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quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
Lo staff di "Vaccari news"
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Invito a Verona
18 Nov 2016 00:42 - NOTIZIE DA VACCARI
La popolare manifestazione voluta dalla Scaligera aprirà il 25 novembre; l’azienda sarà presente nei primi due giorni. Le anticipazioni su cosa si troverà allo stand
Organizzatrice è la Scaligera
Organizzatrice è la Scaligera

“Veronafil” edizione centoventisettesima, e l’azienda Vaccari ci sarà. Al solito posto, lo stand 1 presso il padiglione 9 della Fiera, ma solo venerdì 25 novembre (quando il salone aprirà dalle ore 10 alle 18) e sabato 26 (dalle 9 alle 18). L’ingresso è libero.

“Stiamo selezionando il materiale da portare alla manifestazione organizzata dalla Scaligera”, confermano in sede. “Va da sé che, in caso di richieste particolari, è meglio segnalarle senza impegno con una mail ad info@vaccari.it, entro il giorno 23. Avremo, fra l’altro, ciò che è rimasto dell’asta svoltasi settimana scorsa, disponibile al prezzo base (resterà presente sul sito fino al 12 dicembre). Cui si aggiunge, beninteso, un rinnovato campionario di materiale”.

“Quanto all’editoria, porteremo tutte le novità, fra cui l’ultimo numero del nostro «Vaccari magazine» e naturalmente il freschissimo «Poste estensi - Trattato storico e storico-postale 1453-1852 - Catalogo dei bolli 2016». Debutterà infine «Il nuovo Gaggero. Catalogo dei bolli tondo-riquadrati del Regno d’Italia 2016». L’autore, Daniele Prudenzano, insieme a Roberto Monticini, lo presenterà alle 11.30 proprio sabato, presso la sala «B»; l’incontro è aperto a tutti. Il volume conta più di ottomila impronte, oltre milleduecento delle quali aggiunte”.

L’azienda pronta per Verona. La manifestazione aprirà il 25 novembre
L’azienda pronta per Verona. La manifestazione aprirà il 25 novembre
Le offerte di filatelia e l’asta
Le ultime novità librarie
“Vaccari magazine”
           


“Pro juventute” tagliata
17 Nov 2016 21:27 - DALL'ESTERO
Ha una ragione la scelta della Svizzera: dare spazio a francobolli con sovrapprezzo in favore di altre realtà, così come prevede la nuova normativa

Il libretto, “nel pratico formato delle dimensioni di una carta di credito, trova posto in ogni portafoglio. Contiene sei francobolli per la posta «A» (ossia veloce, ndr) e altrettanti per la posta «B» (più lenta). Per avere sempre il francobollo giusto a portata di mano”. È in questo modo che dalla Svizzera presentano una delle serie emesse oggi, per la precisione la storica “Pro juventute”. Sul tema del gioco e della lezione, porta la firma di Christian Kitzmüller.

Risulta composta da appena due esemplari, tagli da 0,85+0,40 e 1,00+0,50 franchi, contro i tre emessi degli ultimi anni. Il motivo è spiegato puntualmente. La modifica alla legge del settore -viene precisato- “consente ora anche ad altre organizzazioni sociali e culturali, oltre a Pro juventute e Pro patria, di richiedere un francobollo speciale con sovrapprezzo”. Affinché il loro numero rimanga entro limiti ragionevoli, l’operatore, in accordo con i due interlocutori, ha deciso di tagliare il quantitativo di cartevalori che li riguardano.

Il gioco e la lezione sono i due soggetti della serie emessa oggi
Il gioco e la lezione sono i due soggetti della serie emessa oggi
Così l’anno scorso
Da stamattina disponibili anche i titoli per Natale...
...e per la band “Yello”
           


Accordo tra commercianti e Poste
17 Nov 2016 17:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Riguarda l’acquisto -rivolgendosi direttamente a Roma- sia delle novità, sia del materiale più vecchio di due anni ed ancora disponibile

Un canale diretto per fare gli acquisti. È quanto i membri dell’Associazione nazionale professionisti filatelici si sono assicurati con Poste italiane tramite l’accordo sottoscritto tra il presidente del sodalizio, Sebastiano Cilio, ed il responsabile del settore filatelia dell’operatore, Pietro La Bruna.

Di fatto sono stati individuati degli interlocutori interni all’azienda con cui concordare gli ordinativi, che saranno pagati a trenta giorni dal ricevimento e senza spese di spedizione. La stessa opportunità vale per il materiale più vecchio di due anni, ora ritirato dalla rete e centralizzato.

“Come commercianti -ha commentato lo stesso Cilio con «Vaccari news»- abbiamo ribadito il vecchio accordo per abbonarci alle Poste direttamente a Roma e quindi per ricevere le novità dell’Italia. Avendo notato che Poste non vende più agli sportelli le emissioni antecedenti i due anni, ora noi potremo richiederle per questa via, naturalmente se disponibili”.

I due firmatari: il responsabile per la filatelia di Poste Pietro La Bruna ed il presidente dell’Associazione nazionale professionisti filatelici Sebastiano Cilio
I due firmatari: il responsabile per la filatelia di Poste Pietro La Bruna ed il presidente dell’Associazione nazionale professionisti filatelici Sebastiano Cilio
L’unione nel nuovo sodalizio tra Afip e Bfn
           


Con il Caserta Centro fanno venti
17 Nov 2016 15:54 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Protagonisti gli uffici mono-multietnici, dove cioè il personale è in grado di parlare lingue diverse. Nel caso campano, gli idiomi sono inglese ed… ucraino

Cresce il numero dei punti mono-multietnici, cioè che hanno personale capace di farsi capire dal pubblico straniero. L’ultima esperienza, avviata settimana scorsa, è la ventesima, rappresentata dal Caserta Centro situato in via del Redentore 27.

“Il progetto nasce per favorire il processo di integrazione in Italia, con l’inserimento negli uffici postali di operatori in grado di facilitare la comunicazione con gli immigrati e di comprenderne le esigenze con un’offerta specifica di prodotti e servizi”, ha ricordato il responsabile della filiale, Antonino Licata. “Qui lavorano due sportellisti, una di origini ucraine con perfetta conoscenza della lingua madre, nonché dell’italiano e dell’inglese, ed un altro operatore, italiano, con perfetta conoscenza della lingua inglese”. Per ricorrere a loro basta prenotarli attraverso il gestore delle attese.

La sede, diretta da Lucia Pascarella, offre complessivamente nove sportelli (tutti abilitati come “sportello amico”), tre sale consulenza, materiale informativo e indicazioni nei diversi idiomi, due postamat. Gli orari di lavoro sono i soliti: dal lunedì al venerdì nella fascia 8.20-19.05, il sabato dalle 8.20 alle 12.35.

Oltre al campano, ora nel “Progetto multilingua” risultano inseriti: Bari 2 Borsa (si trova in via Quarnaro 10), Firenze 39 (via Alamanni 14/rosso), Foggia Centro (viale XXIV Maggio 26), Genova 23 (piazza Cavour 35/rosso), Lecce 2 (piazzale Stazione snc), Mazara del Vallo 1 (provincia di Trapani, via Salemi 183/b), Milano 6 (via Lomazzo 25), Milano Edison (via Cordusio 4), Modena 1 (strada Canaletto Sud 21), Napoli 83 (piazza Matteotti 2), Padova 7 (via Aspetti 156), Palermo 3 (via Pirri 26), Pioltello (Milano, via Perugino 14), Prato 4 (via Borgioli 51), Reggio Emilia 2 (piazza Marconi 5), Roma 158 (via Marsala 39), Roma Piazza Dante (piazza Dante 9), Torino 22 (corso Giulio Cesare 7) e Verona 10 (via del Pontiere 3/e).

