Uffici dismessi ma, soprattutto, ambienti non più impiegati nei grandi palazzi di rappresentanza costruiti nel tempo per le prestazioni postali. Vuoi perché le esigenze sono diminuite, vuoi perché l’azienda cerca di portare fuori dal centro storico le aree amministrative. Così, è disponibile a cedere o ad affittare quel che non serve più. Forse una mano la può dare Federfarma che, al contrario, ha bisogno di ambienti per nuovi supporti. Già ha sottoscritto un protocollo d’intesa con il gruppo Ferrovie dello stato per usufruire delle stazioni dismesse presenti nei piccoli comuni, da trasformare in centri multiservizi. Le trattative sono in corso anche con la società guidata da Matteo Del Fante. In questo caso si parla di “uffici postali dismessi”, invitando le associazioni provinciali di categoria a segnalare le farmacie potenzialmente interessate a tale opportunità. La mossa rientrerebbe nel progetto “Polis - Case dei servizi di cittadinanza digitale”. L’obiettivo è ottenere, gratis o a canoni di affitto decisamente vantaggiosi, spazi idonei sotto il profilo igienico-sanitario e dotati di un’efficiente infrastruttura digitale che “consentano di profilarsi come punto di riferimento per la cura, prevenzione e promozione della salute”.
Farmacie in stazioni e uffici postali dismessi
17 Gen 2024 16:05 - NEWS FROM ITALY
Le prime stanno cercando locali non più sfruttati ma adatti per sviluppare ulteriori prestazioni. Già definito il protocollo d’intensa con Ferrovie dello stato; ora tocca a Poste italiane