Tra le tante specializzazioni possibili del collezionismo postale, una valorizza i diversi mezzi di consegna del corriere, che naturalmente vanno oltre a quelli quotidiani. Due sono citati oggi dal Canada attraverso altrettanti esemplari da 59 centesimi uniti in coppia, che mettono in luce la natura in alcuni frangenti selvaggia del grande Paese. Il primo ricorda un episodio accaduto nell’inverno del 1910 quando, a causa di un cavo telegrafico interrotto, gli abitanti dell’isola della Maddalena, collocata tra le coste del Nuovo Brunswick e Terranova, si trovarono isolati. Così, utilizzarono una botte, cui aggiunsero vela, timone e indicazione “Winter Magdalen mail” (“Posta invernale di Maddalena”), per inserirci i plichi, uno dei quali chiedeva a chi avrebbe trovato lo strano contenitore di imbucare le missive. Lasciato in mare il 2 febbraio, fu trovato oltre una settimana dopo a Port Hastings, in Nuova Scozia, da Murdoch Mclssac, il quale rispettò la richiesta. L’esemplare restante testimonia un’altra situazione difficile, quella dei trasporti nel nord durante la stagione fredda. Prima dei voli aerei, l’unico sistema esistente era rappresentato dalle slitte trainate con i cani, pratica che ha resistito fino agli inizi degli anni Sessanta. Ad ogni gennaio l’esperienza è ripetuta, trasportando lettere poi consegnate dall’operatore ufficiale.
I sistemi alternativi canadesi
13 Mag 2011 10:52 - FROM ABROAD
Ricordati oggi il trasporto postale d’emergenza via botte e quello, un tempo abituale, con le slitte