Scelto quanto si potrebbe acquistare? Perché l’asta firmata Vaccari si terrà il 3 ottobre e la possibilità di presentare le proprie offerte a distanza tramite lettera, fax, e-mail o sito terminerà alle ore 17 del giorno precedente. Poi, giocoforza, bisognerà recarsi -prenotando- a Vignola (Modena), oppure organizzarsi per partecipare “live” tramite la piattaforma Philasearch o, a determinate condizioni, via telefono, facendone richiesta comunque entro il venerdì e tenendo presente che in ogni caso non verranno applicate commissioni.

“Nelle ultime settimane -ricordano dalla sede- abbiamo valorizzato alcuni settori cardine della vendita, come Antichi Stati, Regno, posta aerea e spaziale… Ma i 1.234 lotti pronti ad accedere al mercato propongono anche altro”. Tra le non poche proposte di San Marino, ad esempio, figurano una lettera spedita a Faenza e affrancata con il 5 centesimi verde e il 10 bistro di Sardegna annullati sia con il bollo in cartella “S.Marino” sia con il piccolo cerchio di Rimini (è la 991 e ha una stima di partenza pari a 8.000 euro) o il minifoglio del 500 lire aereo risalente al 1951 (1.039, 1.600): ha la gomma integra, come l’ha la “Provvisoria” di Vaticano (1.056, 1.000). D’Austria ecco il “Supplemento al messaggiere tirolese” del 2 maggio 1859 con l’1 kreuzer di segnatasse e annullo dell’Ufficio del censo a Rovereto (1.066, 950). Tra gli usati, l’1 franco carminio francese del 1853 (1.083, 700), una selezione di dieci, due dei quali su frammento, del “Penny black” (1.094, 900), la serie completa del 1857/1858 di Ceylon (1.104, 1.400). Ancora con gomma integra, selezioni di Monaco del 1885 (1.109, 1.400) e del 1891 (1.113 1.400), nonché il 5+5 franchi in quartina del 1919 a profitto degli orfani di guerra (1.117, 2.160) e alcuni fogli da venticinque della serie, emessa nel 1922, riguardante il principe Alberto e le vedute (1.121, 900).

Nella sezione dedicata a lotti e collezioni figura un centinaio di offerte. Fra esse vi compaiono una proposta di Colonie italiane e Egeo in serie complete a gomma integra cui si aggiungono esemplari annullati (1.140, 20.000) e un’altra, questa anche con linguellati, dedicata a emissioni locali, Cln, Corpo polacco, occupazioni e uffici all’estero (1.143, 8.000): le basi ideali per avviare nuove raccolte!

Formula… vincente non si cambia, seppure continuino -sebbene più sporadiche- le lamentele per le persone in coda fuori dall’ingresso, in piedi e magari sotto al sole cocente o alla pioggia. Ad ogni modo, il copione riprenderà domani con la nuova turnistica riguardante coloro che ritirano la pensione in contanti presso gli sportelli di Poste italiane. Azienda che, peraltro, continua a ricordare l’esistenza di sistemi più comodi, come l’accredito su un conto, un libretto, una carta.

Al pari dei mesi precedenti, l’organizzazione si basa sull’ordine alfabetico: il 25 settembre toccherà a coloro il cui cognome comincia per la “A” o la “B”. Di seguito gli altri: il 26 (solo al mattino essendo sabato) la “C” e la “D”, il 28 dalla “E” alla “K”, il 29 dalla “L” alla “O”, il 30 dalla “P” alla “R”, l’1 ottobre dalla “S” alla “Z”.

Davvero confusa la situazione a Poste vaticane e filatelia, ormai da tempo sotto la pressione di un rinnovamento interno. Ancora la stampa non sa nulla della prossima emissione, ma i clienti hanno ricevuto la pubblicità per un francobollo che debutterà il 16 ottobre. Riguarda il centenario della nascita di Giovanni Paolo II, ricorrenza caduta il 18 maggio in piena crisi da coronavirus (da qui la scelta del rinvio). Si tratta di un taglio da 1,15 euro (ritrae il protagonista in Australia nel 1986) raccolto in minifogli da sei e altrettante etichette (queste ultime lo riprendono attraverso tre foto d’epoca: da bambino accanto alla madre, da cardinale con il primate Stefan Wyszyński, da pontefice in piazza San Pietro). Autrice è Agnieszka Sobczyńska; la tiratura conta su 216mila esemplari. Come previsto, si tratta di una congiunta con Varsavia.

A proposito di congiunte, l’attenzione si concentra su un altro fatto. Senza alcuna spiegazione, il francobollo firmato dalla Costa d’Avorio per le relazioni diplomatiche con la Santa Sede è stato ritirato dagli sportelli d’oltre Tevere dopo pochi giorni di vendita. Forse qualcuno si è accorto del fatto che il nome del Paese africano non figura bene in chiaro nella vignetta, sostituito da un vistoso “Cité du Vatican”?

Dal 1850 “ha sempre saputo crescere e rinnovarsi”; nel 2020, dunque, festeggia i centosettanta anni “di storia, una storia che parla di passione, di territorio, di rispetto per le tradizioni e si intreccia con la storia d’Italia sin da prima dell’Unità della stessa”. È quanto annota, nel bollettino illustrativo, il presidente della società Fratelli Gancia; si chiama Alessandro Picchi.

Tutto cominciò quando nello Stivale “la produzione spumantistica era poco più di un sogno”. Dopo una fase trascorsa a Reims “per impadronirsi dei segreti e delle tecniche di lavorazione degli champagne”, Carlo Gancia fondò appunto l’azienda, dove iniziò gli esperimenti per concretizzare le sue intuizioni: adattare il modello di vinificazione francese all’uva moscato, il vitigno autoctono molto diffuso nella zona di provenienza, che presentava caratteristiche simili al pinot. La casa divenne così l’autrice delle regole ufficiali del primo spumante metodo classico nazionale, le stesse che ancora ne definiscono la procedura.

Il “B” (destinato soprattutto a cartoline e lettere ordinarie di primo porto dirette nel Paese) dedicato al marchio ha debuttato oggi contro 1,10 euro. Autoadesivo, è organizzato in fogli da quarantacinque esemplari, mentre la tiratura ha raggiunto i quattrocentomila pezzi. È inquadrato nella serie “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico”. Propone un manifesto con la “Donna farfalla”, realizzato nel 1922 dall’illustratore e pittore Leonetto Cappiello. L’annullo del primo giorno è appoggiato all’ufficio postale di Canelli (Asti); si trova in viale Risorgimento 104.

I libri che parlano del coronavirus, oramai, sono diversi. Questo, però, ha una particolarità: è stato scritto da un sacerdote, anzi da un parroco-filatelista, don Francesco De Simone. Firmato Pubblisfera edizioni, conta 152 pagine di formato “A5” e costa 15,00 euro. S’intitola “L’altra faccia del covid-19”.

