Sono state necessarie 1.216 pagine di grande formato e con immagini quasi sempre a colori per documentare i francobolli emessi da alcune realtà europee. È il terzo volume del catalogo che la Yvert & Tellier dedica al Vecchio continente.
Nel dettaglio, considera quelle che, secondo la lingua francese (cioè l’idioma con cui il testo è stato scritto) sono comprese tra la “H” di Helgoland e la “P” di Paesi Bassi. Si tratta di oltre cinquanta voci, fra le quali, giusto per citare le realtà ancora attive, figurano anche Eire, Islanda, Italia, Kazakistan, Kirghizistan (e Kyrgyz express post), Kosovo, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Moldavia, Montenegro, Norvegia, Smom, Ungheria, Uzbekistan.
Oltre ad aggiungere le novità degli ultimi cinque anni e a rivedere le stime economiche (espresse nella moneta comune), l’intervento editoriale si è soffermato in particolare proprio sui Paesi Bassi: tale capitolo ora contiene oltre duemila riproduzioni in più.
In Italia il volume è venduto a 77,90 euro.
Sono 156 le preferenze accordate a Bruno Crevato-Selvaggi, contro le 85 ricevute da Umberto Cavallaro. È in questo modo che si è concluso lo spoglio dei voti, riguardante chi guiderà la Federazione fra le società filateliche italiane nel prossimo triennio. L’assemblea si è svolta questa mattina a Noale (Venezia). “Ringrazio tutte le federate che hanno dimostrato di credere nella continuità del lavoro che io, con tutta la mia squadra, svolgo per loro; il risultato così netto non lascia dubbi su quella che è stata la volontà”, commenta con “Vaccari news” il diretto interessato. “Mi sono impegnato con piacere ad ascoltare qualsiasi proposta costruttiva che possa arrivare da qualsiasi federata al solo scopo di rendere sempre più efficiente e importante la nostra Federazione e la filatelia italiana”. In consiglio siedono inoltre Andrea Fusati, Giuseppe Galasso, Paolo Guglielminetti, Franco Laurenti, Luca Lavagnino, Leonardo Pipitone (unico cambiamento in luogo di Giulio Perricone), Vinicio Sesso, Aniello Veneri. Nel contesto, è stato iscritto all’Albo d’onore dei presidenti Pierluigi Marazzato, dal 1998 al vertice del Circolo filatelico numismatico di Noale. Testo aggiornato alle ore 20.48.
![Nella foto di Luca Lavagnino, un momento del confronto svoltosi oggi: in piedi Umberto Cavallaro, seduti Bruno Crevato-Selvaggi, Giorgio Khouzam e Marco De Biasi](https://img.vaccarinews.it/36651.immagine2._Federazione___societ__filateliche___italiane___presidente___BrunoCrevatoSelvaggi.jpg)
In ultimo, ecco la proposta dello Smom, in congiunta con Bel Paese, San Marino e Vaticano. L’omaggio ai centosessant’anni della Croce rossa italiana è costituito da un francobollo da 1,25 euro, come gli altri in minifogli da quattro. Emesso oggi, conta su centoquarantamila esemplari, equivalenti a trentacinquemila minifogli. Di Tiziana Trinca, propone, insieme al logo, i volontari impegnati nei soccorsi alle vittime del drammatico crollo del ponte “Riccardo Morandi”, disastro avvenuto a Genova il 14 agosto 2018. Sul bordo, le torce della fiaccolata che si svolge a giugno, tra Solferino e Castiglione delle Stiviere (Mantova), in ricordo della battaglia del 24 giugno 1859, dalla quale Henry Dunant ebbe l’ispirazione per creare un movimento volontario che prestasse soccorso ai feriti (fine).
![L’emissione melitense](https://img.vaccarinews.it/36649.immagine2._Smom___francobollo___congiunta___Crocerossaitaliana.jpg)
![Anche dal Vaticano](https://img.vaccarinews.it/36648.immagine1._Italia___SanMarino___francobollo___Vaticano___Crocerossaitaliana.jpg)
Congiunta con Italia, San Marino e Smom. Alle ore 15 ancora nessuna comunicazione ai giornalisti da parte del Vaticano circa l’emissione odierna. E ne sfugge il motivo: il debutto era programmato da tempo.
