Alla fine, i sostenitori della “Brexit” ce l’hanno fatta, anche dal punto di vista postale. A sorpresa, oggi l’Austria emetterà un francobollo da 1,80 euro, dovuto ad Anita Kern, con la carta aggiornata dei Paesi che costituiscono l’Unione Europea. E due date: quella del 29 marzo 2019, una delle ipotesi di uscita poi superata (infatti è cancellata). Sostituita dall’odierna.

Intanto, oltre la Manica le discussioni in argomento sono state riprese. Pare -si legge sui giornali del Regno Unito- vi siano stati degli incontri tra il mondo politico e Royal mail, affinché venga realizzata una serie. Così da… replicare a quella che, il 3 gennaio 1973, registrò l’ingresso nell’allora Comunità Europea; i francobolli furono tre, uno da 3 pence ed i restanti, se-tenant, da 5.

Due anni fa in questi giorni, ma la situazione era molto diversa, l’operatore postale aveva respinto al mittente la richiesta, dicendo di non voler dare messaggi politici. L’iniziativa potrebbe venire concretizzata al termine del periodo transitorio di undici mesi, quindi all’inizio del 2021.

Periodicamente ritorna sul piccolo schermo: è il quiz a tema filatelico. Ieri sera, su Canale 5, è capitato a “Chi vuol essere milionario” (trasmissione ricordata in una carta valore del Regno Unito datata 15 settembre 2005). Non è la prima volta: “Vaccari news” già ha segnalato due casi registrati dal programma che nella versione italiana è condotta da Gerry Scotti; risalgono al 23 aprile ed al 25 settembre 2003.

La nuova domanda, da settemila euro, era: “Cosa c’è sul francobollo con cui le Poste italiane omaggiarono nel 2002 Dolce & Gabbana, nella serie «Design italiano» dedicata ai grandi stilisti?”. Dando come possibili soluzioni un cappello, un reggiseno, una cintura, una scarpa. E già va segnalato l’errore concettuale in capo alla redazione: è lo Stato che emette i francobolli, non l’azienda ora guidata da Matteo Del Fante.

Comunque, tornando al quesito, la risposta è stata chiesta a Beatrice Amorosi di Bologna, che si è fatta aiutare dal futuro suocero, Mario, considerato un esperto: guarda caso, lavora proprio a Poste italiane. Egli dà un’indicazione errata pensando alla cintura, ma si ricrede considerando come sarebbe stato difficile rappresentarla nella vignetta. È la ragazza a rilanciare correttamente, e lui a confermare: il reggiseno, in un primo tempo escluso. In effetti, il 41 eurocentesimi del 30 agosto 2002 mostra tale indumento intimo.

Da sede di Poste italiane a cittadella giudiziaria. È il destino dell’area situata in viale Africa snc a Catania. Per l’immobile esistente, da tempo abbandonato e talvolta emerso nella cronaca locale per colpa del degrado, è stato deciso l’abbattimento, cominciato in questi giorni. L’operazione si concluderà in quattro mesi; poi andrà organizzato il concorso di idee aperto a tutti i progettisti riguardante il futuro complesso.

“Un’esigenza inseguita e avvertita da decenni”, l’ha definita il governatore Nello Musumeci (l’iniziativa è guidata dalla Regione). Sottolineando come “questa impresa ardita stia finalmente per essere realizzata”. “Si potrà aprire una nuova stagione e noi saremo vigili e presenti affinché si arrivi fino in fondo, perché sappiamo che spesso i tempi nella nostra isola diventano una esasperazione e sembra quasi che le leggi per le opere pubbliche siano state fatte per rallentare ogni nuova realizzazione”.

A vederla in modo positivo, potrebbe servire ad attivare davvero gli sportelli filatelici presenti solo sulla carta, dove cioè il personale è occupato in altre attività a discapito di quelle rivolte ai collezionisti (il cui compito -va da sé- è segnalare le problematiche riscontrate).

Resta però il fatto che i circa cinquecento annulli “Fontane d’Italia” in uso domani negli spazi filatelia ed appunto negli sportelli filatelici non hanno un significato e fanno… scappare persino i marcofili.

“È un evento filatelico che Poste italiane filatelia intende realizzare valorizzando le bellezze artistiche italiane”, viene spiegato a “Vaccari news”. “Tale iniziativa, di carattere periodico, prevede la realizzazione di una cartolina con relativo annullo, distribuita sull’intera rete degli sportelli filatelici”.

Potrebbe avere un senso promuovere a Roma la fontana di Trevi (anche per smaltire i vecchi 25 lire del 10 novembre 1973) con una bella manifestazione, annunciata pubblicamente ed organizzata per tempo. Ma non serve a nulla replicare il medesimo manuale con la celebre opera, per dire, a Cervignano del Friuli (Udine) piuttosto che a Trezzano sul Naviglio (Milano), Vaciglio (Modena), Battipaglia (Salerno) o Iglesias (Sud Sardegna). Dove, invece, avrebbe un significato (ma sempre a condizione di annunciarlo pubblicamente ed organizzarlo per tempo) segnalare fontane od altri elementi caratteristici del luogo. Attraverso un’obliterazione. Una sola, è più che sufficiente.

Aggiornamento del 31 gennaio 2020: Vaciglio non accoglierà il servizio marcofilo.

Squadra vincente non si cambia? Parrebbe proprio così. L’Associazione nazionale professionisti filatelici, ovvero il sodalizio dei commercianti, ha rinnovato le cariche interne, sostanzialmente confermando le persone uscenti. Presidente e vice restano, nell’ordine, Sebastiano Cilio e Andrea Mulinacci.