Dopo una parte introduttiva, apre il suo diario, dove dal 9 marzo al 10 giugno annota fatti, considerazioni, emozioni, testimonianze. Da collezionista tematico cerca di abbinare i testi a materiale postale, riprodotto a colori. Ci sono alcuni francobolli emessi sull’argomento da vari Paesi (già in copertina viene raffigurato l’1,16 euro di Monaco datato 3 giugno) ma lo sforzo va oltre. Citando, nello scritto e di conseguenza in cartevalori, annulli o affrancature meccaniche, ad esempio i santi Francesco di Paola, Giuseppe, Leonardo e Teresa di Calcutta, papa Francesco, Albert Einstein ma anche le lettere della venerabile madre Eufrasia Iaconis.

Mancano tre mesi a Natale e c’è già chi si sta organizzando. Per la festa cristiana ma anche per le altre ricorrenze che in genere richiama attraverso specifici francobolli (senza dimenticare le cartevalori in argomento emesse negli anni passati e giustamente ancora promosse). Sono gli Stati Uniti, i quali hanno rivelato immagini (diciassette!), valori (sono dei “Forever” da 55 centesimi), contenuti e quasi tutte le date.

Il primo appuntamento, dagli sfondi tipicamente rossi, è odierno. Consta di quattro esemplari ispirati all’arte popolare ma con un’atmosfera grafica moderna, dovuta a Kirsten Ulve; alle rappresentazioni, poi, ha lavorato Antonio Alcalá. Ecco dunque l’ornamento legato con un fiocco e pronto per essere appeso, l’albero sormontato dalla stella, la calza contenente rametto di agrifoglio e orsacchiotto, la renna.

Il 6 ottobre seguirà il richiamo all’ebraica Hanukkah. La vignetta, disegnata da Jing Jang Tsong e elaborata da Ethel Kessler, mostra l’illuminazione della menorah a nove braccia. Otto candele sono state accese e il bambino si allunga per sostituire lo shamash, il cero usato per accendere gli altri.

Il 13 toccherà alla panafricana Kwanzaa; in svolgimento dal 26 dicembre all’1 gennaio, riunisce famiglia, comunità e cultura. Il disegno di Andrea Pippins (ancora una volta poi lavorato da Antonio Alcalá) presenta un volto femminile di profilo in atteggiamento contemplativo; si aggiunge il kinara con i sette lumi accesi.

Ignoto, almeno per ora, è il giorno in cui debutterà il vero e proprio taglio cristiano. Il dipinto, conservato al Metropolitan museum of art di New York, propone la Nostra Signora di Guápulo, rappresentata nel XVIII secolo a Cuzco, in Perù, da un artista sconosciuto. Rivestita da un abito piramidale punteggiato di gioielli e con in mano uno scettro intessuto di rose e foglie, Maria guarda il Bambino ornato in modo simile, accolto dal suo braccio sinistro. L’opera è stata trasformata in dentello da Greg Breeding.

Gran finale, il 16 del mese, con le scene invernali, dieci foto scattate nel nord del Paese da vari specialisti e trasformate per opera di Derry Noyes in altrettante affrancature; il libretto contiene due serie. Esse celebrano la bellezza e la serenità dei panorami innevati.

Aggiornamento del 14 ottobre 2010: il valore cristiano verrà emesso il 20 ottobre.

Un po’ come la concorrente Stamperija, anche l’Inter-governmental philatelic corporation talvolta sceglie impaginazioni simili, se non uguali, per emissioni su uno stesso argomento commissionate da Paesi diversi. È accaduto anche per il coronavirus, con l’idea di proporre un giro unico.

Segnalato -era il 7 settembre- il contributo per Tuvalu, ora è necessario aggiornare la lista. Sotto al medesimo titolo “Covid-19 - Un omaggio a quelli in prima linea”, ecco le altre interpretazioni giunte nel frattempo. Tutte si compongono di un foglietto con quattro francobolli. Riguardano Gambia (data 7 agosto, tagli da 85 dalasi), Grenada (14, 5,00 dollari locali), Grenada Carriacou e Petite Martinique (31, sempre 5,00 dollari locali), Marshall (7, 2,00 dollari statunitensi), Palau (7, ancora 2,00 dollari statunitensi). Diverse le immagini, che citano aspetti come la prevenzione, i soccorsi, la ricerca scientifica, con qualche interessante risvolto per i tematici. Vi Ha lavorato Ron Rundo.

“Posso dire che io e mia moglie non saremmo sopravvissuti senza gli sforzi instancabili dei soccorritori del pronto intervento e il continuo supporto dell’organico medico presente nella mia comunità”, ammette il presidente della stessa Igpc, Sam Malamud, toccato personalmente dalla pandemia. “L’assistenza ventiquattro ore su ventiquattro da parte degli operatori sanitari in prima linea ha tenuto in vita noi e migliaia di altri uomini e donne e ne saremo per sempre grati”.

Giusto per vederlo prima della ricorrenza, perché questa risulta fissata al 29 settembre ma agli sportelli il francobollo arriverà in una data ancora non annunciata di novembre. È l’1,15 euro che dal monte Titano hanno voluto dedicare alla “Giornata internazionale di consapevolezza sulle perdite e gli sprechi alimentari”. Tirato in trentamila esemplari e organizzato in fogli da venti, porta il nome dell’illustratore Marco Goran Romano.

La particolare attenzione viene spiegata dall’Ufficio filatelico e numismatico. “Il 26 novembre 2019 è stata adottata dalle Nazione Unite la risoluzione presentata da San Marino assieme ad Andorra” sull’argomento. “Si tratta di un evento storico per la Repubblica”, essendo questa la prima volta che il Paese promuove una propria iniziativa in seno all’Onu, poi convalidata dall’Assemblea generale.

Essa intende “sensibilizzare la popolazione mondiale su un tema le cui implicazioni hanno ricadute sia sui cambiamenti climatici, sia sulla sostenibilità della produzione globale di cibo, sia sugli sforzi per porre fine alla fame nel mondo e sulla promozione di società più giuste”.

Aggiornamento del 19 ottobre 2020: il francobollo debutterà il 10 novembre.

La “Festa dei nonni”, che cade ad ogni 2 ottobre, si sta avvicinando. Da qui l’iniziativa di un… coetaneo, Nonno Nanni.

Dietro al marchio vi è la Latteria Montello di Giavera del Montello (Treviso), specializzata appunto in prodotti caseari. Propone a tutti gli interessati, purché maggiorenni, “Cari nonni”. È la possibilità di scrivere una lettera, se si vuole corredata da una foto, ai progenitori: redatta in digitale sul sito dell’azienda (si possono scegliere carattere e allestimento grafico), verrà recapitata gratuitamente in forma cartacea. I messaggi saranno accettati fino al giorno della ricorrenza, sapendo però che per la consegna necessitano, dopo l’avvenuta verifica dei contenuti, dai quattro ai sette giorni.

