quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
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Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
- i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
- l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
- i comunicati diramati alla stampa;
- l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
Lo staff di "Vaccari news"
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Tra i 1.175 lotti proposti dalla società Vaccari, si fanno notare alcuni reperti di Antichi Stati: francobolli sciolti ma anche sul loro supporto originale…
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Risulta uno dei punti forti della società Vaccari, che naturalmente si riflette nelle aste aziendali. È la disponibilità di pezzi importanti inerenti agli Antichi Stati e anche la vendita dell’11 giugno mantiene la promessa. Qualche esempio tra i 1.175 lotti selezionati può aiutare nella valutazione. Come la lettera di Governo provvisorio modenese viaggiata da Aulla a Torino l’11 marzo 1860, affrancata con il 40 centesimi carminio; secondo gli esperti, è l’ultima data nota d’uso per tale valore nei territori dell’Oltreappennino, ma è pure l’unico impiegato da quell’ufficio postale. In catalogo è il numero 123 e viene presentato a 13mila euro. Quattro i reperti di Napoli da segnalare: il 10 grana carminio rosa della II tavola con traccia di linguella (141, 4.300) e, per la luogotenenza di Luigi Carlo Farini, la “Crocetta” usata (168, 2.300) nonché la stessa sulla prima pagina del giornale “Il paese” datato 31 gennaio 1861 (169, 7.500). Va sommata la lettera da Popoli a Bologna del 16 luglio 1861, caratterizzata dal 5 grana lilla scuro di Province Napoletane (184, 2.000). Di Parma ecco il 15 centesimi vermiglio appartenente alla Seconda emissione; si presenta con una leggerissima traccia di linguella (201, 8mila). Quanto al Pontificio, emergono, fra l’altro, il 50 bajocchi azzurro linguellato (210, 5mila) e la lettera tricolore del 9 giugno 1869 da Roma a Heredia, in Costa Rica, una meta davvero inconsueta; annovera, tutti del 1868, il 5 centesimi azzurro chiaro, l’80 rosa lillaceo e il 10 arancio vermiglio (260, 5mila). Non mancano il 40 centesimi vermiglio tenue della Quarta emissione di Sardegna con leggerissima traccia di linguella (300, 4mila) e, di Sicilia, il blocco da dodici del 10 grana azzurro scuro con gomma integra, angolo di foglio inferiore destro (362, 9.800). La vendita sarà di persona e via corrispondenza; per presentare le offerte o richiedere i collegamenti “live” e telefonici occorre agire entro le ore 17 del 10 giugno. Sarà possibile esaminare il materiale in sede a Vignola (Modena) dall’11 maggio su appuntamento o a “Veronafil” il 20 e il 21. Buona ricerca!
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I dieci reperti citati: saranno proposti all’asta Vaccari dell’11 giugno |
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È il francobollo con cui la Moldavia ha segnalato la solidarietà per quanto sta accadendo oltre i propri confini. Cinquemila esemplari donati a rifugiati e volontari
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La colomba |
Al motto “Moldavia per la pace”, anche Chișinău ha dato la propria testimonianza postale su quanto sta accadendo ai suoi confini con un francobollo. “Pace significa amore e cura per le persone, sicurezza e protezione per ognuno di noi. Migliaia di moldavi si sono uniti per l’Ucraina, sono stati al fianco dei rifugiati, dando loro tutto il sostegno e l’aiuto di cui avevano bisogno”, è la nota di accompagnamento. Curiosa la scelta: dei duecentocinquantamila esemplari stampati, cinquemila sono stati donati a rifugiati e volontari; potranno inviare lettere di sostegno e incoraggiamento a parenti e amici. La carta valore è in vendita a 1,75 lei dal 19 aprile; la colomba raffigurata gioca sui colori delle due bandiere.
