecnico, le testimonianze di emigranti e dei vari fronti bellici, mentre altri reperti documentano l’espansione coloniale, le dittature, la Resistenza, la ricostruzione, la rinascita dell’industria, il turismo, l’avventura spaziale. Edito un catalogo (Wip edizioni, 10,00 euro).
Al centro, il XX secolo
18 Dic 2017 10:35 - APPOINTMENTS
S’intitola “La linea del tempo” la mostra in essere a Viggiù (Varese) fino al 14 gennaio. Vuole raccontare la storia del Novecento attraverso soprattutto francobolli, lettere, cartoline