L’azienda Vaccari torna a proporre la letteratura filatelica. È l’asta dell’11 giugno che complessivamente individua 1.175 reperti (le offerte a distanza e le richieste per partecipare “live” devono pervenire entro le ore 17 del giorno 10). “È uno dei nostri settori di specializzazione, ricordano dalla sede. Abbiamo selezionato occasioni ma anche diversi classici che danno sempre soddisfazione”. Fra essi primeggia il “Catalogo della Vittoria”, edito nel 1923 e ritenuto il primo scritto in italiano (è il lotto 1.094, parte da una stima di 130 euro). Un altro titolo da evidenziare è il “The work of Jean De Sperati”, pubblicato nel 1955 in due volumi dalla British philatelic association, dopo che la stessa acquistò collezioni e cliché dal controverso personaggio (1.152, 600).

Il panorama è ampio, costituito da un centinaio abbondante di lavori. Non mancano i cataloghi d’asta, come quelli di Christie’s e Robson Lowe per la corrispondenza di Bartolomeo Corsini (1.078, 20; 1.079, 40), il volume dell’esposizione “Sicilia 59” (1.120, 40), “I francobolli degli ultimi re” di Nino Aquila (1.124, 100), il primo numero del semestrale “Vaccari magazine” (1.164, 50), scelte di riviste come “Il borghese” (1.173, 380), “Corriere dei piccoli” (1.174, 1.450), “La domenica del corriere” (1.175, 1.200).

Ulteriori articoli sono inseriti in “Lotti e collezioni”, capitolo seguito da “Varie e curiosità”. “In essi primeggiano le cartoline, ma non mancano raccolte più o meno ampie di Antichi Stati, Regno, estero”. A mero titolo esemplificativo, ecco, proprio di cartoline, una raccolta a soggetto artistico (938, 750), la serie “Una partita di biliardo” dovuta a Basilio Cascella (939, 130), insiemi su Emilia-Romagna (946, 140), sanità (953, 100), terme (954, 70). Quanto ai francobolli, vi sono Province Napoletane (1.029, 250), enti parastatali (995, 900), Colonie (955, 600), Occupazioni (1.033, 1.000), Quarta emissione di Sardegna (1.047, 15.000); come corrispondenze emergono Pontificio (1.039, 220), posta militare della Prima (1.041, 100) e della Seconda guerra mondiale (1.042, 60). Buona caccia!

Sono 104mila i dollari che il Giappone ha promesso per il Fondo d’emergenza e solidarietà dell’Unione postale universale, così da aiutare l’Ucraina. Esso -va ricordato- consente all’Upu di fornire assistenza di emergenza per ripristinare i servizi postali subito dopo una crisi, come nel caso di un conflitto armato. Tali risorse saranno utilizzate per sostenere l’operatore Ukrposhta, che continua ad assicurare supporti essenziali e umanitari alla popolazione civile, pure a quanti hanno abbandonato le proprie case, trasferendosi in altri luoghi del territorio nazionale o all’estero. Ad aver annunciato il provvedimento è stato il ministro dell’Interno e delle comunicazioni, Yasushi Kaneko.

Altri 2 milioni sono stati destinati a progetti dell’Upu riguardanti la gestione del rischio catastrofi, la trasformazione digitale, il commercio elettronico e ulteriori iniziative a supporto dello sviluppo sostenibile. Tra il 2016 e il 2021 Tokyo ha fornito in argomento un contributo totale pari a 6,4 milioni, consentendo di raggiungere oltre due dozzine di obiettivi per l’assistenza tecnica a beneficio dei Paesi membri e di organizzare seminari in varie aree del pianeta per rafforzarne le capacità.

Velluti verdi, interni di legno, dettagli in stile Liberty, motrice in livrea storica, vagone postale: dal 4 giugno, e fino all’1 novembre con trentadue giornate di programmazione, torna il “Treno di Dante”, progetto voluto dalla Regione Emilia-Romagna per i sette secoli trascorsi dalla morte dell’Alighieri.

Sui binari sfilerà il “Centoporte”, reso disponibile dalla Fondazione Fs italiane; si presenta con ambienti di tre classi diverse per complessivi 230 posti.

Il convoglio storico accompagnerà i turisti da Firenze, la città natale del poeta, a Ravenna dove ne riposano le spoglie, attraversando il cuore dell’Appennino tosco-romagnolo per scoprire le terre che visitò nel suo cammino d’esilio.

Il programma prevede due formule: la domenica si parte da Firenze alle ore 8.50 per giungere a Ravenna alle 11.57, con ritorno alle 17.54. Quattro le fermate intermedie: Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella e Faenza. Nelle giornate di sabato vi sono tre soste tecniche e quella prolungata a Brisighella e Faenza in modalità alternata.

Su ogni vettura è presente un assistente che segue i partecipanti nella loro esperienza e narra la storia dei luoghi toccati; fornisce indicazioni su cosa visitare in ciascuna fermata: musei, rocche, teatri e palazzi, cui i passeggeri potranno accedere gratuitamente esibendo all’ingresso il biglietto ferroviario, anche in un giorno diverso da quello del viaggio. Inoltre si ha diritto a uno sconto in ristoranti e locali convenzionati.

Il prezzo standard è 56,00 euro per l’andata e il ritorno (riduzioni per i bambini e gratuità fino ai quattro anni); 38,00 per la sola andata.