Comunque, viene confermata la scelta già vista: la Croce rossa italiana, a centosessant’anni dalla sua fondazione, è citata anche oltre il Tevere con l’immagine di Tiziana Trinca che visualizza i soccorsi del 14 agosto 2018 dopo il crollo del ponte “Riccardo Morandi” a Genova. È un francobollo da 1,25 euro tirato in duecentoventimila unità raccolte nei minifogli da quattro. Minifogli che sul bordo mostrano le fiaccole.
In seguito al Convegno di Ginevra del 1863 ispirato dal filantropo e imprenditore svizzero Henry Dunant, nacquero le varie società nazionali. Tra cui quella ora festeggiata, fondata a Milano il 15 giugno 1864 da Cesare Castiglioni col nome di Comitato dell’associazione italiana per il soccorso ai feriti ed ai malati in guerra. Da allora, la sua storia si è intrecciata con quella del Paese: “nei momenti belli, nei grandi eventi, nei disastri che hanno interessato la Nazione ma anche nelle singole realtà locali”. Lo scorso 6 aprile papa Francesco ha ricevuto una delegazione in udienza esprimendo profonda gratitudine per il costante impegno “ispirato ai principi di umanità, imparzialità, neutralità e volontariato… segno visibile che la fraternità è possibile”. Auspicando che possa “restare sempre simbolo eloquente di un amore per i fratelli che non ha confini, né geografici, né culturali, sociali, economici o religiosi” (continua).
Era il 15 giugno 1864, quando -lo ricordano dal monte Titano- la Croce rossa italiana venne fondata a Milano. Questa mattina a Roma è stata celebrata la storia dell’associazione e, con essa, l’impegno di milioni di volontari e dipendenti che da centosessant’anni anni la animano, prendendosi cura, anche all’estero, delle persone più vulnerabili. Forti di quella umanità che “ha saputo adattarsi a nuove sfide, a trasformazioni culturali, al progresso scientifico e ai cambiamenti climatici”. Il contributo locale alla congiunta con Italia, Vaticano e Smom, disponibile da oggi, è molto simile agli altri. È un francobollo da 1,25 euro tirato in centosessantamila esemplari con la scena dovuta a Tiziana Trinca che ricorda quando l’organizzazione, il 14 agosto 2018, intervenne a Genova dopo il crollo del ponte “Riccardo Morandi”. Immutato pure il bordo della confezione da quattro unità, con l’immagine delle fiaccole. A San Marino -viene rammentato- esiste la Croce rossa locale, risalente all’8 ottobre 1949; fu riconosciuta dal Comitato internazionale nel 1950 e ammessa alla Federazione internazionale delle società di croce rossa e mezzaluna rossa nel 1952 (continua).
![Il contributo alla congiunta di San Marino](https://img.vaccarinews.it/36647.immagine2._Centosessantaanni___Crocerossaitaliana___congiunta___francobollo___SanMarino.jpg)
![Il francobollo di dieci anni fa](https://img.vaccarinews.it/36646.immagine1._Crocerossaitaliana___francobollo___centocinquantesimo___anniversario.jpg)
Per il centocinquantesimo anniversario della meritoria Croce rossa italiana -era il 4 giugno 2014- venne emesso un taglio da 70 centesimi, che peraltro si aggiungeva a diversi tributi precedenti. C’era davvero il bisogno di ripetersi a soli dieci anni di distanza, oltretutto con una congiunta che oggi coinvolge San Marino, Vaticano e Smom? E imponendo il “silenzio stampa” a tutti gli interlocutori fino alla giornata odierna? In tanti se lo stanno chiedendo.
Proposto nella serie “Il senso civico”, è un “B” da 1,25 euro che consente di affrancare una cartolina o una lettera ordinaria nei venti grammi in regime domestico.
