daily news magazine
editor Fabio Bonacina

27911 news from 8/3/2003

A Bagnacavallo oggi
26 Set 2024 11:25 - NEWS FROM ITALY
Alluvione - Dalle ore 12 alle 14, tramite un proprio dipendente, Poste italiane consegnerà il corriere arretrato ai cittadini che si presenteranno al centro civico di Traversara

C’è anche la raccolta fondi
C’è anche la raccolta fondi

Tra le iniziative messe in atto per gestire la nuova alluvione che ha colpito principalmente la Romagna, una viene segnalata dal Comune di Bagnacavallo (Ravenna). Oggi dalle ore 12 alle 14, presso il centro civico di Traversara (è la frazione in cui si sono registrate le principali criticità), un postino provvederà a consegnare il corriere arretrato ai cittadini che si presenteranno.

Tra il 18 e il 19 settembre -annota la sede regionale di Legambiente- sono caduti sull’area 350 millimetri di pioggia, causando l’esondazione di quattro fiumi, l’inondazione di diversi centri, circa mille persone sfollate. Impatti fortunatamente meno gravi di quelli del maggio 2023, nonostante l’acqua caduta la scorsa settimana sia più di quella registrata allora. Questa volta il terreno è riuscito ad assorbire molta parte delle precipitazioni e la prevenzione -in particolare il sistema di allerta- ha funzionato. Ecco perché gli allagamenti sono stati meno estesi, sebbene comunque violenti, e al momento non si contano vittime.


Avendo conosciuto la storia del maestro Gastone Rizzo, Francesco Fallanca ha voluto raccontare la sua regione attraverso i francobolli

Scoprire il territorio
Scoprire il territorio

Luoghi, fatti, personaggi… qualsiasi territorio sufficientemente grande o molto attivo può essere documentato con le cartevalori postali. Serve solo la pazienza per individuare le produzioni che lo citano e raccontarle. E naturalmente, bisogna conoscere le vicende locali.

Un ulteriore caso è offerto da Francesco Fallanca; suo è il lavoro “La Calabria raccontata dai francobolli - Storia, ambiente, cultura”.

“La mia passione per la filatelia, ovverosia lo studio dei francobolli e della storia postale antica e moderna, mi ha spinto a creare quest’opera letteraria”, spiega l’autore. “Sono rimasto molto affascinato dalla storia di Gastone Rizzo, maestro di scuola elementare che negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale, in provincia di Verona, usava i francobolli per insegnare ai suoi alunni le varie materie e mi sono detto: perché non raccontare la mia regione?”. “Con la segreta speranza che il lettore, specialmente quello giovane, possa appassionarsi al francobollo in un’epoca ormai dominata dai moderni sistemi informatici”.

Firmato Città del sole edizioni, il libro conta 80 pagine e richiede 20,00 euro.


Furono prodotti dalla Real fábrica de artillería di La Cavada, poi utilizzati per la Corona, la Marina e le batterie costiere nei porti che la Spagna aveva in tutto il mondo. Il francobollo

La Real fábrica de artillería di La Cavada
La Real fábrica de artillería di La Cavada

Francobollo sulla Real fábrica de artillería di La Cavada (1622-1834), poiché rappresentò un elemento importante per la storia della Spagna, sia dal punto di vista industriale che militare. È situata in Cantabria nel medio bacino del Miera, fiume di vitale significato in quanto fece da motore per la costruzione dei primi altiforni della penisola e per la più grande compagnia d’armi mai conosciuta entro i confini.

I suoi impianti furono gli unici per più di centosessant’anni, sufficienti a soddisfare tutto il fabbisogno: da lì uscirono circa trentamila cannoni in ferro, utilizzati per le esigenze della Corona, della Marina e delle batterie costiere nei porti che Madrid controllava in tutto il mondo.

Oggi la struttura può essere visitata e approfondita nel museo omonimo; attraverso l’Associazione amici del museo, si svolgono diverse attività. Ad esempio, nella quarta settimana di agosto, da dieci anni si tiene la rievocazione storica riguardante il brigadiere Fernando Casado de Torres: illustre ingegnere e marinaio, fu un tecnico prestigioso, tra i direttori più efficienti. Costituisce il pretesto per ricreare l’atmosfera del XVIII secolo, coinvolgendo oltre centosettantacinque persone, tutte vestite nelle uniformi e negli abiti dell’epoca.