Era nato il 15 aprile 1920 a Castelmezzano (Potenza) e il prossimo 4 giugno il suo paese lo ricorderà con un annullo richiesto dall’associazione Protezione civile gruppo lucano.

Protagonista è la medaglia d’oro al valor militare Emilio Caizzo, morto il 16 maggio 1941 a Tobruk, in Libia. Volontario guastatore -si legge nella motivazione- “sebbene a riposo per ferita riportata in precedente azione, chiedeva ed otteneva di partecipare, quale portacarica, all’attacco di munita ridotta nemica. Oltrepassato con un compagno il varco di un reticolato, sotto intenso fuoco, sebbene colpito da scheggia di granata, riusciva a portarsi sotto l’opera fortificata e a provocare lo scoppio della carica, distruggendo due mitragliatrici”. Colpito una seconda volta più gravemente e già allo stremo delle forze, visto cadere un compagno, “con epico gesto gli strappava dalle mani la carica già accesa e la portava sulla piazzola nemica, ove, in supremo olocausto, immolava la giovane vita”.

Curiosamente, il manuale non propone il soldato, definito “eroe contadino”, ma un panorama. Sarà disponibile dalle ore 10 alle 16 in via Volini, di fronte all’ufficio postale e poco distante dalla piazza lui intitolata.

Due coppie, due storie parallele e opposte che si sfiorano per caso in due diverse stagioni della vita. Sono le protagoniste del romanzo “Scrivimi (magari ti amo ancora)”: scritto da Riccardo Bertoldi, ha il marchio Rizzoli (360 pagine, 18,00 euro).

Elisabetta e Alessandro sono sposati da anni, ma il fuoco che c’era tra loro pare ormai quasi spento. Non riescono a immaginarsi l’uno senza l’altra, eppure a un certo punto hanno cominciato ad allontanarsi, hanno smesso di guardarsi negli occhi. E all’improvviso si sono ritrovati troppo distanti per prendersi di nuovo mano nella mano.

Quello di Lorenzo e Beatrice è un rapporto fatto di voci e di canzoni: si sono conosciuti una sera di luglio, sulle note di una chitarra, e d’un tratto hanno capito di non essere più soli. Sono giovani, hanno la vita davanti e tanti sogni nel cassetto. Ma è proprio per inseguire uno di questi che le loro strade rischiano di dividersi. Senza un futuro insieme, come si fa a immaginare l’amore?

I quattro personaggi -anticipano dalla casa editrice- “hanno smesso di ascoltarsi, ma per uno strano caso del destino cominciano a scriversi. Grazie alle parole, i sentimenti torneranno a galla più forti di prima e loro, finalmente, troveranno il coraggio di seguire il cuore. Perché innamorarsi è come sognare: non c’è un tempo giusto per farlo, l’importante è non smettere mai”.

Oltre alle mere simbologie per raccontare, a cento anni di distanza, l’autonomia delle Aland. L’emissione, si tratta di un foglietto dovuto a Jonas Wilén con il supporto di Johanna Finne per il design, arriverà agli sportelli locali il 9 giugno contro 5,00 euro (un’ulteriore tiratura, in lamina metallica lucida, sarà presentata in una confezione da 10,00).

L’immagine mostra uno spaccato delle isole, spiegano dalla sede. Una “Aland in poche parole”, un territorio dove i modi tradizionali e la vita moderna si mescolano bene. Gli abitanti affermano le loro fiere abitudini ma, allo stesso tempo, prendono parte al mondo high-tech. Sottolineata la vicinanza alla natura, al lavoro, alla scuola e alle esperienze.

Da oggi altre 106 filiali mobili di Ukrposhta hanno iniziato a lavorare in sei regioni, Chmel’nyc’kyj, Dnipropetrovs’k, Leopoli, Poltava, Ternopil’ e Žytomyr. Gli addetti gestiranno complessivamente 352mila abitanti di 1.092 paesi. “L’ammodernamento è per il tempo di pace”, commenta il direttore generale dell’azienda, Igor Smilyansky. “Tuttavia non vogliamo fermarci a metà per la guerra, quindi continuiamo a lanciare uffici mobili, nelle regioni liberate di Žytomyr e Dnipropetrovs’k comprese”. “I nostri clienti possono essere certi che, ovunque si trovino in Ucraina, saremo in grado di fornire loro le prestazioni necessarie: ricevere pensioni o benefici sociali, pagare utenze, ritirare o inviare rimesse, abbonarsi, recapitare prodotti o medicinali. La consegna in auto è ora l’opportunità più veloce per iniziare a fornire supporti nelle aree liberate”. Il progetto era stato avviato lungo il 2018 nell’oblast di Černihiv, finanziato dallo stesso operatore e grazie all’investimento di 33 milioni di euro proveniente dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo.

Intanto, è stata aperta un’ulteriore sede fisica: si trova a Vinnycja, vicino al mercato comunale.

Per un francobollo dedicato all’arte di Francia e appena inserito nel classificatore (notizia precedente), un altro, ma d’antan, torna in cronaca. È il 2,00 franchi emesso il 14 settembre 1974 per promuovere la manifestazione “Arphila 75”.

