quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
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Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
- i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
- l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
- i comunicati diramati alla stampa;
- l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
Lo staff di "Vaccari news"
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Tra i 670 beni da visitare nel fine settimana, il Bergamo Centro ed il Rovigo Popolo. È la “XX Giornata Fai di primavera”
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Uno degli annulli impiegati per l'iniziativa |
Chiese, aree archeologiche, palazzi istituzionali, borghi, percorsi naturalistici... È la “XX Giornata Fai di primavera”, questa volta annunciata per il 24 ed il 25 marzo, iniziativa che in tutto il Paese aprirà 670 beni con visita a contributo libero. “Un grande spettacolo di arte e bellezza dedicato a tutti coloro che hanno a cuore il patrimonio artistico e naturalistico italiano”, annunciano i promotori. Nella lista, anche qualche ufficio postale di pregio architettonico. Come il Bergamo Centro, collocato in via Locatelli 11 e scopribile sabato tra le 14.30 e le 17.30 nonché domenica tra le 9.30 e le 17.30 (sabato alle 15 e alle 16, domenica alle 10 e alle 11, previste conversazioni sull’edificio e le sue caratteristiche). Progettato dall’architetto Angiolo Mazzoni e inaugurato il 28 ottobre 1932, ha mantenuto inalterata la sua funzione. Lo caratterizza l’impianto monumentalistico, tipico dell’epoca. L’interno, che è stato oggetto di un recente restauro, rivela una raffinata esecuzione di finiture marmoree, di arredo con lampade e infissi nonché due enormi opere pittoriche di Mario Sironi. Oppure il Rovigo Popolo, collocato nella città omonima in corso del Popolo 192. Potrà essere visitato sabato dalle 14.30 alle 18.30, domenica nelle fasce 10-13 e 14.30-18.30 (solo su prenotazione telefonando al 339.780.79.09 o inviando una e-mail a delegazionefai.rovigo@fondoambiente.it; occorre presentare un documento d’identità all’ingresso, mentre le visite guidate si avvicendano ogni 45 minuti). L’immobile, anch’esso rinnovato da non molto, è composto da tre volumi: il principale ha forma di esagono e si sviluppa su tre piani; i restanti, laterali, si ergono su due livelli. Venne realizzato tra il 1929 e il 1930 secondo i disegni dell’architetto Roberto Narducci. In entrambe le sedi verrà impiegato un annullo speciale con il logo del Fondo ambiente italiano, sabato tra le 14.30 e le 17.30 a Bergamo, domenica negli orari 10.15-13 e 14-17.45 a Rovigo.
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Le sedi postali coinvolte; a sinistra, quella lombarda |
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Dal 23 al 28 marzo Benedetto XVI si recherà in visita apostolica nell’America Centrale. Due gli annulli
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Messico e Cuba: sulle orme di Giovanni Paolo II, che già raggiunse gli stessi Paesi (il primo nel 1979, 1990, 1993, 1999 e 2002; il secondo nel 1998), domani Benedetto XVI volerà oltre l’oceano Atlantico in un nuovo viaggio apostolico. L’itinerario comincerà dal grande Stato continentale dove incontrerà, fra l’altro, i vescovi locali e latinoamericani. Poi, lunedì 26, attraverserà il mare atterrando nell’isola caraibica. Qui parteciperà alle celebrazioni per i quattro secoli trascorsi dal ritrovamento della Virgen de la Caridad del Cobre e, soprattutto, vedrà i vertici politici ed i fedeli di una realtà che resta difficile. Prima di guadagnare, il giorno 29, l’Europa. L’esperienza sarà ricordata già dal Vaticano con due annulli; propongono la Basilica di San Pietro e le carte geografiche dei territori che si accinge a visitare.
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I due annulli pronti ad essere impiegati |
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Dopo la fase sperimentale dello scorso anno, tutti i portalettere possono recapitare il dispositivo, facendolo pagare contrassegno
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Il mercato degli operatori virtuali è controllato per il 50,8% da Poste mobile |
Sempre più prodotti e servizi a domicilio, secondo il nuovo approccio della società diretta da Massimo Sarmi. Persino la sim di Poste mobile può essere richiesta a distanza e portata a casa o in ufficio dall’addetto. Il servizio, avviato sperimentalmente nell’ottobre 2011 in collaborazione con Poste italiane, oggi è a regime, copre l’intero territorio nazionale ed è gratuito, sottolineano dalla compagnia telefonica del gruppo. Basta telefonare al numero 160 o richiedere un contatto tramite il sito dell’azienda compilando l’apposito modulo. Ricevuta la prenotazione, l’operatore raccoglie i dati dell’interessato e fornisce le informazioni sulle tariffe, sui tempi di consegna e sulla procedura burocratica. Poi il portalettere recapita la sim, ritirando la documentazione contrattuale e incassando il pagamento tramite contrassegno. La pratica, quindi, viene lavorata e, quando completata, il cliente riceve un sms di notifica, che gli permette di impiegare l’apparecchio. “L’attivazione di questo nuovo canale di vendita -ha sottolineato la responsabile marketing di Poste mobile, Daniela Manuello- ci consente di soddisfare un target di clientela complementare”. Sono, cioè, tutti coloro che, magari per motivi di tempo, non frequentano abitualmente l’ufficio postale. Nel mercato nazionale delle telecomunicazioni gli operatori virtuali rappresentano una quota pari al 4,4%, e superano in totale i quattro milioni di utenti. Il 50,8% di loro ha scelto Poste mobile.
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Pubblicato in “Gazzetta ufficiale” il decreto che formalizza le competenze attribuitegli dal ministro Corrado Passera
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Il sottosegretario Massimo Vari (foto: Mise) |
Già era intervenuto nel settore a rappresentare il ministro Corrado Passera, ad esempio rispondendo alla commissione della Camera in merito all’interrogazione presentata da Tino Iannuzzi del Pd riguardante la bollatura delle corrispondenze. Ma ora c’è il quadro normativo di riferimento: salvo le competenze riconosciute ai dirigenti, il sottosegretario al dicastero dello Sviluppo economico Massimo Vari si occuperà di poste, telecomunicazioni, comunicazione elettronica, reti multimediali, informatica, telematica, radiodiffusione sonora e televisiva, tecnologie innovative applicate al settore delle comunicazioni. Lo prevede il decreto del 14 febbraio, pubblicato ieri sera in “Gazzetta ufficiale”. In queste materie deve definire i criteri generali concernenti gli ausili finanziari e la determinazione di tariffe, canoni e analoghi oneri a carico di terzi; le richieste di parere al Consiglio di stato nei procedimenti relativi ai ricorsi straordinari al presidente della Repubblica; le risposte agli atti di sindacato politico ispettivo in rappresentanza del ministro; la firma dei decreti riguardanti variazione di bilancio sui capitoli dei relativi centri di costo. Segue, inoltre, i lavori parlamentari, sia nelle assemblee sia nelle commissioni. Il ministro può delegargli la presidenza dei gruppi di lavoro e dei comitati operanti nell’ambito delle materie delegate, nonché l’esercizio di attività inerenti i rapporti internazionali, oppure con organi costituzionali o ausiliari del Governo. Massimo Vari è stato nominato sottosegretario dal Consiglio dei ministri il 28 novembre 2011. Nato a Frosinone il 23 ottobre 1937, è vicepresidente emerito della Corte costituzionale, presidente onorario della Corte dei conti, già componente della Corte dei conti europea ed avvocato. È autore di varie pubblicazioni, alcune in tema di diritti fondamentali e sul processo di integrazione europea. Con un provvedimento analogo, l’altro sottosegretario del Mise, Claudio De Vincenti è stato delegato formalmente a trattare gli affari relativi ad energia, liberalizzazioni e semplificazioni, situazioni di crisi industriali.
