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dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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Fuori validità tutti i francobolli in lire
19 Dic 2008 00:07 - VATICANO
Il provvedimento, sottoscritto dal cardinale Giovanni Lajolo, entrerà in vigore l’1 luglio 2009. L’Afip chiede un incontro; la Fsfi avvia un’indagine tra i circoli

Detto e fatto. L’anticipazione era stata data -abbastanza incidentalmente- il 24 ottobre dal capo dell’Ufficio filatelico e numismatico, Pier Paolo Francini. Il quale aveva ammesso che l’idea era allo studio.

Ed ora è norma: i francobolli (e gli interi) vaticani in lire perderanno la validità postale dal prossimo 1 luglio.

Lo stabilisce l’ordinanza LXXX, firmata l'1 dicembre dal presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, il cardinale Giovanni Lajolo. Poche righe per definire, nel dettaglio, la data ultima entro cui impiegare postalmente le cartevalori emesse dal 16 ottobre 1963, giorno di uscita della prima serie di Paolo VI (le precedenti sono già fuori corso), al 31 dicembre 2000.

Al provvedimento ha già reagito l’Associazione filatelisti italiani professionisti, domandando -precisa lo scritto firmato dal presidente dei commercianti, Carlo Catelani- “un incontro per richiedere il ritiro del decreto e comunque esprimere tutta la propria contrarietà, sia per la decisione in sé, che per le modalità”. Carlo Catelani sottolinea “l’assoluta contrarietà ad una misura che avrà il solo risultato di deprimere fortemente i francobolli vaticani”, rendendo non conveniente l’acquisto di raccolte. “La delusione -prosegue- sarà fortissima nei collezionisti che hanno sempre avuto, come difesa, il valore di affrancatura del materiale acquistato”. Valore economico ed anche psicologico.

Pure la Federazione fra le società filateliche italiane ha deciso di muoversi. Avviando un’indagine fra i propri circoli, “per raccogliere il parere dei collezionisti e poi riferirlo all'Ufficio filatelico vaticano e al mondo filatelico nazionale”.

Dall'inizio del Pontificato di Paolo VI all'abbandono delle lire: 37 anni di produzioni dentellate vaticane andranno presto fuori corso
Dall'inizio del Pontificato di Paolo VI all'abbandono delle lire: 37 anni di produzioni dentellate vaticane andranno presto fuori corso
La “bomba” del 24 ottobre
Le prime reazioni raccolte da “Vaccari news”
           


“Italia 2009” - Candidati italiani alla verifica
18 Dic 2008 14:19 - SPECIALE «ITALIA 2009»
La Federazione fra le società filateliche italiane, dopo aver riscontrato qualche disguido, rende noto l’elenco delle richieste giunte. C’è tempo fino al 31 dicembre per segnalare eventuali omissioni

Nove pagine fitte di nomi e di titoli, complessivamente quasi duecento: sono i candidati italiani che hanno chiesto di partecipare, con una collezione o in categoria letteratura, al “Festival” dell’anno prossimo.

Il termine per presentare le richieste è scaduto il 20 novembre, e presto partirà la selezione. Tenendo comunque presente che nel gruppo sono inseriti coloro che non hanno ancora ottenuto il livello minimo, ma sperano di raggiungerlo alla prossima “Milanofil”.

Ora, però, il problema è un altro. “Avendo avuto -precisa la Federazione fra le società filateliche italiane- notizia di alcuni disguidi postali e/o elettronici nell'invio delle domande”, viene suggerito ai candidati di verificare la presenza dei propri dati nella lista. In caso non ci fossero, gli interessati debbono rimandare la domanda con urgenza, “e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2008”, indirizzandola direttamente all’aiuto commissario, Michele Caso (recapiti: mpcaso@tiscali.it oppure 335.588.28.42), che darà ricevuta via e-mail. Meglio, insomma, essere sicuri!

Quasi duecento gli italiani che desiderano esporre a Roma
Quasi duecento gli italiani che desiderano esporre a Roma
Per saperne di più sull’inconveniente
La procedura per iscriversi
La lista con le richieste pervenute agli organizzatori (file pdf)
           


Visto da Londra: Darwin? Un “puzzle”
18 Dic 2008 01:02 - DALL'ESTERO
L’originale serie britannica intende sottolineare l’evoluzione della specie come sinergia tra discipline differenti. Uscirà, contemporaneamente all’omaggio italiano, nel giorno del bicentenario, il 12 febbraio
Il francobollo firmato da Londra due anni fa con il dipinto
Il francobollo firmato da Londra due anni fa con il dipinto

Persino l’Italia -è una delle poche voci già definite- il 12 febbraio 2009 ricorderà il bicentenario della nascita di Charles Darwin. L’elenco mondiale delle celebrazioni dentellate dedicate al teorico dell’evoluzione della specie, è facile da immaginare, risulterà piuttosto fitto. E non mancherà il Regno Unito, che già si è prenotato per la medesima data, che poi è quella dell’anniversario.

Quel giorno Londra lancerà una serie piuttosto particolare, composta da sei francobolli autoadesivi (tagli da prima classe, 48, 50, 56, 72 ed 81 pence) e un foglietto (contenente due pezzi da prima classe e altrettanti da 81 pence).

A farsi notare è l’emissione in fogli: propone il naturalista ed alcune scienze che ha studiato, rispettivamente zoologia, ornitologia, geologia, botanica ed antropologia. Ambiti che, nonostante le apparenze, risultano collegati fra loro, come Charles Darwin aveva intuito e descritto nel libro “L’origine della specie attraverso la selezione naturale”, di cui si celebra il secolo e mezzo. Ed è proprio il collegamento multidisciplinare, rappresentato sagomando i francobolli come se fossero tessere di un puzzle, ad essere sottolineato.

Più normale il foglietto, il quale richiama le isole Galapagos, una delle aree privilegiate dalle sue osservazioni.