L’obiettivo -viene spiegato- “consiste nel sottolineare l’importanza sociale dei nonni nella società attuale, tramite la produzione da parte dei partecipanti di una lettera indirizzata ai propri nonni, volta a dimostrare loro affetto e riconoscimento per il ruolo avuto nella loro crescita”. Gli estratti degli elaborati prodotti potranno essere utilizzati dalla società promotrice “a scopo pubblicitario sui social network” aziendali.

Ad ora sono oltre cinquemila le missive spedite, cui si aggiunge una donazione all’Auser per diecimila euro.

La bizzarra “moda” di abbattere le statue che rappresentano personaggi del passato è giunta anche tra i francobolli. Ad essere precisi, non per diretta volontà di un Paese emittente ma attraverso il canale dei personalizzati, canale che talvolta sfugge ai controlli: è capitato nel tempo ed è capitato adesso, tanto da obbligare il Canada a una presa di distanza ufficiale.

Protagonista suo malgrado è John Alexander Macdonald, vissuto tra il 1815 e il 1891, primo ministro dal 1867 al 1873, ora criticato per certi comportamenti adottati, soprattutto nei confronti dei nativi. Il monumento, in bronzo, si trova a Montréal e il 29 agosto, nel corso di una manifestazione, è stato divelto dalla base e gettato a terra, facendo staccare il capo dal resto del corpo. E proprio la testa abbandonata figura nella carta valore. La faccenda è stata rivelata nei giorni scorsi.

“Canada post -è la nota sottoscritta dall’operatore insieme alle scuse- attualmente sta esaminando come questo scatto, inviato on-line da un cliente, sia stato approvato. Il nostro processo di valutazione viene utilizzato per esaminare e confermare immagini e testo inviati dai clienti che ordinano un personalizzato tramite il programma «Photo stamps»”. La rappresentazione incriminata “non segue i termini e non avrebbe dovuto essere confermata e stampata” “in quanto ragionevolmente potrebbe essere considerata politica o politicamente sensibile”.

Misteriosamente cancellati dal programma i due titoli turistici, e dopo l’isola del Tino (Porto Venere, La Spezia), la serie intitolata “Il patrimonio naturale e paesaggistico” nel 2020 si concentrerà su altri elementi. Il 25 settembre toccherà alla costa degli Etruschi (si sviluppa lungo la provincia di Livorno) e alla Riserva naturale orientata dello zingaro (è collocata nei comuni di Castellammare del Golfo e San Vito Lo Capo, nel Trapanese; il 29 agosto è stata sconvolta da un incendio doloso e ora è chiusa al pubblico).

Saranno due francobolli autoadesivi; ogni soggetto risulta stampato in quattrocentomila unità allestite in fogli da quarantacinque.

Il primo dentello ne raffigura lo scorcio con una bottiglia di vino appoggiata su una balaustra, a rappresentare uno dei più caratteristici prodotti enogastronomici della zona. Si aggiunge la cartina della Toscana in cui è evidenziata l’area geografica di riferimento. Il bozzetto porta il nome di Tiziana Trinca.

Il secondo esemplare propone cala Marinella, completata con una palma nana, nota anche come palma di san Pietro, e il profilo della Sicilia. Vi ha lavorato Isabella Castellana.

Quanto al costo singolo, è pari a 1,10 euro. Si presenteranno infatti come dei “B”, idealmente volti ad affrancare cartoline e lettere ordinarie nei venti grammi di peso destinate a indirizzi italiani.

Anche questa volta, tutte francesi. Sono le “affiche” individuate dallo Smom per la seconda tappa riguardante la serie intitolata “La grafica nei manifesti pubblicitari”; debutterà il 25 settembre. Entrambi i reperti citati si trovano a Parigi, uno presso la Bibliothèque des arts decoratifs, l’altro al Musée de l’air et de l’espace.

Il primo, dovuto a Lucien Lefèvre, cita l’“Exposition internationale «Cycles & sports»” del 1892. Qui -viene spiegato- prevale la competizione agonistica in bicicletta, attività che nacque ed ebbe grande diffusione internazionale dalla seconda metà del XIX secolo. Le discipline più note -alpinismo, lotta, equitazione, scherma- sono disposte in richiami laterali.

Il secondo porta il nome di Charles-Léonce Brossé: è “Meeting d’aviation. Nice”; risale al 1910. Con il rapidissimo sviluppo dell’aviazione, in quegli anni si moltiplicarono i raduni specializzati. Quello promosso si tenne a Nizza dal 10 al 25 aprile. Il velivolo, posizionato in modo di rendere visibile il motore, sorvola la costa mentre il pilota sparge rose. Da notare l’aquila rossa, che richiama lo stemma cittadino: ha le ali come quelle di un aereo.

Ogni blocco, tirato in tremila unità, contiene un esemplare da 4,80 euro.

Il 40 centesimi giallo cominciò ad affrancare le lettere dal 21 settembre 1867; ebbe una tiratura di 1.236.000 esemplari, di cui 1.000.249 utilizzati e 235.751 resi dopo la scadenza della validità, scoccata il 31 dicembre 1870, quindi a Roma unita al resto dell’Italia.

La serie, considerata la seconda emessa dal Pontificio, comprende, sempre non dentellati, i tagli da 2 verde giallo, 3 grigio, 3 grigio rosa (è il più pregiato dal punto di vista collezionistico, di cui attualmente non si conosce il foglio intero), 5 azzurro verdastro, 10 vermiglio arancio, 20 rosso bruno e 80 rosa lillaceo.

Tutti furono predisposti in confezioni da sessantaquattro unità, suddivisi tramite interspazi così da comporre gruppi di sedici. Per gli specialisti la carta è a macchina e varia da bianca a biancastra; la parte impressa a stampa appare lucida. A oltre un secolo e mezzo di distanza non è facile trovare i fogli intatti e ben conservati.

L’esperienza nella fase più drammatica del blocco dovuto al coronavirus non ha… soddisfatto la Collezionisti italiani di francobolli ordinari, tanto è vero che, alla conclusione del ciclo e alla pausa estiva, aveva deciso di utilizzare quanto acquisito e rilanciare.

Ed è quello che ha fatto, questa volta coinvolgendo il Centro italiano filatelia tematica. Insieme hanno varato i “Venerdì filatelici”, un’ora settimanale dalle 21 per dare spazio a uno specialista (alcuni stranieri) su altrettanti argomenti e alle conseguenti domande del pubblico.

Ventinove gli incontri per ora definiti: si comincerà il 25 settembre con Paolo Guglielminetti, che proporrà “Come sfruttare appieno la storia postale nello sviluppo di una collezione tematica”, completando il programma il 25 giugno. Gli appuntamenti si svolgeranno sulla piattaforma Zoom e sono libera a chiunque sia interessato.

Già ricordato in Vaticano il 14 febbraio e annunciato da San Marino nel gruppo di emissioni fissato a novembre. Ma non c’è il due senza il tre, infatti l’appuntamento si rinnoverà il 25 settembre. Quando lo Smom proporrà il foglietto per Giambattista Tiepolo, così da commemorare il pittore e incisore a due secoli e mezzo dalla morte.

