Ancora all’alba del 2019 si utilizzano i francobolli per festeggiare delle battaglie, ovviamente vinte. Battaglie però non di secoli prima, ma registrate una manciata di mesi indietro. La carta valore in questione permette di citare le rivalità tra Armenia ed Azerbaigian in fatto di territori e di popolazioni che li abitano, una situazione complicata tipica del Caucaso.
È lo 0,6 manat emesso da Baku il 3 aprile scorso per la battaglia della collina Lale. Cita indirettamente il più ampio scontro avvenuto tra l’1 ed il 5 aprile 2016 nella regione contestata del Nagorno-Karabakh (dove ora vi è la non riconosciuta Repubblica dell’Artsakh), scontro causa di numerosi morti. Viene definita Guerra dei quattro giorni o Seconda guerra del Nagorno-Karabakh (la prima risale al 1992-1994). Lo scopo dell’emissione -è la sottolineatura giunta dall’operatore locale- risulta enfatizzare l’eroismo dei soldati e dei caduti, evidenziare alle generazioni future il loro comportamento, declamarne il coraggio, commemorare “una delle operazioni di maggior successo dell’Esercito azero nei territori occupati”.
Il dentello porta il nome di Nariman Mammadzade; raffigura il poggio preso agli armeni, su cui sventola la bandiera; i colori della vignetta sono quelli impiegati dai militari per mimetizzarsi.