A Caserta, il gestore delle attese serve per prenotare anche l’operatore ucraino
A Caserta, il gestore delle attese serve per prenotare anche l’operatore ucraino
In cronaca, tra i precedenti: il Torino 22 ed il Genova 23…
…il Milano 6…
…il Bari 2 ed il Firenze 39
           


Immagini di provincia
17 Nov 2016 13:02 - LIBRI E CATALOGHI
In 312 pagine Claudio Alvisi repertoria le cartoline di Castellarano (Reggio Emilia) edite tra il 1900 ed il 1970. Senza trascurare annulli ed affrancature meccaniche
Nel Reggiano
Nel Reggiano

Un’opera “provinciale”, la definisce l’autore, Claudio Alvisi (informazioni: ippogrifo57@gmail.com). Sapendo, però, che va a colmare un vuoto di conoscenze storiche risalente al 1976, quando venne pubblicata una ricerca paragonabile. È il libro “Le cartoline di Castellarano”; in 312 pagine di formato “A4” con illustrazioni a colori racconta il paese in provincia di Reggio Emilia, comprendendo le frazioni di Cà de Fii, Cadiroggio, Montebabbio, Rontano, Roteglia, San Valentino e Tressano.

Sottoscritto dal Centro studi storici, considera il periodo incluso tra il 1900 ed il 1970. I primi reperti noti, editi da Domenico Ferrari, vennero stampati in Germania dalla Heinrich & Scleiser di Dresda poiché in zona non vi erano tipografie dotate di macchine adeguate. Nel contesto lo studioso traccia anche una lista dei principali produttori attivi.

Le immagini appaiono ingrandite rispetto agli originali e qualche volta il collezionista si compiace di puntare la lente su dettagli e curiosità che ad un occhio distratto potrebbero sfuggire.

Contrariamente a quanto hanno fatto altri per luoghi differenti, il lavoro si occupa pure di annulli (sia manuali, sia meccanici) ed affrancature meccaniche impiegati nel territorio, in tal caso dal 1861 al 2011. A testimoniare lo stretto quanto spesso disconosciuto legame tra i due settori.

È privo di indicazioni di prezzo.

Conoscere il territorio attraverso i documenti postali: Paestum…
…Manfredonia…
…Monza
           


Chiusura del Giubileo della Misericordia
17 Nov 2016 09:12 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
Un nuovo folder filatelico realizzato insieme dalle amministrazioni postali dell’area italiana

In occasione della conclusione del Giubileo straordinario della Misericordia con la chiusura della Porta Santa a San Pietro del 20 novembre, Poste Italiane, l’Ufficio Filatelico e Numismatico della Città del Vaticano, le Poste Magistrali del Sovrano Militare Ordine di Malta e l’Ufficio Filatelico e Numismatico della Repubblica di San Marino, hanno realizzato, per questo storico evento e per la prima volta insieme, un prodotto filatelico.

Si tratta di un folder contenente quattro buste personalizzate. Ogni busta è affrancata con un francobollo da 0,95 euro emesso e annullato rispettivamente da ciascuno dei quattro enti.

La busta personalizzata con il logo di Poste Italiane, raffigurante la Porta Santa della Basilica di Santa Maria Maggiore, è affrancata con il francobollo dedicato al Giubileo della Misericordia emesso il 7 dicembre 2015; quella dell’Ufficio Filatelico e Numismatico della Città del Vaticano, con la Porta Santa della Basilica di San Pietro, è affrancata con il francobollo dedicato al Pontificato di Papa Francesco del 2016 emesso il 1° febbraio 2016; quella dell’Ufficio Filatelico e Numismatico di San Marino, con la Porta Santa della Basilica di San Paolo fuori le Mura, ha il francobollo dedicato al Giubileo della Misericordia emesso il 7 giugno 2016; quella delle Poste Magistrali del Sovrano Militare Ordine di Malta, con la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano, quello dedicato all’Anno Santo della Misericordia emesso il 14 novembre 2016.

Il folder, stampato in formato A4 con una tiratura certificata e limitata di 14.300 esemplari, riproduce sulla prima di copertina una veduta di Piazza San Pietro gremita di fedeli mentre sulla quarta di copertina viene proposta una foto di Papa Francesco raccolto in preghiera.

Il folder sarà in vendita dal 20 novembre presso tutti gli uffici postali italiani con sportello filatelico e negli Spazi Filatelia al costo di 15 euro, negli sportelli filatelici dell’Ufficio Filatelico e Numismatico della Città del Vaticano, dell’Ufficio Filatelico e Numismatico della Repubblica di San Marino e nello sportello filatelico delle Poste Magistrali del Sovrano Militare Ordine di Malta.

Nella giornata di domenica 20 novembre, dalle ore 8 alle ore 18, sarà inoltre attivata una postazione mobile presso Piazza Risorgimento a Roma.

Il folder dedicato alla chiusura del Giubileo della Misericordia realizzato insieme dalle amministrazioni postali dell’area italiana
Il folder dedicato alla chiusura del Giubileo della Misericordia realizzato insieme dalle amministrazioni postali dell’area italiana
Poste italiane e la filatelia (promo)
           




I Tasso tornano a Ratisbona
17 Nov 2016 00:45 - APPUNTAMENTI
Dal 18 al 19 novembre il convegno dedicato alla famiglia che gestì le Poste europee. Il documento chiave risale cinque secoli fa

Si terrà tra il 18 ed il 19 novembre il secondo convegno internazionale “I Tasso e le Poste d’Europa” (il primo si svolse quattro anni fa a Camerata Cornello); questa volta verrà ospitato a Ratisbona, in Germania. A proporlo, il Museo dei Tasso e della storia postale e l’Archivio centrale dei principi Thurn und Taxis, che ha sede nel castello dove vivono i discendenti tedeschi della stessa famiglia. Il punto di riferimento per l’iniziativa sarà proprio il maniero, collocato in Emmeramsplatz 5.

La data non è stata scelta a caso. Cinquecento anni fa, ad essere precisi il 12 novembre 1516, il mastro generale di posta Francesco Tasso e suo nipote Giovanni Battista ottennero l’incarico definitivo di gestori ed organizzatori unici delle Poste imperiali.

La patente di nomina, redatta a Bruxelles, porta la firma del re di Spagna Carlo I d’Asburgo, che tre anni dopo succederà al nonno Massimiliano I sul trono imperiale con il nome di Carlo V. Il documento riprende ed amplia due analoghi provvedimenti del 1501 e del 1505, dando così forma definitiva alla rete delle comunicazioni postali nel continente. Per tale motivo -annotano i promotori- può essere considerato l’atto ufficiale di nascita delle Poste d’Europa.

Francesco Tasso ed il documento
Francesco Tasso ed il documento
Il convegno di quattro anni fa
La ricorrenza del 1516 citata da Belgio…
…ed Austria
Il programma (file pdf)
           


I della Robbia versione augurale
16 Nov 2016 21:03 - VATICANO
Due opere realizzate dalla famiglia e conservate al santuario francescano della Verna sono state rappresentate nella serie che il Vaticano ha previsto per Natale
Libretto…
Libretto…

Niente congiunta, anche per il 2016. La piccola tradizione del Vaticano, interrotta per motivi contingenti l’anno scorso, non è stata ripresa. Domani, infatti, la ricorrenza del Natale verrà ricordata in modo autonomo, riscoprendo le ceramiche invetriate realizzate dai della Robbia.

La scelta è caduta su “La natività di Gesù” attribuita a Giovanni e su “L’annunciazione” del padre Andrea. La prima è raffigurata nei francobolli, due. Sono da 0,95 euro, con la Sacra famiglia nonché san Francesco e sant’Antonio da Padova, e da 1,00 euro, riguardante il particolare del Bambino. Il secondo lavoro compare nella copertina del libretto che comprende quattro esemplari del taglio maggiore. La tiratura massima della serie è pari a centocinquantamila unità in fogli da dieci, cui si aggiungono sessantamila carnet.

Le opere sono conservate nel santuario francescano della Verna (Chiusi della Verna, provincia di Arezzo), realizzate nella tecnica elaborata dalle antiche civiltà orientali ma conosciuta anche nel mondo romano e bizantino. Consiste nell’applicare uno smalto ceramico policromo su un rilievo di terracotta; vista la sua eccellente resistenza agli agenti atmosferici, si presta molto sia all’uso esterno sia negli ambienti particolarmente umidi. Verso la metà del 1400, Luca, primo rilevante esponente di questa stirpe di artigiani, riscoprì e raffinò la preparazione. Andrea ereditò la pratica dallo zio, ispirandosi a lui anche nella plasticità e nei colori, impiegando principalmente le tinte bianca e blu.