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L’appuntamento si svolgerà dal 22 al 26 giugno avendo come punto di riferimento principale, ma non unico, Roma. L’emissione attesa per il 16 maggio
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Roma il punto di riferimento principale |
Gli interessati prendano nota: il “X Incontro mondiale delle famiglie” si svolgerà a Roma dal 22 al 26 giugno. Tema: “L’amore familiare: vocazione e via di santità”, considerato atto conclusivo del percorso “Amoris lætitia”. L’evento, presentato dal pontefice, “avrà lo scopo di alimentare la riflessione, il dialogo e la prassi pastorale e, al tempo stesso, arrecare coraggio, stimolo e aiuto alle famiglie nella loro vita spirituale e concreta di tutti i giorni”. Si svilupperà in una forma inedita e multicentrica, con iniziative locali nelle diocesi di tutto il mondo, analoghe a quelle che contemporaneamente si terranno nella Città Eterna. In questo modo, ogni realtà potrà essere coinvolta e tutti saranno inclusi e protagonisti. Dal punto di vista postale l’appuntamento verrà annunciato il 16 maggio con un foglietto da 1,15 euro, tirato in venticinquemila esemplari; riproduce il dipinto “Nozze di Cana di Galilea”, realizzato dal gesuita Marko Ivan Rupnik e scelto come simbolo. Al centro della composizione sono raffigurati Gesù e una figura femminile che rappresenta la Chiesa e l’Umanità. Sulla sinistra compaiono degli sposi col volto coperto da un velo, perché il segreto del matrimonio è stato rivelato pienamente dall’apostolo Paolo quando, nella lettera agli efesini, ha esclamato: “Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!”. Sempre Paolo, versa il vino nuovo sgorgato dal costato di Cristo alle famiglie che, guardando l’immagine, diventano partecipi della scena.
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Nel foglietto il dipinto “Nozze di Cana di Galilea” del gesuita Marko Ivan Rupnik |
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Oggi la sottolineatura ufficiale con i vertici di Poste italiane; tra gli ospiti, Alberto Angela e Maria Grazia Cucinotta. La chiusura lasciata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
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Tra gli ospiti, il divulgatore scientifico Alberto Angela |
A solo un anno dall’Unità d’Italia nascevano le Regie poste. Ancora oggi la società accompagna il Paese nello sviluppo, ha detto la presidente di Poste italiane, Maria Bianca Farina, all’apertura, stamani alla “Nuvola” di Roma, della giornata dedicata ai centosessant’anni trascorsi dalla legge 604 sulla riforma postale del 5 maggio 1862 (il foglietto odierno è stato segnalato nella notizia precedente). Nel suo intervento, anche un particolare finora non annunciato: alcuni dipendenti si sono recati con Sda in Polonia per facilitare l’accoglienza di donne e bambini dell’Ucraina. L’ufficio postale -ha raccontato il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti- costituisce un luogo in cui gli italiani sanno di trovare risposte ad alcune necessità, un interlocutore per tanti professionisti e aziende, nonché per i Comuni, ricordando inoltre gli anziani che non hanno dimestichezza con le prestazioni digitali. È il maggiore interlocutore di logistica, senza dimenticare il progetto “Polis”. A dare un tocco di leggerezza, sul palco è salito il divulgatore Alberto Angela, che ha mostrato e approfondito alcuni reperti messi a disposizione dall’Archivio storico della società. “Ricevere lettere e pacchi quando mio padre era in giro era come un regalo, un momento di gioia; leggendo una cartolina mi faceva scoprire luoghi lontanissimi”. Ha evocato, fra l’altro, le file allo sportello che un tempo permettevano di fare conoscenze (“ora corriamo molto”), gli uffici monumentali, le cassette presentandole come oggetti carichi di emozioni per quello che c’è dentro. Il postino è una figura che ha affascinato la letteratura, il cinema, la televisione. Parole, al termine, per il ruolo delle donne, rappresentato dalla telegrafista e scrittrice Matilde Serao. Coinvolti i piccoli Comuni: i tradizionalmente simbolici per le loro caratteristiche di Lampedusa e Ginosa (Agrigento) e Morterone (Lecco), senza trascurare quelli più di altri balzati alle cronache del coronavirus: Alzano Lombardo e Nembro (Bergamo) nonché Codogno (Lodi). Coinvolta Maria Grazia Cucinotta, nata in una famiglia di portalettere: il padre, un fratello e una sorella. Il condirettore, Giuseppe Lasco, ha citato, in particolare, i dipendenti che hanno lavorato durante la pandemia. Il direttore generale, Matteo Del Fante, ha ricordato che l’azienda riesce a stare sul mercato, paga gli stipendi, ma ha anche una funzione sociale e per il sistema Paese; “siamo e vogliamo continuare a essere una piattaforma”. “Qualche anno fa eravamo i sesti operatori di logistica in Italia, ora siamo i primi”; citando anche l’emergenza sanitaria: “in certi momenti credevamo di non riuscire”. A chiudere, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (suo padre Bernardo è stato ministro delle Poste e delle telecomunicazioni tra il 1957 e il 1958), per un saluto che ha definito “fuori programma”. Ha ripreso uno dei tanti esempi citati, “ma forse il più commovente”: quello della posta militare, richiamando infine lo sviluppo tecnologico e il progetto “Polis” a garanzia dei piccoli centri, “perché nessuno rimanga indietro”. Insomma, l’azienda dà “un grande contributo al nostro Paese; grazie per tutto questo” (fine).
