Etichette, vetrofanie, pubblicità, imballaggi per le spedizioni postali e anche cartoline. È quanto offre la mostra, allestita fino all’8 gennaio nell’atrio del Max di Chiasso in Svizzera, “La grafica artistica della ditta Baj”. L’impresa milanese fu fondata nella seconda metà dell’Ottocento da Giuseppe Baj (nato nel 1839), che lavorò fin da giovanissimo nella pasticceria di famiglia, dove si confezionava panettone da tempo immemorabile; documenti attestano l’effettivo inizio dell’attività al 1768. Partecipò come volontario garibaldino alle campagne per l’Unità d’Italia del 1859 e 1860. Nel 1872 la confetteria si spostò in piazza del Duomo, contestualmente potenziando l’offerta e il relativo commercio per panettoni, cioccolato e altri articoli dolciari, in uno “stabilimento a forza idraulica ed a vapore”. Fu premiata nel 1887 come la migliore produttrice cittadina di panettoni e fu una delle primissime a elevare tale dolce dal livello artigianale con diffusione locale alla realizzazione di elevati quantitativi con una consistente espansione nazionale e internazionale e un’estesa pubblicizzazione del marchio. Con i concorrenti, pose le basi per lo sviluppo che avrà l’intero comparto nella seconda metà del Novecento. La notorietà si deduce anche dal vecchio slogan “Quando a Milano non vi era ancora il tramvaj già si gustava il panettone Baj”. Quest’ultimo continuò a essere protagonista anche negli anni Trenta grazie ad alcuni dei figli, ma a un livello ben lontano dai fasti del passato, fino a estinguersi allo scoppio della Seconda guerra mondiale. Nel 2023 la ditta è stata riaperta.
I panettoni della Baj
25 Dic 2023 11:08 - APPOINTMENTS
Fondata di fatto nel 1768, la ditta è protagonista di un allestimento al Max di Chiasso (Svizzera). Da scoprire vi sono etichette, vetrofanie, pubblicità, imballaggi per le spedizioni postali, cartoline