Riproduce “L’oiseau bleu”, un guazzo e inchiostro di china realizzato appositamente per essere dentellato, fatto piuttosto inusuale. È del pittore e scultore Joan Miró (1893-1983); l’originale verrà messo all’incanto a Parigi il prossimo 3 giugno dalla casa d’aste Beaussant Lefèvre et associés. L’opera è datata 23 aprile dello stesso anno e fu donata dall’artefice all’allora ministro a Poste e telecomunicazioni Hubert Germain; risulta stimata tra i 180mila e i 250mila euro.

Il dipinto -precisano dalla sede- è ampiamente conosciuto dal grande pubblico perché ne sono state stampate oltre sei milioni di copie sotto forma di carta valore. Joan Miró riprese il famoso uccello postale azzurro, interpretandolo secondo la sua tavolozza: tre colori primari, rosso, giallo e blu, con il verde quale complemento. Il nero di china, tutto rilievo e lucentezza, dona la sensibilità. Non c’è una linea preliminare, a parte la cornice che circonda il soggetto come fosse una gabbia (fine).

Richiama uno scatto di Sarah Moon, “Histoires d’hirondelles”, il nuovo francobollo di Francia dedicato al filone artistico. Impaginato da Valérie Besser, costa 2,86 euro e ha raggiunto alcuni uffici postali il 30 maggio (la prevendita è stata avviata il 27).

Nata nel 1941 come Marielle Warin, è fotografa dal 1970 e regista dal 1978. “Sfida le convenzioni e stravolge i codici per costruire un’opera di irriducibile singolarità”, spiegano da Parigi. Il campo delle creazioni continua a espandersi, spaziando tra tecniche e categorie, senza mai rinunciare a nulla. Con audacia e pazienza, perseveranza e invenzione, esplora il lato nascosto dell’ovvio. Dagli esordi nella moda e nella pubblicità, ha lavorato per realizzare quella che chiama “una finzione di un secondo”. Ogni immagine è una storia che non racconta, ma che suggerisce contenendola nella suspense di un gesto o nell’enigma di uno sguardo, un mondo intero che non è accaduto. Quanto prodotto rivela la ricchezza di una vita interiore radicata nelle emozioni dell’infanzia, nello stupore e nella paura vissuti a contatto con la realtà prima che l’occhio e il cuore siano logorati dall’abitudine (continua).

Allo stato attuale, solo un annullo ricorderà esplicitamente la “Festa della Repubblica”, in calendario domani (per la soddisfazione dei marcofili, niente bolli non obliteranti, l’anno scorso realizzati in circa cinquecento esemplari).

L’iniziativa marcofila è stata presa dalla Prefettura di Cosenza, pardon: dall’Ufficio territoriale del governo, come si chiama ora. A ogni buon conto, entrambe le indicazioni, vecchia e nuova, compaiono citate nell’obliterazione.

Gli interessati all’impronta potranno rivolgersi al presidio che verrà collocato in piazza XI Settembre davanti alla sede del richiedente; sarà operativo tra le ore 9 e le 13. Naturalmente, è possibile formulare commissioni anche a distanza, in questo caso rivolgendosi allo sportello filatelico dell’ufficio postale Cosenza Veneto, sito in via Vittorio Veneto 59, 87100 Cosenza.

Numerosi i richiami sui quotidiani per il blocco informatico registrato da Poste italiane il 30 maggio. Anche perché, il giorno prima, si era diffusa la notizia di imminenti e ampi attacchi digitali, annunciati dagli hacker filorussi che fanno riferimento al collettivo Killnet contro l’Italia, “rea” di sostenere l’Ucraina attaccata da Mosca.

Ma, alla fine, nulla di tutto ciò si è registrato. Tranne, appunto, lo stop nelle procedure elettroniche interne all’azienda ora presieduta da Maria Bianca Farina. Stop che, comunque, ha creato difficoltà nella mattinata a personale e pubblico (il sito non sembra aver avuto inconvenienti).

Il problema riscontrato -spiegano dall’azienda- “è stato determinato da un disallineamento sulle giacenze di cassa, generatosi sabato 28 maggio, durante l’esecuzione delle quadrature contabili eseguite in fase di chiusura degli uffici postali”. L’anomalia riscontrata, “che nulla ha a che vedere con alcune anticipazioni giornalistiche circa presunti attacchi terroristici di tipo informatico, è stata processata e risolta nel corso della prima mattinata (di lunedì, ndr) con un graduale rientro alla normale operatività di tutte le postazioni di lavoro inizialmente impattate dal disservizio”.

Attendendo la risposta formale dall’azienda, i sindacati (Slp-Cisl, Slc-Cgil, Uil poste, Failp-Cisal, Confsal comunicazioni e Ugl-Fnc comunicazioni) l’avevano diffidata “dal richiedere ai lavoratori compensazioni di tipo individuale rispetto ad eventuali ammanchi”.

La coppia della nuova tappa appartenente alla serie “La Germania dall’alto” si presenta in versione tête-bêche. L’autrice, Bettina Walter, ha lavorato su una foto di Hermann Littich riguardante la veduta aerea della zona in cui il fiume Isar entra nel Sylvensteinsee. L’esito sono due francobolli da 1,00 euro, pronti a uscire domani.