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A chiudere la cerimonia è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella |
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Ricorda il tempo trascorso dalla promulgazione della legge 604 dedicata alla riforma postale, legge che sarebbe entrata in vigore il Capodanno successivo
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La cerimonia stamattina alla “Nuvola” di Roma |
Il 5 maggio 1862? Venne promulgata con il numero 604 la legge sulla riforma postale, che sarebbe entrata in vigore l’1 gennaio successivo. Costituiva la base per una struttura che superasse tutte quelle attive negli Stati preunitari. Solo molti decenni dopo sarebbe stata fondata la società per azioni Poste italiane. La vicenda è raccontata, utilizzando alcuni loghi succedutisi, nel foglietto tirato in centosessantamila esemplari ed emesso oggi. Contiene un francobollo “B” da 1,10 euro (utile per inviare una cartolina o una lettera ordinaria nei venti grammi in regime domestico) e sei bandelle, una per emblema. Appartiene alla serie “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico”, stampato su carta gommata. Allo spazio filatelia di Roma, quello in piazza San Silvestro 20, l’annullo fdc, mentre la celebrazione si è svolta alla “Nuvola”. Da quel provvedimento -annota nel bollettino il condirettore generale dell’azienda, Giuseppe Lasco- “le Poste hanno contribuito allo sviluppo sociale, economico e culturale dell’Italia facilitando gli italiani a comunicare tra loro, a conoscersi e a parlare una lingua comune”. Nelle due Guerre mondiali lettere, cartoline e pacchi sono stati l’unico filo diretto fra soldati e famiglie. Con il vaglia, si sono favorite le transazioni commerciali e i pagamenti; i libretti di risparmio e i buoni fruttiferi hanno educato all’economia, contribuendo a finanziare le opere pubbliche. Con i propri uffici mobili e il personale le Poste sono state vicine alla comunità in momenti di spensieratezza come le Olimpiadi del 1960 e in altri drammatici, quali l’alluvione di Firenze (1966), i terremoti del Belice (1968) e in Irpinia (1980). Negli ultimi due anni l’operatore “ha dimostrato la forza della sua rete mettendosi a disposizione del sistema Paese per fronteggiare l’emergenza sanitaria” provocata dal coronavirus e sostenere la conseguente campagna vaccinale. “Quando ancora la Rete non esisteva, le Poste mettevano in rete l’Italia ed oggi Poste italiane offre il suo sostegno alla digitalizzazione del Paese” (continua).
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Riforma postale del 1862 - Oggi il foglietto che ricorda l’anniversario |
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Nuovo romanzo di Loriano Macchiavelli e nuova copertina con richiami postali, solo apparentemente senza un significato preciso…
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Nell’annullo, il richiamo a Ustica |
Un altro libro con copertina a richiamo postale, questa volta però virtualmente impossibile: propone il francobollo “B” con piazza della Repubblica a Roma emesso il 2 luglio 2016 e annullato nella stessa città ma il 27 giugno 1980. Il “gioco” grafico è apparente, perché l’insieme ha un preciso significato: evoca il giorno della strage di Ustica e i segreti che probabilmente sono conservati nella capitale. Non a caso, caratterizza il romanzo “Funerale dopo Ustica” (528 pagine, 20,00 euro) di Loriano Macchiavelli e firmato da Sem. Sono autore e casa editrice anche della raccolta “33 Indagini per Sarti Antonio”, segnalata nel 2020 per un’altra presentazione particolare. Questi alcuni degli ingredienti caratterizzanti il nuovo volume: terroristi rossi e neri che uccidono e sono pronti a morire per le proprie idee; servizi segreti infiltrati e corrotti, i cui agenti non esitano a praticare il doppio o il triplo gioco; un “vertice” formato da personaggi eccellenti e insospettabili che vogliono destabilizzare lo Stato italiano; il killer internazionale, infallibile e spietato, che agisce al riparo di coperture perfette, e la sua vittima designata: il presidente della Repubblica; un’arma micidiale e avveniristica… La vicenda avrà il suo sorprendente e inatteso epilogo con il “Dc9” Itavia abbattuto.