L’unica modifica è nel consiglio, dove Carlo Catelani e Stefano Marino hanno lasciato il posto a Claudio Bertani (in rappresentanza dei numismatici) e Giancarlo Masselli (per le case d’asta). Gli altri membri sono Paolo Deambrosi, Daniele Della Casa, Roberto Rossato, Gabriele Sintoni e Valeria Vaccari.

Nessuna sorpresa con le restanti commissioni: per la vigilanza figurano Franco Casati, Giancarlo Masselli e Maurizio Pitteri; i revisori dei conti sono Roberto Barantani, Riccardo Dainelli e Mario Sconfietti; quanto ai probiviri, risultano Maurizio Achini, Giancarlo Masselli e Oscar Sanguinetti.

Nel frattempo, è stata convocata l’assemblea sociale; si svolgerà il 20 febbraio nell’ambiente che il giovedì accoglie la borsa: palazzo Giureconsulti, a Milano.

“Siamo l’unica associazione specializzata che può contare su una sede così prestigiosa e grande oltre trecento metri quadrati”, spiega con “Vaccari news” il presidente Sebastiano Cilio. “Dal punto di vista delle attività, in questo triennio confermeremo gli impegni più importanti: lotta all’abusivismo ed ai falsi, sostegno ai soci davanti a problematiche fiscali ed eventuali sequestri, pubblicità nei convegni. In più, vorremmo potenziare la presenza su internet, cominciando dal nostro sito e dai social. Si aggiunge l’introduzione di un’ulteriore figura; accanto a soci e frequentatori (cioè agli ex commercianti), abbiamo previsto la categoria dei visitatori: con una quota annua, potranno entrare in sala per vedere materiali e persone, ma senza poter vendere nulla”.

L’occhio cade diritto sulla copertina del volume, dove due mani appoggiate al tavolo sono raffigurate in compagnia di sigaretta, scatola, libri e due missive. È un particolare del “Ritratto di Maksim Gorkij”, risalente al 1929 e dovuto a Isaak Israilevič Brodskij.

Apre “Vite scritte” (242 pagine, 19,00 euro), del letterato spagnolo Javier Marías: tratta i suoi colleghi non come autori, bensì come personaggi. Insomma, non busti di marmo o dipinti ad olio, ma protagonisti di una storia, al pari di quelli dei romanzi che loro stessi hanno concepito. Mettendo in luce le passioni più intense, le ossessioni più imbarazzanti che potrebbero essere attribuite ad un qualsiasi individuo. E questo utilizzando i documenti, ad esempio biografie, testimonianze, diari, corrispondenze. “Perché -annotano dalla casa editrice, Einaudi- la letteratura passa anche attraverso i volti, gli sguardi, i gesti quotidiani di chi le ha dedicato la vita”.

Due le condizioni che l’artefice si è dato: le… vittime devono essere straniere e defunte; nella rosa individuata, ecco ad esempio Karen Blixen, Joseph Conrad, William Faulkner, James Joyce, Rudyard Kipling, Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Curioso che l’invito dell’Unione postale universale sia stato diffuso solo questo mese. Viene ricordato che nel 2020 scocca il settantacinquesimo anniversario dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e si suggerisce ai Paesi membri di sottolineare il giro di boa con un’emissione specifica. La data topica sarebbe il 24 ottobre, quando entrò in vigore la Carta e per questo poi venne proclamato “Giornata delle Nazioni Unite”.

“L’anniversario costituirà un’importante occasione per riflettere sulla storia dell’Onu e fare il punto sui risultati duraturi”, viene spiegato. “Sarà anche un’occasione per mettere in evidenza dove essa e la comunità internazionale nel suo insieme possono concentrare gli sforzi per affrontare le sfide attuali e future attraverso i tre pilastri: pace e sicurezza, sviluppo, diritti umani”.

Per facilitare la collaborazione, sono state predisposte delle linee guida relative al soggetto e al formato. Comunque, alcuni Paesi hanno provveduto in via autonoma; il Belgio, ad esempio, già si è prenotato per il 14 marzo (due giorni dopo si registrerà la distribuzione generale). È un dentello di classe “1” per i rapporti internazionali, raccolto in fogli da cinque che costano 8,85 euro. Porta il nome di Myriam Voz e propone il logo ufficiale ideato per il giro di boa nonché la sede di New York. Sul bordo del blocco, la bandiera, uno scatto della sala impiegata dal Consiglio di sicurezza, il simbolo che il Paese nordeuropeo ha adottato per la sua presenza nel medesimo organismo quale membro non permanente (la missione scadrà nel 2021).

Tutta la posta destinata o in movimento nella zona di Wuhan verrà disinfettata. È quanto annuncia China post davanti alle misure volte ad affrontare il coronavirus 2019-n-cov che sta flagellando il territorio (solo in Cina Popolare ora le vittime sarebbero 132).

Per il corriere internazionale destinato alla provincia di Hubei (codici postali 430000-449999), prima della consegna il destinatario verrà contattato telefonicamente per chiedere le sue preferenze, potendo scegliere tra lo stoccaggio temporaneo nell’impianto postale, il ritiro presso di esso, l’impiego di un locker o altri modi, evitando comunque il rapporto diretto tra persone. Va da sé che questi passaggi comporteranno ritardi nella ripartizione e nella consegna; in alcuni casi non sarà possibile fornire una ricevuta scritta.

Notizie pure da Macao: il 30 ed il 31 gennaio tutte le prestazioni dell’operatore, Macau post, saranno sospese poiché il Governo locale ha deciso di bloccare i servizi pubblici, nel tentativo di ridurre al minimo la diffusione dell’epidemia.

Aggiornamento del 30 gennaio 2020: anche Hongkong post ha annunciato interruzioni nel lavoro; si prevede che l’impatto duri alcuni giorni.