Il Sylvensteinsee prende il nome da un prominente costone roccioso; si trova vicino al confine con il Tirolo, nel circondario di Bad Tölz-Wolfratshausen. La diga locale venne costruita tra il 1954 e il 1959; per essa fu necessario riposizionare le strade e un intero villaggio, demolito e ricostruito a una quota più elevata. D’altro canto, la barriera serve a proteggere dalle inondazioni e a migliorare i bassi livelli delle acque. Una centrale elettrica in caverna, che allo stesso tempo genera elettricità sostenibile, assicura la regolarità dei flussi. La sicurezza risultò prioritaria fin dall’inizio. Di conseguenza, l’impianto è stato ristrutturato tra il 1994 e il 2004, ampliato e portato all’ultimo stato dell’arte. Ha dimostrato in modo efficace la sua funzione durante i gravi eventi alluvionali del 1999 e del 2005 e nell’estate del 2003. Nonostante gli interventi, il luogo è considerato tra i paesaggi fluviali selvaggi meglio conservati.

“Una guerra senza senso”: così da Madrid commentano quanto è in corso dall’altra parte del continente. Il conflitto ha tolto la vita a molti civili, senza contare lo sfollamento di milioni di persone, fuggite dalle loro case lasciando dietro di sé il passato e anche tanti parenti, rimasti perché in prima linea, oppure per l’età o le condizioni fisiche.

“La Spagna, come la maggior parte dei Paesi del mondo, ha mostrato sin dall’inizio una delle sue più grandi virtù: la solidarietà”. Privati, così come organizzazioni e istituzioni pubbliche, hanno concretizzato una moltitudine di iniziative per portare aiuti, nonché per collaborare al trasferimento dei rifugiati. Auto, bus e interminabili carovane solidali hanno lasciato la penisola iberica con beni di prima necessità e cibo, portandoli al confine. Al ritorno, quei veicoli non hanno viaggiato a vuoto, arrivando “carichi di occhi tristi che avevano vissuto l’orrore di una guerra”. Molte case hanno accolto famiglie, dato loro lavoro e alloggio, ma soprattutto sicurezza e affetto. Il blu-giallo della bandiera ha riempito i balconi e le strade; da ieri compare nel francobollo “La Spagna con l’Ucraina”, individuato attraverso la tariffa “C”, ora 1,75 euro.

Diverrà un complesso scolastico polivalente l’ex sede compartimentale di Poste italiane sita in via Cirincione a Palermo.

Le parti hanno approvato il progetto definitivo nell’ambito della conferenza di servizio presieduta dal sindaco metropolitano, Leoluca Orlando, che conserva i poteri di commissario per gli interventi di edilizia scolastica. “Si conclude il complesso iter approvativo di una importante opera”, ha detto. Sarà un polo di cultura e sviluppo, visto che l’immobile verrà assegnato a quello che ora si chiama istituto d’istruzione superiore statale “Alessandro Volta”; così potrà svilupparsi rispondendo alle esigenze occupazionali del territorio.

Ora il passaggio all’autorità di gestione e l’avvio del piano esecutivo che si concluderà prevedibilmente entro due mesi, in modo da avviare le procedure di gara. L’importo complessivo ammonta a 22 milioni di euro.

L’affidamento del servizio universale a Poste italiane per il periodo che va dall’1 maggio 2016 al 30 aprile 2021 ha ottenuto il via libera dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che ha operato per conto del ministero dello Sviluppo economico, cui spetta l’ultima parola. Ultima parola formalizzata il 6 maggio con il provvedimento del direttore generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali, Francesco Soro. Poi il testo è stato pubblicato il giorno 18, come estratto, dalla “Gazzetta ufficiale”.

Tale analisi è prevista a consuntivo di ogni lustro (questo è il secondo) da quando il servizio universale venne affidato per quindici anni all’azienda ora diretta da Matteo Del Fante. Il decreto legislativo 261 del 22 luglio 1999 (“Attuazione della direttiva 97/67/Ce concernente regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e per il miglioramento della qualità del servizio”), per la precisione al comma 11 dell’articolo 3, prevede alcuni criteri da valutare. Essi sono: “a) garanzia della continuità della fornitura del servizio universale in considerazione del ruolo da questo svolto nella coesione economica e sociale; b) redditività degli investimenti; c) struttura organizzativa dell’impresa; d) stato economico dell’impresa nell’ultimo triennio; e) esperienza di settore; f) eventuali pregressi rapporti con la pubblica amministrazione nel settore specifico, con esito positivo”. Inoltre, per il comma 2 dell’articolo 23, è previsto “un miglioramento di efficienza, sulla base di indicatori definiti e quantificati dall’Autorità”.

Nel caso -non avveratosi- di un esito negativo della verifica, il dicastero “dispone la revoca dell’affidamento”. Resterebbe, però, il problema: a chi attribuirlo?

Altre proposte, segnalate dagli organizzatori a “Vaccari news” e rivolte ai collezionisti, si concretizzeranno nei prossimi giorni, tutte a ingresso libero.

Domani alle ore 17 si svolgerà la visita guidata, tenuta dal curatore Fabrizio Fabrini, al percorso tematico, già segnalato, “Prato e la sua cultura”. L’incontro è presso la Biblioteca roncioniana, in piazza San Francesco 24 della città toscana.

Sempre dall’1, ma fino al 6 giugno, Castel Bolognese (Ravenna) ospiterà la rassegna documentaria di cartoline e storia postale “Ricordo e saluti da Castel Bolognese”, che ha coinvolto Pier Paolo Sangiorgi. Il riferimento è la sala espositiva di via Emilia Interna 88, raggiungibile nei giorni feriali dalle 20 alle 23, durante i festivi nelle fasce 10-12 e 17-23.