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Il francobollo offre il piede dell’atleta, mentre il foglietto raffigura lo schema di un’azione
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Uno dei quattro esemplari per “London 2012” |
Un invito a divertirsi con il calcio che vale 1,71 euro. È quello formulato ieri da Cipro. L’operatore nazionale, Cyprus post, ha lanciato un foglietto che si fa notare, al contrario della contestuale emissione per “London 2012”, caratterizzata da anonimi atleti impegnati agli anelli, nel tennis, nel salto in alto e nel tiro (tagli da 22, 26, 34 e 43 centesimi). Il blocco contiene un solo francobollo, al solito tondo, ma non raffigura la palla. In primo piano vi è il piede del calciatore che appoggia su quello che potrebbe considerarsi l’oggetto del desiderio. La scena si comprende meglio osservando l’insieme, dove le estremità dello sportivo sono associate ad un campo da gioco in cui è disegnata un’azione. “È lo sport più popolare nel mondo intero”, ammettono da Nicosia. Non a caso, è considerato il re di tutte le discipline. Rappresenta un fenomeno sociale che conta su una tradizione ed una storia ricche, malgrado il pesante aspetto commerciale. Gli appassionati sono particolarmente motivati e per numerosi bambini tale attività costituisce una scappatoia all’indigenza, mentre per altri è un’occupazione salutare.
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Il foglietto calcistico |
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La serie ordinaria uscita nel 1950 costituisce la partenza del libro di Francesco Giuliani
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Le diciannove prose si richiamano ai francobolli dell'ordinaria
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Chi l’avrebbe detto che la serie ordinaria di Corrado Mezzana emessa il 20 ottobre 1950 e criticata poiché, sostanzialmente, non rispecchiava più la realtà di quando raggiunse gli sportelli, una sessantina d’anni dopo sarebbe diventata la base per un’attività espressiva? A firmare quest’ultima è stato Francesco Giuliani, docente liceale e contrattista di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Foggia. Ha utilizzato i diciannove esemplari dell’“Italia al lavoro” per scrivere altrettante prose legate alle regioni di allora. È “La fucina, la vendemmia e il legname” (64 pagine con illustrazioni a colori, 10,00 euro, Edizioni del rosone). Richiamando nel titolo il taglio minore della serie, cioè il 50 centesimi, il 30 lire dedicato alla sua Puglia, il valore più alto da 200 lire. Ogni carta valore -anticipa l’autore- “riproduce un’attività lavorativa caratteristica, ma non esclusiva, di una delle regioni... I conti tornano, a dispetto delle apparenze, se solo pensiamo che l’Abruzzo e il Molise in quell’anno erano ancora uniti”. Riviste oggi, quelle vignette “appaiono come l’ultima testimonianza di un’Italia tradizionale, prossima alla repentina scomparsa”. Molte persone di lì a pochi anni sarebbero finite nelle industrie del Nord o all’estero. Intanto, però, i dentelli “tessevano l’elogio di un mondo tradizionale, popolato da placide greggi e da lenti buoi di carducciana memoria, caratteristica, questa, che li rende ricchi di fascino e di suggestione. Sono, insomma, più vecchi di quanto realmente lo siano, visti i cambiamenti intervenuti nella seconda parte del Novecento, e intrinsecamente poetici”. Il volume si completa con un racconto, “I francobolli di Didimo”, ispirato alla stessa passione per la filatelia.
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Firmata ieri con la Camera di commercio nazionale una convenzione volta, in ultima analisi, a far conoscere meglio filatelia e numismatica
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Più visibilità per l’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica sammarinese e per i prodotti che firma. È il taglio delle iniziative concretizzate dal presidente Pier Orazio Pignatta e dal direttore Marino Manuzzi. Ieri, ad esempio, è stata sottoscritta una convenzione con la Camera di commercio nazionale, nell’incontro rappresentata dal presidente Simona Michelotti e dal direttore generale Massimo Ghiotti. L’accordo intende avviare una collaborazione sulla serie “Made in San Marino”, così da -viene spiegato- “mettere in campo una sinergia di mutua reciprocità, nella quale specifiche competenze, conoscenze e relazioni possano diventare patrimonio comune”. Programma alla mano, l’emissione dovrebbe debuttare prima delle vacanze, in modo da sottolineare il mezzo secolo della Ceramica Faetano. Ma non è che una prima tappa, in quanto il percorso avrà cadenza annuale. In più, l’Aasfn fornirà a titolo gratuito annate filateliche e monete divisionali in argento e bronzo da regalare alle delegazioni estere e agli ospiti della medesima Camcom. Un’analoga politica di sistema sta per coinvolgere il sito Libertas e il Convention & visitors bureau. Lo scopo dell’Azienda è “promuovere un rilancio ed un sostegno alla volontà di protagonismo della più antica Repubblica del mondo, attraverso un percorso capace di coinvolgere le realtà più interessanti e vivaci del Titano. Monete e francobolli, del resto, sono da sempre veicolo per la promozione di importanti messaggi culturali, strumento per la divulgazione di tradizioni, ed «opere» privilegiate per le commemorazioni più vicine allo spirito di libertà e giustizia dei cittadini della Repubblica”.