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Sono le donne impegnate nelle diverse mansioni durante la Seconda guerra mondiale; oggi l’ampio tributo postale da parte del Regno Unito
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Uno degli annulli per il primo giorno |
Quattordici francobolli del Regno Unito intitolati “Eroine sconosciute: le donne della Seconda guerra mondiale”; hanno coinvolto per la realizzazione Supple studio e arriveranno oggi. Dieci, di prima classe (ora 95 pence) e allestiti in strisce da cinque (i fogli sono da venticinque o cinquanta unità), illustrano la vasta gamma di compiti che dovettero assumere per sostituire gli uomini finiti al fronte. Gli ultimi quattro, due di prima e due da 1,85 sterline, sono raccolti in foglietto e mostrano il coraggioso impegno delle pilote attive nell’Air transport auxiliary; conosciute come “Spitfire women”, rappresentarono un gruppo incredibilmente audace. Si aggiunge il libretto di prestigio (20,75). L’iniziativa costituisce un omaggio a coloro “che hanno cooperato nello sforzo bellico e alla vittoria degli alleati”, precisano da Royal mail. “Il coraggio e il sacrificio spesso sono stati trascurati, ma il lavoro fatto ha contribuito a guidare alcuni dei cambiamenti sociali del dopoguerra che, alla fine, hanno permesso di raggiungere le pari opportunità e la normativa sull’uguaglianza nella retribuzione. Dobbiamo anche ricordare le signore che hanno operato da casa, gestendo le famiglie nonostante le incessanti richieste del conflitto totale”. Fino al 1941, l’apporto femminile era volontario; entro la metà del 1943 la maggior parte di quante erano occupate interveniva nell’industria, nell’agricoltura e nei servizi. Cominciarono come cuoche, addette alle pulizie, inservienti, magazziniere e autiste, estendendosi poi ad altri compiti, in particolare nei siti antiaerei. Senza trascurare i supporti ausiliari e medici nonché i trasporti.
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I quattrodici francobolli, dieci in fogli e i restanti nel blocco |
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Per raccogliere soldi e aiutare la popolazione in fuga, ha rimesso in vendita un francobollo del 2010 all’attuale costo di 145+100 fiorini
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Recuperato per gli ucraini |
Richiede 245 fiorini, 145 dei quali per la lettera ordinaria interna (il servizio è indicato dalla scritta “Belföld”) e i 100 residuali destinati ai bisognosi grazie alla collaborazione dell’Aiuto interconfessionale magiaro. È il francobollo ordinario “L’uno per l’altro”, lanciato dall’Ungheria il 30 marzo al fine di offrire solidarietà e denaro alla popolazione dell’Ucraina in fuga davanti all’attacco russo. Lanciato piuttosto alla chetichella, ma il motivo c’è. Non si tratta infatti di una nuova emissione, ma si è recuperato l’esemplare emesso il 24 novembre 2010 per soccorrere quanti vennero coinvolti dall’incidente, avvenuto il 4 ottobre, alla fabbrica di alluminio di Ajka. Presenta un’immagine simbolica di Zsuzsanna Flóra Szabó (poi adattata da Péter Berky), originata dal concorso di disegno per bambini “Mano nella mano”. Magyar posta -ricordano da Budapest- ha un’ampia tradizione nel proporre cartevalori volte ad assistere le persone in urgente bisogno o per conseguire scopi nobili attraverso un sovrapprezzo, il cui incasso viene ceduto alla causa sostenuta. Già il 20 novembre 1913 una lunga serie di diciassette tagli chiese sostegno per aiutare quanti furono colpiti dalle inondazioni nel distretto di Caraș-Severin (Krassó-Szörény), ora in Romania.
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Tra domani e l’8 maggio la 93ª adunata nazionale degli alpini. Al foglietto del 2020 si aggiungono cinque annulli, due dei quali sammarinesi
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Alla fine, gli alpini ci sono riusciti e hanno… sconfitto il coronavirus. La loro 93ª adunata nazionale, in apertura domani, si svilupperà fino al giorno 8 tra Rimini e San Marino. A testimonianza dei continui rinvii a causa della pandemia resta la serie emessa sul monte Titano il 24 marzo 2020: annunciata allora, la manifestazione viene concretizzata adesso. Si aggiungono gli attuali annulli: due firmati da quella che ora si chiama Divisione filatelica e numismatica (portano le date del 5 e del 7 maggio) e tre di Poste italiane (dal 6 all’8).
