Compatibilmente alla drammatica situazione indotta dall’aggressione della Russia, Ukrposhta ha ripristinato il corriere internazionale, in entrata e in uscita, sia pure con tempi più lunghi. Tutti gli uffici postali aperti -viene precisato- lo accettano; attualmente otto regioni (Černivci, Chmel’nyc’kyj, Ivano-Frankivs’k, Leopoli, Rivne, Ternopil’, Transcarpazia, Volinia) hanno un collegamento quotidiano con la città di Leopoli, così da raggiungere la Polonia e utilizzare le compagnie aeree Airbaltic, Klm, Lot, Lufthansa, Turkish airlines. In altre aree (Černihiv, Charkiv, Cherson, Kiev) la situazione è più articolata. Ulteriori dispacci risultano veicolati tramite Lettonia, Moldavia e Slovacchia. Lo spazio aereo resta chiuso, ma l’operatore sta lavorando al ripristino dei voli charter per esportare beni e, al ritorno, fornire aiuti umanitari.

Nell’ambito di un programma per sostenere le piccole e medie imprese locali che vendono i loro prodotti all’estero, l’operatore ha fatto appello ai principali mercati per sostenerle nel momento in cui non sono in grado di elaborare e inviare gli ordini in tempo. Ebay, Etsy e Joom sono stati i primi a rispondere; Wish deve preparare un pacchetto di assistenza. “Stiamo ristrutturando la logistica”, ha precisato il direttore generale di Ukrposhta, Igor Smilyansky. “Allo stesso tempo, negoziamo per proteggere gli imprenditori durante la guerra. Sono lieto di annunciare che il mondo è pronto a sostenere l’Ucraina; i mercati dimostrano questa disponibilità con azioni reali: abolizione delle commissioni, condizioni speciali e così via”.

Dettagliate informative sono state diffuse in fatto di pensioni e sussidi relativi a marzo, sia se gli aventi diritto non si sono spostati dal domicilio abituale, sia se risultano sfollati.