Intitolata “Assunta”, l’opera scelta si trova a Udine, sul soffitto presso l’oratorio della Purità. In precedenza adibito a teatro, l’immobile venne destinato all’educazione delle giovani in materia di dottrina cristiana. I due francobolli che il blocco contiene valorizzano gli oranti (taglio da 3,60 euro) e la Vergine (3,90). La tiratura è stata fissata a tremila blocchi.

Minimalista anzichenò, ma sempre meglio del mero logo (che ad ogni modo c’è), com’è stato visto ieri per Padova capitale europea del volontariato. Il francobollo odierno annuncia, invece, Parma capitale italiana della cultura, fase già prevista per il 2020 e poi, colpa del coronavirus che ha bloccato buona parte delle iniziative, diluita pure nel 2021.

“Dal giorno dell’assegnazione del titolo, il 16 febbraio 2018, Parma 2020+21 è diventata una metafora della rigenerazione sociale che il territorio intende realizzare da oggi al 2030, in linea con gli obiettivi dell’Agenda per la sostenibilità”, precisa nel bollettino illustrativo il sindaco, Federico Pizzarotti. Il dossier di candidatura è costruito attorno al tema del tempo e della rigenerazione attraverso la cultura. Un progetto “che trae la sua forza dall’essere frutto di uno sguardo verso il futuro e di una grande consapevolezza del passato”.

Nella vignetta compare il battistero, “un simbolo per la città e per il territorio tutto, unico dal punto di vista artistico-architettonico, ma anche per il posto che occupa nell’identità culturale di ogni parmigiano”. L’edificio, realizzato nel XII secolo da Benedetto Antelami, ospita i bassorilievi dei mesi e delle stagioni “che narrano di lavoro, di agricoltura, di tradizione contadina; raccontano il ritmo incessante del tempo che scorre in dialogo costante tra terra, cielo e memoria”.

Essendo un “B”, la carta valore è in vendita contro 1,10 euro; risulta utile per spedire cartoline e lettere ordinarie di primo porto all’interno dello Stivale. Autoadesiva, conta su quattrocentomila esemplari allestiti in fogli da quarantacinque. Alle Poste centrali, quindi in strada Pisacane 1, l’annullo del primo giorno (fine).

Dopo dieci anni (il 5 novembre 2010 arrivò l’omaggio alla Berlucchi), la rivalsa. Perlomeno alla Fratelli Gancia, che il 24 settembre otterrà il suo francobollo. In questo frangente l’anniversario è piuttosto atipico, il centosettantesimo.

Incluso nella serie “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico”, prenderà le sembianze di un “B”. Quindi, pagando 1,10 euro, si potrà spedire una cartolina o una lettera ordinaria di primo porto diretta all’interno dell’Italia.

Autoadesivo, il dentello conta su quattrocentomila esemplari in fogli da quarantacinque.

La vignetta riproduce un manifesto d’epoca: punto centrale è la “Donna farfalla”, sottoscritta nel 1922 dall’illustratore e pittore Leonetto Cappiello (continua).

Due le iniziative di settore da segnalare per il prossimo fine settimana. Entrambe a ingresso libero, consistono in un convegno commerciale e in una mostra.

La borsa -organizzata dallo Studio filatelico Braga- si terrà il 25 e il 26 settembre alla Fiera di Montichiari (Brescia), situata in via Brescia 129. Gli operatori, specializzati sia in filatelia sia in numismatica, potranno accogliere il pubblico venerdì nella fascia oraria 13-18, sabato dalle 9 alle 17.

Sempre il 25 aprirà l’esposizione, questa a Saluzzo (Cuneo). Resterà aperta fino al 27 per ricordare un concittadino nato il 27 settembre 1920 e che proprio domenica verrà commemorato, tra l’altro, attraverso un francobollo: è il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. La rassegna, voluta dal Circolo filatelico-numismatico “Giovanni Battista Bodoni”, riguarderà “I carabinieri e la legalità” e verrà ospitata all’ex caserma “Mario Musso” di piazza Montebello 1, raggiungibile venerdì dalle 17 alle 19, sabato e domenica tra le 10 e le 12.30 e dalle 14.30 alle 19.

Un po’ fuori dagli schemi iconografici tradizionali. È il francobollo di servizio firmato dalla Francia che dal 14 settembre (tre giorni prima la prevendita) ricorda i settantacinque anni raggiunti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura. Il dentello porta il nome di Corinne Hayworth, mentre la foto impiegata (raffigura il dettaglio del plafone presente in una sala interna alla sede) è dovuta a Lois Lammerhuber; per l’impaginazione è stata coinvolta Valérie Besser. Costo: 1,40 euro.

“Poiché le guerre iniziano nelle menti di donne e uomini, è nelle menti di donne e uomini che devono essere erette le difese della pace”. Così viene introdotto, dalla Poste, il contesto alla base dell’emissione. Creata nel 1945, l’Unesco conta oggi 193 Stati membri e lavora per la condivisione della conoscenza, lo sviluppo di programmi e l’adozione di standard internazionali, sostenendo la diversità, il dialogo, la solidarietà intellettuale e i diritti umani volti a una pace duratura. Difende altresì la libertà di espressione, un elemento fondamentale e una condizione essenziale per vivere pienamente come cittadino del mondo. Lavora per garantire che ogni bambino e adulto abbia accesso a un’istruzione di qualità; rafforza i legami tra le nazioni valorizzando il patrimonio culturale e l’uguaglianza di tutte le culture; favorisce i programmi e le politiche scientifiche, vere piattaforme per lo sviluppo e la cooperazione, allo stesso tempo contribuisce all’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030, adottati dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2015 e che rispondono alle sfide globali legate a povertà, disuguaglianza, clima, degrado ambientale, prosperità, pace e giustizia.

Sport e covid-19: come ci si organizza? La risposta -particolarmente d’attualità anche in Italia- giunge dalla Bosnia ed Erzegovina Serba, che oggi ha emesso un foglietto contenente tre francobolli da 1,95 marchi ciascuno. La tennista, la calciatrice e il cestista, protagonisti dei dentelli, si muovono a opportuna distanza, per la precisione a due metri, come si legge nel blocco dovuto a Nebojsa Djumic (e non manca, in alto, la mascherina).

Le Poste -ammettono da Banja Luka- “erano pronte a seguire le Olimpiadi estive con l’emissione «Sport», ma quello che nessuno poteva nemmeno sognare è che lo «sport si sarebbe fermato»”. Attualmente il settore risulta in grande attesa; molte competizioni sono state rinviate o sospese proprio per il coronavirus; altre risultano cancellate. Già è accaduto: come non ricordare la Prima e la Seconda guerra mondiale o la sars? Ma la situazione non è stata mai così drammatica come adesso. Ciononostante, il comparto ha superato tanti momenti difficili ed è uscito sempre da vincitore. Insomma, “proteggi te stesso e gli altri, ma vivi lo sport nei limiti consentiti: muoviti, corri, pedala”. In attesa di ritornare anche spettatori.