Il francobollo è datato 16 settembre; richiede 3,00 euro e mostra un codice “Qr” che permette di scoprire il soggetto.


Da domani al 29 settembre papa Francesco sarà in visita apostolica nei due Paesi nordeuropei; pronti gli annulli di Vaticano. Commercializzazione: entro lunedì dovrebbero riprendere le vendite

In base alla programmazione ufficiale, è il secondo viaggio che papa Francesco compie all’estero in questo 2024. A ruota del precedente, che l’ha visto raggiungere, tra il 2 e il 13 settembre, Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore. Domani sarà in Lussemburgo e nel tardo pomeriggio partirà per il Belgio, dove resterà fino al giorno 29.

Per la visita apostolica il primo Stato già ha emesso un foglietto (e all’arrivo dell’ospite impiegherà un manuale), mentre il secondo non farà nulla.

Confermata oggi la tradizionale scelta del Servizio poste e filatelia di Vaticano: impiegherà due obliterazioni, una per meta, che riprendono i loghi. Saranno disponibili fino al 9 novembre. Nel dettaglio, un annullo ritrae il pontefice in posa benedicente associandolo alla Cattedrale di Notre-Dame e al motto dell’esperienza: “Per servire”. L’altro propone la mappa nazionale, attraversata da una strada sulla quale camminano delle persone; al centro si distingue la figura dell’ospite mentre in basso compare la frase “In viaggio con speranza”.

A proposito di Vaticano: l’attività di Commercializzazione filatelica e numismatica, interrotta per motivi in questo momento definiti “tecnici”, dovrebbe riprendere entro lunedì. Confermata la data di uscita del 16 settembre, rivelatasi rispettata negli uffici postali locali.

I due manuali approntati in Vaticano
I due manuali approntati in Vaticano

È uno dei lavori che l’Imbruttito (Germano Lanzoni) è costretto a fare dopo una serie di circostanze sfavorevoli. La storia nel film “Ricomincio da taaac”, che domani raggiungerà il grande schermo

La locandina
La locandina

L’Imbruttito (interpretato sempre da Germano Lanzoni) improvvisamente si trova licenziato; la goccia che ha fatto traboccare il vaso, una sua ultima gaffe: aver apostrofato in modo poco felice un ciclo-fattorino, Martin (Maurizio Bousso), in ritardo con la consegna. A seguito di dissapori in famiglia, perde la casa e resta completamente al verde, incapace di individuare una nuova occupazione. Finché assiste a un incidente stradale in cui è coinvolto proprio quel giovane rider. Da qui lo scambio: ospitalità a patto di lavorare gratis. Così, il protagonista si trova a confrontarsi con mestieri quali portare il cibo a casa dei clienti, ma anche curarne i cani o fare il barista. Scoprendo un mondo sconosciuto fatto di persone da lui mai considerate che, nonostante abbiano lauree, master e competenze, sono costrette a svolgere mansioni umili.

È la trama, dal richiamo postale, del film di cento minuti “Ricomincio da taaac”, sul grande schermo da domani. Tra gli altri attori, Valerio Airò Rochelmeyer, Claudio Bisio, Licia Colò, Bruce Ketta, Brenda Lodigiani, Leonardo Uslengo; alla regia Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi. È una produzione Qmi coinvolgendo Medusa film, Prime video e Ramaya productions.

Tra i lavori che l’Imbruttito (Germano Lanzoni) deve fare, c’è il ciclo-fattorino
Tra i lavori che l’Imbruttito (Germano Lanzoni) deve fare, c’è il ciclo-fattorino

Reduci da “Paris 2024”, francobolli per Camelia Ciripan (medaglia di bronzo nel singolare femminile di tennistavolo) e Alexandru Bologa (oro nel judo per la categoria 73 chili, non vedente)

Dopo i medagliati alle Olimpiadi, quelli alle Paralimpiadi, sempre di “Paris 2024”. L’iniziativa viene ancora dalla Romania e si compone di due francobolli, tagli da 6,00 e 13,00 lei. Emessi il 19 settembre, si presentano in fogli da trentadue (con ventiquattro etichette di due tipi) o da quattro, sempre dello stesso nominale. Portano il nome di Mihail Vămășescu.