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La firma della convenzione. Da sinistra, direttore e presidente della Camera di commercio sammarinese (Massimo Ghiotti e Simona Michelotti), presidente e direttore dell'Aasfn (Pier Orazio Pignatta e Marino Manuzzi)
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Niente etichette, ma grappoli e vigneti per i quindici dentelli dedicati ad altrettante qualità a denominazione di origine controllata e garantita
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Gradevoli le immagini della serie inserita nell’ambito del “Made in Italy” e dedicata ai vini a denominazione di origine controllata e garantita. Anche se permangono le riflessioni che “Vaccari news” ha pubblicato un mese fa, quando si conobbero i titoli delle qualità scelte: quindici, uno per regione e per francobollo. Lasciando fuori Calabria, Liguria, Molise, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta. In pochi, però, si accorgeranno delle assenze, in quanto le indicazioni regionali non compaiono nei testi. Qualche perplessità anche per la confezione: il foglio unico contenente la serie completa è certo utile per i collezionisti. Risulta scomodo, invece, nel caso qualche realtà produttiva intendesse promuovere il prodotto che vende attraverso la corrispondenza aziendale. Le cartevalori, e non è una novità, costano 60 centesimi ed arriveranno il 24 marzo nell’ambito di “Milanofil”; sono autoadesive e prodotte ciascuna in un milione di esemplari. Non offrono le etichette, che giocoforza dovrebbero privilegiare quale precisa ditta, ma puntano ad una inquadratura costante: il grappolo d’uva ed il vigneto che si perde in un panorama tipico. Quindi, i singoli nomi, nel seguente ordine: Aglianico del Vulture Superiore (Basilicata), Cannellino di Frascati (Lazio), Barolo (Piemonte), Greco di Tufo (Campania), Brunello di Montalcino (Toscana), Montepulciano d’Abruzzo colline teramane (Abruzzo), Colli Orientali del Friuli Picolit (Friuli-Venezia Giulia), Montefalco Sagrantino (Umbria), Prosecco Conegliano Valdobbiadene Superiore (Veneto), Vernaccia di Serrapetrona (Marche), Cerasuolo di Vittoria (Sicilia), Vermentino di Gallura (Sardegna), Moscato di Scanzo (Lombardia), Romagna Albana (Emilia-Romagna) e Primitivo di Manduria dolce naturale (Puglia). Sui bordi, ancora uva, bicchieri pieni e logo del salone collezionistico. Ben nove gli autori coinvolti: Fabio Abbati, Cristina Bruscaglia, Rita Fantini, Gaetano Ieluzzo, Silvia Isola, Anna Maria Maresca, Giustina Milite, Maria Carmela Perrini e Tiziana Trinca. Una, in qualche modo esaustiva, è la firma del bollettino illustrativo, quella del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania. Quindici (cui si aggiunge quello impiegato proprio a “Milanofil”) gli annulli, utilizzati negli uffici postali o nei relativi sportelli filatelici di Rionero in Vulture (Potenza), Frascati (Roma), Alba (Cuneo), Avellino De Sanctis, Montalcino (Siena), Mosciano Sant’Angelo (Teramo), Cividale del Friuli (Udine), Montefalco (Perugia), Pieve di Soligo (Treviso), Serrapetrona (Macerata), Ragusa Centro, Monti (Olbia-Tempio), Scanzorosciate (Bergamo), Faenza (Ravenna) e Manduria (Taranto). Testo aggiornato il 22 marzo 2012.
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I quindici francobolli sono raccolti in foglio unico |
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Il primo decollo con un volo di linea da Orio al Serio avvenne il 21 marzo 1972. Oggi l’annullo
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Il manuale del quarantesimo |
Il primo volo commerciale data 21 marzo 1972, ed esattamente quarant’anni dopo ad Orio al Serio (Bergamo) è festa. Festa che si presenta anche marcofila, come dimostra l’annullo speciale introdotto questa mattina alle ore 7 e in uso fino alle 21 presso l’aeroporto che ha come nome -a dirla tutta poco noto- “Il Caravaggio”. L’ufficio avanzato messo a punto da Poste italiane è stato collocato ai banchi dei check-in 14 e 15, situati nell’area pubblica del terminal delle partenze. E si fa notare perché la promozione dell’iniziativa è diffusa utilizzando anche gli schermi che, di norma, annunciano soltanto decolli, atterraggi ed informazioni di servizio. Il manuale raffigura un gigante del cielo mentre si stacca dal terreno. Accanto ai testi commemorativi che spiegano la ricorrenza, sono stati aggiunti il globo terrestre e la ragione sociale di Sacbo, la società che gestisce la stazione famosa soprattutto per i voli economici che collegano l’Italia del Nord a numerose località del pianeta.
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Oggi il banco dell’aeroporto è stato trasformato in postazione postale |
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Rivelati, finalmente, immagine e dettagli del blocco per il centocinquesimo della ex moneta nazionale. L’emissione arriverà fra due giorni
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Il tema della serie, la lira italiana nel centocinquantesimo dall’unificazione del sistema monetario nazionale, poteva permettere di ricordare anche un altro anniversario, più attuale: il decennio da quando nelle tasche dei cittadini sono arrivati spiccioli e banconote in euro. Ma così non è andata, perché Roma ha voluto guardare soltanto al passato più lontano. Ciò che conta, a questo punto, è avere dati e conferme che l’emissione giungerà davvero: è attesa, infatti, fra due giorni, il 23 marzo! Com’era stato annunciato il 23 febbraio, il singolo francobollo inizialmente previsto non sarà solo: in totale arriveranno tre tagli non autoadesivi da 60 centesimi. L’emissione è raccolta in foglietti tirati per due milioni di copie. Le vignette -piuttosto infelici- puntano ad alcuni spiccioli da una lira, distribuiti dopo la promulgazione della legge protagonista, datata 24 agosto 1862. Da sinistra a destra si vedono i rovesci di quella in argento del 1863 (associata all’Italia turrita, ripresa da una medaglia di Pio Tailetti degli anni Trenta del secolo scorso), della prima d’età post bellica risalente al 1946 (contribuisce a comporre il numero 150) e di un’altra in argento del 1862. Sui bordi, l’emblema della Repubblica e il logo di Poste. All’insieme vi hanno lavorato Elisa Rizzo (per il primo esemplare a sinistra), Rosario Luca Salvaggio e Serena Macaluso (secondo) e ancora Salvaggio (terzo); tutti fanno capo alla Scuola dell’arte della medaglia operativa in seno all’Ipzs. Gli annulli fdc fanno riferimento al Milano Isola (così da averlo disponibile a “Milanofil”) e allo spazio filatelia di Roma; ancora ignoto è il nome di chi si occuperà del bollettino illustrativo. Aggiornamento del 26 giugno 2012: il bollettino illustrativo è firmato dal presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali, Angelo di Stasi.