Il foglietto dovrebbe rappresentare l’eccezione per valorizzare meglio un’emissione che si presta, non dovrebbe essere la norma. Come sembra lo sia allo Smom. Solo questo pomeriggio ha annunciato i tre titoli in uscita già il 25 settembre: consistono in quattro blocchi! La beneficenza, perché questo è l’obiettivo primo delle cartevalori melitensi, può essere fatta anche con un numero inferiore di foglietti, comunicati con buon anticipo e se possibile senza esagerare nei nominali, ma tenendo in mente il concreto tariffario.

Programma alla mano, attraverso un 5,40 euro verrà ricordato il fondatore dell’Ordine, ovvero il beato Gerardo Sasso, nel nono secolo della morte (questa volta è arrivata prima l’Italia). Con un 7,50 (contiene un esemplare da 3,60 e uno da 3,90) il pittore e incisore Giambattista Tiepolo nel duecentocinquantesimo anniversario della scomparsa (già è uscito il tributo del Vaticano, ma si aggiungerà quello di San Marino). Si sommano due confezioni da 4,80 ciascuna dedicate alla serie “La grafica nei manifesti pubblicitari”.

Quanto al primo titolo, stampato in cinquemila unità, utilizza un’incisione che ricorda il personaggio -si legge attorno al busto- come “rettore dello spedale di Gerusalemme”. “Consacrò con i confratelli la vita al servizio dei più bisognosi”, viene ricordato. “In pochi anni l’istituzione da lui fondata assunse dimensione europea e nel 1113 venne riconosciuta da papa Pasquale II e trasformata in ordine religioso”.

Dieci sanzioni segnalate negli ultimi giorni dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Buona parte delle quali, sei, interessano Poste italiane, già “colpita” dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato con 5 milioni per il recapito delle raccomandate.

In questi casi, però, la società guidata da Matteo Del Fante ha deciso di pagare subito, utilizzando così la formula scontata prevista dalla normativa in vigore. Riassumendo i provvedimenti, due le problematiche rilevate e ammesse dall’azienda. La prima -citata in quattro dei frangenti- riguarda numerose aperture in ritardo o chiusure in anticipo degli uffici, costate complessivamente 270mila euro. L’altra annota dispersioni di materiale; si sono contati 212 invii ad Ariccia (Roma), 450 a Bolotana (Nuoro), 250 a Reano (Torino), 323 a Sala Consilina (Salerno), 312 a San Giovanni Teatino (Chieti) e 30 chili a Lombardore (Torino). Totale, l’operatore ha pagato 60mila euro.

Anche Jet express (di Villa San Giovanni, Reggio Calabria) e Nexive (Milano) hanno saldato subito le rispettive multe, così da risparmiare. Nell’ordine: una, da 40mila, concerne le violazioni alla “Direttiva generale per l’adozione da parte dei fornitori di servizi postali delle carte dei servizi”; l’altra, da 10mila, per l’abbandono di 106 spedizioni rinvenute a Diano Marina (Imperia).

Aperti restano due faldoni: il primo coinvolge la spagnola Euroenvio courier, cui Agcom ha contestato l’infrazione del “Regolamento in materia di titoli abilitativi per l’offerta al pubblico di servizi postali” (30mila euro). La seconda è nei confronti di G3 worldwide mail Italy (Montano Lucino, Como) per l’inosservanza degli obblighi inerenti alla licenza individuale (35mila).

Possono piacere oppure no ma, in certe occasioni, rappresentano un modo diverso per celebrare qualcuno. È accaduto con la seconda emissione odierna, questa dedicata a Sandra Mondaini (1 settembre 1931 - 21 settembre 2010) e Raimondo Vianello (7 maggio 1922 - 15 aprile 2010, raffigurato con la divisa della squadra calcistica che prediligeva, l’Inter) nel decimo anniversario dalla loro scomparsa. Per l’occasione è stato coinvolto uno specialista, Bruno Prosdocimi. Suoi sono i ritratti che compaiono nel “B” da 1,10 euro, impiegabile per spedire cartoline e lettere ordinarie di primo scaglione nel Bel Paese.

Inserito nella serie “Le eccellenze italiane dello spettacolo”, è stato stampato in quattrocentomila pezzi autoadesivi con fogli da quarantacinque. L’annullo fdc si trova allo spazio filatelia di Milano, in via Cordusio 4.

“Per rappresentare un personaggio dello spettacolo in un francobollo bisogna essere davvero bravi, figuriamoci se i personaggi da ricordare nello stesso esemplare sono addirittura due”, annota nel bollettino illustrativo il componente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali Stefano Morandi. L’autore ha raffigurato gli attori cinematografici e televisivi “proprio come li abbiamo conosciuti noi e come sono rimasti nei nostri ricordi, con le loro indimenticabili espressioni, il consueto abbigliamento, le scene e i personaggi (Sbirulino, ndr) che li accompagnano, negli stessi colori davvero indovinati, allegri e senza tempo” (fine).

Dalla cultura alla protezione ambientale, dall’impegno sociale a quello politico… Ci sono tanti modi di intendere il settore; l’Italia postale l’ha rappresentato come se fosse una lastra da cimitero, impiegando il mero logo. Occasione persa per ricordare che Padova è la capitale europea del volontariato, “prestigioso riconoscimento -affermano nel bollettino illustrativo il sindaco, Sergio Giordani, e il presidente del locale Centro servizi volontariato, Emanuele Alecci- che per la prima volta arriva in Italia”.

Costituisce “una grande opportunità per far uscire allo scoperto il terzo settore, sottraendolo all’errata percezione di una sua scarsa rilevanza”. Ricostruire il tessuto sociale, impegnarsi in relazioni più autentiche, sperimentare nuovi contatti sono i grandi impegni che esso può assumere. E il capoluogo patavino? Resta una “città sociale”; lo dice la sua storia passata e recente. “Nel silenzio, stiamo infatti assistendo a numerose iniziative di ricostruzione di legami, che piano piano stanno contaminando tutta la comunità. Il desiderio che abbiamo è di contribuire a far sì che queste piccole gemme possano raggiungere tutto il Paese in un’ottica generativa, perché Padova 2020 sia anche l’occasione per riflettere sul nuovo ruolo che il volontariato e il terzo settore dovrebbero assumere oggi, che è proprio quello di essere una forza di civilizzazione: un’ultima uscita di sicurezza prima delle incertezze che potrebbe riservarci il futuro”.

Quanto al dentello, è un “Bzona1”; ciò vuol dire che è stato ideato per essere utile con cartoline e lettere ordinarie nei venti grammi destinate in Europa o nel Mediterraneo. Dal costo di 1,15 euro, si presenta autoadesivo, tirato in un milione di esemplari con fogli da quarantacinque. Serie di riferimento, “Il senso civico”. L’annullo del primo giorno è alle Poste centrali, in corso Garibaldi 25 (continua).