Il 4 e il 5 a Palazzolo sull’Oglio (Brescia) si svolgerà la quarantesima manifestazione dell’Associazione nazionale collezionisti di affrancature meccaniche. Le porte di palazzo Damioli in via Garibaldi 4, sede dell’appuntamento, verranno aperte dalle 9.30 alle 12 e poi dalle 16 alle 18.30. Si festeggerà il giro di boa del sodalizio, fondato nel 1982. Previsti la mostra con una ventina di collezioni (disponibile entrambi i giorni), il congresso dei soci (sabato alle 16), la seduta di scambi (domenica pomeriggio).

Lo stesso fine settimana nella capitale ci sarà “Roma colleziona”, convegno commerciale di filatelia, storia postale, cartoline, numismatica, cartamoneta, telecarte, santini, figurine. Firmato da Athena, avrà luogo al “Seraphicum” di via del Serafico 3, operativo sabato tra le 10 e le 17, domenica cominciando alle 9 e terminando alle 13.

Sorpresa: l’Art déco presentata a Singapore. Il 27 maggio è stata emessa una serie di sei francobolli che mostrano altrettanti edifici ispirati allo stile.

Nel dettaglio, sono la Waterboat house situata nella zona di Fullerton (è un prima classe interna, ora da 0,30 dollari locali), poi le Maxwell chambers di Tanjong Pagar (0,60); gli altri immobili risultano individuati per il solo indirizzo: in Norris road 9 a Little India (0,70), in Armenian street 36/38 vicino al municipio (0,90), in Pahang street 13 nei pressi del quartiere Kampong Glam (1,15) e in Circular road 79 non lontano da Boat quay (1,50). Per l’obiettivo postale sono stati coinvolti Lim Wenbin e Leeyau Chun Chuan.

Il movimento -è la nota- ha le sue radici a Parigi nei primi anni del Novecento; caratterizzato da linee pulite, forme rettangolari e nessuna decorazione delle facciate, rappresenta insomma un allontanamento dall’allora prevalente Liberty. Nel Paese asiatico si diffuse tra gli anni Trenta e Cinquanta, testimone di molti progressi sociali, culturali e tecnologici.

La Spagna firma un francobollo per i suoi quarant’anni da membro dell’Organizzazione del trattato dell’Atlantico del Nord. Ha debuttato ieri al costo di 1,75 euro, sapendo che il giro di boa formale scoccherà domani.

Ma la vera notizia è un’altra, suggerita anche dalla vignetta: il 29 e il 30 giugno i capi di Stato e di Governo dei Paesi alleati si incontreranno a Madrid per il vertice. Punto principale all’ordine del giorno, principale se non unico, sarà molto probabilmente la situazione in Ucraina. Durante questo appuntamento -viene spiegato- “i leader decideranno il nuovo concetto strategico. Rappresenta il documento più importante della Nato, secondo solo al Trattato di Washington. Riafferma i valori e il ruolo, definisce le sfide alla sicurezza che l’Alleanza dovrà affrontare”.

È la ventunesima delle ventiquattro previste: si sta completando il progetto di Cassa depositi e prestiti per sviluppare la presenza sul territorio. L’ultima sede, inaugurata il 25 maggio, si trova a Brescia, in piazza della Loggia 5. È il secondo riferimento in Lombardia e si occuperà dell’intera provincia, allargando il raggio d’azione a quelle di Bergamo, Cremona e Sondrio.

Nell’ambito della valorizzazione del patrimonio archivistico e fotografico interno, ospiterà anche la mostra permanente “Impressioni di fabbrica”, ideata per ripercorre la storia all’industria siderurgica cittadina.

Che la formula degli sportelli diffusi funzioni lo dicono le cifre: a dicembre del 2020, con l’apertura dell’ufficio di Milano, l’operatività del gruppo Cdp nella regione “ha registrato un significativo incremento. Nell’ultimo triennio, infatti, sono state impegnate risorse per circa 8 miliardi di euro a favore di oltre 18.000 imprese e circa 300 enti della Pa”.

Tornando alla cronaca, contemporaneamente si è tenuto a palazzo della Loggia un secondo appuntamento per presentare gli strumenti e i progetti in favore di aziende e strutture pubbliche ideati per affrontare le sfide legate allo sviluppo sostenibile, all’implementazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, alla rigenerazione urbana, alla digitalizzazione e al miglioramento della coesione sociale. Il primo incontro si era svolto a Napoli, ma altri sono previsti, ad esempio ad Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Palermo, Torino, Venezia e Verona.

Sono oltre 22mila (cui vanno sommati 14mila minori) i cittadini provenienti dall’Ucraina giunti nello Stivale che, avendo diritto al contributo di sostentamento per i mesi di marzo e aprile, hanno presentato domanda entro il 9 maggio e per i quali il Dipartimento della protezione civile ha completato i controlli. Dopo aver ricevuto una notifica tramite sms, potranno recarsi presso un qualsiasi ufficio di Poste italiane e riscuotere l’importo. Ovvero 300,00 euro al mese per ogni adulto e un’integrazione di 150,00 per ciascun minorenne al seguito.

Allo sportello serviranno il documento di identità con cui è stato richiesto il permesso di soggiorno per protezione temporanea e la ricevuta della domanda rilasciata dalla Questura, dov’è indicato il codice fiscale. I soldi resteranno a disposizione per due mesi.