Naturalmente, non è la prima volta che Royal mail celebra lo scienziato. Fra le produzioni, i quattro esemplari del 10 febbraio 1982 (15½, 19½, 26 e 29 pence) per il secolo della morte, il 26 pence del 3 agosto 1999, cioè un tassello nella maxi serie per il millennio, e il prima classe del 18 luglio 2006, riguardante i 150 anni della National portrait gallery.

La serie annunciata per il 12 febbraio
La serie annunciata per il 12 febbraio
Il programma italiano per il 2009
Il “Darwin day” (sito in inglese)
           


Filatelisti spaziali, ora c’è il trimestrale
17 Dic 2008 13:51 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
È realizzato dall’Associazione italiana di astrofilatelia, il nuovo sodalizio che vuole raggruppare gli appassionati del settore

Non solo gli articoli sulle riviste specializzate. Ora anche l’astrofilatelia ha un proprio punto di riferimento autonomo. Si chiama “Ad astra”, ed è appena uscito il numero uno. A idearlo è l’Associazione italiana di astrofilatelia, il sodalizio nato pochi mesi fa per coinvolgere gli appassionati.

“Il notiziario -spiega il presidente, Umberto Cavallaro- è trimestrale ed è riservato agli iscritti dell’Asitaf; qualche copia in più è stata inviata, per operazioni di marketing, a soci potenziali e a organizzazioni del settore. Per ora viene distribuito in forma cartacea”.

“Poiché -prosegue- gli astrofilatelisti sono anche filatelisti, cerchiamo di associare l’invio con qualche evento collezionistico importante, dotato di annullo speciale. Il numero attuale è stato spedito da Pecetto Torinese, dove si è svolta la prima mostra filatelica dedicata a Giovanni Riggi di Numana, che dell’astrofilatelia è stato in Italia punto di riferimento per anni”.

Otto le pagine a colori realizzate, scritte in italiano ed inglese per agevolare gli aderenti stranieri (il 20% risiede soprattutto negli Stati Uniti, in Germania o in Austria).

“È già in cantiere il prossimo numero, previsto per febbraio”. Un anno, il 2009, particolare, visto che si celebra il quarantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna... “Sull’argomento -conferma Umberto Cavallaro- annunceremo alcune interessanti iniziative. Nel frattempo continueremo con le riflessioni sull’astrofilatelia, il settore che intendiamo rivitalizzare. Parleremo dei significativi contributi che l’Italia sta apportando alla conquista dello spazio, a livello internazionale”.

“Il nuovo anno -conclude- vedrà l’Asitaf aderire alla Federazione tra le società filateliche italiane e varcare i confini nazionali. Per questo, anche il sito che stiamo predisponendo sarà bilingue”.

Due pagine della nuova pubblicazione
Due pagine della nuova pubblicazione
La filatelia sulle riviste di settore
La mostra per Giovanni Riggi di Numana
L'avvio dell'Asitaf
           


Il Premio Ascat a William “Bill” Hunt Gross
17 Dic 2008 01:41 - DALL'ESTERO
La cerimonia dedicata al grande collezionista statunitense si svolgerà durante “Monacophil 2009”
Il filatelista filantropo William “Bill” Hunt Gross
Il filatelista filantropo William “Bill” Hunt Gross

È andato al sessantaquattrenne statunitense William “Bill” Hunt Gross il riconoscimento firmato dall’Association internationale des éditeurs de catalogues de timbres-poste, d’albums et de publications philatéliques. Così -è la sottolineatura dei promotori- si “rende omaggio al grande collezionista ma anche ad un filantropo”.

Conosciuto come fondatore e direttore degli investimenti della Pimco, il più importante fondo obbligazionario del mondo, ha scritto numerosi libri ed articoli sui collocamenti finanziari.

Come filatelista, è stato il primo ad aver riunito l’insieme di tutte le emissioni Usa del XIX secolo, attraverso una collezione che a “Washington 2006” ha meritato il gran premio nazionale. Nello stesso anno ha venduto il suo Regno Unito, uno studio particolarmente importante che ha fruttato oltre nove milioni di dollari, poi versati all’associazione Medici senza frontiere.

Recentemente ha ceduto altri due lavori, di Impero Britannico e Scandinavia. Ancora una volta, il ricavato (più di tre milioni) è stato devoluto in beneficenza, nel caso specifico all’Università della Columbia per il “Millennium village project”.

L’onorificenza verrà consegnata nel prossimo dicembre, durante “Monacophil 2009”. Nata nel 1994 e a cadenza biennale, è stata finora attribuita alla Posta svizzera (1994), a Ranieri III di Monaco (1996), al presidente del Comitato olimpico internazionale Juan Antonio Samaranch (1998), al trasvolatore in pallone Bertrand Piccard (2000), al calciatore Luis Figo (2002), a Maria Gabriella di Savoia (2004) e, postumo, al fondatore del medesimo Premio Ascat Alexander Kroo.

Ad Alexander Kroo l’ultimo Premio Ascat. Era il 2006
“Monacophil 2009”
Il sito dell’Ascat (in inglese)
           


Si comincia con Darwin, il 12 febbraio
16 Dic 2008 20:08 - EMISSIONI ITALIA
Poste italiane rivela il programma provvisorio per il 2009. Sapendo, comunque, che la seduta della Consulta (ancora da fissare) potrà integrare la lista già definita

Gesù Bambino ha… portato il programma italiano. Con qualche giorno di anticipo sulla tradizione natalizia, è vero, ma soprattutto con buchi (tanti o pochi, non si sa) da riempire. Perché la seduta della Consulta che avrebbe dovuto mettere mano alla lista delle emissioni 2009 non si è ancora tenuta. Nonostante lo stesso sottosegretario Paolo Romani l’avesse ipotizzata per il mese scorso, appare ormai improbabile che si svolga prima delle feste.

Così, Poste italiane non ha fatto altro che indicare valori nominali e date (ben sapendo che sono informazioni da considerare indicative) per quanto già deciso in precedenza.