Il primo taglio cita Camelia Ciripan, che ha vinto la medaglia di bronzo nel singolare femminile di tennistavolo. L’altro riguarda Alexandru Bologa, oro nel judo per la categoria 73 chili, con una disabilità visiva totale (sul bordo del minifoglio che lo cita, la frase “Nel buio, il tuo cuore e la tua mente trovano la tua strada” è scritta anche in rilievo utilizzando l’alfabeto braille).

Il movimento paralimpico -spiegano da Bucarest- emerse come attività su larga scala solo dopo la Seconda guerra mondiale. I Giochi di Stoke Mandeville, organizzati nel Regno Unito nel 1944, divennero in seguito i Giochi paralimpici estivi, che si tennero per la prima volta a Roma nel 1960. Vi parteciparono 400 atleti provenienti da 23 Paesi.

I concorrenti sono raggruppati in sei categorie principali: ipovedenti, disabili fisici, amputati, cerebrolesi, con lesioni al midollo spinale, altri. Ogni area ha il suo sistema di classificazione, che varia a seconda dello sport.

Si sono distinti alle Paralimpiadi: Camelia Ciripan e Alexandru Bologa
Si sono distinti alle Paralimpiadi: Camelia Ciripan e Alexandru Bologa


Iniziato nel 1964, ora, nel sessantesimo anniversario, verrà sottolineato da un annullo in uso domani allo spazio filatelia di Torino

Un sessantesimo anniversario val bene l’annullo. È il pensiero effettuato dalla Tipografia commerciale di Venaria Reale (Torino), che dà appuntamento per domani presso lo spazio filatelia del capoluogo piemontese, in via Alfieri 10, dalle ore 10 alle 15.

Nel manuale compaiono gli stessi personaggi (la “t” e la “c” umanizzate e con casco che caratterizzano le iniziali del nome dell’azienda) scelti per sottolineare il giro di boa. Questo perché si vuole raccontare l’evoluzione interna avviata nel 1964 in una piccola bottega da Roberto Demaria e Benito Ferrari. È un viaggio nel mondo della tipografia, della stampa e della comunicazione; “ci mette al servizio dei nostri clienti che da sempre serviamo con impegno e passione, alla ricerca continua di nuove sfide e nuovi progetti per crescere e migliorare insieme”.

Il logo adottato per l’anniversario e la sua trasposizione nell’annullo
Il logo adottato per l’anniversario e la sua trasposizione nell’annullo

Avvenne il 15 dicembre 1964, praticamente sessant’anni fa. Lo ricorda un articolo firmato da Vincenzo Disanti sull’ultimo numero di “Ad astra”

“Il lancio del primo satellite italiano «San Marco 1» messo in orbita sessanta anni fa, il 15 dicembre 1964, ha segnato per l’Italia uno spartiacque e l’inizio di una nuova era tecnologica. Ripercorriamo la storia facendo un salto indietro”. È quanto annota, nel numero 61 di “Ad astra”, cioè il periodico prodotto dall’Associazione italiana di astrofilatelia, Vincenzo Disanti. L’articolo s’intitola “In piena Guerra fredda l’Italia si «lanciò» nello Spazio!”.

Per gli appassionati del settore e per gli astrofilatelisti di tutto il mondo il 1961 è l’anno di Yuri Gagarin, il primo uomo nello Spazio. L’Urss aveva vinto quel confronto, “ma gli Usa ed il blocco dei Paesi occidentali non stettero a guardare”. Appena dieci giorni dopo “è proprio l’Italia a distinguersi per il suo primo lancio di un razzo nello spazio il 22 aprile 1961. In piena Guerra fredda… uscita perdente nel Secondo conflitto mondiale, cercava in tutti i modi di acquisire visibilità nella vetrina internazionale delle «super potenze» ed entrare in possesso delle conoscenze e delle relative tecnologie nucleari degli alleati”.

Quel 15 dicembre 1964 “giunse il giusto riconoscimento internazionale con la messa in orbita, con successo, del primo satellite” nazionale, appunto il “San Marco 1”, una sfera di appena 66 centimetri di diametro e 115 chili di peso; era il primo interamente costruito e lanciato da uno Stato dell’Europa occidentale.