…e serie. Il carnet comprende quattro esemplari del taglio maggiore
…e serie. Il carnet comprende quattro esemplari del taglio maggiore
L’anno scorso la rottura con il Belgio
Giovanni della Robbia visto dallo Smom
Vaticano - Le emissioni attese per domani
           


Sette decenni “muti”
16 Nov 2016 17:28 - EMISSIONI ITALIA
Nel francobollo il logo per il giro di boa, scelta che non è capace di raccontare impegni e meriti attribuiti al Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia
L’Italia per l’Unicef: il nuovo…
L’Italia per l’Unicef: il nuovo…

Eppure, qualche precedente più significativo c’è stato. Capace, perlomeno, di andare oltre al semplice logo. È quello che accadde il 26 novembre 1971 con i due francobolli da 25 e 90 lire emessi per il quarto di secolo ed il 20 novembre 1996 con l’850 uscito nel cinquantesimo. Ora, in occasione dei sette decenni, ci si è appiattiti sul semplice emblema scelto dall’istituzione per il giro di boa e riprodotto nel colore ufficiale. Un’altra occasione persa, nel caso specifico utile a raccontare impegni e meriti attribuiti al Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia. “Salviamo la vita dei bambini”, ricordano dalla sede, “lottiamo perché nascano e crescano sani, li aiutiamo a realizzare le loro potenzialità”.

L’omaggio all’Unicef, inserito nella serie “Il senso civico”, arriverà il 20 novembre contro 1,00 euro, taglio per il primo porto di una lettera ordinaria da spedire in Europa o nel Mediterraneo. È autoadesivo, tirato in ottocentomila esemplari con fogli da quarantacinque unità.

A firmare il bollettino illustrativo si è reso disponibile il presidente del Comitato italiano per l’Unicef onlus, Giacomo Guerrera. L’annullo fdc verrà impiegato allo spazio filatelia di Milano, non a quello di Roma, città in cui ha la sede principale.

…ed i precedenti francobolli
…ed i precedenti francobolli
L’ingresso del titolo nel programma 2016
Il sito
           




In agenda borsa e mostra
16 Nov 2016 15:06 - APPUNTAMENTI
Convegno commerciale ad Appiano (Bolzano), esposizione sulla Grande guerra a Torino. Sono gli ulteriori appuntamenti dei prossimi giorni
Filatelia ad Appiano e Torino
Filatelia ad Appiano e Torino

Accanto alla conferenza di Paolo Vaccari prevista per domani, l’agenda degli appuntamenti contempla ulteriori incontri. Due quelli ormai imminenti, sempre ad ingresso libero.

Il 19 novembre Appiano (Bolzano) proporrà -attraverso la Südtiroler philatelisten-jugend- il convegno commerciale “Eppanphil”, riguardante francobolli, cartoline, annulli speciali, monete, carte telefoniche. Il riferimento è presso la sala Raiffeisen, ubicata in via Cappuccini 25 ed aperta dalle ore 9 alle 14.

Dal 22 al 24 toccherà invece a Torino. La sezione filatelia che fa capo al Circolo università ha voluto “La Grande guerra”, raggiungibile al rettorato dell’Università degli studi, in via Po 17, dove si potrà accedere tra le 10 e le 19. Accanto alla mostra filatelica ci sarà una rassegna di documenti archivistici ed oggetti museali in tema, questa disponibile fino a febbraio.

La conferenza di Paolo Vaccari a Modena
           


Risparmio - Strada segnata per il cartaceo
16 Nov 2016 12:33 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Da ieri il cliente può scegliere, accanto al tradizionale libretto di risparmio postale in formato cartaceo, quello dematerializzato. L’opportunità vale pure per gli “Smart”

Addio ai libretti di risparmio postale nominativi ordinari ed agli “Smart” in versione cartacea? Lo prevede, di fatto, una comunicazione sottoscritta dalla Cassa depositi e prestiti, peraltro in linea con le normative e la tendenza generale in materia.

Da ieri, il cliente può scegliere il documento tradizionale o quello dematerializzato, quindi rappresentato unicamente dalle registrazioni contabili. Facile immaginare -in un futuro più o meno prossimo- il successivo passaggio, ossia la totale immaterialità. Cui si potrebbe aggiungere la possibilità di aprire nuovi rapporti “mediante tecniche di comunicazione a distanza”.

Ora anche dematerializzato
Ora anche dematerializzato
La versione “Smart”
Il sito dedicato
           


La Croazia ricorda madre Teresa
16 Nov 2016 08:53 - DALL'ESTERO
L’omaggio per la sua canonizzazione, avvenuta il 4 settembre, è giunto ieri. Si tratta di un francobollo fotografico da 7,60 kune
Emesso ieri
Emesso ieri

Un po’ alla lunga, perché l’evento citato nell’iniziativa postale si è svolto il 4 settembre. Anche Zagabria, comunque, è arrivata. Ieri, attraverso un francobollo da 7,60 kune, ha voluto ricordare l’avvenuta canonizzazione di madre Teresa di Calcutta.

L’ha fatto coinvolgendo la designer Ariana Noršić, che ha trasformato un ritratto fotografico dell’ormai santa in carta valore, carta valore nel foglio replicata per nove volte. Sui bordi della confezione, il richiamo alle righe azzurre su fondo bianco che caratterizzano il sari indossato dalle appartenenti alla sua congregazione.

È in questo modo che ha presentato la figura di Anjezë Gonxhe Bojaxhiu, nata il 26 agosto 1910 a Skopje, attuale Macedonia, da una famiglia albanese di credo cattolico e morta nella città indiana il 5 settembre 1997. Una storia legata anche alla Croazia, come attestano alcuni episodi biografici e l’onorificenza che le è stata attribuita.

Canonizzazione: tra gli altri richiami, quelli di Smom…
…Albania e India…
…Kosovo
           




La serie dei fari? Illumina il contenzioso
16 Nov 2016 00:45 - DALL'ESTERO
Nuova emissione della Cina Popolare contestata dal Vietnam. Questa volta riguarda le Spratly, isole che ambedue i Paesi reclamano

Nuovo “gioco” con i francobolli e nuove proteste, ancora una volta espresse dal Vietnam. I fatti: il 28 ottobre la Cina Popolare ha emesso una serie di cinque francobolli in striscia, tre con nominale da 1,20 yuan e gli altri da 1,50, raccolti in fogli da due o quattro serie. Soggetto, i fari. Una serie innocente?

Secondo Hanoi, per nulla, in quanto gli impianti raffigurati sono stati costruiti su isole e scogli nel mar Cinese Meridionale, per la precisione nelle Spratly, ovvero su aree reclamate anche dalla controparte. Il trucco adottato è semplice: ribadire, pure con le cartevalori postali sottoscritte dallo Stato, quindi attraverso una precisa volontà politica, che quelle terre emerse appartengono a Pechino.

La striscia dei cinque francobolli
La striscia dei cinque francobolli
Così Formosa
Stessa area, altri contenziosi: per le Paracel…
…e per Dokdo-Takeshima
           


Agli sportelli già partito l’“Anno del gallo”
15 Nov 2016 19:27 - DALL'ESTERO
Secondo la tradizione cinese, il periodo scatterà solo il 28 gennaio, ma intanto hanno debuttato le sottolineature postali di Aland e Liechtenstein

L’“Anno del gallo” si avvicina (si svolgerà dal 28 gennaio 2017 al 15 febbraio 2018) ed anche il mondo occidentale si prepara a festeggiarlo. Cominciando con due realtà postali particolarmente interessate al fenomeno collezionistico che l’Estremo Oriente registra.

L’11 novembre ha debuttato l’interpretazione di Aland, che riesce a combinare elementi esotici con altri locali. Il foglietto, dovuto a Martin Mörck (le scritte sono di Zhen Jia Hong), contiene una coppia di francobolli da 2,00 euro dedicata al volatile; mostra altrettanti esempio di una razza molto comune nell’arcipelago nordico.

Ieri, invece, è stato il turno del Liechtenstein. Con il supporto tecnico di Stefan Erne, ha varato un dentello autoadesivo da 2,00 franchi, intagliato impiegando la tecnica laser. Il minifoglio da quattro è anche sagomato, mentre i colori, rosso ed oro, sono quelli ritenuti benauguranti dalla tradizione cinese.