Gli elvetici hanno ripreso due giorni fa le sperimentazioni con i droni sviluppati dalla Matternet. Svolgendole ancora una volta all’Ente ospedaliero cantonale di Lugano. Campioni di laboratorio vengono trasportati da una sede all’altra, guadagnando fino a quarantacinque minuti rispetto al corriere in auto.

Nel 2019 -viene ricordato- La posta svizzera aveva sospeso i voli a causa di due incidenti registrati il 25 gennaio ed il 9 maggio, incaricando esperti indipendenti di fare luce sui processi. Al termine delle loro verifiche, gli specialisti hanno attestato l’alto livello garantito, formulando quattro raccomandazioni. Oltre agli adeguamenti tecnici, vi figurano l’istituzione di un sorvegliante indipendente sui processi rilevanti per la sicurezza, l’assunzione di un responsabile che l’assicuri, l’introduzione del diritto di informazione e di audit.

All’interno di un ideale sipario, compare la silhouette di una cantante affiancata da alcuni fiori stilizzati; sullo sfondo si intravede una serie di motivi grafici sferici, a rappresentare le luci di scena. Chi sarà mai la cantante? Ovviamente, non si sa: si tratta di una simbologia, dovuta alla direzione creativa della Rai. Comparirà nel francobollo che intende ricordare la settantesima edizione raggiunta dal “Festival della canzone italiana”. Proprio quella che si svolgerà dal 4 all’8 febbraio.

Il dentello debutterà venerdì 7, una delle giornate più importanti della manifestazione. Potrà essere acquistato contro 1,10 euro: tanto costa il servizio sottinteso dalla lettera “B”, questa presente nella vignetta. Consente di spedire una cartolina o una lettera ordinaria pesante fino ai venti grammi all’interno del Paese. A sorpresa, il dentello sarà in minifoglio da sei esemplari autoadesivi (questi ultimi sono stati stampati in un milione e duecentomila unità); sul bordo è ripresa la stessa immagine.

Tra le citazioni del passato, sia pure indirette, campeggiano i foglietti per “Nel blu, dipinto di blu” (60 centesimi del 25 febbraio 2008) e “Tintarella di luna” (60 del 17 febbraio 2009).

Nulla si sa ancora del francobollo per la Fila, che dovrebbe uscire a gennaio.

Prima guerra mondiale. Due soldati devono attraversare il territorio nemico per consegnare una lettera del generale Erinmore (interpretato da Colin Firth) che potrebbe salvare milleseicento commilitoni. È una lotta contro il tempo narrata nel film “1917” scritto, ispirandosi alle testimonianze del nonno Alfred, da Sam Mendes (pure regista) e Krysty Wilson-Cairns. Ora è sul grande schermo.

Gli incaricati della missione risultano i caporali Schofield (George MacKay) e Blake (Dean-Charles Chapman), dell’8° Battaglione. In un ambiente dove all’inizio si parla di corrispondenze e si intravedono epistole e pacchetti, condividono amicizia e senso di cameratismo. Ma il loro legame, nell’arco di un breve periodo, verrà messo alla prova in un modo che nessuno dei due mai avrebbe potuto immaginare. Armati di mappe, torce, pistole lanciarazzi, granate e pochi viveri, devono attraversare la terra di nessuno e trovare il fratello maggiore di Blake (Richard Madden), un tenente del 2° Devon. Hanno ricevuto l’ordine di dirigersi a sud-est, fino a quando non incroceranno ciò che rimane della cittadina di Écoust; l’obiettivo è raggiungere la formazione appostata nel bosco di Croisilles e consegnare al colonnello Mackenzie (Benedict Cumberbatch) la missiva.

La storia -viene precisato da Leone film group con Rai cinema- rende omaggio non solo ai combattenti di quel conflitto, “ma a tutti i militari, del passato e del presente, e al loro sacrificio per il bene comune e la ricerca della libertà”.

“Lettera alla scuola”: è il nuovo soggetto scelto dal “Festival delle lettere”, esperienza che si concluderà con la tradizionale manifestazione in autunno. Non a caso, è possibile partecipare, gratuitamente, sino al 30 luglio.

“La scuola -approfondiscono gli organizzatori, che fanno capo all’Associazione 365 gradi- non è solo corridoi e lavagne, sedie e banchi, scale e cortili, lezioni e interrogazioni: è il punto d’incontro, e a volte di scontro, tra vite, menti, cuori e caratteri. È la culla di relazioni più o meno durature e segnanti, di sogni e idee che nascono e si perfezionano, il luogo che unisce i grandi di oggi e quelli di domani”. L’invito, insomma, è “impugnare carta e penna per dare voce alle emozioni che nascono da ricordi, esperienze e speranze vissute nel proprio percorso scolastico o in quello dei propri bambini e ragazzi, senza il timore di prendere un brutto voto, ma solo con il desiderio di condividere una pagina della propria vita”.

Confermati gli altri approcci: il tema libero, la lettera dal cassetto (questa volta deve essere antecedente l’1 gennaio 2000), il percorso dedicato a coloro che hanno meno di quattordici anni. I premi consistono in oggetti valutati tra i 200,00 ed i 400,00 euro.

Dopo la spirale e la stella, nel 2020 è toccato al pentagono. Sapendo che nei prossimi due anni seguiranno la circonferenza e l’esagono.

La nuova emissione del Belgio, titolo “Geometria nella natura” è fra quelle giunte il 27 gennaio (la prevendita si è svolta il 25). Il foglietto, dal costo di 7,75 euro, accoglie cinque francobolli di classe “1” per l’Europa. Impaginati da Kris Maes, riprendono, ai lati, la pirite, la campanula grandiflora, la schiuma di sapone (presente anche sullo sfondo) ed una sezione del gombo; al centro figura una campionatura di altri soggetti dalle caratteristiche morfologiche simili.