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Il foglietto, atteso fra due giorni |
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Fra due giorni l’apertura del salone: l’area commerciale, il programma degli incontri, la parte espositiva
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Tra gli annulli, questo, tedesco, che richiama la Scala |
Ancora non si sa nulla dei francobolli tricolori che dovrebbero uscire, settimana scorsa ridotti a due voci, cioè al foglietto per la lira (atteso il 23 marzo) e alla maxi serie riguardante i vini (il 24). Intanto, per “Milanofil”, il salone del francobollo firmato da Poste italiane, è possibile dare un quadro di massima. Il punto di riferimento è Fiera Milano city, con ingresso gratuito da via Gattamelata 5; sarà raggiungibile dal 23 al 25 marzo nella fascia oraria 9.30-18.30, avendo presente che domenica, giorno in cui si svolgeranno “Stramilano” e “Domenicaspasso” (con blocco delle auto dalle 10 alle 18), chiuderà alle 14. L’iniziativa ruota attorno al convegno commerciale, al quale parteciperanno una cinquantina di operatori fra cui Vaccari srl e, come Amministrazioni postali, quelle dell’area (Italia, San Marino, Vaticano, Smom) nonché Germania e Svizzera. Presenti, inoltre, gli stand di diversi sodalizi. L’inaugurazione è fissata per le ore 15 di venerdì 23 in sala verde 1, mentre gli incontri sono concentrati su sabato 24. Quando saranno protagonisti alle ore 10 la Collezionisti italiani di francobolli ordinari (consiglio direttivo in sala presidenza), alle 11 l’Associazione italiana di astrofilatelia (assemblea in sala verde 2) e l’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani (assemblea in sala verde 1), alle 12.30 il Lions club filatelico italiano (assemblea in sala presidenza), alle 13.30 l’Unione italiana collezionisti olimpici e sportivi (assemblea ordinaria e straordinaria in sala verde 1) e l’Unione stampa filatelica italiana (consiglio direttivo in sala verde 2, cui alle 15 seguirà un incontro informale con i soci), alle 16 l’Associazione italiana di aerofilatelia (assemblea in sala verde 1). Domenica 25, infine, alle 10 si terrà la premiazione del XV Campionato cadetti (sala verde 1) e alle 10.30 comincerà il confronto con i giurati (sala giuria). La parte espositiva, al solito, si presenta ampia. Fra le diverse sezioni, da una parte, appunto, i cadetti (nelle specialità “Francobolli & C.”, “La posta”, “Le storie”, “Giovani” e “Minicollezioni”), dall’altra le mostre di Associazione italiana di storia postale e Unione filatelica lombarda, nonché “Verso Londra 2012”, firmata dall’Uicos. Prevista anche la prima tappa di un percorso itinerante intitolato “1862-2012. Centocinquant’anni di Poste italiane”. Poste e Federazione fra le società filateliche italiane saranno impegnati, inoltre, nell’accogliere e guidare con intrattenimenti e giochi gli alunni delle scuole. Nel contesto della manifestazione, previste due iniziative serali. Venerdì si svolgerà la cena di Aisp e Ufl, quando Rocco Cassandri parlerà sul tema “La Repubblica romana 9 febbraio - 4 luglio 1849: una breve esperienza di libertà”; sabato è attesa quella della Borsa filatelica nazionale, così da consegnare ad alcuni soci il premio “insigni”.
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La manifestazione, firmata da Poste italiane, si svilupperà da venerdì 23 a domenica 25 marzo. Il 23 alle ore 15 l'inaugurazione |
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Dieci tra le più note saghe nazionali trasformate dal Regno Unito in altrettanti francobolli
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Dal Regno Unito dieci protagonisti dei fumetti nazionali trasformati in altrettanti francobolli di prima classe (equivalenti cioè a 0,46 sterline) e raccolti in due strisce da cinque. La serie, volta a strizzare l’occhio ad un pubblico differente da quello abituale, è giunta ieri così da festeggiare i settantacinque anni di “The Dandy and desperate Dan”, il titolo considerato più antico fra quelli ancora pubblicati. Gli altri sono: “The Beano and Dennis the Menace”, “Eagle and Dan Dare”, “The Topper and Beryl the Peril”, “Tiger and Roy of the Rovers”, “Bunty and the four Marys”, “Buster and Buster”, “Valiant and the Steel Claw”, “Twinkle and nurse Nancy” e “2000 Ad and Judge Dredd”. Per ogni saga, la vignetta propone in primo piano uno o più personaggi e sullo sfondo la relativa copertina.
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I dieci esemplari dedicati ai fumetti del Regno Unito |
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Il Governo promette l’interessamento per la posta massiva con scadenza che -quando giunge in ritardo- non può essere impugnata
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A sollevare il problema, l'onorevole Tino Iannuzzi |
Alla Camera gli effetti dell’aver abolito l’annullo sulle corrispondenze non registrate. A proporre il tema è stato Tino Iannuzzi del Pd. Porta infatti la sua firma l’interrogazione a risposta presentata presso la commissione trasporti, poste e telecomunicazioni. La scelta -introdotta da alcuni anni- di non mettere il timbro di partenza (nel momento in cui il francobollo è sostituito da altre indicazioni), e comunque di non mettere quello in arrivo, provoca -ricorda il deputato- “conseguenze pregiudizievoli e disagi per i cittadini, soprattutto per quanto attiene alla consegna ed al recapito della posta, contenente bollette o fatture di pagamento”, inviata in primo luogo da soggetti gestori di servizi pubblici, quali energia elettrica, gas, acqua, telefonia. Quando l’utente riceve l’avviso in ritardo rispetto alla scadenza, “non è possibile dimostrare i tempi di recapito effettivo”. E senza citare i casi nei quali, non arrivando del tutto, il destinatario si vede sospendere la prestazione. Da qui la richiesta rivolta al ministro allo Sviluppo economico di sostenere la reintroduzione della bollatura in partenza e in arrivo, almeno per questa tipologia di carteggi. Fino al marzo 2002 -ha risposto a nome del Governo il sottosegretario allo stesso dicastero, Massimo Vari- la società effettuava di propria iniziativa la bollatura di tutta la corrispondenza, “pur non esistendo alcun vincolo di natura normativa e regolamentare al riguardo”. Poi, la scelta di tagliare la procedura, così da guadagnare sui tempi. Quanto alla posta ordinaria, “a tutt’oggi il timbro viene apposto solamente al fine di annullare il francobollo”. “Non sono invece soggetti alla bollatura gli invii che rientrano nella categoria della cosiddetta «posta massiva», prodotto completamente aperto alla concorrenza, dedicato alla clientela business (gestori servizi pubblici, banche eccetera) che utilizza su larga scala il servizio postale, effettuando spedizioni di ingenti quantità di corrispondenza” generalmente composte da fatture commerciali o estratti conto. “Comunque, il ministero dello Sviluppo economico non mancherà di porre attenzione alla questione valutando nell’ambito delle proprie competenze istituzionali se e in quale misura sia possibile trovare una soluzione”, anche confrontandosi con Poste italiane.
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Annunciato l’accordo tra i due network; l’operazione vale 5,16 miliardi di euro
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Secondo i recenti dati diffusi dalla rivista “Fortune”, nel settore postale la compagnia più ammirata è la statunitense Ups, che stacca di poco la connazionale Fedex, giunta al secondo livello. Ma nella prossima graduatoria qualcosa potrebbe cambiare, visto che ieri è stato formalizzato il piano sottoscritto dalla stessa Ups: assorbire una fra le maggiori realtà europee, la neerlandese Tnt express, nel medesimo elenco classificatasi ottava. In pratica, Usp acquisterà le azioni di Tnt express pagandole 9,50 euro l’una, contro un valore di mercato fissato a 6,18, e l’assegno complessivo ammonterà a circa 5,16 miliardi. L’operazione -dicono le due realtà coinvolte- creerà un leader globale nell’industria logistica con ricavi per 45 miliardi di euro. Di fatto, permettendo ad Ups di espandersi nel Vecchio continente ed agevolando la clientela di Tnt express che tratta con l’America del Nord. L’anno scorso Tnt, già in fase di trasformazione, aveva separato il settore corrispondenze da quello del corriere espresso; in seguito, Tnt post, cioè il servizio pubblico dei Paesi Bassi, era stato ridenominato Postnl.