Il pagamento del contributo relativo a maggio e quello delle rimanenti domande avverrà a partire dal 10 giugno. L’assegno può essere richiesto entro il 30 settembre; attualmente viene riconosciuto per un massimo di tre mesi. Non possono ottenerlo quanti sono alloggiati presso sedi rese disponibili dallo Stato o da alcune altre strutture pubbliche (fine).

Su oltre cinquecento partecipanti di quarantatré Paesi, ce n’è anche uno della Bielorussia, uno della Russia e due dell’Ucraina, per un numero totale di opere che supera quota mille. È “Padiglione Ucraina”, l’iniziativa d’arte postale voluta da Ruggero Maggi e aperta il 28 maggio a Quiliano (Savona), cittadina che ospita il Museo dinamico della mail art e lo Spazio arte contemporanea sperimentale, ovviamente coinvolti nell’iniziativa. Iniziativa inaugurata con sottolineatura marcofila e sfilata di valigie per richiamare quanti sono stati costretti a fuggire. Resterà raggiungibile sino al 30 luglio.

La richiesta ai partecipanti era proporre lavori in blu e giallo con cui è stata composta una grande e creativa bandiera (un’idea simile, ma con il drappo della pace, venne sviluppata quattro anni fa). “Non è una presa di posizione contro un Paese a favore di un altro… è una presa di posizione permanente contro la guerra da qualunque parte arrivi l’aggressione. La violenza non è mai accettabile”, viene precisato.

L’allestimento si trova presso la biblioteca civica “Andrea Aonzo” in piazza Costituzione, aperta gratuitamente martedì (orari: 9-12 e 15-18), mercoledì e venerdì (15-18), giovedì e sabato (9-12). Tutti i lavori pervenuti sono stati donati dal curatore all’archivio dello stesso Sacs, diretto da Cristina Sosio. Disponibile il catalogo on-line con le opere pervenute (continua).

Visti i tempi, non stupisce. La Germania fa il punto della situazione, prendendo come spunto i trent’anni della “nuova” posta militare. Il servizio ricominciò infatti il 22 maggio 1992, inizialmente in favore delle truppe della Bundeswehr partecipanti alla missione umanitaria in Cambogia. Con i successivi dispiegamenti nei Balcani e in Afghanistan, ha assunto un ruolo sempre più importante.

La feldpost -viene ricordato- fornisce ai membri delle Forze armate tedesche in servizio all’estero posta da casa tutto l’anno: lettere augurali scritte a mano, cartoline dai luoghi di vacanza e omaggi natalizi. Solo nel 2021 sono stati trattati circa 165mila pacchi e pacchetti nonché 130mila lettere e cartoline, per un peso complessivo di 1.300 tonnellate.

Attualmente i servizi sono forniti presso gli uffici postali collocati ad Al-Asrag (Giordania), Erbil (Iraq), Pristina (Kosovo), Rukla (Lituania), Gao e Koulikoro (entrambi Mali), Niamey (Niger). Il coordinamento si svolge a Darmstadt.

Il corriere viene consegnato nelle regioni di crisi dai dipendenti di Deutsche post che si propongono volontari; ora sono coinvolte 270 persone. Offrono ai soldati gli stessi supporti disponibili in patria, quindi corrispondenze, colli, transazioni di bancoposta secondo il tariffario nazionale.

Talvolta ci sono anche impieghi civili come nel 2021, quando le inondazioni nella valle del fiume Ahr hanno tagliato interi distretti dal mondo esterno: in breve tempo sono state istallate tre sportellerie di emergenza in sostituzione di quelle non più funzionanti.

Pur aggiornata al 2000 (venne edita da Abafil), resta un punto di riferimento per gli interessati al settore. Anche perché a firmarla fu uno specialista di tali strumenti, Vito Salierno (1934-2013). È la “Bibliografia filatelica e storico-postale ragionata”, questa volta riferita alla Toscana.

Fa parte di un progetto più ampio che a regime avrebbe coperto l’intero Stivale, comprendendo pure San Marino, Vaticano, Colonie, Occupazioni e altri comparti particolarmente seguiti dai collezionisti.

Le 63 pagine a computer comprendono 458 voci (una ventina firmate da Paolo Vaccari), scritte in italiano e non. Sono elencate per artefice, andando da “Vie e mezzi di comunicazione nella Toscana dei Lorena” (di autori vari) a “Prima guerra d’indipendenza: il generoso «cuore» dei volontari toscani” (redazionale). Come sempre capita, buona parte dei titoli rappresenta degli articoli.

Il prezzo di copertina è 10,00 euro; ora il lavoro risulta in promozione a 7,00.

È invece del 26 maggio la partecipazione PostEurop firmata dalla Grecia. Si tratta di due francobolli in coppia, nominali da 2,00 e 4,50 euro, realizzati in fogli da otto serie o nel libretto con due.

Ancora miti e leggende, questa volta incentrati su Orfeo, il bardo tracio profeta dell’antica religione locale. Viaggiò con Giasone e gli argonauti alla ricerca del vello d’oro e discese persino negli inferi per recuperare la moglie perduta Euridice. Verso la fine della sua vita, disdegnò il culto di tutti gli dei considerando esclusivamente il sole, che chiamò Apollo. Una mattina presto si recò dall’oracolo di Dioniso sul monte Pangaion per salutare il signore all’alba, ma fu fatto a brandelli dalle menadi perché non aveva onorato lo stesso Dioniso; venne sepolto nella regione della Pieria (fine).