Un anno fa il cambio ai dieci spazi filatelia. Ora quello, ben più impegnativo, ai circa cinquecento sportelli filatelici distribuiti negli uffici di Poste italiane in tutto il territorio, da Abbadia San Salvatore (Siena) a Zola Predosa (Bologna).

Con il 3 febbraio verranno introdotte due nuove impronte permanenti che sostituiranno quelle attualmente in uso: una a datario per l’impiego quotidiano e l’altra, a cartella e utilizzata con inchiostro rosso, da aggiungere alla precedente nel giorno di emissione, associandola dunque al relativo francobollo. Unici i soggetti: la carta del Paese e il cavallino.

Banda ultralarga, 5G, sicurezza digitale, wi-fi, tecnologie emergenti, settore radiotelevisivo. Sono gli argomenti inseriti nelle linee programmatiche del dicastero allo Sviluppo economico per il capitolo comunicazioni, oggi presentate alla commissione lavori pubblici e comunicazioni del Senato dal ministro Stefano Patuanelli. Lasciando per ultimo il servizio postale.

“La trasformazione digitale -ha detto- sta investendo in maniera totalmente trasformativa il settore postale e su questo fronte, lo scorso 30 dicembre 2019, abbiamo colto una occasione in qualche modo storica per orientare lo sviluppo di questo settore, approvando il contratto di programma” (contratto di programma che peraltro non risulta ancora reso noto, ndr).

Esso, ad invarianza dei costi a carico dello Stato, in aggiunta agli attuali obblighi di servizio universale, “prevede -ha precisato- la promozione di forme innovative di servizi utili ai cittadini, alle imprese ed alle pubbliche amministrazioni”. Mantenendo una rete capillare di circa 12.800 uffici, Poste italiane “è in grado di assicurare un servizio di prossimità per i cittadini che, nell’ottica di una sempre maggiore digitalizzazione dei servizi postali, consente di fornire un concreto supporto alle fasce di utenza residenti nelle aree interne del Paese o con minore densità abitativa”.

Tra gli impegni assunti dall’azienda, realizzare un incubatore di start-up per la logistica, modernizzare le cassette di impostazione “dotandole di sensori in grado di misurare gli invii”, installare al domicilio dei destinatari che lo consentano gli armadietti (i locker nei puntopostedate) così da semplificare le attività di consegna e invio per corrispondenza e pacchi.

Una particolare attenzione è stata attribuita ai centri con meno di cinquemila abitanti, ai quali la società (così come già aveva annunciato nei due incontri con i relativi sindaci) offre la connessione gratuita alla rete presso almeno un ufficio, installa i postamat, propone il servizio di tesoreria, punta ad abbattere le barriere architettoniche nelle proprie sedi, assicura la videosorveglianza.

Quanto alla notificazione degli atti giudiziari e delle violazioni al Codice della strada, la cui concreta attuazione è da mesi bloccata sullo “scoglio” dei corsi formativi, è stato promosso da parte dell’Autorità nazionale anticorruzione un tavolo allargato, “cui il Mise ha partecipato attivamente, insieme all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, all’Antitrust e al ministero della Giustizia”.

Pensare che, per la presentazione del programma “Dialoghi con uomini di pietra” comprendente una mostra archeologica da organizzare a Matera nei prossimi mesi, il 21 dicembre scorso ad Allai (Oristano) si esibì il cantautore Piero Marras, si svolse la manifestazione “Borgo in festa 2019”, il centro storico venne chiuso al traffico veicolare.

Ci fu anche l’annullo speciale presso la chiesa del santo Spirito, in uso dalle ore 17 alle 20. E ci fu persino il folder, che solo ora, grazie a Fabio Gerosa, è stato evidenziato per la sua curiosità.

In vendita a 12,00 euro, è strutturato su due ante di formato “A4”; contiene una coppia di cartoline realizzata per l’occasione, una nuova ed una obliterata con il manuale impiegato quel giorno. Ma l’occhio per l’iniziativa culturale è caduto sulla copertina, laddove si evoca la città della Basilicata, all’epoca capitale europea della culura. Sì, proprio della culura (fine)!

Capitale europea della cultura? Per il 2020 sono Fiume (Rijeka) e Galway ed è scattata la congiunta fra i Paesi coinvolti. Due i francobolli per parte definiti, uno -quello dedicato alla prima realtà- firmato da Tomislav Tomić e l’altro da Steve Simpson. Appaiono molto festosi, sintetizzando nella minuscola superficie, oltre agli stemmi, cosa viene offerto, come monumenti, attività ludiche, tradizioni. Sono arrivati agli sportelli il 23 gennaio.

La Croazia ha varato una coppia di dentelli da 8,60 kune. Quanto all’Eire, il nominale è stato sostituito dalla lettera “N” a indicare le missive nazionali; l’attuale costo risulta pari a 1,00 euro.

La città adriatica -è la spiegazione- rappresenta un luogo pieno di vita, un bastione di convivenza pacifica, spirito libero, pensiero progressista. Cambiando nell’ultimo secolo più volte passaporto, offre una moltitudine di siti interessanti, a testimoniare le vicende articolate. È un porto di diversità, in cui si incontrano il Mediterraneo e l’Europa Centrale.

Quanto alla seconda, si trova sulla costa occidentale dell’isola d’Irlanda; è famosa per la sua atmosfera cosmopolita, l’eccezionale gentilezza della gente e per lo status di centro culturale (continua).

