L’innovazione in materia di cartevalori non ha limiti. Ma le isole Faeroer forse hanno oltrepassato quelli accettabili. Almeno secondo il presidente del Postal club, Jean-François Logette.
La critica si riferisce al taglio da 50,00 corone del 26 settembre scorso, caratterizzato -precisano agli sportelli dell’operatore- da una superficie in vera pelle di merluzzo, quest’ultimo pescato vicino alle coste locali, consegnato dalla Nevið di Runavík, trattato in Islanda presso l’Atlantic leather e poi impiegato per la stampa alla francese Cartor (l’impaginazione del francobollo è di Martin Mörck).
“È ragionevole?”, si domanda, il commentatore, ricordando che dal 1992, per preservarne il futuro, il Canada ha decretato unilateralmente una moratoria sulla pesca di tale animale, mettendo in crisi l’arcipelago di Saint-Pierre et Miquelon, la cui unica risorsa è proprio l’industria che lo lavora, e modificando le abitudini alimentari portoghesi, nelle cui tavole era molto presente. L’innovazione “è un bene… ma occorre rispettare una deontologia”.