Da Otto Dix a Pericle Fazzini, da Giacomo Manzù a Henri Matisse, da Pablo Picasso a Gino Severini. Sono diversi gli artisti citati nel percorso “Bellezza divina tra van Gogh, Chagall e Fontana” in corso a palazzo Strozzi, quindi a Firenze, ed aperto fino al 24 gennaio. Artisti i cui lavori sono stati rappresentati in francobolli o che addirittura hanno collaborato alla fase produttiva, come -ecco altri nomi- Pietro Annigoni e Renato Guttuso.
Almeno due opere presenti, tuttavia, richiamano una specifica carta valore. Sono litografie, una delle quali colorata a mano, di Edvard Munch. Molto simili, vengono identificate con i titoli “Madonna” e “Madonna II”, sono datate attorno al 1895-1902 ed appartengono a collezioni private. Un dettaglio centrale del medesimo soggetto si ritrova nel 17,00 corone emesso dalla Norvegia il 15 febbraio 2013, inquadrato nel contesto di una serie volta a commemorare il pittore nel centocinquantesimo anniversario trascorso dalla nascita.
L’allestimento è stato seguito da Lucia Mannini, Anna Mazzanti, Ludovica Sebregondi e Carlo Sisi. Viene dedicato “alla riflessione sul rapporto tra arte e sacro tra metà Ottocento e metà Novecento attraverso cento opere”, “sottolineando attualizzazioni, tendenze diverse e talvolta conflitti” registrati tra espressività e religione.
L’occasione è stata data dallo svolgimento in città, il mese scorso, del 5° Convegno ecclesiale nazionale, raggiunto anche da papa Francesco.