Al pari di quella serba vista stamane, l’emissione PostEurop di Danimarca è stata presentata agli sportelli (nel caso specifico il 19 maggio) sotto forma di foglietto. Contiene tre francobolli che offrono altrettanti spunti al tema miti e leggende. Per le immagini è stata coinvolta Ane Cecilie Mogensen, che ha lavorato con la carta intagliata; l’impaginazione finale è dovuta a Ella Clausen.

Il primo esemplare da 12,00 corone vede al centro la sirena (una, Melusina, già è stata citata da Francia e Lussemburgo). Sulla spiaggia incontra un contadino desideroso di dare un figlio alla moglie: sarà accontentato, poiché nascerà il malvagio Bonavedde.

L’altro, dall’analogo nominale, cita un elegante Ellestingeren, re degli inferi. Dal suo cavallo guarda il campo quando il raccolto è terminato; i contadini non hanno lasciato nulla e lui lancia maledizioni qua e là. Ognuno ottiene ciò che si merita, perché egli non dimentica nessuno.

Quanto al dentello che nel blocco compare al centro, vale 36,00 unità ed è l’unico ad avere il marchio del sodalizio cui la serie è ispirata. Propone un’ulteriore storia. Nei tumuli dell’isola di Bornholm vivono piccole creature; quando fanno festa, ballano strane melodie e ritmi. Cercano di attirare i bambini con cibo delizioso o altre prelibatezze; se abboccano, i malcapitati non riappaiano più. Ma c’è anche il calderone pieno di monete d’argento e d’oro... (continua).

Drekavac (letteralmente, colui che urla) è una creatura della mitologia appartenente agli slavi meridionali. Non a caso, è stato scelto dalla Serbia per il contributo PostEurop 2022 dedicato a miti e leggende; è stato concretizzato da Bojan e Ivan Zamurović. Il foglietto, emesso il 6 maggio, è in vendita a 85,00 dinari.

Produce grida spaventose che ricordano quelle di bambini, caproni, gatti, lupi o uccelli. Si ritiene che queste urla possano rendere una persona sorda. È simile a un vampiro, una manifestazione materiale dell’anima del defunto che non riesce a trovare la pace dopo la dipartita, quindi esce dalla tomba di notte e tormenta coloro che gli hanno fatto del male in vita. In alternativa rappresenta l’anima di un bambino morto e non battezzato, che con l’oscurità visita la casa dei genitori. Spesso viene descritto come un essere demoniaco, coperto da una lunga pelliccia, che calpesta costantemente e per questo strilla. Ha unghie grandi e affilate, simili ad artigli, e si ritiene che sia in grado di cambiare forma. Abita grotte, foreste, stagni, fiumi e salici e può essere trovato solo nell’oscurità, magari vicino a cimiteri o foreste. Ha molta paura della luce del giorno e dei cani (continua).

Ukrposhta ha annunciato oggi pomeriggio il concorso, peraltro atteso. Riguarda la nuova emissione secondo la scelta individuata dal pubblico; ci si deve ispirare alla frase “Buonasera, veniamo dall’Ucraina”, trasformata in tormentone dal governatore della regione di Mykolaïv, Vitaliy Kim. Tutti -da oggi al 3 giugno compreso- possono partecipare proponendo fino a cinque bozzetti in argomento, purché abbiano una risoluzione di 300 dpi.

Tra le ultime notizie diffuse, la decisione di aprire un negozio su Ebay; secondo la sede, sarebbe il primo operatore postale al mondo a compiere tale passo. Significa -commentano da Kiev- che chiunque può comprare francobolli iconici, sapendo che, per ogni ordine, 5,00 dollari statunitensi andranno al fondo di beneficenza. Si aggiungeranno articoli come buste, felpe e magneti. “È simbolico che Ukrposhta, la quale per anni ha formato gli imprenditori ucraini per aprire e promuovere i propri negozi sui mercati digitali, incluso Ebay, ora ne stia attivando a sua volta uno”, ha commentato il direttore generale dell’azienda, Igor Smilyansky.

Oramai alle spalle l’assemblea ordinaria annuale che riunisce gli azionisti di Poste italiane, svoltasi oggi. Di fatto, ha convalidato quanto già individuato e proposto dal consiglio di amministrazione.

Innanzi tutto è stato approvato il bilancio 2021, deliberando un dividendo complessivo di 0,59 euro per azione (0,185 sono stati versati già quale acconto in novembre; i rimanenti 0,405 saranno saldati il 22 giugno).

Via libera, inoltre, per la politica sulla remunerazione relativa all’esercizio 2022 e per la relazione inerente ai compensi corrisposti nel 2021, nonché ai piani di incentivazione del personale basati su strumenti finanziari. Per quest’ultimo aspetto sono stati autorizzati l’acquisto e la disposizione di azioni proprie per un massimo -come previsto- di 2,6 milioni di azioni, rappresentativi dello 0,20% circa del capitale sociale, con una spesa limite pari a 40 milioni di euro; la procedura comincerà il 30 maggio.