Manifestazione commerciale a Scandicci (Firenze) e manifestazione commerciale a Forlì. È quanto prevede il prossimo fine settimana coinvolgendo da una parte il Circolo numismatico mediceo, dall’altra il Circolo filatelico numismatico forlivese. Entrambe le proposte non prevedono costi per l’accesso.

La cittadina toscana, l’1 febbraio, ospiterà il “26° Convegno numismatico, filatelico e cartofilo”; gli interessati dovranno rivolgersi all’auditorium di palazzo Rogers, in piazzale della Resistenza, raggiungibile dalle ore 9 alle 18.30. Troveranno operatori specializzati in francobolli, cartoline, monete e collezionismo in genere.

Il centro romagnolo, invece, risulterà attivo l’1 e il 2 del mese per il “77° Convegno «Città di Forlì»”. Sarà allocato in Fiera, che si trova in via Punta di Ferro 2, e resterà aperto sabato tra le 9 e le 18, domenica cominciando alle 8.30 e chiudendo alle 12.30. Accanto ai tavoli con il materiale da acquistare, prevista una mostra.

Tale francobollo “è perfetto per le note di ringraziamento, gli auspici di pronta guarigione ed ogni frangente in cui l’amore è il messaggio ideale”. In questo modo viene introdotto l’omaggio degli Stati Uniti emesso il 23 gennaio pensando alla festa degli innamorati, e andando oltre. Non a caso, è stato presentato presso un ospedale per bambini di Memphis, in Tennessee.

Si tratta di un “Forever” dal costo attuale di 55 centesimi, dovuto ad Antonio Alcalá; mostra un cuore formato da tanti altri cuori, che diventano più rossi e grandi nel momento in cui convergono verso il centro.

La connessione tra il sentimento e il simbolo è antica, almeno quanto i greci classici, viene ricordato. Immagini di edera, uva e foglie di fico -tutte con questa forma- sono state realizzate con vari sistemi. Oggi è presente in molti slogan volti a richiamare un luogo, nei marchi di tante aziende ed organizzazioni. Resta un motivo preferito nell’arte, rappresenta un elemento di design che si trova spesso su mobili, gioielli, tessuti, scarpe e abbigliamento. È universalmente inteso come sintesi di devozione, affetto e, appunto, amore.

Gennaio? Stando al ministero per lo Sviluppo economico dovrebbe generare un ultimo francobollo, di cui -a quattro giorni dalla fine del mese- non si sa nulla. Riguarda il “B” per la Fila. L’altro titolo, quello per la Madonna di Loreto, è scivolato al 24 marzo.

Definito anche febbraio, finora lasciato senza date precise: il tributo per il “Festival della canzone italiana” arriverà il 7; quelli per i Campionati del mondo di biathlon 2020 ed il Carnevale di Pont-Saint-Martin (Aosta) il 12 ed il 20. Un punto di domanda rimane per l’omaggio a Telethon. Slittato dal 25 al 27 aprile il dentello per la Confartigianato di Genova.

A proposito del capoluogo ligure, alla lista si è aggiunta un’ulteriore citazione, per ora senza riferimenti temporali: riguarda il nuovo viadotto sul torrente Polcevera. Curiosamente, è inserito nella serie tematica “Il senso civico”: ne sfugge il… senso.

Un archivio che ora, riordinato e inventariato, “parla”. Ed una sua piccola parte è in mostra alla sede di Milano che fa capo alle Gallerie d’Italia, protagonista della mostra “Storie restituite” (fino al 23 febbraio, piazza della Scala 6).

Riguarda l’Ente gestione e liquidazione immobiliare, nell’area affidato alla Cassa di risparmio delle province lombarde, riscoperto grazie all’Archivio storico di Intesa Sanpaolo. L’Egeli nasce nel 1939 come organo governativo con un ruolo chiave nella spoliazione degli ebrei a causa delle leggi razziali. Le confische dei beni mobili e immobili cui furono sottoposti fino al 1945 rappresentano -è la spiegazione- “un aspetto poco noto della politica antisemita del regime fascista; queste misure costituirono però un primo passo verso la persecuzione, privando molti cittadini delle fondamentali fonti di sostentamento e di fatto ponendoli al di fuori dalla società civile”.

La rievocazione è svolta attraverso sei storie, scelte fra quelle conservate negli oltre millecinquecento fascicoli nominativi. Tra gli incartamenti, una particolare importanza assume la corrispondenza tenuta con le vittime o con i loro eredi all’atto della restituzione. Tali rapporti epistolari raccontano inoltre “le vicende belliche, i danni operati dai bombardamenti, la gestione quotidiana delle abitazioni”.

Accanto alla rassegna -va ricordato- vi sono la pubblicazione on-line dell’inventario e la sua apertura alla consultazione nella sala di studio, sita in via Morone 3. A disposizione del pubblico “nella ferma convinzione che sia necessario tramandare queste fonti non solo a beneficio degli storici che le dovranno studiare con gli strumenti interpretativi propri della loro professione, ma soprattutto alle nuove generazioni, che non avranno più la possibilità di ascoltare i testimoni oculari di queste vicende” (fine).

C’è anche un ufficio postale all’interno del campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, struttura oggi in cronaca per i settantacinque anni trascorsi dalla liberazione, grazie all’Armata rossa, dei prigionieri presenti nel lager (un francobollo specifico è stato segnalato nella notizia precedente). Fu il primo impianto ad essere raggiunto dagli alleati: per questo la data del 27 gennaio è stata scelta come simbolo per il “Giorno della Memoria” e per non dimenticare la Shoah.

“Mi sembra interessante notare che in questo luogo di commemorazione sia stato aperto un ufficio postale”, commenta Federica Corradini, autrice della segnalazione giunta a “Vaccari news”.