Secondo gli specialisti, chi è nato sotto questo segno è un osservatore nato, lavoratore che, al tempo stesso, sa essere incantevole ed estroverso.

Già disponibili le produzioni di Aland e Liechtenstein
Già disponibili le produzioni di Aland e Liechtenstein
L’emissione dell’Ucraina
           


“Milanofil” 2017, la data definitiva
15 Nov 2016 17:12 - APPUNTAMENTI
Per non sovrapporsi alla visita in città di papa Francesco, il salone del francobollo verrà anticipato di una settimana. Si svolgerà, quindi, il 17 ed il 18 marzo

Alla fine, Poste italiane ha deciso di cambiare la data, avvallando l’ipotesi già evidenziata quale alternativa il 21 ottobre ad “Italiafil”. L’edizione 2017 di “Milanofil”, quella del trentennale, non si svolgerà il 24 ed il 25 marzo ma la settimana prima, quindi venerdì 17 e sabato 18. Questo per evitare la concomitanza con l’arrivo in città di papa Francesco e le problematiche che ciò avrebbe comportato.

Confermato il resto: la “due giorni” verrà ospitata in quello che ora si chiama Milano congressi, situato in via Gattamelata 5. Tutto da riempire, ovviamente, il programma.

Appuntamento al 17 ed al 18 marzo
Appuntamento al 17 ed al 18 marzo
L’annuncio del 21 ottobre
L’edizione 2016
           




Per tentare la fortuna basta… grattare
15 Nov 2016 15:36 - DALL'ESTERO
Dopo i pre personalizzati, la serie di francobolli veri e propri. Sono dodici e, sotto la banda dorata, possono nascondere l’annuncio di una vincita
In libretto
In libretto

Evidentemente, l’esperimento del 2 febbraio 2015 giocato dalla Francia a livello dei meno impegnativi pre personalizzati ha funzionato e ieri sono arrivati i francobolli veri e propri, dodici (sic!). Tutti da grattare, poiché la banda dorata posizionata nella vignetta -basta asportarla e riportare su una pagina internet il codice trovato- potrebbe celare l’avviso di una delle 2.040 vincite immediate messe in palio, la prima delle quali consiste in un’auto Renault dal valore di 20mila euro. Poi ci sono tre viaggi da 4mila, sei televisori ad alta definizione da 1.500 e via premiando, sapendo che il 7 febbraio si aggiungeranno estrazioni a sorte. Un modo allettante, dunque, per festeggiare l’anno che se ne va ed aprire quello nuovo.

Quanto agli aspetti postali, le cartevalori, utili con la lettera “verde”, sono autoadesive e raccolte nel solito libretto, ora in vendita ad 8,40 euro. I soggetti spaziano dal regalo al cuore, dalla stella cometa agli auguri, dalle palle decorative all’albero di Natale.

Quattro dei dodici soggetti, tutti con banda dorata da asportare per leggere il messaggio
Quattro dei dodici soggetti, tutti con banda dorata da asportare per leggere il messaggio
Il precedente, ma con i pre personalizzati
           


I falsi di Modena in conferenza
15 Nov 2016 12:04 - APPUNTAMENTI
L’appuntamento è stato fissato dal Circolo filatelico culturale “Alessandro Tassoni” per il 17 novembre alle ore 16. In cattedra salirà Paolo Vaccari

“I falsi degli Antichi Stati con particolare riferimento al Ducato di Modena”. S’intitola così la conferenza che, il 17 novembre alle ore 16, Paolo Vaccari terrà nella città emiliana, per la precisione presso la sede del Circolo filatelico culturale “Alessandro Tassoni”, in viale Monte Kosica 91.

“Questa volta -anticipa il diretto interessato- mi concentrerò solo sui falsi di Modena, perché ce ne sono tanti e rappresentano diverse tipologie. Considerando le imitazioni create per imbrogliare i filatelisti sia circolanti sciolte, sia applicate su corrispondenze. O magari il tutto è vero ma falso è l’annullo. Alcune di queste produzioni sono riconoscibili ad un semplice confronto con gli originali; altre risultano fatte molto bene, quindi, per individuarle, serve l’occhio di un esperto. Uno dei pezzi che farò vedere è un grosso frammento di quattro esemplari, autentici, del 5 centesimi; tali non sono il datario ed il «Pd», impressi con inchiostro rosso. Bisogna avere anche conoscenze di storia postale per capire se il pezzo nel suo complesso è stato fabbricato”.

La partecipazione è libera.

Un caso facile da distinguere ed un frammento che, invece, richiede conoscenze più specifiche
Un caso facile da distinguere ed un frammento che, invece, richiede conoscenze più specifiche
Sul tema: “Modena 1852-2002 - 150° Anniversario dei francobolli estensi”
           


Domenicani da otto secoli
15 Nov 2016 10:32 - VATICANO
L’Ordine dei predicatori venne fondato lungo il 1216 da Domenico di Guzmán, poi canonizzato il 3 luglio 1234. Lo ricorda con un francobollo il Vaticano
Un frate nell’abito bianco e nero
Un frate nell’abito bianco e nero

Torna Marco Ventura tra gli artefici dei francobolli emessi dal Vaticano. È lui ad essersi occupato del 95 centesimi che il 17 novembre ricorderà l’Ordine dei predicatori domenicani, nell’ottavo centenario trascorso dalla sua fondazione.

Nel dentello, tirato in centocinquantamila esemplari come massimo (i fogli sono da dieci), compare il profilo di un frate nell’abito bianco e nero, dove il bianco sta a significare purezza e castità, mentre il nero sottintende rinuncia e penitenza. Arricchiscono il disegno la stella ad otto punte, indice di illuminazione e sapienza ma anche di predestinazione, ed il cane con la fiaccola, simboleggianti rispettivamente la fedeltà e la diffusione del verbo del Signore.

L’emissione vede protagonista ideale Domenico di Guzmán. Originario di un villaggio montano della Vecchia Castiglia, in Spagna, dove nacque l’8 agosto 1170, con l’approvazione di papa Onorio III nel 1216 fondava l’Ordine dei frati predicatori, convinto che la Chiesa -spiegano da oltre Tevere- “dovesse riscoprire l’autenticità del messaggio evangelico attraverso la preghiera, lo studio e l’ascolto della parola di Dio”. Partendo dalle fondamenta della “Regola” agostiniana, la nuova struttura trovò nell’equilibrio tra contemplazione ed azione la propria specificità, riproponendo il modello di vita degli apostoli. Fu a Bologna che sorsero i primi due conventi e proprio in uno di questi l’artefice volle rifugiarsi subito prima di spegnersi il 6 agosto 1221, estenuato dalle continue penitenze e dall’incessante impegno. Gregorio IX lo canonizzò il 3 luglio 1234.

Il precedente lavoro di Marco Ventura riguarda padre Massimiliano Kolbe
Le emissioni del 17 novembre
           




Auguri, ma per il pennuto
15 Nov 2016 08:20 - DALL'ESTERO
L’“Anno del gallo” è il vero obiettivo del francobollo emesso l’11 novembre in Ucraina. Anche se potrebbe essere impiegato per spedire gli auspici in vista di San Silvestro

“Buon anno”, augura l’Ucraina, a dirla tutta con troppi problemi da affrontare per apparire veramente credibile. Ciononostante, il francobollo da 4,40 grivnia emesso l’11 novembre parla chiaro. È un francobollo per gli auspici, teso a mostrare serenità e voglia di festeggiare.

