Le informazioni diffuse dagli ambienti specialistici erano precise: Poste italiane non solo aveva deciso di partecipare alla gara indetta dall’Amministrazione autonoma dei monopoli di stato per diventare concessionaria nei giochi d’azzardo a distanza, ma alla fine ha vinto pure la prima delle duecento licenze immesse sul mercato. A ottenerla è formalmente una delle società più giovani del gruppo, Poste mobile, proprio quella impegnata nella telefonia mobile e che alcuni osservatori vedrebbero, in un prossimo futuro, pronta ad estendere la presenza alla rete fissa. Gli intrattenimenti oggetto della concessione per 108 mesi -spiega il bando di gara- sono: scommesse ippiche, sportive, concorsi pronostici sportivi e ippici, giochi di ippica nazionale, bingo, giochi d’abilità e ulteriori svaghi da sviluppare. Possono essere offerti al pubblico attraverso internet, telefonia mobile e fissa, tv interattiva o altri canali che in futuro verranno selezionati dall’Aams. L’offerta è pari a 50mila euro più iva per le domande riferite al bingo; a 300 o 350mila per le restanti. Sapendo che “non sono ammesse offerte di importo inferiore”. Intanto, oggi il presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Antonio Catricalà, nella sua relazione annuale non ha risparmiato critiche in materia di reti. “Su chi le possiede in esclusiva -è un passaggio dell’intervento- grava una speciale responsabilità ma i monopolisti danno l’impressione di volerla eludere: un presunto abuso di posizione dominante è stato contestato al gruppo Ferrovie, due a Telecom, due a Poste”.
Poste (mobile) entra nei giochi d’azzardo
21 Giu 2011 20:58 - NEWS FROM ITALY
Riconosciuta alla controllata del gruppo la prima delle duecento concessioni che l’Aams ha messo sul mercato. L’intervento di Antonio Catricalà sulle reti