A Lucca le corrispondenze del brigante Giuseppe Musolino (notizia precedente) e presso il Museo del carbone a Serbariu, frazione di Carbonia (Sud Sardegna), la mostra filatelica in miniera. Mostra filatelica concretizzata da Graziano Lebiu e non a caso intitolata “Minatori e miniere tra lampade e sottosuolo. B’at zente asut’e terra cada die traballande”. Pure tale iniziativa rientra nelle “Giornate europee del patrimonio”.

Verranno proposti -è l’anticipazione- frammenti di storia specializzata raccontati da oltre duecento tra francobolli, buste e cartoline. Ricordando uomini “che hanno dovuto affrontare il buio delle gallerie e l’oscurità della sicurezza sul lavoro, che hanno sfidato le insidie dell’aria rarefatta e del grisou inodore, che hanno respirato polveri sottili e picconato spessi blocchi di carbone, che hanno vissuto il sottosuolo come una seconda casa, che della miniera erano strumenti e travi portanti allo stesso tempo”. Insomma, l’iniziativa costituisce “un’opportunità culturale capace di rappresentare intere comunità e i loro territori, intere generazioni industriali e operaie”.

Sarà proposta il 26 (inaugurazione alle ore 18) e il 27 settembre. L’esperienza, dal costo ridotto a 6,00 euro, prevede la visita guidata della galleria. Anche in questo caso, la prenotazione è obbligatoria, telefonando allo 0781.627.27 (i turni iniziano alle ore 10.15, 11.30, 12.45, 15 e 16.45). Come obbligatoria è la mascherina (fine).

Il brigante Giuseppe Musolino (1876-1956) venne processato a Lucca e il fondo che fa capo alla Procura conserva le cartoline e le lettere inedite che ricevette, in attesa della sentenza, durante la detenzione nel carcere di san Giorgio, quindi dall’aprile al luglio del 1902.

Tali corrispondenze potranno essere scoperte alla mostra che l’Archivio di stato proporrà il 26 settembre (peccato per il brevissimo tempo messo a disposizione), nel quadro delle iniziative per le “Giornate europee del patrimonio”.

Il dibattimento -spiegano gli organizzatori- fu per la città “occasione di intensi festeggiamenti ed ebbe una risonanza mediatica nazionale ed estera. In aula per la prima volta si dette voce alla nascente scienza psichiatrica e alla ricerca di nuovi metodi di indagine che spiegassero un caso, quello di Musolino, a cavallo tra crimine e giustizia sociale, follia e lucida premeditazione, ben presto trasformatosi in quel mito che ha accompagnato la sua figura fino ai giorni nostri”.

Per accedere all’allestimento di piazza Guidiccioni 8, l’ingresso è libero, risulta necessario prenotare la visita guidata di circa trenta minuti; tre le possibilità: ore 15.30, 16.30 e 17.30. Questi i recapiti telefonici, da contattare tra le 8 e le 12: 0583.49.14.65 dal lunedì al mercoledì, 0583.95.59.09 il giovedì e il venerdì. Obbligatori, naturalmente, mascherina, distanziamento sociale, controllo della temperatura corporea (continua).

Un’emissione curiosa, forse programmata con largo, troppo anticipo. È il foglietto che la Spagna oggi dedica alla generazione degli anni Dieci, frutto di un percorso in più puntate già segnalato nel passato. Sin qui, nulla di strano.

Le perplessità emergono esaminando i tre francobolli che contiene, i quali riportano altrettanti argomenti (scelti dai filatelisti, precisano da Madrid), poi sviluppati sul bordo. Il primo (taglio da 0,75 euro) è il più eclatante; cita il passaggio delle consegne, avvenuto il 19 luglio 2014, tra Juan Carlos I e il figlio Felipe VI. Di fatto rappresenta l’occasione per riproporre un ex monarca che negli ultimi tempi ha fatto discutere molto, tanto da costringerlo all’esilio. Un altro (1,45) rammenta la vittoria registrata dalla Nazionale di calcio al Campionato del mondo “South Africa 2010”, episodio accaduto l’11 luglio appunto del 2010 e già rappresentato con un altro blocco emesso solo cinque giorni fa! Più… tranquillo è il terzo dentello (1,55): ricorda l’incendio di Notre-Dame a Parigi del 15 aprile 2019. Importante, d’accordo, ma in un decennio non è avvenuto altro di rimarchevole nel Paese iberico?

L’ultimo soggetto fa anche da impronta di affrancatura per la cartolina collegata (prezzo di vendita: 3,00 euro), nel cui lato immagine appare una più neutra selezione di dentelli nazionali.

Ad Asiago (Vicenza) già è Natale. Almeno secondo il 50° Premio internazionale d’arte filatelica, voluto dal Circolo filatelico e numismatico “Sette Comuni” e riguardante le emissioni planetarie del 2019. I risultati sono stati rivelati nella tarda mattinata odierna. La giuria (Raúl Berzosa, Franco Filanci, Gian Antonio Stella, Maurizio Stella, Gaetano Thiene, Luca Vangelli e Marco Ventura) ha preferito il foglietto augurale emesso dal Portogallo il 22 ottobre contro 3,50 euro (la serie si completa con tre singoli da 0,53, 0,86 e 0,91). Porta il nome di Jorge Macedo e offre una particolarità: la stella posizionata sopra la capanna contiene un diodo luminoso che si attiva mediante una “app”. La commissione ha apprezzato il “modo insolitamente originale dal punto di vista creativo, grafico e anche tecnico con cui è presentata la classica iconografia”.

Il miglior contributo al turismo è stato individuato nei quattro tagli (due da 3,10 e gli altri da 8,60 kune), sempre in blocco (o anche in libretto e in fogli da dieci uguali), che la Croazia il 10 giugno ha dedicato ai laghi di Plitvice. Vi hanno lavorato Tomislav-Jurica Kačunić e Ivana Vučić, utilizzando fotografie scattate da Ivo Pervan, Mario Romulić e Dražen Stojčić.

Per il percorso dedicato all’ambiente si è fatta notare l’Armenia attraverso il 350 dram PostEurop distribuito dal 21 maggio con una rondine comune, rappresentata ispirandosi alle tradizionali miniature. Porta il nome di Ashkhen (Mila) Khandzratsyan.

Il riconoscimento dell’Accademia olimpica è andato al Vaticano, che il 4 novembre ha ricordato i tre secoli e mezzo della morte di Rembrandt Harmenszoon van Rijn. L’1,15 euro in minifoglio da sei raffigurante il pittore è dovuto a Marina Richterová.

Infine, ecco l’Accademia italiana di filatelia e storia postale: ha privilegiato, per la sua creatività, un francobollo d’Austria, agli sportelli dal 27 settembre; lo 0,90 euro accoglie uno scatto di Anna Jermolaewa, poi impaginato da Regina Simon.

