In salita il futuro della filatelia. Perlomeno del suo rilancio in ambienti diversi, quelli che la conoscono poco o niente del tutto. Alla presentazione dei cataloghi svoltasi nel 2011, il rappresentante dell’Unificato, che è allo stesso tempo consigliere dell’Associazione filatelisti italiani professionisti, Paolo Deambrosi, aveva lanciato l’idea di cogliere l’occasione dell’Expo 2015 per organizzare qualcosa di originale ed attirare l’attenzione sul mondo dei francobolli. L’anno successivo aveva parlato degli Stati generali della filatelia.
A domanda precisa, oggi è stato costretto a ridimensionare le proposte. Riferendosi alla prima ipotesi -ha detto- “non è possibile per noi entrare come realtà ufficiale” alla manifestazione planetaria.
Quanto alla seconda, e indipendentemente dal nome, “è un mio pallino da più anni, ma bisogna esserci tutti. Sono le varie associazioni, dall’Usfi all’Afip, che devono portare avanti il progetto, ma ci siamo un po’ arenati”, anche per via di un altro suggerimento, presentato a Poste italiane e destinato a fare pubblicità tra il grande pubblico. “Dovremmo avere delle risposte a settembre o in ottobre, altrimenti ci muoveremo come Afip”.