L’anno dovrebbe quindi partire il 12 febbraio con l’omaggio a Charles Darwin (nominale da 65 centesimi), di cui si celebrano i due secoli dalla nascita. Cinque giorni dopo sarà il turno del 60 eurocent per la canzone “Tintarella di luna”. Marzo, esattamente il 27, per “Milanofil”, porterà due serie: la nuova parte dei promozionali per “Italia 2009” (0,60 e 1,00 euro) nonché l’ulteriore tappa, questa da 2,80 euro, per il Patrimonio targato Unesco.

Uscita dopo uscita, arriveranno le altre voci, il cui elenco completo è scaricabile cliccando sul pulsante “file” associato a questa notizia.

I collezionisti sono in attesa di sapere cosa sarà il 2009 per l'Italia
I collezionisti sono in attesa di sapere cosa sarà il 2009 per l'Italia
La Consulta e il sottosegretario Paolo Romani
La precedente seduta dell'organismo
Così, un anno fa, il programma del 2008
Il programma completo (file rtf)
           




Tematici a Messina
16 Dic 2008 17:02 - APPUNTAMENTI
Ospiti del Circolo filatelico peloritano, che dedica la manifestazione al secolo del terremoto. Due gli annulli pure a Reggio Calabria
Il numero unico prodotto per l'appuntamento
Il numero unico prodotto per l'appuntamento

Si intitola “Messina com’era” e sarà ospitata, dal 18 al 21 dicembre, presso la Camera di commercio cittadina, ubicata in piazza Cavallotti 1 (ingresso libero, orari: giovedì 15-21, venerdì 9-13 e 15-20.30, sabato 9-13 e 15-19, domenica 9-13).

A proporre la manifestazione è il Circolo filatelico peloritano. Volendo ricordare il centenario del terremoto di Messina, oggetto negli ultimi mesi di due francobolli (da Italia e Smom) e diversi annulli, ha coinvolto il gruppo dedicato a scienza e tecnica del Centro italiano filatelia tematica, Centro tradizionalmente bene accolto nella città siciliana.

“Si tratta -spiega il presidente del Cift, Luciano Calenda- di piccole collezioni al massimo da sedici fogli, sviluppate su argomenti piuttosto specifici e che quindi possono attingere da materiale limitato. Ma la fantasia e le conoscenze dei collezionisti riescono comunque a realizzare degli approfondimenti meritevoli che, sono certo, la giuria saprà apprezzare”. L’esposizione, infatti, è a concorso e la commissione giudicante è composta da Nino Aquila, Alviero Batistini, Giovanni Bertolini, Andrea Corsini e Paolo Guglielminetti.

Contemporaneamente verranno allestiti ulteriori percorsi: di “open class”, cartoline d’epoca, gigantografie e pittografie. Saranno disponibili tre manuali commemorativi e un numero unico di 96 pagine (5,00 euro).

Il secolo del sisma verrà ricordato con altri due manuali a Reggio Calabria, uno richiesto per giovedì 18 dal Dopolavoro ferroviario (che parla più correttamente di “terremoto calabro-siculo”, anche se il nome tradizionale richiama soltanto Messina) e l’altro, per il giorno successivo, dalla Prefettura.

Le obliterazioni impiegate a Messina e Reggio Calabria in questa settimana
Le obliterazioni impiegate a Messina e Reggio Calabria in questa settimana
Il francobollo italiano…
…e quello dello Smom
Le iniziative che hanno convinto Roma
Collezionisti e collezioni (file rtf)
           




San Paolo in filatelia
16 Dic 2008 02:56 - LIBRI E CATALOGHI
Il libro, edito dalle Paoline, ripercorre la mostra organizzata dall’associazione “Terrasanta”
Il catalogo è dedicato alla filatelia che richiama san Paolo
Il catalogo è dedicato alla filatelia che richiama san Paolo

I francobolli (principalmente Malta, Smom e Vaticano) sono giunti nel corso del 2008 e la mostra organizzata dall’associazione filatelica “Terrasanta” ha chiuso i battenti il 14 settembre. Ma l’“Anno paolino” si completerà solo il 29 giugno dell’anno prossimo.

Intanto, proposta dalle edizioni Paoline, resta la guida “Filatelia di san Paolo” (112 pagine a colori, 12,00 euro). È curata da Giancarlo Rocca e legge il bimillenario dell’apostolo attraverso il mondo dei dentelli. Utilizza, quindi, prefilateliche, francobolli, annulli, buste ed affrancature meccaniche per descrivere il tempo di Paolo, la vita quotidiana e quella terrena del protagonista, quanto è stato fatto dopo in suo nome. L’approccio richiama il percorso già ospitato all’abbazia di san Paolo fuori le Mura.

I francobolli sull’argomento -scrive nella presentazione il cardinale Andrea di Montezemolo- “sono numerosi e toccano gli aspetti legati alla sua vita, partendo dalla conversione sulla via di Damasco, ripercorrendo i viaggi missionari, fino al martirio. La filatelia diventa pertanto momento di riflessione spirituale e fonte inesauribile per la crescita intellettuale di ogni individuo”.

Tra le curiosità si scopre la vicenda di un libro, scritto nel 1940 da padre Clemens Anheuser e dedicato alla filatelia religiosa. Venne requisito dalla Gestapo e se ne salvarono solo alcune copie, “che permisero la ristampa e l’ampliamento dell’opera, edita in 5 volumi tra il 1950 e il 1965”.

La scheda della guida
La mostra all'abbazia di san Paolo fuori le Mura
I francobolli del Vaticano
           




Certificati in posta: ora tocca a Milano
15 Dic 2008 23:50 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Anche la sede meneghina annuncia l’accordo con il Comune per fornire certificati anagrafici e di stato civile

Dopo San Giorgio a Cremano (Napoli) e l’annuncio -l’operatività è per febbraio- a Perugia, oggi è toccato a Milano: Poste e Comune insieme per agevolare gli abitanti (ma la riforma Bassanini non aveva decisamente tagliato la “certificatomania”, perlomeno quella di origine pubblica?) che ancora hanno bisogno di un documento ufficiale.