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Accordo tra Ups e Tnt express |
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Torna, con altre sei mini storie, “Lineagialla”, il libricino distribuito gratuitamente nei più importanti uffici postali per ingannare l’attesa
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Sei i mini racconti che contiene |
“Le lettere cominciarono ad arrivare puntuali come il giorno del Signore, ogni settimana, e Maria festeggiava come il santo Natale. Afferrava la busta e l’annusava, credeva di sentire gli odori del paese lontano e del suo ’Gnazio. Toccava la carta, l’accarezzava, morbida come la stoffa dei vestiti dei signori, croccante come il pane di san Giuseppe. A ogni lettera ’Gnazio le raccontava le meraviglie della Merica, che a «Bruccolino» c’erano più paesani che al paese loro e che quasi si era levato dalla testa di ritornare in Sicilia”. È uno dei riferimenti in tema presenti nel libricino “Lineagialla”, l’iniziativa condivisa tra Poste italiane e 80144 Edizioni varata l’anno scorso ed ora giunta alla sua seconda tappa. Con l’obiettivo di intrattenere i clienti in fila attraverso brevi racconti, caratterizzati dall’indicazione del tempo medio necessario a leggerli. E con la non troppa velata idea di individuare talenti da, eventualmente, valorizzare. Sei i racconti che, in 32 pagine, contiene: sono firmati Ludovica Mazzuccato (“Piselli freschi”), Roberto Pellico (“Un pomeriggio di girasoli”), Luigi Brasili (“Fino al centro della terra”), Federica Bosi (“La visita medica”), Giacomo Massarotto (“Il volo di Mario”) e Gaetano Grisafi (“La Merica”, da cui è stato tratto il testo citato in apertura). Pubblicato in duecentomila copie, il tascabile è a disposizione gratuita dei clienti che si recano presso gli uffici postali di maggiore affluenza.
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La serie portoghese di oggi sensibilizza sui problemi dei daltonici e, al tempo stesso, promuove un codice destinato ad aiutarli nelle difficoltà
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Il principio: associare colore e forma |
Sono circa 350 milioni i daltonici nel mondo. L’obiettivo di Coloradd è offrire, a chi fa fatica a distinguere i colori, la maggior indipendenza possibile e quindi una integrazione sociale più facilmente raggiungibile nel momento in cui scegliere una tinta assume un’importanza rilevante. Sapendo che il 90% delle informazioni planetarie conta proprio sui colori. L’idea è arrivare a far immaginare le colorazioni ai diretti interessati, associando le tre tinte base (il rosso, il blu e il giallo) nonché il nero e il bianco ad altrettante forme; combinando, poi, tali simboli fra loro secondo necessità. Così da offrire sulle etichette dei vestiti piuttosto che nelle indicazioni da esterni un dato univoco e senza bisogno di altre intermediazioni, come potrebbero essere la lingua o la cultura. Il principio viene visualizzato attraverso i cinque francobolli varati oggi da Lisbona; hanno nominali pari a 0,32, 0,47, 0,68, 0,80 e 1,00 euro. Tale sistema, definito “primo, unico, universale, trasversale e inclusivo”, rappresenta -è la sottolineatura- “un contributo che il Portogallo lascia all’umanità”. Perché “i colori dovrebbero essere di tutti”.
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I cinque francobolli usciti oggi |
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Dopo Melbourne. Il francobollo festeggia la settantesima edizione del “Grand prix” di Monaco, in calendario tra il 24 ed il 27 maggio
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L'esemplare in uscita |
Principato di Monaco vuol dire, forse soprattutto, “Grand prix”. E, nel momento in cui la popolare manifestazione raggiunge la settantesima replica, un francobollo è il minimo che ci si possa aspettare. Francobollo che arriverà oggi, pochissimi giorni dopo la chiusura della tappa di Melbourne e prima di quella prevista a Sepang. È disegnato da Claude Rosticher ed inciso da Claude Jumelet. Al costo di 77 centesimi, offre un bolide anonimo (così da non privilegiare una specifica casa o un determinato pilota), ripreso dal retro mentre sta raggiungendo la città. E poi, niente parole, basta l’emblema. Inaugurato dal principe Pierre nel 1929, in qualche caso -come durante la Seconda guerra mondiale- il confronto non si è svolto. Dal 1955 si è ripetuto regolarmente ogni dodici mesi, diventando fra i momenti più attesi dagli appassionati di “Formula 1”. Il prossimo appuntamento si svolgerà tra il 24 ed il 27 maggio.
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“Al Posta” era un bar ristorante con albergo di Casarsa delle Delizie (Pordenone). Ora è gestito da una cooperativa sociale…
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L'inaugurazione del nuovo “Al Posta” |
Il taglio è stato modificato, ma il nome è rimasto. E non solo perché lì a pochi metri si trova l’ufficio postale. È un locale storico -viene spiegato a “Vaccari news”- e quindi si è scelto di mantenere il richiamo. Succede in via Valvasone 14 a Casarsa della Delizia (Pordenone), dove fino a poco tempo fa “Al Posta” era un bar ristorante e persino albergo, nelle migliori tradizioni degli esercizi in cui gli antichi viaggiatori potevano sostare, rifocillarsi e riposare. Ora, invece, è diventato qualcosa di più… Dietro, c’è una cooperativa sociale nata nel dicembre scorso; si chiama Asteroide B612, ispirandosi al “Piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry. Al suo attivo ha già esperienze, come le cene di beneficenza e l’avvio dell’eticatering. L’obiettivo -sottolinea il presidente, Enos Ceschin- è “sostenere e promuovere l’integrazione sociale e lavorativa di persone disabili e svantaggiate, all’interno di attività agricole e di ristorazione”. C’è il bar dove oltre alle classiche proposte si può consumare il caffè del commercio equo e solidale ed acquistare snack, bevande e prodotti delle economie solidali. O chiedere colazioni attente alla salute nonché pranzi pratici e veloci. Uno spazio è dedicato ai più piccoli con un assortimento di giochi e libri, un altro è rivolto a chi vuol fare musica insieme. Così, gli ambienti si trasformano in luogo di relazione, dove incontrarsi tra amici, con la famiglia. La sala ristorante può offrire fino a 50-60 posti, aumentabili, utilizzando un altro ambiente, fino a 150-160. In grado, quindi, di accogliere convegni, corsi di formazione, feste di compleanno, scuole di ballo. Cui si aggiungeranno degustazioni in collaborazione con Slow food, iniziative culturali, attività all’aperto, piccoli catering, uno spazio pizzeria… Attualmente la struttura è aperta dal martedì alla domenica tra le ore 7 e le 22.