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Le cinque obliterazioni di questi giorni: due sammarinesi e le restanti italiane |
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Intende creare, negli uffici postali dei comuni con meno di quindicimila abitanti, uno sportello unico per superare le barriere digitali
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Si chiama progetto “Polis” e, accanto ai dicasteri per la Pubblica amministrazione e lo Sviluppo economico, coinvolge Poste italiane. È pensato -ha detto il ministro alla Pa, Renato Brunetta- “per offrire luoghi di presenza, di impulso e di catalizzazione, punti di raccordo tra centro e periferia per le persone che non hanno la possibilità di accedere ai percorsi digitali”. Finanziato con 800 milioni, prevede lo sviluppo di uno sportello unico che garantisca tutti i supporti pubblici in modalità digitale attraverso un solo punto di accesso alla piattaforma multicanale firmata da Poste. È previsto il coinvolgimento di oltre seimila uffici in altrettanti abitati con meno di quindicimila abitanti. Servirà ad agevolare il disbrigo delle pratiche burocratiche (documenti, permessi, licenze e istanze) cominciando da anziani e disabili. “Si tratta di fare un esercizio innanzitutto tecnologico, quindi di collegare i database delle singole pubbliche amministrazioni in un punto centralizzato e di rendere poi quel servizio ai cittadini”, ha chiarito di recente l’amministratore delegato di Poste, Matteo Del Fante. Un quarto delle risorse sarà destinato a rivitalizzare gli spazi ubicati in duecentocinquanta località: “Storicamente, l’ufficio postale si trova nella piazza centrale del paese, magari anche in un edificio architettonico di pregio”. Sopra agli sportelli -ha spiegato l’ad- c’erano gli spazi amministrativi, che oggi non ci sono più; tali ambienti sono inutilizzati. “Noi li metteremo a disposizione di persone fisiche o imprese, infrastrutturandoli dal punto di vista informatico con la banda larga e la capacità computazionale, ma anche con scrivanie adattate per chi vuole fare impresa o attività professionale”.
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Il progetto “Polis” coinvolge i ministeri per la Pubblica amministrazione e lo Sviluppo economico nonché Poste italiane |
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L’articolo di Thomas Mathà, pubblicato dal “Bollettino prefilatelico e storico postale”, rivela un uso particolare
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La scoperta pubblicata dal “Bollettino prefilatelico e storico postale” |
I vaccini tramite Poste italiane? Un servizio avviato oltre un anno fa e ancora non concluso, visto che i furgoni di Sda sono tra i protagonisti nel fornire i centri sanitari del necessario anche per la quarta dose. Thomas Mathà, però, ha scoperto un vetusto precedente, narrato nell’ultimo numero, il 216°, del “Bollettino prefilatelico e storico postale”, periodico firmato dall’Associazione per lo studio della storia postale. È citato nell’articolo “La distribuzione dei vaccini con la posta”. Mostra una lettera del 12 aprile 1846, spedita da Milano: mittente, il console generale pontificio del Lombardo-Veneto, Giuseppe De Simoni; destinatario, il gonfaloniere di Sanseverino, Nicola Luzi. Per evidenziare l’importanza del contenuto -spiega lo specialista- e anche per beneficiare della riduzione tariffaria (forse fu spedito come campione senza valore), sul fronte è scritto “Con pus-vaccino”. Dal testo della corrispondenza, riprodotta, “si evince che non era un caso, ma un servizio che avveniva frequentemente”. La sostanza era contenuta in “penne” e probabilmente allegata alla missiva. A ogni modo -conclude l’autore- “non conosco altri casi di spedizione transfrontaliera di vaccini in quell’epoca”.