“Il Comune di Milano e Poste italiane –precisa una nota- hanno dato il via al progetto di e-government che consente ai residenti di richiedere il proprio certificato in forma cartacea anche presso gli uffici postali, senza quindi doversi recare agli sportelli comunali”. La prestazione è stata presentata dall’assessore a qualità, servizi al cittadino e semplificazione, servizi civici, Stefano Pillitteri, e dal nuovo responsabile di Poste per l’area territoriale della Lombardia, Enrico Menegazzo.

Punto di riferimento sono gli uffici postali dotati dello “sportello amico” (entro i primi mesi del 2009 entreranno nel circuito circa 170 filiali, di cui 77 nella metropoli e le restanti in provincia), che potranno fornire certificati anagrafici (residenza, stato di famiglia, cittadinanza, stato libero e cumulativi) e di stato civile (nascita, matrimonio, decesso). Tutti saranno forniti di timbro digitale che garantisce il pieno valore legale dell’atto.

“A breve” sarà possibile richiederli anche on-line, via e-mail, attraverso il telefono fisso, a voce o via fax, mediante cellulare, con un “sms” o a voce, e persino indicare la consegna nel luogo scelto (domicilio o ufficio postale).

“Si tratta -ha detto l’assessore Stefano Pillitteri- di un’iniziativa di grande innovatività nel segno di ampliare i canali di accesso ai servizi”.

“Siamo molto soddisfatti –ha aggiunto il dirigente di Poste- per l’accordo concluso con il Comune perché siamo certi che questo servizio all’avanguardia contribuirà ad agevolare la vita ai cittadini milanesi e il lavoro dell’Amministrazione comunale. Il nostro obiettivo è quello di semplificare e rendere più veloce e sicuro l’accesso ai servizi della Pubblica amministrazione, mettendo a disposizione dei Comuni e degli Enti locali la nostra innovativa piattaforma tecnologica multicanale”.

L'assessore milanese, Stefano Pillitteri, e il responsabile di Poste italiane per l'area territoriale della Lombardia, Enrico Menegazzo
L'assessore milanese, Stefano Pillitteri, e il responsabile di Poste italiane per l'area territoriale della Lombardia, Enrico Menegazzo
Il progetto di San Giorgio a Cremano
           




C’era una volta la… posta militare
15 Dic 2008 20:38 - APPUNTAMENTI
Poste italiane guarda al suo passato e riscopre i servizi d’antan. Quando spedire e ricevere lettere o pacchi poteva avere un significato davvero vitale
I due relatori, Chiara Simon e Mario Coglitore
I due relatori, Chiara Simon e Mario Coglitore

Persino una piccola corriera, chiamata “omnibus”, al bisogno da trasformare in ufficio ambulante che potesse garantire le prestazioni laddove non erano possibili scelte alternative o per seguire le truppe. Truppe che venivano raggiunte addirittura in trincea, grazie ad un addetto che svolgeva il ruolo di buca ambulante per le lettere. Con il piccolo contenitore appeso al collo percorreva i camminamenti più vicini alla linea di combattimento affinché anche i soldati qui presenti potessero scrivere a casa. Era la “sentinella della comunicazione”.

Fa effetto, oggi, soffermarsi sulla posta militare e vedere che a illustrarne storia e caratteristiche sia Poste italiane. Di fatto erede di quel servizio, ma oggi società per azioni rivolta al mercato. Eppure, ne ha parlato questa sera a Trieste, nell’ambito del percorso di mostre, dibattiti e film dedicati alla prima “redenzione” cittadina, quella del 1918, successiva alla Grande guerra. A salire sul palco sono stati la direttrice del Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa, Chiara Simon, e lo studioso dell’Archivio storico, Mario Coglitore, i quali hanno affrontato il tema “Le origini della posta militare”.

“Una storia sconosciuta, ma di persone normali”, ha detto Chiara Simon. “E non c’è differenza di fronte”; da una parte e dall’altra i temi sono gli stessi: il desiderio di non lasciare la pelle, di tornare a casa o perlomeno di avere notizie e magari generi di supporto (guanti e calze soprattutto) con cui affrontare meglio la situazione. Notizie e generi di supporto -ma anche soldi- arrivano principalmente con una struttura, quella della posta militare, ereditata con tutti i distinguo del caso dal periodo risorgimentale. Non è una combinazione -ha fatto notare Mario Coglitore- se il ministero nasce nel 1889 e subito l’anno successivo si arriva a definire con l’apparato militare una vera e propria rete parallela di posta. Anche se sarà necessario adeguarla più volte alle effettive esigenze. Perché non si potevano immaginare la grande mobilitazione (la prima nella storia recente europea) e le richieste che arrivavano. Tanto che la rete, dislocata nel Nord dell’Italia e con Bologna come sede del concentramento, rischia più volte di collassare. Non solo per gli esiti bellici (soprattutto dopo Caporetto), ma anche, se non soprattutto, per il grande uso che se ne fa. I dati al 1918, tanto per dare l’idea, stimano 1,5 miliardi di missive spedite da casa al fronte e 2 miliardi inviate nel senso inverso.

Nel 1915 viene introdotta la cartolina gratuita ed ogni soldato ne può spedire tre a settimana. Ma non si fa in tempo a produrle, così entrano in gioco i privati. L’anno successivo si riesce a concedere cinque cartoline ogni sette giorni. Versioni specifiche sono messe a disposizione dei prigionieri e delle strutture sanitarie per informare di morti e feriti. Con i pacchi, causa principale degli ingorghi, alla fine viene introdotto un servizio specifico con regole specifiche.