La sportelleria dell’operatore nazionale, Poczta polska, si trova all’entrata del complesso, nel medesimo edificio che ospita le toilette per i visitatori e un chiosco che vende alcuni prodotti alimentari. Secondo i periodi, apre dal lunedì al venerdì tra le ore 7.30 e le 14.30 o tra le 8.30 e le 15.30; il sabato nella fascia 9-12. Oltre ai servizi postali base, garantisce prestazioni a denaro e trasferimenti, questi con Moneygram (continua).

Oggi il “Giorno della Memoria”, volto a ricordare le vittime delle persecuzioni tedesche (e non solo) prima e durante la Seconda guerra mondiale, ovvero gli ebrei (la Shoah), ma anche rom e sinti, oppositori politici, omosessuali, disabili fisici e mentali... Oggi perché settantacinque anni fa esatti venne liberato il primo campo di prigionia, quello di Auschwitz, ad opera dell’Armata rossa.

Il giro di boa è stato registrato anche tra i francobolli. Almeno due quelli annunciati ed emessi oggi: se però fossero usciti qualche giorno prima, avrebbero contribuito meglio a sottolineare la ricorrenza.

Uno è giunto dalla Moldavia: il 15,50 lei è generico; propone infatti il memoriale presente a Chișinău. Dovuto al più noto scultore locale, Aurel David, ai fini postali il monumento è stato impaginato da Vitaliu Pogolșa.

Più circostanziata è la carta valore della Polonia. Il 3,30 zloty cita esattamente quanto accaduto il 27 gennaio 1945. Sullo sfondo della vignetta, che porta la firma di Roch Stefaniak, compare il cancello d’ingresso del lager con la beffarda scritta “Arbeit macht frei”, ovvero “Il lavoro rende liberi” (continua).

Per visionare uno dei dipinti più noti di Raffaello Sanzio, la “Fornarina”, bisogna ricorrere, ad esempio, ai francobolli di Bulgaria (è il 42 stotinki del 28 dicembre 1984), Cuba (50 centavos del 30 settembre 1983) ed Ungheria (8,00 forint del 29 giugno 1983), tutti emessi per ricordare l’artista nel mezzo millennio dalla nascita. Quest’anno si consumano invece i cinque secoli dalla morte ed è probabile che pure tale soggetto ritorni fra i dentelli. Realizzato attorno al 1520, l’originale raffigura Margherita Luti, figlia di un fornaio di Trastevere, considerata l’amante e la musa ispiratrice del pittore.

Intanto, c’è la possibilità di ammirare l’olio su tavola dal vero in una situazione eccezionale. Dal 28 al 30 gennaio, nella fascia temporale 10-18, a Roma presso palazzo Barberini verranno svolti studi, indagini ed approfondimenti prima che l’opera lasci la sede per la grande mostra in programma dal 5 marzo alle scuderie del Quirinale. È “Raffaello da vicino”, proposta curata da Alessandro Cosma e Chiara Merucci. I visitatori -annunciano dalla sede- avranno l’occasione di osservare gli esperti al lavoro scoprendo segreti eccezionalmente da vicino.

Martedì sarà dedicato all’acquisizione fotogrammetrica ad altissima risoluzione, ottenuta tramite l’unione di più macrofotografie con i dettagli; verrà effettuata sul fronte, sul retro e sulle parti laterali e consentirà ingrandimenti di molto superiori rispetto a quanto l’occhio umano possa percepire. Il modello tridimensionale derivato permetterà di mappare la forma dell’oggetto, delle pennellate e delle crettature con una precisione nell’ordine di decine di micron, utile sia per monitorare lo stato di conservazione, sia per diffondere e valorizzare l’immagine.

Mercoledì e giovedì verrà svolta una campagna di scansione macro della fluorescenza dei raggi “X”. Tali analisi forniscono immagini ad alta risoluzione degli elementi chimici presenti, documentandone la distribuzione ed offrendo ampie ed inedite possibilità di conoscenza sulla natura dei pigmenti, sulle tecniche pittoriche, sullo stato di conservazione.

Alle ore 11 di ogni giorno è previsto inoltre un incontro con i curatori e i restauratori per conoscere meglio la storia e la tecnica di questo ritratto.

Il virus che gli specialisti identificano come 2019-n-cov già ha provocato conseguenze postali. Non necessariamente in Cina Popolare nell’area di Wuhan, in questo momento considerata più a rischio, ma nella regione amministrativa speciale di Macao. Dove per il 3 febbraio era stata calendarizzata la disponibilità dei fondini dedicati all’“Anno del topo” e destinati alle macchinette automatiche (tre le marche in uso: Klüssendorf, Nagler, New vision).

“Al fine di evitare la concentrazione di persone e ridurre il rischio di diffondere malattie trasmissibili” -è l’annuncio del Macao post and telecommunications bureau- è stato deciso di rinviare l’emissione. A quando, per ora, non si sa.

“Adottata dai professionisti del mondo intero, quest’opera registra, dalla prima edizione del 2004, l’unanimità dei collezionisti”. Il commento è del presidente e direttore generale alla Yvert & Tellier, Benoît Gervais. La ditta che rappresenta è tornata a proporre sul mercato il volume dedicato ai primi cent’anni del francobollo (in Italia costa 116,50 euro).

È il “Classiques du monde 1840-1940”, “sintesi -prosegue la nota sottoscritta dall’azienda- di un secolo di filatelia totalmente rilavorato”. Non a caso, ora le pagine sono 1.404, rispetto alla precedente versione che ne contava 1.140.

