La collezione PostEurop 2016 continua ad implementarsi con nuovi contributi. Il 10 maggio, ad esempio, è stata la volta del Lussemburgo, presente attraverso lo 0,70 euro di Laurent Daubach (propone una simbolica stella che diventa foglia posizionata tra terra ed acqua) e lo 0,95 della… solita Doxia Sergidou.
Due giorni dopo si è mosso l’Eire; ha firmato lo 0,70 dedicato al soggetto comune e l’1,05 dovuto a Red dog design. Offre una sequenza di quadrati a diverse tonalità, definita -evidente è la citazione cinematografica- “Quaranta sfumature di verde”.
Fin qui, la norma. Si fanno notare, però, due scelte in qualche modo collegate. Il giorno 9, “Festa dell’Europa”, è stato anche il turno della Turchia, la cui serie è identificata solo dal titolo “Pensa verde”, riprodotto nell’idioma locale “Yeşil düşün”. I tagli, entrambi da 1,40+0,10 lire, propongono una testa dove il cervello è divenuto albero (concetto già ripreso, per dire, da Aland, Bulgaria, Gibilterra, Jersey e Svizzera) ed una foglia trasformata in ombrello, così da proteggere il pianeta. Niente logo dell’associazione continentale e niente disegno condiviso. Sarà perché quest’ultimo è stato fatto da una cipriota? Sull’argomento, Ankara non risponde, però Cipro Turca, giunta il 12, non si è fatta problemi. Così, uno dei 2,80 lire sfrutta la scena ormai nota e l’altro riprende il medesimo concetto -vi ha lavorato Hüseyin Billur- sviluppandolo con un prato, parte inquinato e parte in buone condizioni.
Da notare che, formalmente, Cipro Turca non è iscritta all’associazione continentale. Come il Kosovo. Il quale, sempre il fatidico lunedì 9, ha varato in piena autonomia due francobolli ed un foglietto coinvolgendo Armend Kabashi e Brikena Alili. Propongono la carta del proprio territorio in verde (valore da 1,00 euro), ancora il cranio che immagina un mondo pulito (2,10), infine la mappa nonché una casa posta tra i rami di un albero (blocco da 2,00).