Ogni ufficio postale standard è dotato di quattro casse trasportabili con tutto l’occorrente. Il complesso è smobilitato definitivamente nel 1923, per essere ripreso durante l’intervento in Spagna e per le spedizioni africane. Prova generale del più terribile confronto, quello del 1939-45. Dopo, gli stessi contenitori, rimessi a posto e dotati del nuovo stemma repubblicano, sono nascosti, pronti per un ulteriore impiego. È cominciata la Guerra fredda…

Un momento della serata
Un momento della serata
L'annuncio dell'incontro
           




A Ravenna esotismo d’altri tempi
15 Dic 2008 15:47 - APPUNTAMENTI
Orientalismo e Primitivismo tra le tele dei pittori che, un secolo fa, hanno abbandonato l’Europa per trovare nuove fonti di ispirazione. Gli stessi approcci presenti in tanti francobolli coloniali
La presentazione dell'allestimento di Ravenna
La presentazione dell'allestimento di Ravenna

Non solo l’artista viaggiatore in Italia che ha lasciato, soprattutto nel Settecento, intense pagine, trasmettendo, nel “tempo reale” di allora, le proprie impressioni a parenti ed amici rimasti a casa. Testimonianze paragonabili emergono dall’analisi di altri autori, altri contesti ed altri periodi.

È quello che vuole fare la mostra “L’artista viaggiatore da Gauguin a Klee, da Matisse a Ontani - esploratori, cavalieri erranti verso terre lontane”, che il Museo d’arte della città di Ravenna proporrà dal 22 febbraio al 21 giugno.

Se -dice la storica dell’arte Tulliola Sparagni, che ha curato il percorso- non sono state considerate, ma solo per esigenze tecniche, le fonti postali, altri riferimenti potranno probabilmente essere individuati, perché “l’artista viaggiatore coincide con il viaggiatore”. L’allestimento non è tanto basato sulla volontà stilistica, ma spiega come il concetto di diverso sia stato raccontato nei testi e nelle opere. “È l’idea -aggiunge il direttore del Museo, Claudio Spadoni- dell’evasione dalla cultura occidentale per cercare qualcosa di lontano e differente”.

L’esposizione intende presentare gli itinerari di alcuni tra i più significativi artisti che hanno viaggiato e vissuto fuori dall’Europa. Oltremare -ammette il critico Marco Antonio Bazzocchi- “si cerca un nuovo contatto con la natura, si affronta il mistero del primitivo, del selvaggio... si trova anche un modello nuovo di bellezza”.

“In epoca moderna -aggiunge ancora Tulliola Sparagni- ha pesato in modo determinante l’esperienza coloniale”. L’attività degli Stati nei loro rapporti politici, commerciali e militari con il mondo extraeuropeo è stata “insieme motore e sfondo del complesso figurativo dell’Orientalismo prima e del Primitivismo dopo”.

Orientalismo e Primitivismo rappresentano due movimenti artistici che hanno caratterizzato l’arte europea tra Ottocento e Novecento, ma costituiscono anche due chiavi di volta per leggere parecchi francobolli emessi, nello stesso arco di tempo, dalle autorità europee insediatesi in territori lontani.

I temi di vita indigena -ammette Dennis Altman in “Paper ambassadors - The politics of stamps”- erano comuni nelle emissioni coloniali, specialmente tra le due Guerre mondiali. “Non è un caso che questo periodo abbia visto il fiorire dell’antropologia e del fascino da parte degli europei per le «razze selvagge»”.

Anche l'Italia, pur in ritardo rispetto agli altri Paesi coloniali, ha emesso francobolli dai soggetti esotici
Anche l'Italia, pur in ritardo rispetto agli altri Paesi coloniali, ha emesso francobolli dai soggetti esotici
L'anticipazione sulla mostra
           




Anche “Vaccari news” guarda al “Festival”
15 Dic 2008 01:28 - SPECIALE «ITALIA 2009»
Le notizie relative alla manifestazione raccolte in una sezione speciale, così da agevolare la ricerca. A cominciare da quelle di tre anni fa...

Anche “Vaccari news” impegnata per “Italia 2009”. Perché, ormai, la macchina organizzativa è partita con tutti gli adempimenti. Magari poco visibili, ma indispensabili affinché la manifestazione venga concretizzata ed abbia successo.

La testata sta seguendo e seguirà i preparativi, garantendo l’informazione in tempo reale anche durante i giorni dell’apertura al pubblico, quindi dal 21 al 25 ottobre.

Proprio per questo è stata creata una nuova categoria di riferimento, chiamata “Speciale «Italia 2009»”. Comprende gli articoli già pubblicati: la ricerca è andata indietro nel tempo, fino ad accennare al dibattito di tre anni fa, che ipotizzava la manifestazione per il 2007. Ma, soprattutto, vi saranno inserite le nuove notizie, raccogliendo sia gli aggiornamenti di fonte ufficiale, diffusi ad esempio attraverso il sito che Poste italiane ha dedicato all’appuntamento, sia le altre novità che vi hanno a che fare.

Rimangono esclusi soltanto gli approfondimenti dedicati ai francobolli promozionali (Roma ne ha già emessi quattro): in un’ottica di lungo corso, per il lettore è probabilmente più comodo trovarli insieme alle restanti produzioni dentellate. Ossia l’“Emissioni Italia” per le italiane, mentre le altre, a cominciare da San Marino e Vaticano, verranno collocate quando disponibili nelle relative aree.

La sezione “Speciale «Italia 2009»” è individuabile dalla “home page” del sito di “Vaccari news”, attraverso il riquadro “Argomento”.

L’“home page” di “Vaccari news” con il riquadro per scegliere gli argomenti
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La nuova categoria dedicata ad “Italia 2009”
Il sito ufficiale della manifestazione
           




Babbo Natale? Arriva in gondola
14 Dic 2008 13:10 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Iniziativa benefica allo spazio filatelia di Venezia, che da domani coinvolgerà i bambini delle scuole primarie

L’acqua alta non ferma il Santa Claus veneziano. Il quale cerca... collaboratori disposti a raccogliere doni per chi altrimenti non ne avrà.