Nominato, infine, il collegio sindacale per il prossimo triennio, che concluderà l’incarico con il bilancio 2024; vi siedono Mauro Lonardo in qualità di presidente (il nome proviene dalla lista di minoranza presentata da un raggruppamento di quattordici investitori istituzionali), cui si aggiungono Gianluigi Fiorendi e Serena Gatteschi (segnalati dall’azionista di controllo, cioè dal ministero dell’Economia e delle finanze). Sindaci supplenti risultano Antonio Santi (lista di minoranza), Francesco Fallacara e Sonia Ferrero (Mef).

Testo integrato alle ore 20.35.

Nonostante il ministero dello Sviluppo economico (cioè la struttura deputata formalmente a seguire il settore) sia silente, sono state diffuse due piccole modifiche al programma delle emissioni.

Il richiamo alla locomotiva elettrica trifase “E.431”, nel centenario della costruzione (francobollo inserito nel percorso “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico”), non arriverà più il 22 ma il 23 giugno.

Inoltre, ha una data precisa il tributo per l’Autodromo nazionale di Monza, anch’esso classe 1922 (serie “Lo sport”). Finora il debutto era stato indicato genericamente in settembre; ora, e salvo ulteriori modifiche, c’è pure il giorno: sarà disponibile dal 3 del mese.

La Pro Loco di Martinengo ha ideato e messo in campo tutte le energie per rendere possibile un evento di portata…. spaziale! Infatti, a partire da sabato 28 maggio 2022 avrà inizio una mostra dedicata all’esplorazione dello spazio, ripercorrendo l’incredibile storia del volo umano, con eventi, conferenze a tema e visite guidate alla mostra e al borgo medioevale.

Saranno in esposizione modelli di velivoli (di Carlo Ronchi) e, per gli amanti della filatelia, altre testimonianze di collezioni di Astrofilatelia e Aerofilatelia (collezioni di Pietro della Maddalena, Stefano Matteassi, Giorgio Toniaccini e Mario Bonacina).

Numerosi i relatori di altissimo livello, autori di alcune conferenze a tema. In particolare, agli addetti ai lavori non passerà inosservata la presenza di Renato Annibale Rega, che nel panorama spaziale è autentico punto di riferimento. È responsabile logistica aerospaziale ed ha curato con la Pro Loco l’organizzazione dell’evento. Rega sarà presente all’inaugurazione della mostra sabato 28 maggio alle ore 10:30 e presenterà una esposizione dal titolo “Dal grande Cielo all’immenso Spazio” arricchita da una serie di modelli, documenti e fotografie storiche che ripercorrono l’incredibile avvicinamento dell’uomo alle stelle.

Durante tutta la manifestazione saranno presenti i palloni aerostatici Luna e Marte, per gentile concessione di Silvia Vaccari, specializzata nella ricerca di documenti storici, libri e buste rappresentanti i primi voli in pallone, le conquiste da parte dei primi pionieri del volo, l’evoluzione della Posta Aerea dagli albori a oggi, fino ad arrivare allo Spazio.

Tutte le informazioni nel comunicato allegato.

Inizialmente erano dieci, poi scesi a nove per problemi tecnici: sono gli alloggi di Poste italiane inseriti nel progetto “Autonomia abitativa donne vittime di violenza”. L’ultimo da segnalare si trova a Roma, che così si aggiunge agli appartamenti di Bologna, Brescia, Macerata, Messina, Napoli, Padova, Salerno e di una località del Piemonte -si trova tra Casale Monferrato (Alessandria) e Vercelli- non precisata per ragioni di sicurezza.

Per quel che concerne la capitale, l’interlocutore coinvolto si chiama Differenza donna. Immutato il resto: la casa, capace di accogliere quattro o cinque posti letto (dipende dalla presenza o meno di figli), resterà a disposizione in comodato d’uso gratuito per cinque anni ospitando signore che si trovano in condizione di particolare disagio economico. L’obiettivo è sostenerle e accompagnarle nel percorso di reinserimento sociale insieme alle operatrici dei centri antiviolenza.

“Dalla nostra esperienza -ha detto la presidente del sodalizio citato, Elisa Ercoli- sappiamo che per combattere la violenza maschile sono necessari interventi reali e concreti: una casa di semi autonomia può fare veramente la differenza per una efficace riconquista da parte delle donne della propria partecipazione nella società”.

Un personaggio controverso ma indubbiamente un personaggio. Non stupisce che talvolta venga citato nei francobolli. Come nel 40 pfennig di Germania Federale del 14 aprile 1977. Oppure nel 2,75 euro che l’Austria ha emesso oggi (la prevendita risale al 6 maggio) coinvolgendo Karin Klier. È Federico Barbarossa, imperatore del Sacro romano impero, re dei romani e d’Italia. Curiosamente, entrambe le cartevalori propongono lo stesso reperto, una scultura in bronzo con la sua testa che il protagonista donò al padrino, il parroco del monastero di Cappenberg.

L’occasione colta ora da Vienna è il nono secolo passato dalla nascita. La lunga permanenza al potere fu segnata da conflitti con le città italiane, il papa, i principi e soprattutto Enrico il Leone, cugino della dinastia dei Welf, ricordano da Österreichische post. La misteriosa dipartita -annegò, era il 1190, nel fiume Saleph durante una crociata nell’odierna Turchia- lo pose al centro di leggende. Secondo una di esse, non è morto davvero ma dorme in una grotta nelle montagne della catena Kyffhäuser, in attesa di svegliarsi un giorno per ricostituire l’Impero. Fino ad allora, la barba continuerà a crescere attorno a un tavolo di marmo.