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Ora la sede è gestita dalla cooperativa sociale Asteroide B612 |
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Dal 23 al 25 marzo si svolgerà la XXV edizione del Salone Internazionale del Francobollo
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Oramai da anni Milanofil rappresenta un appuntamento di grande prestigio per la filatelia italiana. L’evento, che riunisce numerosi operatori di settore e rappresentanti di amministrazioni postali estere, si è caratterizzato nel corso delle edizioni per la grande capacità di avvicinare al collezionismo un pubblico sempre più vasto, offrendo una vetrina estremamente ricca e rappresentativa della produzione filatelica. Milanofil, oltre al consueto Convegno Commerciale al quale parteciperanno operatori economici del settore e Amministrazioni Postali Estere, sarà il palcoscenico della Finale del 15° Campionato Italiano di filatelia serie Cadetti. L’iniziativa, organizzata dalla Federazione, prevederà la partecipazione di 82 collezioni divise in 5 specialità di concorso: la Posta, le Storie, Francobolli & C., Giovani, Minicollezioni. Saranno allestite mostre filateliche di grande prestigio e in particolare in occasione del 150° anniversario di Poste Italiane verrà allestita una mostra sulla storia dell’azienda dal 1862 al 2012, divisa in 6 capitoli. Per tutta la durata della manifestazione, nell’ufficio postale temporaneo allestito da Poste Italiane, saranno a disposizione dei visitatori i francobolli emessi negli anni 2011 e 2012, e prodotti filatelici, come il Libro, il Quaderno dei Francobolli, cartoline e folder. Il Salone Internazionale del Francobollo si terrà presso il centro Milano Congressi (MICO) e sarà aperto nei giorni di venerdì e sabato dalle ore 9,30 alle 18,30 mentre la domenica dalle ore 9,30 alle 14, con ingresso gratuito.
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Campagna Milanofil 2012 |
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Anche due dipinti a tema postale alla mostra “Da Vermeer a Kandinsky”. Risalgono al Cinquecento e portano la firma del Moretto e di Giovanni Battista Moroni
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La mostra è ospitata a castel Sismondo |
Tiziano, Veronese, Carracci, Tiepolo, Guardi, Velázquez, Murillo, El Greco, Ter Brugghen, Hogarth, Turner, Constable, Manet, Matisse, Picasso, Morandi… Tanti nomi famosi, e settanta opere di alto prestigio, per un percorso il cui filo conduttore non è di immediata cognizione. Fermo restando che la “pinacoteca” allestita fino al 3 giugno rimane godibilissima. È “Da Vermeer a Kandinsky. Capolavori dai musei del mondo a Rimini”, ospitata nella città romagnola, con precisione a castel Sismondo. Voluta dalla locale Fondazione Cassa di risparmio, intende essere “una imperdibile carrellata di autentici capolavori e, insieme, l’omaggio che grandi istituzioni museali europee e nord americane, tra le principali al mondo, hanno voluto fare a Marco Goldin” per i quindici anni di attività della sua Linea d’ombra, azienda creata per organizzare eventi espositivi. In questo lasso di tempo ha collaborato con oltre trecento musei ed istituzioni di tutto il pianeta, ottenuto in prestito circa tremila importanti dipinti, disegni e sculture, attirato sette milioni di visitatori. L’esito -commentano gli organizzatori- è “una grande lezione di storia dell’arte aperta e comprensibile a tutti”. Si parte -dice il presidente della Fondazione, Massimo Pasquinelli- “dal Rinascimento italiano e dai suoi massimi artisti, quasi a sottolineare il primato delle italiche corti nella definizione di un’idea artistica altissima che tenga insieme la tradizione classica e quella cristiana”. Raggiungendo, sala dopo sala, il Novecento. Di ognuna delle principali nazioni che hanno dato lustro alla storia dell’arte è stato scelto il secolo, o i secoli, di maggior gloria, e all’interno di quella fase storica, specialmente per l’Italia, la realtà “regionale” maggiormente rappresentativa. Nell’area dedicata al Settecento, con Canaletto, Bellotto e Guardi, il richiamo al Vedutismo. “La loro fortuna -si legge nei pannelli- era strettamente legata allo sviluppo che il turismo conobbe nel corso del secolo, in particolare al fenomeno socioculturale noto come «grand tour»”. Due, dal punto di vista postale, i dipinti che si evidenziano. Di Alessandro Bonvicino, più conosciuto come il Moretto, viene proposto “Ritratto di gentiluomo con lettera”, un olio su tela databile attorno al 1538. Quasi contemporanea è il secondo, anch’esso realizzato con la medesima tecnica. Firmato da Giovanni Battista Moroni, risale al 1560 e si intitola “Ritratto di dottore (Il magistrato)”. In entrambi sono riprese due persone di ampie possibilità, come sottolineano gli arredi e le vesti. A sottolinearne il prestigio e la ricchezza, se non il potere, ecco appunto la missiva: il riceverne e lo spedirne erano allora attività riservate ai ceti superiori. Se nel primo lavoro la corrispondenza è impugnata come se fosse uno scettro, la seconda scena si mostra più articolata: il personaggio è stato distratto dall’esame della missiva, ma sul tavolo compare anche un involucro, caratterizzato dal tipico sigillo, la “nizza”, adottato per garantire l’inviolabilità della comunicazione durante il tragitto. Entrambi appartengono alla Pinacoteca “Tosio Martinengo” di Brescia.
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I due dipinti: il primo, del Moretto, si intitola “Ritratto di gentiluomo con lettera”; il secondo è “Ritratto di dottore (Il magistrato)”, dovuto a Giovanni Battista Moroni. Entrambi appartengono alla Pinacoteca “Tosio Martinengo” di Brescia |
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Attendendo San Marino, si prepara il Paese sudamericano. Il francobollo arriverà il 14 aprile
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Il nuovo francobollo |
Ipotizzato in uscita all’inizio del 2012, il francobollo di San Marino per il centesimo anniversario della squadra calcistica carioca Santos futebol clube (testimonianza della maggiore apertura internazionale dell’Aasfn, alla ricerca di potenziali mercati) è stato messo poi in fondo alla lista, aspettando le necessarie precisazioni. Intanto, però, a muoversi è direttamente il Brasile, che sottolineerà il medesimo giro di boa con un proprio francobollo. Arriverà il 14 aprile -data precisa della festa- e servirà ad affrancare lettere commerciali di primo porto, tariffa che all’inizio del prossimo mese salirà da 1,10 a 1,20 real. La vignetta ha sfondo bianco, così da richiamare la prima divisa dei giocatori, mentre al centro campeggia lo stemma nelle attuali tinte, nero e ancora bianco. Vi figurano, inoltre, la corona in oro e l’iscrizione commemorativa. Pure il testo esplicativo in basso è dorato. Con un occhio al Campionato mondiale del 2014, che sarà ospitato proprio nel Paese sudamericano, si ricordano indirettamente le glorie della società, due volte giunta al vertice planetario per squadre e per tre conquistatrice del principale confronto del subcontinente, la Copa libertadores da América. Senza considerare i nove scudetti nazionali e che dall’équipe del Santos arriva pure Edson Arantes do Nascimento, più noto come Pelé. Per le sue eccezionali abilità, in occasione del millesimo gol ottenne un francobollo da 10 centavos e un foglietto da 75 rispettivamente il 28 novembre 1969 ed il 23 gennaio 1970.