L’impostazione generale, tuttavia, è stata confermata: il volume, prossimo al formato “A4”, repertoria l’intero pianeta secondo le suddivisioni geografiche che appaiono sui francobolli, cominciando dalle Azzorre (in francese, perché è questa la lingua impiegata, Açores) ed arrivando allo Zululand. Le immagini sono abbastanza grandi (tre quarti rispetto al reale) e quasi sempre a colori, scelta che permette una migliore consultazione. Le stime economiche, espresse in euro, appaiono su tre colonne, ovvero per i nuovi con gomma intatta, con leggera linguella e usati.

Se in alcune aree dell’Oriente sono stati annullati i festeggiamenti dedicato all’“Anno del topo” a causa del virus di Wuhan, noto ai tecnici come 2019-n-cov (notizia precedente), la preoccupazione si va diffondendo anche altrove, unitamente a segnalazioni di casi, più o meno confermati, riguardanti persone colpite dal morbo.

Nel contesto si inserisce una nota presentata a Poste italiane dai sei sindacati di riferimento, Slp-Cisl, Slc-Cgil, Uil poste, Failp-Cisal, Confsal comunicazioni, Ugl comunicazioni. L’obiettivo della lettera è “riporre la massima attenzione sulle notizie sempre più preoccupanti diffuse”.

“Considerata la massima allerta dichiarata persino dall’Organizzazione mondiale della sanità”, le rappresentanze hanno sollecitato l’azienda “a porre in essere ogni azione utile in materia di prevenzione all’interno dei centri postali e scali aereoportuali di transito e stoccaggio delle merci provenienti dai Paesi coinvolti, a tutela e salvaguardia dell’incolumità fisica di tutti quei lavoratori chiamati alla movimentazione di oggetti a potenziale rischio contagio”.

Se un collezionista volesse seguire le emissioni riguardanti il Capodanno della tradizione asiatica, avrebbe di che… divertirsi! Un’indagine di “Vaccari news” dà l’idea dell’esistente circa le attuali produzioni per l’“Anno del topo”. È iniziato oggi, sia pure con la paura di contagi per il virus di Wuhan, codificato 2019-n-cov (non a caso, in Estremo Oriente sono stati registrati blocchi ai festeggiamenti pubblici); il periodo si chiuderà solo l’11 febbraio 2021. Tanti i Paesi postalmente coinvolti: alcuni perché vivono la ricorrenza sul proprio territorio, altri perché accolgono forti comunità di immigrati provenienti da aree dove essa è sentita, altri ancora perché è… sempre meglio trattare con riguardo gli ambienti cinesi, altri infine perché sanno che rappresenta un tema interessante per i risvolti commerciali.

Dall’Armenia a Wallis et Futuna, di seguito una selezione di tributi già disponibili o in arrivo, elencati a titolo esemplificativo. Comunque evitando le produzioni segnalate in precedenza e quelle smaccatamente speculative. Dunque:

- Armenia (26 dicembre, autore: Mkrtich Chanchanyan), 230 dram;

- Bielorussia (17 gennaio, Victor Chaichuk e Yauheniya Biadonik), “P” (indica la lettera di posta aerea per l’estero fino a venti grammi, ora 1,86 rubli);

- Canada (17 gennaio, Albert Ng e Seung Jai Paek), taglio permanente da 0,92 dollari in foglio da venticinque e libretto da dieci autoadesivi, 2,71 in foglietto e in carnet da sei autoadesivi, foglietto di transizione con il maiale (5,36), due cartoline postali (2,71 ciascuna);

- Christmas (8 gennaio, Yan Lin), 1,10, 2,50, 3,30 dollari in fogli da cinquanta e foglietto con la serie, libretto da cinque del 2,50, libretto di prestigio (29,95), foglietto con l’intero zodiaco (sono dodici dentelli a diverso nominale dal costo totale di 13,80), cartolina (2,40), busta (1,35), busta di posta aerea (3,70);

- Cina Popolare (5 gennaio, Han Meilin), due esemplari da 1,20 yuan in fogli da sedici o da sei, libretto da cinque serie;

- Corea del Sud (2 dicembre, Ryu Jihyeong), due esemplari da 380 won in fogli da otto o due serie;

- Estonia (25 gennaio, Triin Heimann), 1,50 euro;

- Filippine (13 dicembre, Rodine Teodoro), 12,00, 45,00 pesos (il foglio contiene quattro coppie se-tenant), foglietto da 200,00;

- Formosa (4 marzo, Tseng Kai-chih), fondini a nominale variabile per macchinette Innovision;

- Francia (17 gennaio, distribuzione generale il 20 del mese, Chen Jiang Hong e Aurélie Baras), 0,97, 1,40 euro in fogli da cinque;

- Hong Kong (11 gennaio, Simon Chung), 2,00, 3,70, 4,90, 5,00 dollari, foglietti da 10,00 e 50,00 (questo in seta), quattro cartoline per la posta aerea (46,00), due fogli pre personalizzati da dodici (46,00, 85,00). Si aggiunge il foglietto di transizione con il maiale (100,00);

- Macao (5 gennaio, Ng Wai Kin), 2,50, 4,00, 4,50, 6,00 patacas a mosaico (ogni foglio ha sedici esemplari, cioè quattro serie), libretto con due serie (ma venduto a 40,00), 14,00 in foglietto. Si aggiungono (3 febbraio, Anita Fung Pou Chu) fondini da 2,50, 4,00, 4,50, 6,00 per macchinette Klüssendorf, Nagler, New vision;

- Man (15 gennaio, Megan Hindley), 0,57, 1,67, 2,55, 2,85 sterline;

- Nazioni Unite (10 gennaio, Yin Huili), foglio da dieci pre personalizzati uguali: sono tagli ordinari da 1,20 dollari con bandella in tema (14,95);