Dovuto a Tiziana Trinca, raffigura alcuni volontari della struttura impegnati nei soccorsi dopo il crollo -il 14 agosto 2018- del ponte “Riccardo Morandi” a Genova. Non manca il logo definito per il giro di boa. Il foglio contiene quattro esemplari uguali e una bandella a sinistra. Questa raffigura alcune torce a simboleggiare l’unione dei volontari e la solidarietà; richiamano la storica fiaccolata che si svolge ogni anno nel Mantovano tra Solferino e Castiglione delle Stiviere. Il francobollo è stato stampato in seicentomila unità gommate.
L’annullo del primo giorno è all’ufficio postale Roma Vr, in piazza San Silvestro 19.
“Ovunque per chiunque”
Il tributo -annota nel bollettino il presidente della Cri, Rosario Maria Gianluca Valastro- “celebra la storia ma soprattutto il patrimonio più importante della Croce rossa italiana in questi suoi centosessanta anni di storia: le sue volontarie e i suoi volontari”. In milioni si sono avvicendati, “donando il loro tempo, le loro competenze e la loro empatia mettendoli al servizio del più grande movimento umanitario mondiale”. L’omaggio “rappresenta un momento di riflessione e testimonia il legame indissolubile” tra la protagonista e le istituzioni. “Un’azione umanitaria resa sempre in favore delle persone più vulnerabili secondo il motto: ovunque per chiunque” (continua).
![Quello odierno è in minifoglio da quattro esemplari](https://img.vaccarinews.it/36646.immagine2._Crocerossaitaliana___francobollo___minifoglio___centosessantesimo___anniversario.jpg)
![Castello di famiglia](https://img.vaccarinews.it/36634.immagine1._Liechtenstein___Sepac___francobollo___castello___Vaduz.jpg)
Attrazioni turistiche maggiori pure per il Liechtenstein, giunto con il suo contributo il 3 giugno. È un francobollo da 1,90 franchi elvetici, lavorato coinvolgendo Armin Hoop. Propone il castello di Vaduz, così da soddisfare il giro 2024 della Small european postal administration cooperations, meglio conosciuta come Sepac.
Il maniero -viene spiegato- si trova a circa centoventi metri sopra la capitale, nel cuore dell’imponente paesaggio montuoso del piccolo Stato. Dal centro cittadino è possibile raggiungere questo simbolo, visibile in lontananza, attraverso una passeggiata di quasi due chilometri.
Le origini risalgono probabilmente al XII secolo; fu menzionato per la prima volta nel 1322. Cambiò proprietario più volte, tra conti e signori della regione, fino all’acquisizione da parte della famiglia Liechtenstein lungo il 1712. Per vent’anni fu sede del Baliato sotto il nome di Hohenliechtenstein, poi gradualmente cadde in rovina. Intorno al 1900, con il principe Giovanni II, venne ristrutturato e restaurato. Fu Francesco Giuseppe II ad ampliarlo e renderlo abitabile. Dal 1939 è la residenza permanente della casata.
C’è già chi pensa al Natale, ma non si tratta di una sfrenata bramosia per le feste. Solo di necessità tecnica. Infatti, visto il contesto, gli interessati devono aderire entro il 7 luglio. La notizia, segnalata alla redazione di “Vaccari news” dal lettore Gerhard Freund, giunge da quello che si autodefinisce l’ufficio postale dei pinguini. Si trova a Port Lockroy, in Antartide, su un’isola grande quanto un campo da calcio, all’interno di un edificio speciale. Tale immobile ha resistito per ottant’anni (venne costruito nel 1944), ma ora necessita di interventi specifici, in grado di rispondere efficacemente alle condizioni ambientali dell’area. Interventi specifici che hanno dei costi importanti, valutati in 30mila sterline. Da qui l’idea delle cartoline per gli auspici. Effettuando una donazione di 20 sterline allo United Kingdom antarctic heritage trust, è possibile spedirne una con il messaggio che si desidera. Saranno poi gli addetti ad affrancarla, annullarla e inviarla, in qualsiasi parte del mondo, al destinatario indicato. Con tanti auguri di buone feste!