La favola di Natale nasce allo spazio filatelia locale, che si trova alle fondamenta del Gaffaro 3510, a pochi passi da piazzale Roma. Qui, dal 15 al 23 dicembre (orario 8.30-17), sono invitati tutti gli scolari delle primarie, che potranno spedire la loro letterina destinata al generoso e barbuto vecchio che abita al polo Nord.

Riceveranno, così, una pallina, sulla quale scriveranno il proprio nome, da attaccare all’albero esposto in vetrina. Allo stesso tempo, verrà regalato un braccialetto con un campanellino, da far suonare durante la notte del 24 per attirare le renne.

E poi c’è l’iniziativa benefica, destinata ad aiutare i bambini assistiti dalla Caritas. Coloro che porteranno giochi nuovi od usati da regalare, oltre alla consapevolezza di avere fatto una buona azione, avranno una ricevuta e soprattutto un attestato come “aiutanti” di Babbo Natale.

L’incontro conclusivo si terrà martedì 23 alle ore 16: lo stesso Babbo Natale -è garantito- arriverà in gondola per ritirare i balocchi e portare un dono filatelico ai piccoli presenti.

L’iniziativa sarà lanciata domani alle ore 11 presso il negozio; vi parteciperanno il nuovo responsabile area territoriale mercato privati Nord-Est, Roberto Minicuci, e la direttrice della filiale cittadina, Consiglia Chiacchio.

Preparativi natalizi allo spazio filatelia di Venezia. E questo nonostante il problema dell'acqua alta…
Preparativi natalizi allo spazio filatelia di Venezia. E questo nonostante il problema dell'acqua alta…
Lo spazio filatelia di Venezia
Natale tra timbri e francobolli
           




La Toscana sotto la lente
14 Dic 2008 01:12 - LIBRI E CATALOGHI
Curato da Vanni Alfani il catalogo su bolli e annullamenti regionali. Presto seguirà quello delle collettorie
La raccolta ad anelli dedicata ai “tondo riquadrati” toscani
La raccolta ad anelli dedicata ai “tondo riquadrati” toscani

Non la semplice elencazione alfabetica degli uffici toscani che hanno avuto in dotazione i “tondo riquadrati” ma, “oltre a ciò, l’immediata e precisa percezione”, grazie alle immagini, di come fossero caratterizzati. È il “Catalogo dei bolli ed annullamenti della Toscana” (140 pagine in bianco e nero raccolte ad anelli, 25,00 euro), il repertorio curato da Vanni Alfani e da un buon numero di altri specialisti.

I quali, per il territorio interessato, hanno integrato con i nuovi ritrovamenti quanto pubblicato in precedenza, ad esempio dal “Nuovo Gaggero”. Tra le altre informazioni offerte, il periodo d’uso, “cosa sempre suscettibile di variazione” per i nuovi ritrovamenti. Viene considerato pure il falso di Pistoia, evidentemente realizzato per raggirare i collezionisti.

Le impronte sono valutate con un sistema a punti da undici livelli, che parte con un minimo di 3,00 euro e supera i 250,00. Sapendo che se furono apposte in transito o in arrivo, le stime, rispetto alla tabella, diminuiscono.

Lo studio dei “tondo riquadrati” non è che un primo passo. Ormai in dirittura di arrivo è quello delle collettorie regionali, che sarà illustrato a colori, così da valorizzare i tipi di inchiostro impiegato. Più in là dovrebbero uscire i lavori riguardanti i numerali e i bolli in periodo filatelico.

Gli annulli falsi del pensionato fiorentino
           




Letture... spaziali
13 Dic 2008 16:47 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Il nuovo mensile “L’astrofilo” dedica sei pagine ai radiotelescopi ripresi nei francobolli

Nel firmamento dell’editoria italiana nasce una nuova rivista dedicata agli astri e subito si occupa di cartevalori postali. La testata in questione è solo elettronica; si intitola “L’astrofilo” ed il numero di avvio, scaricabile gratuitamente, è articolato in 68 pagine a colori. Sei delle quali dedicate a “Radiotelescopi e filatelia”.

A firmarle è Renato Dicati, dipendente Ibm con una laurea in Astrofisica e due passioni: da una parte il mondo delle stelle, dall’altra quello dei francobolli. Non a caso, ha più volte pubblicato approfondimenti in “Cronaca filatelica” (anche nell’ultimo numero, dove si sofferma sulle attività astronautiche cinesi) e in riviste scientifiche, come recentemente su “L’astronomia”.

Il nuovo lavoro è tecnico, ma certo le illustrazioni dentellate contribuiscono ad alleggerire il contesto. E permettono di aggiungere alcune spiegazioni che provengono dall’altro pianeta, quello dei collezionisti. Ad un pubblico forse digiuno, si spiegano i concetti di cartoline maximum, foglietti, carnet e così via.

Intanto, si lavora all’“Anno internazionale dell’astronomia”, proclamato per il 2009. Non è un caso se questo “webzine” esce ora. Con ogni probabilità, dovrà ancora occuparsi di produzioni postali, poiché numerose sono quelle annunciate per i prossimi mesi. La stessa PostEurop, nel suo popolare “giro”, si appresta a guardare all’insù.

