Se ieri è stata valorizzata l’esperienza di Pescara con la consegna, da parte della presidente di Poste italiane, Luisa Todini, degli attestati di partecipazione, presto toccherà a Trieste. Dove, per la seconda volta, si sta organizzando una mostra, anche questa ideata come sintesi di quanto realizzato nel contesto del progetto “Filatelia nelle carceri”.
Dietro c’è il Circolo filatelico 26, così denominato perché ha sede presso il medesimo numero civico di via Coroneo, dov’è sito il carcere della città giuliana; ne fanno parte alcuni detenuti. Nei mesi scorsi -viene spiegato- hanno avuto la possibilità di approfondire i temi legati al collezionismo di matrice postale, un percorso didattico “utile a fornire nuovi elementi di rieducazione e reinserimento”. L’esito verrà esibito pubblicamente presso lo spazio filatelia cittadino, dal 17 al 31 gennaio; l’inaugurazione è fissata per le 11 del primo giorno. Saranno presenti, oltre alla responsabile del negozio Daniela Catone, i delegati del Circolo filatelico triestino, Igor Tuta e Claudio Bacco: sono le tre persone che hanno contribuito, in qualità di insegnanti, all’esperienza.
Nelle teche, le raccolte di Luca sul tema dello sport, quella di Francesco con le donne nell’arte, di Massimo per le auto d’epoca. E poi ancora di Franco (fiori e farfalle), Giuseppe (paesaggi), Mauro (vita degli scout), Rossano (francobolli dedicati al Vaticano) e Saimon (Walt Disney).
Il negozio si trova in via Galatti 7/d ed è aperto dal lunedì al venerdì tra le 8.20 e le 13.35, il sabato chiude un’ora prima.