![Dall’ufficio postale dei pinguini, in Antartide](https://img.vaccarinews.it/36644.immagine2._Antartide___ordinare___7luglio___ricevere___Natale___cartolina.jpg)
![L’annullo approntato per il 17 giugno](https://img.vaccarinews.it/36641.immagine1._Messina___annullo___lotta___desertificazione___siccit__.jpg)
Anche a Messina, ma qui con l’annullo speciale. Il 17 giugno verrà celebrata la trentesima “Giornata mondiale della lotta alla desertificazione e alla siccità”, interpretata localmente dalla Federazione italiana dottori in scienze agrarie e forestali insieme alla Società italiana di geologia ambientale.
La ricorrenza -viene preannunciato dagli organizzatori- “si concentrerà sul futuro della gestione del territorio. Ogni secondo, l’equivalente di quattro campi da calcio di terreno sano viene degradato, per un totale di 100 milioni di ettari ogni anno. Coinvolgere le generazioni presenti e future è più importante che mai per fermare e invertire queste tendenze allarmanti e rispettare gli impegni globali volti a ripristinare 1 miliardo di ettari di terreno degradato entro il 2030”. Il tema scelto per l’edizione 2024 è “Uniti per la terra: la nostra eredità. Il nostro futuro”.
La data segna anche il terzo decennio raggiunto dalla Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione; con riferimento a Bonn, è l’unico trattato internazionale giuridicamente vincolante del settore.
Il servizio di Poste italiane è stato commissionato dall’Associazione per lo sviluppo sostenibile e centro di educazione ambientale; verrà concretizzato a palazzo Zanca, quindi nella sede municipale di via San Camillo 110, dalle ore 12 alle 18.
![L’ulteriore annullo, in uso domani](https://img.vaccarinews.it/36643.immagine1._TorrediPisa___annullospeciale.jpg)
Non sono pochi i tributi postali che, in maniera più o meno evidente, citano la Torre di Pisa. Uno dei quali, il 50 lire nazionale dell’8 ottobre 1973, venne espressamente dedicato al monumento, anche se mancante di un qualsiasi anniversario (“L’inatteso francobollo” -scriveva Enzo Diena su “Il collezionista” del 3 novembre successivo- “non ha segnato indubbiamente un passo avanti né sul piano della riuscita estetica dei francobolli italiani, né su quello di una organica programmazione della loro emissione”). Esattamente come il dentello arrivato oggi.
È un “Bzona1” da 1,30 euro, utile con una cartolina o una lettera ordinaria nei venti grammi verso l’Europa o il Mediterraneo. Dovuto a Maria Carmela Perrini, raffigura la protagonista in un modo inconsueto, ovvero senza la folla di turisti in perenne assedio (saranno alla ricerca della carta valore per affrancare i saluti di rito?). Appartiene alla serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano” ed è stato stampato in trecentomilaquindici esemplari autoadesivi organizzati in fogli da quarantacinque. L’annullo è al Pisa Centro; tale ufficio postale si trova in piazza Vittorio Emanuele II 8. Un’ulteriore obliterazione verrà impiegata domani al Museo delle sinopie, in piazza dei Miracoli snc, dalle ore 9 alle 19.
Simbolo della genialità umana
È “uno dei monumenti più celebri al mondo, simbolo esso stesso della genialità umana e della sua capacità di adattamento alle sfide più complesse”, annota nel bollettino associato il presidente dell’Opera della primaziale pisana, Andrea Maestrelli.
Il campanile della Cattedrale, la cui costruzione fu avviata nel 1173, iniziò ben presto a pendere. Già nel 1179, lo stesso ideatore, Bonanno Pisano, arrestò il cantiere poiché il terreno sottostante aveva cominciato a cedere. Tuttavia, cent’anni dopo, la caparbietà di quegli specialisti fece sì che Giovanni di Simone, subentrato nella direzione delle fabbriche, vi rimettesse mano. Il progetto fu completato alla metà del XIV secolo con la cella campanaria di Tommaso Pisano.
“Finalmente, grazie alle sette campane che la sormontano, la «Torre» poteva iniziare il proprio ruolo”, scandendo la giornata liturgica e, al tempo stesso, divenendo sfondo a eventi storici come gli esperimenti di Galileo Galilei sulla caduta dei gravi.
![Il francobollo dell’8 ottobre 1973 e quello odierno](https://img.vaccarinews.it/36643.immagine2._TorrediPisa___francobolli___Italia.jpg)
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