Alcune delle pagine che la rivista dedica all'articolo e Renato Dicati in uno dei più antichi osservatori astronomici, Stonehenge
Alcune delle pagine che la rivista dedica all'articolo e Renato Dicati in uno dei più antichi osservatori astronomici, Stonehenge
Per scaricare il numero di dicembre dell'“Astrofilo”
L'articolo pubblicato da “L'astronomia”
           


Grido di dolore per conservare i reperti
13 Dic 2008 01:53 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il Museo storico pt dell’Eur è rimasto quello di trent’anni fa. Senza, però, fondi e dipendenti, questi ultimi scesi da ventuno a tre unità
Il direttore del Museo storico pt, Renzo Romoli
Il direttore del Museo storico pt, Renzo Romoli

L’entrata ufficiale, quella che guarda su viale Europa, è spesso occupata dalle moto parcheggiate; viene aperta soltanto quando qualche gruppo (circolo o scuola) si prenota per una visita. Mentre le persone singole, che comunque sono ricevute su appuntamento, passano dall’ingresso dei dipendenti, sull’altro lato del complesso edilizio, in viale America.

Anche da questi dettagli si capisce che al Museo storico pt, dal 1977 ospitato a Roma in un’area seminterrata dell’allora dicastero alle Poste e telecomunicazioni, qualcosa non va. Impressione confermata visitando gli interni, dove l’allestimento è ancora quello dell’inaugurazione, con, in più, soltanto il logorio del tempo trascorso: qualche vetrinetta al buio da sistemare, infiltrazioni d’acqua che hanno fatto anche di recente danni, didascalie ormai illeggibili, approccio un po’ datato.

Eppure, i tesori inseriti nell’allestimento sono tanti, da un ufficio a dimensioni reali dell’Ottocento agli enormi impianti per alimentare la rete della posta pneumatica, dai vecchi telegrafi ai reperti impiegati da Guglielmo Marconi, dagli apparati telefonici e televisivi d’antan alle divise dei postiglioni. Senza contare le tante buche e cassette postali antiche e meno, i distributori automatici, i manifesti, l’oggettistica e la grande area filatelica.

“La situazione -ammette a «Vaccari news» il direttore del Museo, Renzo Romoli- non è più sostenibile”. Renzo Romoli ha cinquantacinque anni e da tre dirige la struttura. Struttura che oggi conta complessivamente tre dipendenti. Originariamente erano ventuno, “ma non si è mai provveduto a sostituire il personale collocato a riposo”. I due impiegati che coadiuvano il direttore seguono la ricerca, la piccola manutenzione e soprattutto la marcofilia. Qui, infatti, finiscono tutte le obliterazioni speciali impiegate in Italia, che quest’anno si fermeranno attorno a quota 2.000.

Quali sono le problematiche? “Innanzitutto -risponde- sono i fondi ridotti ed il personale insufficiente a seguire l’intera area museale. Poi, dobbiamo scontare una fruibilità limitata, perché gli ambienti non sono conformi alle attuali misure riguardanti prevenzione e sicurezza. Senza dimenticare le carenze funzionali: ad esempio, mancano manutenzione e un servizio assiduo per la pulizia, e siamo privi persino di una copertura assicurativa per eventuali danni a visitatori e cimeli (questi sono scoperti anche in caso di furto). E poi, non abbiamo più un esperto filatelico: la persona incaricata di tale servizio è andata in pensione, senza essere sostituita”.

Tutto questo incide sulla presentazione al pubblico, di certo non invogliato a visitare il percorso, in una città dove l’offerta di proposte culturali è agguerritissima. Nel 2007, tra scuole, gruppi e ricercatori, hanno visitato il Museo appena 630 persone.

“C’è persino il problema delle nuove forniture di francobolli; gli ultimi sono stati offerti dalla divisione filatelia di Poste italiane, perché in caso contrario non avremmo avuto i fondi necessari. La collezione, comunque, non comprende i due foglietti del 2006 dedicati ai diciottenni, anche se è una spesa che figura in preventivo”.

Già, Poste italiane. Come sono i vostri rapporti con la società? “Se si escludono quelli con la divisione filatelia, sono discontinui. Ad esempio, non abbiamo alcun contatto con l’Archivio storico, che pure dovrebbe avere obiettivi paragonabili ai nostri”.

E il progetto di creare una fondazione per valorizzare il Museo? “La proposta potrebbe essere una soluzione, ma non ho avuto più notizie al riguardo. Adesso, poi, dopo la scomparsa del ministero alle Comunicazioni, siamo impegnati nel gestire, per quel che ci riguarda, il passaggio nella nuova struttura che fa capo allo Sviluppo economico”.

Futuro? “Per ora, puntiamo alle potenzialità di internet. Stiamo per proporre un piano di valorizzazione del Museo tramite il sito web, l’unica strada che appare concretizzabile”.

Ombre e luci del Museo: l'ingresso trasformato in parcheggio per moto, un quadro del 1878 con l'allegoria della Posta recentemente rovinato da una perdita d'acqua, la ricostruzione di un antico ufficio postale, l'impianto per la posta pneumatica, uno schedario ed una cassetta di Lombardo-Veneto
Ombre e luci del Museo: l'ingresso trasformato in parcheggio per moto, un quadro del 1878 con l'allegoria della Posta recentemente rovinato da una perdita d'acqua, la ricostruzione di un antico ufficio postale, l'impianto per la posta pneumatica, uno schedario ed una cassetta di Lombardo-Veneto
Carlo Giovanardi: “Torniamo a lavorare sul progetto”
Al Museo niente foglietti dedicati ai diciottenni
Testimonianze d'attualità: il centenario del terremoto di Messina
           


“Sorgi, Poste italiane!”
12 Dic 2008 23:56 - NOTIZIE DALL'ITALIA
È il grido lanciato questa sera dal programma, condotto da Andrea Vianello, “Mi manda Raitre”
Il conduttore, Andrea Vianello
Il conduttore, Andrea Vianello

“Sorgi, Poste italiane!” È l’esortazione trasmessa questa sera da “Mi manda Raitre”, nell’inchiesta condotta da Andrea Vianello e dedicata ai disservizi postali. Ad esprimere l’auspicio è stato Agnello Petrone, ex portalettere in pensione innamorato del suo lavoro, che ancora si presta ad aiutare con informazioni i nuovi colleghi venuti da fuori e che, quindi, non conoscono il paese dove devono operare.