Si fa notare l’accorgimento: escludendo ogni riferimento religioso, potrebbe essere destinato ai messaggi in vista dell’avvicendamento tra il 2016 ed il 2017. Ma va oltre, e lo rivela il pennuto che campeggia nella vignetta romboidale: quello, il disco con i simboli posto sullo sfondo e la lanterna rossa dichiarano il vero obiettivo, sottolineare l’“Anno del gallo”. E, in un periodo di guerra con la Russia, potrebbe essere utile farsi notare dalla Cina Popolare…

Fuorviante; il francobollo è organizzato in fogli da otto
Fuorviante; il francobollo è organizzato in fogli da otto
Auguri a rombo: il caso della vicina Bielorussia
Un altro Gallo, questo citato di recente dall’Italia
           


Gli invenduti disponibili alla base fino al 12 dicembre
14 Nov 2016 21:37 - NOTIZIE DA VACCARI
Chiusi i conti per quanto concerne l’asta che l’azienda ha organizzato il 12 novembre. Passati di mano 646 lotti sui 1.100 disponibili
Il lotto 34, passato da 470 a 1.000 euro
Il lotto 34, passato da 470 a 1.000 euro

Dei 1.100 lotti proposti all’asta il 12 novembre, 646 hanno trovato compratore; in altri termini, è un esito che raggiunge il 59%, con un rialzo medio -ulteriore dato- del 30%. Un risultato “che giudichiamo molto soddisfacente”, commentano dall’azienda.

“Di certo, verrà incrementato nei prossimi giorni, perché l’invenduto resterà a disposizione al prezzo base fino al 12 dicembre. È l’occasione per cogliere ulteriori possibilità: i nostri clienti lo sanno ed aspettano appunto la lista di quanto rimasto per cominciare a studiarla. Lista che già è stata pubblicata sul sito”.

“Abbiamo visto che degli Antichi Stati, cioè di una fra le parti più importanti in cui si è articolata l’offerta, sono andati particolarmente bene Lombardo-Veneto, Napoli e Pontificio. A seguire, il Regno d’Italia, soprattutto con Vittorio Emanuele II. Senza trascurare le sezioni dedicate alle varietà ed alle via di mare. Una segnalazione a parte merita l’estero, dove si è fatta notare la prima parte della collezione riguardante l’Europa classica, ossia del periodo compreso tra il 1840 ed il 1955. Non è un caso se presto lavoreremo al restante materiale, che contiamo di porre all’incanto nella prossima primavera”.

Tra le altre voci messe sul mercato dall’azienda (nella foto, Valeria, Silvia, Paolo Vaccari ed il battitore Luca Lopez), la 1.008 (partita da 3.400 euro ed aggiudicata ad 8.500), la 436 (da 100 a 1.600), l’861 (da 700 a 1.520) e la 901 (da 170 a 600)
Tra le altre voci messe sul mercato dall’azienda (nella foto, Valeria, Silvia, Paolo Vaccari ed il battitore Luca Lopez), la 1.008 (partita da 3.400 euro ed aggiudicata ad 8.500), la 436 (da 100 a 1.600), l’861 (da 700 a 1.520) e la 901 (da 170 a 600)
Il quadro a sabato sera
Venduti ed invenduti
           


Stasera la super Luna
14 Nov 2016 18:45 - DALL'ESTERO
Il fenomeno, che non si ripeteva dal 1948, è stato citato con una serie in foglietto emessa dal Belgio il 24 ottobre scorso. Comprende cinque francobolli

A chi non potrà ammirare lo spettacolo dal vivo (magari perché il cielo risulterà nuvoloso), resterà il foglietto del Belgio, emesso il 24 ottobre scorso e riguardante il fenomeno celeste in programma per questa sera. Quando la Luna, la super Luna, nella sua orbita ellittica sarà prossima alla Terra e, appena passerà il perigeo, risulterà piena. Per tale motivo il satellite apparirà all’orizzonte più grande e luminoso del solito.

Un fatto che accade raramente (l’ultimo episodio è stato registrato il 26 gennaio 1948 ed il prossimo è previsto per il 25 novembre 2034); ecco perché Bruxelles l’ha ritenuto valido per un’emissione specifica. Firmata da Kris Maes, propone cinque francobolli fotografici destinati a raccontare l’avvenimento. Come suggeriscono gli esperti, gli scatti sono associati a persone od oggetti, in modo da capire il rapporto tra le dimensioni. Valgono per la classe “1” destinata all’Europa; l’insieme è venduto a 5,65 euro.


Il foglietto volto a rappresentare il fenomeno atteso per questa sera
Il foglietto volto a rappresentare il fenomeno atteso per questa sera
Il Belgio ed il calendario
           




Cibo/2 La contadina abruzzese? Vale 95 cent
14 Nov 2016 17:23 - EMISSIONI ITALIA
Tratta dal logo aziendale, l’immagine ricorda il pastificio De Cecco, sorto nel 1886. L’annullo per le buste del primo giorno verrà impiegato a Pescara
A Pescara l’annullo
A Pescara l’annullo

“Sin dal 1886 abbiamo una responsabilità importante, quella di portare avanti senza alcun compromesso una tradizione di fare la pasta che affiniamo ogni giorno che passa, e che ci permette di portare sulle tavole di tutto il mondo il piacere autentico della cucina italiana”.

Così si presenta il pastificio De Cecco, ditta che porta ancora il nome del fondatore, Filippo Giovanni. Il 18 novembre otterrà un francobollo dedicato, nominale da 95 centesimi. Inserito nella serie “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico”, lo ricorda nel centotrentesimo anniversario, proprio come viene enfatizzato nella vignetta. Vignetta che propone parte del logo aziendale, caratterizzato dalla contadina in costume tipico abruzzese con i covoni di grano sotto le braccia.

Ancora una volta, si tratta di una carta valore autoadesiva, stampata in ottocentomila esemplari organizzati in fogli da quarantacinque. Il bollettino illustrativo è dovuto al consiglio di amministrazione che guida la società. Nonostante abbia sede a Fara San Martino (Chieti), l’annullo per le buste del primo giorno verrà impiegato al Pescara Centro.

Il logo ed il francobollo
Il logo ed il francobollo
L’azienda
“Francobolli da chef”, domani la presentazione (news precedente)
           


Cibo/1 A Torino per dentelli e ricette
14 Nov 2016 15:09 - APPUNTAMENTI
Domani pomeriggio nel capoluogo piemontese la presentazione del ricettario e libro-album “Francobolli da chef”
L’annullo
L’annullo

Non mancherà l’annullo alla presentazione prevista per domani alle ore 17. Quando, presso lo spazio filatelia di Torino (si trova alle Poste centrali, quindi in via Alfieri 10), verrà illustrato il libro-album “Francobolli da chef”, composto da 48 pagine con immagini a colori e sei francobolli nuovi già inseriti al suo interno. Fra i relatori, anche il responsabile per la filatelia di Poste italiane, Pietro La Bruna.

Libro-album nonché ricettario, caratterizzato con proposte alimentari suggerite da veri specialisti: Antonino Cannavacciuolo, Enrico Crippa, Niko Romito e Simone Salvini. Le restanti tredici preparazioni sono state formulate da Mariangela Palmisano, coautrice del lavoro con Fabio Bonacina, il quale si è concentrato sulla parte più strettamente filatelica.

Il titolo svolge una ricerca generale sulle cartevalori nazionali che trattano il cibo, approfondendone diciotto; è in vendita a 10,00 euro presso gli spazi filatelia e gli sportelli filatelici della società.

“Francobolli da chef”, i dettagli
           


Il turno dell’usato
14 Nov 2016 13:50 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Il “Gronchi rosa” su busta vale di più o di meno di ventimila euro? È quanto è stato domandato ieri ad un concorrente di “Mezzogiorno in famiglia” (Rai 2)

Il 205 lire del 3 aprile 1961 emesso e subito dopo ritirato torna a farsi notare nei programmi di intrattenimento, questa volta sotto forma di usato, ma senza chiarire quei dettagli che ne fanno la vera differenza. Ad esempio, se il plico su cui è applicato ha viaggiato davvero e dove, se vi è l’annullo speciale o meno, se compare quello d’arrivo.

È accaduto ieri alla trasmissione di Rai 2 “Mezzogiorno in famiglia”, gara tra Comuni che permette di vincere, nell’ultima puntata, uno scuolabus.