L’intervento è illustrato soprattutto da buste commemorative statunitensi.

Dal numero 61 di “Ad astra”, periodico dell’Associazione italiana di astrofilatelia
Dal numero 61 di “Ad astra”, periodico dell’Associazione italiana di astrofilatelia

Il lineare di questa località è presente sulla lettera con testo, affrancata tramite un 2 grana di Province Napoletane e spedita l’1 giugno 1861 a Chieti

Soprattutto chi si occupa di annullamenti apprezzerà la lettera con testo spedita l’1 giugno 1861 utilizzando come affrancatura il 2 grana di Province Napoletane.

Di là dal particolare periodo storico, il quale richiese per il territorio cartevalori postali specifiche, la missiva, che viaggiò all’interno dell’attuale provincia di Chieti, si fa notare appunto per la parte marcofila. Propone il lineare stampatello diritto di Casoli, mentre il francobollo venne annullato a Lanciano il giorno successivo con il cerchio. Al retro compare il bollo di arrivo nel capoluogo.

Il lineare di Casoli impiegato per questa lettera con testo dell’1 giugno 1861
Il lineare di Casoli impiegato per questa lettera con testo dell’1 giugno 1861


Dopo anni di ipotesi, la conferma: tra dicembre e gennaio l’ufficio postale dovrebbe abbondonare l’edificio di piazzale Donatori di sangue 4. Il dubbio sul mosaico di Guido Cadorin

L’ufficio postale Mestre dovrà traslocare
L’ufficio postale Mestre dovrà traslocare

Ubicato nel centro di Mestre in piazzale Donatori di sangue 4, a poche decine di metri dall’area pedonale di piazza Ferretto; sorge in un’area mista a carattere residenziale e commerciale. Servito dai mezzi pubblici e anche facilmente raggiungibile a piedi dalla stazione Centrale, è libero sui tre lati e si sviluppa in cinque piani, oltre a un livello interrato, per una superficie complessiva di circa 4.700 metri quadrati. Ancora condotto in locazione da una primaria società, ma fisicamente già liberato, si presta a una valorizzazione e riconversione in residenziale, anche sotto forma di affitti brevi o casa per studenti.

È in questo modo che un’agenzia immobiliare sta proponendo sul mercato il palazzo di proprietà della Telecom (valutato 6,05 milioni di euro) che al piano terreno ospita l’ufficio postale denominato Mestre.

Per concretizzare il trasloco, Poste italiane sta attendendo che la nuova sistemazione, individuata in via Einaudi 56, sia pronta. Al momento si parla del periodo compreso tra dicembre e gennaio.

Il dubbio resta sul mosaico che caratterizza l’attuale sede; si trova sopra gli sportelli. Realizzato nel 1953 da Guido Cadorin (1892-1976), racconta il mondo delle comunicazioni, fra cui un postino in motoscafo nei canali di Venezia. Che fine farà?



reading more



Copyright © 2024 - 2003 Vaccari srl
tutti i diritti riservati
realizzato a partire dal mese di marzo 2003
registrazione Tribunale di Modena n.1854 del 4 dicembre 2007
direttore responsabile Fabio Bonacina
responsabile editoriale Valeria Vaccari
redazione e ufficio stampa Claudia Zanetti
Vaccari srl - Via M. Buonarroti, 46
41058 Vignola (MO) - Italy
Tel (+39) 059.77.12.51 - (+39) 059.76.41.06
Fax (+39) 059.760157
Cap.Soc. euro 100.000 i.v.
Registro delle Imprese di Modena n. 01917080366
P.IVA IT-01917080366
Il programma per la gestione di Vaccari news è stato appositamente creato e reso funzionante da fabioferrero.it.
Tutto il contenuto di questo sito, incluse le pagine html e le immagini, è protetto da copyright. In caso di pubblicazione e/o riferimenti si prega di citare sempre la fonte e di avvisare la redazione: info@vaccari.it
Vaccari srl non si ritiene responsabile di eventuali errori di collegamento nei link proposti, che vengono verificati solo all'atto dell'inserimento. Sarà gradita la comunicazione di eventuali cambiamenti per poter aggiornare i dati.