Da Concorezzo a Lecce, da Ischia a Sassari, da Roma a Milano è tutto un susseguirsi di lamentele. Le medesime che periodicamente vengono riprese dai quotidiani. Tanto che parlare del cattivo lavoro assicurato dalla società è come... sparare sulla Croce rossa.

Gli stessi addetti, coperti da anonimato, davanti alle telecamere entrate in un’area di smistamento hanno spiegato come vedono il problema: il carico di lavoro è aumentato ma, contemporaneamente, il personale è diminuito.

Risposte minime da parte dei rappresentanti di Poste italiane intervenuti (ai quali, comunque, è stato dato poco tempo per spiegarsi). Nel momento in cui il responsabile marketing, Rosario Fazio, ha precisato che tutti i casi sollevati sono stati risolti ed è stata data una risposta, il cameraman ha ripreso i latori delle proteste mentre scuotevano il capo.

Al servizio, terminato pochi minuti fa, ha partecipato Anna Bartolini, storica rappresentante del movimento consumatori. La quale ha sottolineato il fatto che l’Italia non è certo avanti rispetto agli altri Paesi europei. Ed ha ricordato lo strumento della conciliazione, sottoscritto da Poste e da diciotto associazioni dei consumatori. Poco noto, è vero, anche se Rosario Fazio ha detto che il 98% dei contenziosi -l’esatto numero non l’ha precisato- si è concluso a favore della clientela. Sarebbe però corretto aggiungere che la procedura prevede rimborsi e indennizzi solo per gli invii tracciati, quindi raccomandate, assicurate, pacchi... Non certo per gli auguri di fine anno, le lettere amorose o le bollette dell’Enel, di cui si è principalmente parlato.

Questa sera “Mi manda Raitre” si è occupata anche di disservizi postali
Questa sera “Mi manda Raitre” si è occupata anche di disservizi postali
I casi di rimborso
La nuova “Carta della qualità”: il lancio nel luglio scorso
La procedura di conciliazione presentata da Poste italiane
           


Trieste, posta militare protagonista
12 Dic 2008 21:02 - APPUNTAMENTI
L’incontro nel quadro delle manifestazioni cittadine per i novant’anni dalla pace del 1918

Le iniziative triestine per ricordare il novantesimo anniversario dalla conclusione della Prima guerra mondiale non trascurano la posta militare, uno dei supporti più importanti fra quelli messi a disposizione dei combattenti e delle famiglie rimaste a casa.

Oltre alla mostra “La posta degli irredenti. Documenti dei volontari”, aperta fino all’11 gennaio presso il Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa (piazza Vittorio Veneto 1, ingresso libero, orari da lunedì a sabato 9-13, domenica 10-12, chiuso 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio), ne ha parlato Roberto Todero l’8 dicembre, soffermandosi sul carteggio scambiato dal soldato austroungarico di lingua italiana Giuseppe Seunik.

Un ulteriore momento di confronto si svolgerà lunedì 15 alle 17.45. La responsabile dello stesso Museo, Chiara Simon, e lo studioso dell’Archivio storico di Poste italiane, Mario Coglitore, proporranno “Le origini della posta militare”, incontro pubblico organizzato al salone degli Incanti (ex Pescheria centrale, riva Sauro 1).

“Sarà un viaggio nel tempo -assicurano gli organizzatori- fra le trincee del Carso e le cime delle Dolomiti”, alla scoperta di un particolare servizio che, per organizzazione, grandezza e sviluppo temporale, in Italia all’epoca non aveva precedenti.

Una cartolina illustrata da Antonio Rubino, viaggiata per posta militare, con il fante italiano che passeggiando raggiunge l'aquila austroungarica ed i suoi territori
Una cartolina illustrata da Antonio Rubino, viaggiata per posta militare, con il fante italiano che passeggiando raggiunge l'aquila austroungarica ed i suoi territori
Le iniziative di Trieste nel loro complesso
L'archivio della famiglia Seunik, riscoperto da Roberto Todero
           


A Natale non solo francobolli
12 Dic 2008 15:38 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Gli auguri possono essere espressi attraverso gli annulli. Senza dimenticare interi postali e altri oggetti
Uno dei tanti annulli rivolti principalmente ai collezionisti
Uno dei tanti annulli rivolti principalmente ai collezionisti

I francobolli augurali, ma non solo. Una notevole quantità di annulli, che riprende i soggetti utilizzati per le due cartevalori italiane (la Madonna col Bambino attribuita a Lorenzo di Credi e la ghirlanda), è disponibile in numerosi sportelli e in tutti gli spazi filatelia per valorizzare la corrispondenza in partenza.

Senza dimenticare gli altri manuali, che, com’è tradizione, vengono impiegati localmente. Alcuni sono fruibili in stand temporanei organizzati presso i flussi del pubblico a caccia di regali. Come quelli in uso a Milano per la seconda edizione dell’ufficio postale itinerante (le prossime tappe sono programmate il 13, 14, 20, 21 e 22 dicembre in altrettanti punti della città).

Ulteriori proposte arrivano dai privati, ad esempio dall’operatore turistico specializzato nei viaggi in Finlandia Norama. Il quale si offre come intermediario per far arrivare da Babbo Natale -quello vero, il finnico- gli auspici di rito.

Anche all’estero non mancano le idee. Obliterazioni in tema, ad esempio, arrivano dalla elvetica Bern-Bethlehem e dall’austriaca Christkindl (il locale ufficio dispone di due impronte e, come l’anno scorso, di due tipi di francobolli automatici).

La laica Francia ha varato, invece, interi postali (i “prêt-à-poster”) per sottolineare in modo diverso e più pratico le festività nonché allegre scatole da adoperare per gli invii voluminosi, soprattutto per i regali.


L’ufficio postale itinerante milanese
L’ufficio postale itinerante milanese
La serie natalizia italiana 2008
Le lettere da Rovaniemi
           



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