“Il «Gronchi rosa» -ha chiesto alla concorrente Martina il presentatore Massimiliano Ossini- è uno dei francobolli italiani più ambiti dai collezionisti. Un esemplare timbrato di questo francobollo vale più o meno di ventimila euro?”. La donna ha risposto “di più”. “Un «Gronchi rosa» regolarmente timbrato e quindi spedito insieme ad una lettera è quotato attualmente circa trentamila euro”, ha confermato poi il conduttore. “Se invece ti dovessero dare un «Gronchi rosa» senza il timbro, potrebbe valere tra i novecento ed i mille euro”…

I conduttori Manila Nazzaro e Massimiliano Ossini insieme ai concorrenti, Davide e Martina
I conduttori Manila Nazzaro e Massimiliano Ossini insieme ai concorrenti, Davide e Martina
La puntata
           




La solidarietà rimane. Anche su internet
14 Nov 2016 12:21 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Un anno dopo gli attentati di Parigi, il ricordo. Messaggi, poesie e disegni lasciati dal pubblico di fronte ai luoghi attaccati sono stati raccolti e consegnati agli Archives. Parte è on-line

Lettere che non hanno visto l’intervento dell’operatore postale, ma che rappresentano una testimonianza spontanea emersa nelle ore immediatamente successive ai fatti. Lettere lunghe o brevi, magari corredate da foto e disegni.

Sono quelle che, un anno fa, le persone hanno lasciato, insieme a poesie, fiori e candele, nei luoghi di Parigi travolti dagli attacchi costati la morte a 137 persone, terroristi compresi (ieri si sono tenute le commemorazioni). Gli omaggi floreali ed i moccoli sono stati eliminati, ma volontari hanno raccolto il resto per affidarlo alle istituzioni affinché conservino tali ricordi. Ora i documenti risultano circa settemila; sono stati classificati secondo il luogo in cui vennero ritrovati, cioè nei pressi dei ristoranti “Le petit Cambodge” e “Le carillon”, davanti al caffè “La bonne bière”, al teatro “Bataclan”, al ristorante “La belle équipe”, al bar “Le comptoir Voltaire”. Si trovano agli Archives de Paris ed una parte è stata montata su un sito dedicato. “Queste parole -si legge in un intervento sottoscritto dalla sindaca, Anne Hidalgo, che precede la selezione- condensano tutte le pene e tutte le speranze di un’umanità ferita ma non vinta”.

Alcuni dei documenti lasciati davanti al teatro “Bataclan”
Alcuni dei documenti lasciati davanti al teatro “Bataclan”
Il sito con i documenti (in francese)
           


Le voci degli scrittori attraverso le corrispondenze
14 Nov 2016 09:39 - APPUNTAMENTI
Il materiale del tempo, fra cui lettere e cartoline, e le interpretazioni attuali di quanto vergato allora. È la mostra che Bologna dedica alla Grande guerra
Fino al 15 gennaio
Fino al 15 gennaio

Nel caso di Bologna, al materiale epistolare è stata affidata una funzione scenografica, proponendo alcuni esempi, e soprattutto i due pacchetti di cartoline legati con il cordino.

La piccola ed inconsueta mostra ospitata fino al 15 gennaio presso il Museo civico del Risorgimento (è la medesima struttura che espone la collezione di filatelia e storia postale realizzata da Giorgio Tabarroni) privilegia un altro aspetto: le testimonianze degli intellettuali riguardanti il Primo conflitto mondiale. Non a caso, il percorso s’intitola “Voci di scrittori - Parole di guerra, parole dalla guerra”.

“Abbiamo fatto una esposizione più di «suggestione» che per la lettura”, confermano dalla sede. Da una parte presenta brevi testi estratti da prosa e poesia affiancati con fotografie e disegni, senza dimenticare le storiche copertine che visualizzano i fatti, da quelle de “La domenica del corriere” a quelle de “La tradotta”, nonché una selezione di libri sull’argomento editi negli anni successivi. Tra le carte, una corrispondenza di Filippo Tommaso Marinetti vergata sui moduli sintetici e schematici ideati dal suo movimento.

Dall’altra un video realizzato in luoghi simbolici della città, in cui i ragazzi di oggi, italiani e di madrelingua in Italia con il progetto Erasmus, leggono testi letterari dei giovani di allora, alternando -se stranieri- le traduzioni agli originali (austriaci, belgi, fiamminghi, finlandesi, francesi, inglesi, polacchi, portoghesi, russi, statunitensi, tedeschi e ungheresi). Con l’auspicio “che le parole di guerra siano il seme per un futuro di pace e convivenza”.

I due pacchetti di corrispondenze, tra le citazioni epistolari che caratterizzano il percorso
I due pacchetti di corrispondenze, tra le citazioni epistolari che caratterizzano il percorso
La collezione di Giorgio Tabarroni
L’attuale iniziativa spiegata dal Museo
           


Mezzo secolo di produzioni
14 Nov 2016 01:34 - SMOM
Oggi la serie celebrativa riguardante l’anniversario delle Poste magistrali che cadrà domani. È composta da otto francobolli ed una bandella situata al centro del foglio

Le Poste melitensi, nel cinquantesimo anniversario del loro avvio, raccontate attraverso otto produzioni giunte nel tempo, trasformate in attuali cartevalori da 1,60 euro (cifra non corrispondente ad una tariffa). Il foglio comprende una serie ed è stato tirato in seimila copie.

È così che, oggi, lo Smom ne racconterà la storia, avviata con l’ordinaria espressa in grani, tarì e scudi il 15 novembre 1966. Tagli allora considerati alla stregua di chiudilettera poiché, almeno per quel che riguarda il Bel Paese, il riconoscimento avvenne con la convenzione sottoscritta insieme a Poste italiane solo il 4 novembre 2004 e concretizzato il 3 gennaio successivo per mezzo della prima emissione in euro. L’ulteriore salto di qualità sarebbe avvenuto il 18 dicembre 2014, quando si registrò l’accordo a livello di Governi.

Le immagini riprendono quattro titoli. Nella prima fila compaiono il Natale del 3 dicembre 1979 (con il 2,00 e l’1,00 scudo, collocati agli estremi della linea) e l’omaggio per san Giovanni Battista del 15 giugno 2016 (2,85 euro, al centro). Nella seconda vi è il richiamo alle attività mediche ed umanitarie del 23 settembre 2009 (1,40 e 2,00 euro, rispettivamente a sinistra e a destra); si aggiunge una bandella esplicativa con lo stemma. La terza, invece, documenta la vicenda dell’Ordine lungo le tappe del 21 giugno 1999 (due da 8,00 scudi posizionati ai lati) e del 6 dicembre successivo (10,00 scudi, in mezzo).

Il foglio con la serie da otto esemplari ed una vignetta
Il foglio con la serie da otto esemplari ed una vignetta
La convenzione con Poste italiane del 4 novembre 2004
L’accordo del 18 dicembre 2014 (in due parti)
           




Quelle proposte che non ebbero corso
13 Nov 2016 00:44 - LIBRI E CATALOGHI
Antonello Cerruti, con la collaborazione di Giuseppe Cirneco, presenta, approfondisce ed illustra i saggi realizzati per il Regno che non vennero adottati
Proposte rimaste tali
Proposte rimaste tali

La filatelia è fatta anche dalle cose che non... furono. Qualche volta, addirittura, più interessanti di quanto vide la luce. Lo sa Antonello Cerruti che, in collaborazione con Giuseppe Cirneco, ha firmato lo studio “I saggi non adottati”. Ovvero -precisa il sottotitolo- “Le prove dei francobolli proposti per il Regno d’Italia”.

Si tratta di 54 schede con immagini a colori (prezzo: 40,00 euro); raccontano le attività, i tentativi di esperti, veri o presunti, che cercarono di convincere chi decideva in materia di cartevalori postali ad adottare questa o quella strada, naturalmente garantita come la migliore fra le possibili. Scorrono cosi nomi noti o meno, come Claudio Perrin, Pietro Thermignon, Peer Ambjorn Sparre, Pietro e Giuseppe Pellas, Francesco Grazioli, Luigi Ronchi, Giuseppe Re, Giuseppe Seguin. E diversi altri ancora, di cui vengono offerte le informazioni storiche e collezionistiche in grado di inquadrare il personaggio ed il suo operato. E scorrono le immagini di ciò che produssero (le raffigurazioni sono decisamente più godibili rispetto a quanto in genere propone la pubblicistica specializzata). Utili per comprendere cosa, eventualmente, finisce fra le mani degli appassionati ma i cataloghi normali non considerano. Annotati, quando possibile, anche interi, falsi e ristampe.