Ma è di Maria Carmela Perrini il dipinto che appare sul foglietto, emesso formalmente oggi, nel secolo e mezzo dalla breccia di porta Pia? Parrebbe di sì, visto che il suo nome compare ai margini dell’opera. In realtà, la realizzò Carel Max Quaedvlieg ed ora è conosciuta come, appunto, “La breccia di porta Pia”. La stessa mancanza di informazioni caratterizza i quattro francobolli contenuti nel blocco ed è un peccato. Dall’alto in basso, citano la copia custodita nel Museo storico dei bersaglieri del monumento dovuto a Publio Morbiducci ed esposto nel piazzale antistante la famosa porta (la bandiera di sfondo, però, è l’attuale); la facciata interna della stessa; il logo del raduno che i fanti piumati avrebbero dovuto tenere nel 2020 a Roma (è stato rinviato all’anno prossimo per il coronavirus); il lavoro “I bersaglieri” di Michele Cammarano, conservato alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea presente nella capitale.

Le cartevalori, autoadesive, portano la lettera “A”; significa che possono essere impiegate per gli invii prioritari (o di posta1) compresi nei cento grammi e destinati in Italia; costano 2,80 euro ciascuno. Quanto alla tiratura, si tratta di duecentomila blocchi. L’annullo del primo giorno è appoggiato al Roma Vr, raggiungibile in piazza San Silvestro 19.

Nel bollettino illustrativo il presidente dell’Associazione nazionale bersaglieri, generale di brigata Ottavio Renzi, spiega la storia del corpo, creato dal re di Sardegna Carlo Alberto il 18 giugno 1836 su iniziativa dell’allora capitano dei granatieri Alessandro La Marmora. L’obiettivo era disporre di un combattente “addestrato ad azioni rapide, operante in piccoli gruppi capaci di sviluppare intensità e precisione di tiro, facendo della sorpresa e della velocità le proprie caratteristiche”. Di richiamo in richiamo, arriva ai tempi attuali.

Due proposte diverse, ma che in fondo hanno un unico filo conduttore: scoprire cosa “nascondono” i francobolli e gli oggetti postali. Proposte entrambe gratuite ma per le quali è obbligatoria la prenotazione. Unico il punto di incontro: una sala messa a disposizione dal Circolo della stampa di Trieste; si trova al primo piano di corso Italia 13.

Il 25 settembre l’Unione stampa filatelica italiana, insieme all’Ordine dei giornalisti del Friuli-Venezia Giulia, proporrà il corso di formazione professionale “Stampa filatelica e cronaca postale. Giornalismo di nicchia, fra specializzazione e opportunità”. È in programma dalle ore 10 alle 13, replicato tra le 14 e le 17. Gli iscritti all’Ordine si prenotano tramite la piattaforma Sigef; verranno riconosciuti tre crediti. La sessione pomeridiana è aperta anche a tutti gli altri interessati, che devono contattare la mail comunicazione@usfi.eu.

Il giorno seguente, dalle 9 alle 14, l’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus e l’Associazione italiana di storia postale firmeranno il “XVIII Colloquio di storia postale”. Dodici specialisti, ovvero studiosi, cultori della materia e docenti, interverranno con brevi relazioni su un unico tema: “Gentilezze e odi postali” (scrivere a segreteria@issp.po.it).

Sono 172 pagine di formato “A4” in brossura che repertoriano quanto noto all’autore, un esperto del campo, fino al 1997, quando la raccolta venne confezionata da Abafil. Raccolta che rimane un riferimento per quanti vogliono approfondire l’argomento andando oltre al semplice catalogo.

È “Bibliografia filatelica e storico-postale ragionata - Lombardia-Veneto” di Vito Salierno, prezzo di copertina 10,00 euro, ora in promozione a 3,00. Considera oltre milletrecento tra libri e soprattutto articoli individuati attraverso una settantina di fonti, non solo italiane, e listati secondo il cognome dell’artefice.

L’inesistenza di un riferimento del genere -si legge in prefazione- “ha portato spesso gli studiosi e i collezionisti a ricerche estenuanti, incomplete e parziali, anche perché nelle biblioteche pubbliche le riviste filateliche sono la cenerentola e in quelle dei circoli sono in genere limitate essendo biblioteche formatesi con donazioni”. Insomma, “non rimaneva altro che consultare la memoria del singolo, in genere specialista, o fare ricorso ad uno spoglio di periodici e indici; senza peraltro parlare delle pubblicazioni di difficile reperimento quali numeri unici, cataloghi di mostre e simili”.

Nuova tappa con il tributo dentellato per la capitale italiana della cultura; ora -visto quanto è accaduto con il coronavirus, il discorso si estende anche al 2021- tocca a Parma: il francobollo sarà disponibile dal 22 settembre.

Il bozzetto è stato fornito dal protagonista, nel caso specifico il Comune. Propone il battistero, capolavoro architettonico che armonizza l’architettura romanica e la gotica, già rappresentato perlomeno nel 10 lire del 19 novembre 1951 (figura nella serie dedicata a Giuseppe Verdi) e nel 60 centesimi del 13 gennaio 2007 (cita direttamente la cattedrale). Nella nuova vignetta si aggiunge il logo per l’iniziativa che ha motivato la carta valore.

Al solito si tratta di un autoadesivo, raccolto in fogli da quarantacinque esemplari con tiratura fermata a quattrocentomila pezzi. Sarà in vendita a 1,10 euro, essendo un “B” e destinato, ad esempio, ad affrancare cartoline e lettere ordinarie di primo porto da spedire nel Paese.

Bravi alla Posta svizzera che riescono a intrattenere persino su un argomento “arido”, come potrebbe essere il codice di avviamento postale. Il quale, oltre le Alpi, si chiama npa, ovvero numero postale d’avviamento. E c’è pure il quiz!

Nel Paese venne introdotto lungo il 1964 e ancora oggi la base resta immutata, anche se i macchinari adesso sono in grado di separare in anticipo gli invii, con precisione fino al livello del numero civico.

“Località numerata, lettera accelerata”: era lo slogan della struttura che allora si chiamava Poste, telefoni e telegrafi. La popolazione -racconta dalla sede Jacqueline Bühlmann- si meravigliò non poco quando, cinquantasei anni fa a Losanna presso l’Esposizione nazionale, venne presentata la prima smistatrice. Costituiva la soluzione a un’emergenza: fra il 1949 e il 1964, il boom economico aveva fatto raddoppiare il volume delle lettere spedite, fino a toccare gli otto milioni di invii al giorno. Al tempo stesso c’era una carenza di collaboratori qualificati che separassero manualmente e conoscessero a memoria la “geografia dei postini”. Da qui la decisione di adottare un codice.

