A poche ore dalla pubblicazione del quadro di sintesi riguardante il 2012 vissuto da Poste italiane, il commento della Corte dei conti sui documenti inerenti il 2011. La Magistratura contabile ha evidenziato la complessità della realtà societaria, dove i supporti finanziari ed assicurativi equilibrano i risultati non favorevoli del comparto postale, specie per quel che concerne il servizio universale.
Il contesto induce i relatori a suggerire: “si perseveri nell’azione tendente a compensare la diminuzione -in parte fisiologica- dei ricavi e dei volumi di posta con una più marcata flessione dei costi, o con l’incremento della produttività delle nuove forme di commercio elettronico”. Valutando attentamente “le criticità che emergono presso gli uffici postali (lentezza delle operazioni, problemi di adeguatezza per la funzione recapito per circa il 23% delle strutture territoriali...)”.
Riferendosi alla società leader, la Corte ha evidenziato il raggiungimento, ed è la decima volta consecutiva, di un utile di esercizio, pari a 698,5 milioni di euro. Sebbene in flessione del 4,2% rispetto al precedente, “rappresenta un esito apprezzabile, tenuto conto dei riflessi sul bilancio di una serie di eventi sfavorevoli”.
Quanto al gruppo nel suo complesso, ha chiuso l’annata con +846,4 milioni, inferiore di 171,5 rispetto al 2010. L’esito conferma l’andamento negativo delle maggiori controllate, determinato della riduzione del fatturato.