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Il foglietto per il millesimo gol di Pelé. Venne emesso dallo stesso Brasile il 23 gennaio 1970 |
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Disponibile in Italia l’edizione 2012 di “Collect british stamps”, edito dalla Stanley Gibbons
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In 272 pagine, il quadro di riferimento
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Bastano 272 pagine, illustrate a colori, per dare un’idea, in modo compatto, delle produzioni postali firmate dal Regno Unito. Cominciando con il numero uno, il celebre “Penny black”, e raggiungendo la serie natalizia disponibile dall’8 novembre scorso. È “Collect british stamps”, volume base della Stanley Gibbons che, non a caso, si apre con una guida, scritta in inglese come il resto, rivolta a chi si appresta a cimentarsi nella collezione. Le esigenze di sintesi non trascurano le diverse sfaccettature che la filatelia nazionale considera e valuta in sterline (per fare qualche esempio, dalle molteplici versioni degli ordinari, opportunamente riprese in liste riepilogative, alle buste primo giorno, dai “gutter” alle cartoline associate alle emissioni) né i servizi. Capitoli specifici, inoltre, sono dedicati alle emissioni regionali; per quanto riguarda Guernsey, Jersey e Man, il mercuriale contempla soltanto le serie uscite prima delle rispettive indipendenze postali. In Italia l’edizione 2012 è venduta a 18,00 euro; rispetto alla precedente, offre numerose immagini in più e una revisione ai prezzi stimata in centinaia di voci, inerenti soprattutto la sezione dedicata alla regina Vittoria.
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Seicento gli alunni attesi a “Milanofil” ed alcune classi si stanno già preparando alla visita…
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Il salone aprirà presto |
Saranno all’incirca seicento gli alunni che, tra il 23 ed il 25 marzo, raggiungeranno per una visita “Milanofil”. Convergeranno, certo, dai plessi della metropoli, ma anche da quelli di altre città della Lombardia, in particolare da Bergamo, Brescia, Mantova, Pavia e Varese, cui si aggiungeranno due pullman in arrivo da Montevarchi (Arezzo) e Noale (Venezia). Anche grazie al supporto dei volontari che fanno capo alla Federazione fra le società filateliche italiane, al salone del francobollo organizzato da Poste italiane i giovanissimi troveranno giochi ed intrattenimenti, qualche momento che richiede maggiore attenzione, la caccia al tesoro con i materiali offerti dalle aziende fra le quali Vaccari srl. Gli insegnanti più scrupolosi, però, hanno lavorato d’anticipo, invitando nelle classi gli addetti di Poste italiane appositamente preparati nell’ambito del progetto “Filatelia e scuola”. E “Vaccari news” è andata ad assistere a qualche incontro, nel caso specifico condotto dalla referente regionale per la filatelia, Antonella Foschetti (la quale, con l’allora divisione guidata da Marisa Giannini, ha curato la stesura del programma didattico nazionale, periodicamente aggiornato), e dalla specialista della filiale Milano 1 città, Stefania Ardiri. Nonostante il percorso teorico proposto alle classi sia comune, l’approccio varia sul campo in funzione di come gli scolari reagiscono agli stimoli e in base ai quesiti che pongono. Sapendo che il francobollo “non è nato per essere collezionato, ma per affrancare qualcosa, cioè per pagare il servizio necessario al trasporto dell’oggetto”. E operando a 360 gradi, perché “non esiste un argomento che non sia stato trattato attraverso il francobollo”. Ecco citati, come esempi, le squadre di calcio, le conchiglie, gli animali, persino il gelato! Ed alcuni non sono stampati su carta, ma utilizzano supporti diversi, come la seta o il merletto… Si impara ad osservare l’esemplare distinguendone gli elementi caratteristici, dal nominale al Paese di emissione, dalla dentellatura alle indicazioni produttive. E magari, disegnandone uno, si apprende a sintetizzare in pochi tratti -per giunta di piccole dimensioni- un soggetto, anzi meglio: l’idea che lo accompagna. Nel frattempo, si scopre che il servizio postale è ben antico ed è cresciuto in base alla società e alla tecnologia disponibile. Domanda dopo domanda, ci si avvicina alla storia del francobollo, dalla riforma compiuta con Rowland Hill alle evoluzioni successive e al successo, come strumento quotidiano, che ha avuto tra il pubblico. Una parte del quale ha subìto il fascino del collezionismo, attività particolare che richiede metodo e garantisce tempo trascorso piacevolmente, cultura, conoscenze di cose e persone. Ecco un modo semplice per spiegare come nacque la filatelia. Si imparano anche aspetti che, all’epoca di internet, non sono poi così banali. Come a stendere una lettera, avendo coscienza che “il piacere di scrivere due righe a qualcuno non può essere sostituto dai cellulari o dalle e-mail”. Due righe e di proprio pugno “hanno un valore intimo e personale”, permettono di usare la mente e la scrittura. Si apprende a compilare correttamente l’indirizzo sulla busta, senza trascurare il codice di avviamento e, al retro, l’indicazione del mittente. Ed anche sulla calligrafia c’è da dire, perché “ci sono specialisti che la studiano per capire meglio le personalità”. E poi, magari, si torna al francobollo, anzi al primo francobollo, il “Penny black”. Perché rappresenta Vittoria? In un’epoca dove l’immagine era un bene raro e costoso, si sfruttò l’opportunità per far vedere a tutti il volto della regina. E il filatelista? Facile, ha sei dita! Il sesto, rappresentato dalle pinzette!