Tali cifre, quattro, non seguono i confini politici interni, ma i percorsi logistici; attualmente la più bassa è il 1000 di Losanna, la più alta il 9658 di Wildhaus (San Gallo); in totale sono circa 4.400. Il primo valore segnala il raggio d’avviamento (di fatto, la regione) che sul territorio si sviluppa da ovest verso est; il secondo indica il comparto; il terzo ha perso significato perché riguardava le tratte ferroviarie e degli autobus; il quarto identifica la località.

Gli npa vengono assegnati anche alle caselle postali o alle ditte di una certa dimensione; quello della Posta, per dire, è il 3030 Berna. Ogni anno vengono attribuite una o due nuove stringhe, mentre altre decadono, per esempio quando dei quartieri si espandono fondendosi. In ogni caso, secondo gli specialisti, gli abitanti si identificano con tali contrassegni: anche davanti a modifiche o cancellazioni, vengono utilizzati ancora per anni (fine).

Un occhio alle variazioni che Poste italiane introdurrà il 21 settembre; riguardano il codice di avviamento postale, per il quale verrà introdotto il secondo aggiornamento del 2020.

Questa volta le modifiche non riguardano scelte amministrative, tipicamente i comuni che si fondono. Citano soltanto strade. Quelle segnalate si trovano soprattutto a Messina, Palermo e Parma; in subordine a Cesena, La Spezia, Perugia, Pesaro, Roma. Pochi, per l’esattezza sei, i cambiamenti numerici che incombono solo su una parte della specifica via: tre casi si trovano a Messina, i restanti a Bologna, Palermo e Parma.

Va ricordato che l’azienda riconosce agli utenti sei mesi di tempo in cui vecchio e nuovo cap possono coesistere senza problemi (continua).

Dal 21 settembre (parte anticipata al 14) un altro, denso, elenco di uffici che rivede i giorni o gli orari di accesso da parte del pubblico dopo le chiusure per il coronavirus. Poste italiane, comunque, presenta le modifiche come “potenziamenti successivi al piano estivo”.

Le casistiche sono diverse: apertura per sei mattine alla settimana, un non meglio specificato “incremento giornate di apertura”, qualche riattivazione del doppio turno, in alcuni frangenti riguardante solo la parte commerciale.

Tra le oltre seicento sedi coinvolte ecco, tanto per citarne alcune, Alberona (Foggia), Avellino 1, Avezzano 2 (L’Aquila), Cagliari 3, Calcara (frazione di Valsamoggia, Bologna), Capri (Napoli), Carini (Palermo), Castelrotto (Bolzano), Coreglia Antelminelli (Lucca), Cortona (Arezzo), Este (Padova), Foligno 4 (Perugia), Gaeta 1 (Latina), Genova 7, Lancenigo (Villorba, Treviso), Menfi (Agrigento), Milano 110, Panettieri (Cosenza), Pescara 9, Pollastra (Bosco Marengo, Alessandria), Pontida (Bergamo), Riccione (Rimini), Rodallo (Caluso, Torino), Roma 181, Sagrado (Gorizia), Veglie (Lecce), Villa d’Agri (Marsicovetere, Potenza).

In una data per ora sconosciuta, ma sempre nel 2020, saranno ricordati, con altrettanti francobolli, quattro magistrati uccisi nel 1980: i tributi riguardano Gaetano Costa, Guido Galli, Nicola Giacumbi, Girolamo Minervini. In compenso, senza alcuna spiegazione, sono scomparse dall’elenco le due serie turistiche, sia la tradizionale che avrebbe dovuto valorizzare Bologna, Norcia (Perugia), Maratea (Potenza), La Maddalena (Sassari), sia quella -più misteriosa- per le città di Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Venezia.

Oltre a queste variazioni eclatanti, il programma è stato integrato con qualche data e qualche valore (ma altri titoli restano incompleti). E sbuca la terza congiunta, sempre con piazza San Pietro: riguarda il già noto tributo per l’Ispettorato di pubblica sicurezza “Vaticano”. Da segnalare l’“ingorgo” dell’1 dicembre, quando dovrebbero debuttare addirittura tre titoli: “G20”, “Giornata mondiale per la lotta all’aids”, Natale…

Come sempre, il programma integrato è scaricabile gratuitamente dalla “home page” di “Vaccari news”.

“La Terra e gli uomini”: s’intitola così una nuova serie definita dalla Francia, la cui prima tappa è in prevendita con oggi (dal 21 la distribuzione).

Il tema attuale, declinato in quattro francobolli da 0,97 euro raccolti in foglietto, è “Vivere insieme”. Le immagini sono dovute a Arnaud Tracol, Baptiste Stephan e Three Koma. Raccontano di educazione, qualità della vita, uguaglianza e appunto vivere insieme.

“Non ereditiamo la Terra dai nostri genitori, la prendiamo in prestito dai nostri figli”. Era la visione profetica dello scrittore e pioniere del corriere aereo Antoine de Saint-Exupéry. Da tale approccio il percorso, attraverso il quale “La poste vuole testimoniare il suo impegno sociale e formare i cittadini al rispetto del pianeta, che ci nutre, ci protegge, ci fornisce energia e semplicemente ci permette di vivere insieme”.

Alcune settimane, le presenti, di sperimentazione per testare modelli e allestimenti, pensando ai prossimi appalti. È quanto ha deciso Poste italiane impiegando, ai centri di distribuzione Roma Eur e Torino Reiss Romoli, nonché al centro di smistamento presente nel capoluogo piemontese, sei nuovi mezzi. O, meglio, sei mezzi Fiat adattati così da aumentare la capacità di carico per le lettere e soprattutto per i pacchi, pur mantenendo la facilità di utilizzo, l’ergonomia e la necessaria sicurezza.

La “Panda” e il “Fiorino” sono stati ripensati in modo da inserire le cassette con gli oggetti da recapitare anche sul sedile del passeggero (tale aspetto riguarda pure la “Panda van”) o, nel bagagliaio, su un doppio livello grazie a una mensola; inoltre si sta provando un pianale con un forte attrito, in modo da tenere fermo quanto depositato. Il furgone “Doblò” è stato dotato di ripiani “a forchetta” o ribaltabili. Questi ultimi risultano in prova pure sul “Ducato”.

Tra i francobolli italiani ritorna un lavoro del pittore e disegnatore Bruno Prosdocimi, già “assoldato” per il “Bzona1” natalizio dell’1 dicembre 2018. È stato lui a rappresentare -tramite una caricatura- gli artisti televisivi e cinematografici Sandra Mondaini (classe 1931) e Raimondo Vianello (1922), entrambi scomparsi dieci anni fa.

L’omaggio, programmato per il 21 settembre, consiste in un “B”, utile dunque davanti a cartoline o lettere ordinarie nei venti grammi da spedire nello Stivale. Appartenente al percorso “Le eccellenze italiane dello spettacolo”, si presenta come autoadesivo e in fogli da quarantacinque esemplari. Quanto alla tiratura, la macchina ha finito di stampare una volta giunta a quota quattrocentomila.