Per facilitare la consultazione -è la nota- è stata seguita la numerazione del catalogo Bolaffi targato 1983.

Parte del progetto di Giuseppe Re
Parte del progetto di Giuseppe Re
“I saggi non adottati” (acquista)
La scheda
           


Alle spalle l’asta, i primi dati registrati in sala
12 Nov 2016 19:12 - NOTIZIE DA VACCARI
Alcuni degli esiti scelti fra i più significativi: riguardano la vendita effettuata oggi dall’azienda presso la propria sede di Vignola. Nel tardo pomeriggio di lunedì i dettagli
Il 4 crazie di Toscana, passato da 1.800 a 2.750 euro (lotto 446)
Il 4 crazie di Toscana, passato da 1.800 a 2.750 euro (lotto 446)

Il periodo ottocentesco, le situazioni belliche e le collezioni intere. Sono questi i capitoli più gettonati nell’asta che la società Vaccari ha organizzato oggi presso la propria sede di Vignola (Modena). Ha cambiato proprietario buona parte dei 1.100 lotti, sapendo che i dati ufficiali, con tutti i realizzi e la lista degli invenduti, saranno disponibili nel tardo pomeriggio di lunedì. Qualche anticipazione, comunque, è possibile darla, soprattutto per quelle voci che hanno riscontrato significativi esiti, spesso con diversi rialzi avanzati dai clienti in sala o in connessione telefonica.

In Lombardo-Veneto si sono distinti i lotti 34, per il 5 centesimi giallo limone usato (cresciuto da 470 a 1.000 euro), ed 88, con la busta del 10 soldi del I tipo bruno nel giorno d’uso più antico (da 9.000 a 10.500); di Napoli il 202, con il plico viaggiato dalla città a Roma tramite il 2 grana della III tavola rosa carminio (da 70 a 540), ed il 204, con il blocco di 24 documenti (da 480 a 1.100); per Parma il 230, inerente un altro insieme di lettere (da 230 a 420); per la Sardegna il 380, con la missiva da Casatisma a Milano recante il 5 centesimi verde smeraldo grigiastro ed il 20 cobalto scuro (da 230 a 470); di Sicilia il 436, comprendente un insieme di corrispondenze (da 100 a 1.600); per la Toscana il 446, cioè il 4 crazie verde azzurro su carta grigia azzurrata linguellato (da 1.800 a 2.750), nonché il 476, dedicato ad un frontespizio con la coppia del 50 centesimi di Governo provvisorio ed un 10 bruno bistro già sardo (da 450 a 900).

Di Regno è possibile annotare il 547 per una lettera da Bergamo Bassa a Roma che presenta il 5 centesimi verde di Sardegna ed il 15 litografato del II tipo (da 120 a 320), oppure il 654, con la serie usata per gli Enti parastatali riguardante l’Associazione nazionale mutilati invalidi di guerra (da 300 a 1.150). Di Rsi, ecco il 689: l’assicurata presenta il 50 lire isolato di Gnr sovrastampato a Brescia e classificato come I tipo (da 2.600 a 4.900). Per le occupazioni, tutti di Amg-Vg, il 739, vale a dire una cartolina di ritorno (da 90 a 570), il 748, una lettera (da 50 a 380), il 752, una raccomandata (da 350 a 1.310). E poi l’821 di Fiumano Kupa, cioè il 30 dinari rosa lilla usato (da 3.200 a 3.940). Significativi pure alcuni risultati di posta aerea, come l’857, consistente nei fogli da venti dei trittici per la “Crociera nord atlantica del Decennale” (con varietà “ciuffo”, da 5.200 a 5.900), e l’858, concernente la stessa serie spezzata (da 3.200 a 4.150).

Per l’estero, non può essere taciuto il 955: ossia, il plico da San Marino a Faenza del 1863 affrancato con le cartevalori sabaude (da 6.500 a 16.000). Quindi, diversi dei lotti appartenenti alla collezione europea tra il 1840 ed il 1955 smembrata ora; a titolo di esempio, sono stati contesi il 1.008 di Cecoslovacchia (da 3.400 ad 8.500), il 1.014 di Estonia (da 2.000 a 3.100), il 1.034 di Gibilterra (da 790 a 1.250). Hanno trovato compratori pure il 1.053 ed il 1.054, ossia le accumulazioni di decreti ed altri documenti (da 100 a 460 e da 600 a 1.900).

Il plico partito da San Marino nel 1863: proposto a 6.500, ha trovato compratore a 16.000 (955). L’asta si è tenuta oggi a Vignola
Il plico partito da San Marino nel 1863: proposto a 6.500, ha trovato compratore a 16.000 (955). L’asta si è tenuta oggi a Vignola
Il catalogo sul sito
           


Belluno/2 La cura nei dettagli
12 Nov 2016 09:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Fuori le linee essenziali, dentro decorazioni ed arredi che si fanno notare ancora. La visita alle Poste centrali, progettate da Alberto Alpago Novello
Una delle decorazioni interne, dovute a Napoleone Martinuzzi
Una delle decorazioni interne, dovute a Napoleone Martinuzzi

Il Belluno Castello, che ha appena compiuto gli ottant’anni (news precedente), è costruito in stile Novecento, sostituendo le carceri ed alcune abitazioni private preesistenti. È a tre piani, con pianta regolare e squadrata. Al centro -restaurata pochi mesi fa- vi è la sala per il pubblico a copertura piana, con un atrio antistante dal quale si accede ai locali per i servizi rivolti ai clienti ed alle scale. L’entrata principale è riconoscibile per due archi a tutto sesto, alti circa dieci metri, in mezzo ai quali campeggia un enorme stemma della Repubblica (in precedenza vi era quello del Regno, poi sostituito ma ancora adesso conservato). Lo stabile è fiancheggiato da una torre che ne misura circa venti. Insolito -fa notare Edith Neudecker in “Gli edifici postali in Italia durante il Fascismo (1922-1944)”- è l’appartamento per il direttore, collocato all’ultimo piano.

Il basamento e le facciate sono incorniciati da lastre in pietra locale (calcare di Castellavazzo) e intonacate bianche, mentre l’atrio, la sala per il pubblico, gli archi e le pavimentazioni risultano in marmo di vari colori.

C’era anche un impianto di inoltro automatico tramite nastro trasportatore del corriere in partenza, che dalle due buche esterne d’impostazione arrivava fino alla sala dei portalettere.

Complessa la vicenda degli arredi, che nel 1938 non erano stati completati ancora. In una lettera al direttore provinciale, l’artefice dell’immobile, ossia l’architetto Alberto Alpago Novello, si sfoga denunciando l’urgenza di “dare finalmente il dovuto, decente aspetto al salone e alla sala accettazione telegrammi”.

I tavoli sono dotati di un’ossatura in ferro e di un’imbottitura di forati per i sostegni, poi rivestiti in Verde Issoire lucidato. I calamai, disegnati dallo stesso progettista, sono realizzati in marmo nero con il serbatoio della penna profilato in smalto rosso. Gli sgabelli con cuscino in cuoio rosso hanno il supporto in patinato verde. Portacarte e portaombrelli risultano in bronzo. I lampadari cilindrici impiegano vetro di Murano con fasce in ottone, secondo lo stile in voga nel periodo.

Per gli stucchi interni venne coinvolto Napoleone Martinuzzi. I mosaici, così come le due sculture posizionate sulla facciata esterna in pietra bianca di Pinè (raffigurano allegoricamente le comunicazioni), appartengono a Salvatore Saponaro.

L’ingresso e la sala per il pubblico con alcuni dettagli decorativi e di arredo
L’ingresso e la sala per il pubblico con alcuni dettagli decorativi e di arredo
La festa per gli ottant’anni (news precedente)
Napoleone Martinuzzi ricordato in una mostra a Roma…
…e in un’altra a Venezia
           




Belluno/1 La festa per gli ottant’anni
12 Nov 2016 00:21 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Le Poste centrali hanno superato il giro di boa; vennero inaugurate, infatti, il 4 novembre 1936. Ora i visitatori trovano all’interno anche un’esposizione permanente
L’architetto Alberto Alpago Novello
L’architetto Alberto Alpago Novello

Festa grande a Belluno, dove il 10 novembre è stata commemorata la sede delle Poste centrali, che ha raggiunto gli ottant’anni. Oltre alla cerimonia, l’annullo, l’allestimento di un ufficio da campo, una mostra di strumenti di lavoro ed una fotografica. Quest’ultima, permanente, si compone di sedici pannelli; racconta la storia dell’edificio e di altri che in Italia hanno avuto la medesima destinazione.