- Nuova Zelanda (4 dicembre, Asiaworks), 1,30, 2,60, 3,30, 4,00 dollari in fogli da venticinque e in foglietto da una serie, foglietto tondo con dodici esemplari (uno per segno) da 1,30;

- Polinesia Francese (24 gennaio, Cédric Sengues), 140 franchi;

- Romania (23 gennaio, George Ursachi), 8,50 lei in fogli da ventotto ed otto (quest’ultima versione con tête-bêche), foglietto non dentellato da 28,50;

- Serbia (24 gennaio, Boban Savić), 27,00, 70,00 dinari;

- Singapore (8 gennaio, Lim An-ling), prima classe locale (0,30), 1,40 dollari, libretto da dieci autoadesivi con il taglio più basso, foglio personalizzabile con prima classe locale e 1,10 (la confezione contiene sei francobolli muniti di altrettante bandelle, 12,00) due cartoline (la coppia: 3,00);

- Slovenia (31 gennaio, Teja Milavec), 1,51 euro;

- Stati Uniti (11 gennaio, Camille Chew ed Antonio Alcalá), “Forever” (0,55 dollari);

- Tonga (11 ottobre, Sophia Zhang e Hanlin Lei), 6,50, 6,70 paʻanga;

- Uruguay (20 gennaio, Daniel Pereyra), 70 pesos;

- Wallis et Futuna (25 gennaio, Jean-Jacques Mahuteau), 55 franchi.

La misteriosa lettera ritrovata apre uno squarcio nella storia della Città Eterna, riproponendo una pagina drammatica: quella del 16 ottobre 1943, quando i tedeschi arrestarono 1.024 ebrei per deportarli.

La missiva è alla base del film “Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma”. Diretto da Giulio Base, racconta la Shoah in modo diverso: pone al centro un gruppo di ragazzi, cristiani ed ebrei, dove il passato si intreccia al presente. L’epistola ed una foto porteranno la protagonista, Sofia (interpretata da Bianca Panconi), e i suoi giovani amici alla ricerca della verità. Il dolore si unisce alla speranza, le diverse religioni diventano una cosa sola. Cercando di svelare il mistero, i personaggi affronteranno un avventuroso viaggio.

Purtroppo, la proposta non arriverà per il “Giorno della Memoria”.

Il curioso annuncio per l’annullo, presentato su una cartolina postale d’antan con impronta di affrancatura “Leoni”, cela un problema serio e non a caso riguarda Taranto. Il servizio richiesto a Poste italiane intende ricordare il primo anniversario trascorso dalla morte del quindicenne Giorgio Di Ponzio, stroncato dal cancro contratto nel 2016.

L’iniziativa -si legge nella pagina Facebook dedicata- serve a “non dimenticare, per non accettare come normalità la perdita di una giovane vita, per un tumore legato all’inquinamento”. Occorre inoltre “ritrovare la forza per lottare e fare qualcosa di più per i nostri bambini”.

L’iniziativa si svolgerà domani, dalle ore 9 alle 13, presso la sede della Provincia in via Anfiteatro 4. Si parlerà di oncologia pediatrica ma si potrà scoprire, tra l’altro, la mostra ideata dall’associazione Clam international: “vuole essere un’occasione per offrire stimoli di riflessione sulle tematiche che consciamente e inconsciamente hanno influenzato il sentire degli artisti che vivono le questioni del territorio”.

Un parto davvero complesso quello per il francobollo dedicato ad Amedeo Modigliani, arrivato puntuale oggi (in pochissime sedi), giorno in cui si ricorda il pittore e scultore nel centenario della morte (era nato il 12 luglio 1884). Parto complesso dovuto a problematiche forse riguardanti un primo soggetto, ritenuto da alcuni specialisti non autentico e dunque contestato. Ma la vicenda è più articolata ed ha generato, tra l’altro, un’interrogazione a risposta orale sottoscritta da nove senatori del Movimento cinque stelle (prima firmataria: Margherita Corrado); è diretta al ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.

Intanto, ecco il dentello: raffigura un particolare del dipinto, risalente al 1917 circa, intitolato “Nudo femminile disteso su cuscino bianco”. È conservato alla Staatsgalerie di Stoccarda. “Uno dei soggetti preferiti della pittura europea viene da lui interpretato con una chiarezza delle linee che ricorda i primi italiani”, spiegano dalla sede, in Germania. “Quasi fosse ritagliato, il corpo, dalle linee curve e ben proporzionato, spicca dal ricco sfondo rosso-marrone e blu-nero. La testa appoggiata al braccio sul cuscino illuminato è di una bellezza simile ad una maschera; solo lo sguardo cupo e velato è profondo e seducente”.

Costituisce il primo commemorativo a portare la “A”, simboleggiante il servizio di posta prioritaria (o posta1) nazionale: contro 2,80 euro, può far viaggiare un plico da cento grammi nello Stivale. Allestito attraverso fogli da cinquanta esemplari gommati, il dentello risulta stampato in cinquecentomila unità. L’annullo fdc si trova all’ufficio postale Livorno Centro, in via Cairoli 12 (dove in tarda mattinata si sono recati il sindaco Luca Salvetti e l’assessore alla cultura Simone Lenzi), e allo spazio filatelia di Roma, quello in piazza San Silvestro 20. Quanto al bollettino illustrativo, nessuna informazione: ulteriore segno dei problemi riscontrati.

Testo aggiornato alle ore 18.30.

Integrazione del 15 giugno 2020: in tempi recenti è stato messo in vendita anche il bollettino illustrativo, firmato dal sindaco di Livorno Luca Salvetti.