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Lezione in classe: al centro, la referente di Poste italiane, Antonella Foschetti |
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Nel fine settimana a Santhià (Vercelli) l’assemblea dell’associazione, nata per tutelare e valorizzare gli antichi percorsi dei pellegrini
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L'annullo annunciato per domani |
C’è la rete virtuale, cioè quella di internet, ma c’è anche la Rete dei cammini. È un’associazione di promozione sociale di secondo livello (aperta, quindi, non ai singoli, ma a sodalizi ed enti), nata nel 2009 per condividere la tutela e la valorizzazione degli antichi itinerari lungo l’Italia. Ora è attiva in undici regioni con diciannove consociate e si presenta come la prima realtà nazionale “che dà voce e volto alle associazioni di pellegrini e che si pone al loro servizio per la realizzazione di azioni coordinate, efficaci, coerenti, durature e profondamente legate al territorio, perché prodotte da enti operanti nel vivo del territorio stesso”. Per il 17 ed il 18 marzo a Santhià (Vercelli) ha organizzato l’assemblea interna, sottolineata domani da un annullo disponibile in municipio, piazza Roma 16, dalle ore 13 alle 19. Nel programma, inoltre, figurano la visita alla città ed un percorso di venti chilometri volto ad unire simbolicamente due rami della via Francigena, uno che scende dal Gran San Bernardo e l’altro dalla valle di Susa. Fra le prossime iniziative, la “4ª Giornata nazionale dei cammini francigeni”, in calendario per il 6 maggio, dove tutti potranno contribuire organizzando e partecipando. Tra gli obiettivi, raccogliere fondi e collaborare al restauro della chiesa dedicata a san Caprasio di Aulla (Massa-Carrara), gravemente danneggiata durante l’alluvione dell’ottobre scorso.
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Oggi la cerimonia per la sede di piazza della Libertà 9, partecipe il presidente dell’azienda Giovanni Ialongo
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L'annullo di oggi… |
Lo stabile delle Poste di piazza della Libertà 9 nel suo aspetto originario, cioè come appariva prima della distruzione avvenuta durante la Seconda guerra mondiale. È il soggetto dell’annullo impiegato oggi a Frosinone e volto a sottolinearne il risanamento. Costruito nella seconda metà dell’Ottocento, e nonostante un progetto sostitutivo avviato nel 1935 e mai concretizzato, fu riedificato sulle macerie belliche negli anni Cinquanta. Adesso l’azienda è nuovamente intervenuta, adeguando i locali agli standard di qualità già applicati in altri luoghi. Alla cerimonia è intervenuto, fra gli altri, il presidente della società, Giovanni Ialongo. “Palazzo Berardi -ha dichiarato- è la sede storica” del servizio in città. “Infatti, nel 1874 all’interno del palazzo nasce l’ufficio postale, il primo della provincia, mentre dal secondo dopoguerra vi viene collocata anche la direzione provinciale”. Da sempre, “si trova accanto alle sedi delle istituzioni più importanti. Era doveroso, pertanto, consegnare ai lavoratori e alla comunità di Frosinone una sede degna di una grande azienda come Poste italiane, che rappresenta un volano per l’economia del territorio, dal terziario all’artigianato, passando per l’industria”. Il regista Tony De Bonis ha offerto a Giovanni Ialongo il premio “La ciociara” 2012, riconoscimento che la onlus Cine spot club ciociaro assegna da trentotto anni alle personalità della zona che si sono distinte a livello nazionale nei vari campi. La motivazione riconosce “il grande impegno profuso nella sua missione come «fedele servitore dello Stato che nell’esercizio del suo non facile compito ha saputo convincere i cittadini e i suoi dipendenti che servire lo Stato è rispettare le sue leggi»”. La filiale si compone di 138 uffici distribuiti nella provincia, per un totale di 363 sportelli. Dipendono da essa 636 persone; 48 sono impiegate nelle strutture di staff presso l’immobile di piazza della Libertà 9 e 588 nei restanti punti della rete. Cui si aggiungono 464 addetti al recapito, fra i quali 387 sono portalettere. Due gli uffici Posteimpresa (Fiuggi e Isola del Liri), 64 i postamat.
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…e l'immobile come appariva prima della Seconda guerra mondiale (collezione Riccardo Braschi) |
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Ribadita dal presidente Andrea Mulinacci, inoltre, la disponibilità a collaborare per migliorare la “legge Giovanardi”
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La precisazione giunge dall'Afip |
Il buon riscontro -è anche vero con certe, pericolose, semplificazioni e alcune aggiunte di fantasia- ricevuto dai media a proposito dei sequestri, ha indotto l’Associazione filatelisti italiani professionisti a sottolineare un elemento. Secondo un’indagine interna al sodalizio, “nessun socio Afip” risulta tra le persone coinvolte. Quelle richiamate alla conferenza stampa sono sei (una per due volte) e risiedono a Bologna, Milano, Palermo, Prato, Roma e Trento. La notizia è scoppiata due giorni fa, quando il comandante del Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Firenze, Christian Costantini, insieme al presidente della Federazione fra le società filateliche italiane, Piero Macrelli, ha presentato ai giornalisti parte del materiale sequestrato durante le operazioni degli ultimi quattro anni. Si tratta di buste e cartoline con annulli falsificati per renderle più appetibili, o semplicemente di francobolli falsi riguardanti soprattutto l’area italiana. “Vale comunque la pena ricordare -ha precisato il presidente della stessa Afip, Andrea Mulinacci- che in filatelia esistono molti falsi d’epoca (da sempre così dichiarati nelle transazioni) che da decenni vengono venduti a prezzi elevati dato l’alto interesse collezionistico che rivestono. A questo riguardo la nostra Associazione, sempre attenta alla tutela del collezionista, si rende disponibile ad offrire la propria esperienza per una indispensabile revisione della «legge Giovanardi», perché tenga conto di queste peculiarità tipiche del collezionismo filatelico che nulla hanno a che vedere con le falsificazioni a scopo di truffa sequestrate”.
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Parte del materiale mostrato durante la conferenza stampa |
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I due francobolli erano attesi per settimana prossima. Il primo non è chiaro quando arriverà, il secondo debutterà in luglio. Le altre modifiche
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Rinviati alcuni dei francobolli attesi per “Milanofil” |
Colpo di scena a pochissimi giorni dal debutto: il francobollo dedicato a Luigi Einaudi, prima fissato per il 25 marzo e tre settimane fa anticipato al giorno 23, non arriverà in occasione di “Milanofil”. Nel programma è scivolato più avanti, con l’indicazione “data da definire”. Magari per permettere la sua presentazione in un contesto ufficiale, essendo dedicato ad un presidente della Repubblica. E non giungerà nemmeno l’esemplare destinato ad avviare la promozione dentellata dell’Expo 2015, già spostato dal 23 al 25 del mese e adesso slittato a luglio. Il “Folclore”, altra modifica, si spezza in due. Confermato al 31 marzo il richiamo alle “Fracchie” di San Marco in Lamis (Foggia); rinviato, a quando non si sa, il tributo per la “’Ndocciata” di Agnone (Isernia). Passa dal 5 al 12 ottobre (uscirà quindi nel contesto di “Romafil”) il 60 centesimi per il Corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani. Inoltre, sale da 0,75 a 1,40 euro il nominale per l’omaggio alla “Folgore”, atteso il 23 ottobre.
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