“Dacché le sue svelte e sicure linee si sono levate allo sguardo e al giudizio della cittadinanza, è stato un coro di ammirazione per questo grande palazzo, che è uscito dalle comuni proporzioni per divenire un eccezionale elemento di grande lustro per la città del Piave”. Con queste parole il “Gazzettino di Belluno” ne celebrava, in prima pagina, l’apertura, avvenuta il 4 novembre del 1936. Il quotidiano lo definisce “grandioso”, enfatizzando così l’esito. Il costo ammontò a 2,64 milioni di lire.

La struttura, dal punto di vista aziendale, ora si chiama Belluno Castello, prendendo il nome dalla piazza in cui si trova, per la precisione collocata al civico 14/a.

Venne progettata dall’architetto Alberto Alpago Novello, ricordato giovedì con la presenza dei due nipoti, Alberto e Claudia. Nato nella vicina Feltre lungo il 1889, muore a Milano nel 1985. Si forma con Tomaso Buzzi, Ottavio Cabiati, Giuseppe de Finetti, Giovanni Muzio, Gio Ponti. Nel 1933 riceve dal ministero alle Comunicazioni l’incarico di prospettare l’immobile, ma anche gli accessori e gli arredi; lo fa in collaborazione dello stesso Cabiati. Entrambi esponenti di quel movimento chiamato Novecento che nella semplificazione delle linee e nel richiamo al Classicismo trova la sua ragion d’essere. L’esito è una pulizia formale all’esterno, che viene “smentita” una volta entrati, dove il visitatore è accolto da un’esplosione cromatica priva di condizionamenti.

Come si presentava l’esterno (la cartolina riprodotta è viaggiata nel 1942) e come appare adesso. Lo stemma sopra l’ingresso è stato sostituito dopo la guerra; sulla torre compaiono ancora le due allegorie
Come si presentava l’esterno (la cartolina riprodotta è viaggiata nel 1942) e come appare adesso. Lo stemma sopra l’ingresso è stato sostituito dopo la guerra; sulla torre compaiono ancora le due allegorie
La stessa sede ospitò la mostra “Comunicare identità”
           


I tatuaggi raccontati dal Brasile
11 Nov 2016 16:29 - DALL'ESTERO
Cinque francobolli, raccolti in foglietto, documentano quella che ormai è più di una moda. L’emissione ha debuttato oggi
Nell’annullo, la maschera veneziana
Nell’annullo, la maschera veneziana

Possono piacere o meno, ma è indubitabile che adesso registrino un impiego talmente diffuso da venire documentato persino nei francobolli. È accaduto, in modo specifico, oggi in Brasile, Paese che ha dedicato ben cinque cartevalori ai tatuaggi.

Raccolti in un foglietto, i dentelli valgono per il primo porto della lettera commerciale interna (ora 1,70 real) e riproducono lavori di altrettanti specialisti locali. Sono di Jun Matsui (richiama l’arte tribale, interpretata come se fosse un vestito, un ornamento riferito all’energia primitiva dell’essere umano ed alla sua integrazione con la natura selvaggia), Paulão Tattoo (offre, tra l’altro, gli strumenti antichi ed attuali impiegati per realizzare le immagini), Ivy Saruzi (l’opera s’intitola “La signora”), Jerson Filho (propone un’icona stilizzata dell’arcangelo Michele) e Luiza Fortes (riprende una maschera veneziana in stile Liberty). Sullo sfondo del blocco ne compare un altro ancora in realizzazione, dovuto a Jerson Filho.

Le fotografie sono di Jair Xavier; dal punto di vista postale è intervenuto Jamile Costa Sallum.

I tatuaggi trovano spazio in una serie che il Brasile ha emesso oggi
I tatuaggi trovano spazio in una serie che il Brasile ha emesso oggi
Altri riferimenti, meno diretti, nei francobolli d’Italia…
…Andorra Spagnola…
...Aland
           


Porte sante - Valanga di annulli per le chiusure
11 Nov 2016 13:03 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Sono trentaquattro le obliterazioni che verranno impiegate nei prossimi giorni. Si aggiungono a quelle segnalate il 28 ottobre
L’unico ad iniziativa di Poste
L’unico ad iniziativa di Poste

Il Giubileo sta per terminare (l’ultimo giorno previsto è il 20 novembre) e si registra una valanga di annulli. Riguardano soprattutto le chiusure delle porte sante aperte in tutta Italia (e non solo) per volontà di papa Francesco.

Allo stato attuale vengono segnalate trentaquattro iniziative marcofile, concentrate principalmente fra il 12 ed il 13 novembre, che si aggiungono a quelle annunciate nella notizia del 28 ottobre. Le nuove toccano, il sabato, Andria, Bitonto (Bari), Molfetta (Bari), Monreale (Palermo), Reggio Calabria e San Giacomo Filippo (Sondrio). Per la domenica, invece, riguardano Alba (Cuneo), Alghero (Sassari), Altamura (Bari), Aosta, Cagliari, Chiavari (Genova), Chivasso (Torino), Collevalenza (Perugia), Cremona, Davoli (Catanzaro), Gaeta (Latina), La Spezia, Lanciano (Chieti), Livorno, Lucera (Foggia), Montepulciano (Siena), Nuoro, Ortona (Chieti), Palestrina (Roma), Pescara, Roma, Teano (Caserta), Terni, Torino, Veroli (Frosinone). Ancora, per il 16 si è prenotato Ostuni (Brindisi), per il 18 Forio (Napoli) e per il 20 Savona.

Quasi sempre sono state commissionate dalle comunità religiose; tra le rare eccezioni, quella nella capitale, voluta direttamente da Poste italiane. Ricorrenti le immagini, del tipo la chiesa protagonista della cerimonia, lo stemma locale, il simbolo dello stesso Anno santo.

Elenca aggiornato alle 13.50 dell’11 novembre 2016.

Quattro degli altri annulli
Quattro degli altri annulli
Le prime segnalazioni
Chiusura dell’Anno santo: le serie del Vaticano
…e dello Smom pronte ad uscire
           


“Il milione” in otto immagini
11 Nov 2016 10:15 - SMOM
La storica opera che racconta il viaggio di Marco Polo visualizzata attraverso otto francobolli delle Poste melitensi

Quattro francobolli sono da 0,95 euro e gli altri quattro da 2,00 (valore che non ha riferimenti nel tariffario), raccolti in fogli da quattro serie complete. Intitolati “Arte nella miniatura”, verranno proposti dallo Smom il 14 novembre. La tiratura ammonta ad ottomila unità.

Impaginati in maniera diversa, raccontano uno stesso viaggio, quello compiuto da Marco Polo e dai suoi familiari in Asia, secondo quanto tramandato nel celebre libro “Il milione”. E ricostruito in raffigurazioni datanti al XV secolo.

Nella sua interezza il primo blocco propone la “Partenza di Marco Polo da Venezia”; è tratto da un reperto conservato alla Bodleian library di Oxford. I restanti citano “Kublai Kan consegna le «tavole di comandamento» ai Polo”, “I Polo consegnano a papa Gregorio X la lettera di Kublai Kan”, “Uomini con la testa di cane scoperti da Marco Polo”, “Marco Polo, navigante veneziano”. Le scene originali appartengono a “Le livre des merveilles” (ossia “Il milione”); sono dovute al Maestro delle Ore del maresciallo Boucicaut (le prime tre, perché l’ultima è priva di richiami). Si trovano a Parigi presso la Biblioteca nazionale (sempre le prime tre) o quella dell’arsenale.

Gli otto francobolli, raccolti per uguali nominali in due blocchi
Gli otto francobolli, raccolti per uguali nominali in due blocchi
Le emissioni del 14 novembre
           



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