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L’esterno della lettera mostra, in alto a sinistra, l’indicazione “Con pus-vaccino”; nell’articolo è riprodotto e trascritto pure l’interno |
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Paracadutismo, wakeboard e fistball: sono le tre attività scelte dalla Germania per raccogliere soldi in favore del settore sportivo
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Oltre le solite discipline per la “Pro sport” che la Germania proporrà da domani, tre francobolli sui quali è intervenuto Armin Lindauer. Da notare l’introduzione, anche in questa serie di lungo corso, del codice a matrice. Il paracadutismo (figura nel valore da 0,85+0,40 euro) si è affermato come passatempo civile alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso. Oggi offre attività competitive che per esempio includono la formazione in caduta libera e le cosiddette discipline classiche. Con la prima, diversi atleti eseguono varie figure. Le ultime includono la precisione in atterraggio e lo stile. Durante il wakeboard (1,00+0,45), un misto di sci nautico e surf, i partecipanti vengono trascinati sulla superficie dell’acqua da un motoscafo o da un cavo andando fino a quaranta chilometri all’ora. Stanno lateralmente rispetto alla direzione di marcia su una tavola e usano la scia creata come rampa di salto per eseguire figure e artifici. Nel fistball (1,60+0,55) due squadre, ciascuna con cinque giocatori, si affrontano in un campo rettangolare diviso da una linea centrale e da una fascia a rete tesa. Lo scopo del gioco è lanciare la palla oltre il nastro con il pugno o il braccio, in modo tale che l’avversario non possa raggiungerla e passarla indietro. Vince la formazione che ottiene un determinato numero di punti o registra l’esito migliore in una sfida a tempo.
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Tre gli esemplari pronti a raggiungere gli sportelli
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Pronta la piattaforma trilingue realizzata dal Dipartimento della protezione civile; il sostegno da 300,00 euro al mese (150,00 per i minorenni) verrà consegnato in contanti
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Il sostegno agli sfollati verrà dato agli sportelli di Poste italiane |
Passa da Poste italiane il sostegno che il Governo ha definito in favore degli ucraini sfollati nello Stivale: si tratta di un assegno mensile pari a 300,00 euro a persona (150,00 per i minori). Attualmente è previsto per un massimo di tre volte. Può essere richiesto entro il 30 settembre raggiungendo la piattaforma realizzata in tre lingue (italiano, inglese e ucraino) dal Dipartimento della protezione civile. Il contributo è destinato a coloro che hanno richiesto il permesso di soggiorno per protezione temporanea rilasciato dalla questura. Devono trovarsi, o essersi trovati, in condizione di autonoma sistemazione, vale a dire presso parenti, amici o famiglie ospitanti per almeno dieci giorni nell’arco di un mese. Sono esclusi quanti utilizzano strutture messe a disposizione dallo Stato o comunque da altre realtà pubbliche. Una volta acquisita correttamente la domanda, saranno inviati al richiedente un sms e una e-mail con l’importo e la data dalla quale sarà possibile riscuotere il denaro. La somma verrà erogata in contanti presso un qualsiasi ufficio postale. Andrà riscossa entro due mesi.
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Per “Postal rates in the Napoleonic kingdom of Italy 1805-1814” riceverà la “Tapling medal”. Il libro “1851-1862 La storia postale della Toscana”, scritto da Mario Mentaschi e Vittorio Morani, è in lizza per la “Crawford”
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Nuovo riconoscimento per Marco Panza |
Non solo la storia postale: ora Marco Panza raccoglie anche… riconoscimenti. Così, dopo aver ricevuto nel gennaio scorso l’invito ad entrare all’Académie européenne de philatélie, il 30 giugno a Londra gli verrà consegnata, dalla Royal philatelic society, la medaglia in ricordo del celebre filatelista Thomas Keay Tapling (1855-1891). Questa per “Postal rates in the Napoleonic kingdom of Italy 1805-1814”, considerato il miglior articolo pubblicato su “The London philatelist” tra il 2020 e il 2021. Secondo gli archivi del sodalizio, solo un altro italiano l’ha ricevuta: Emilio Diena nel 1929. “È stato per me del tutto inaspettato, perché mai avrei pensato di poter ottenere un simile attestato”, commenta con “Vaccari news” il protagonista. Intanto, il medesimo sodalizio lavora a un altro percorso, sbrigativamente chiamato “Crawford medal” e volto a ricordare il ventiseiesimo conte di Crawford, James Lindsay (1847-1913). Al momento della morte, aveva accumulato la più grande biblioteca specializzata del suo tempo, poi lasciata in eredità al British museum e ora conservata presso la British library. Il premio riguarda i più significativi volumi editi, sempre negli ultimi due anni. Tra gli otto finalisti, anche “1851-1862 La storia postale della Toscana”, scritto da Mario Mentaschi e Vittorio Morani, poi edito da Post horn. L’esito si conoscerà il 29 giugno.
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Il cantiere è intervenuto sulla facciata, ma anche sulla pensilina, dello storico edificio progettato dagli architetti Mario Ridolfi e Mario Fagiolo
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Le opere hanno interessato il completo risanamento della facciata e il rifacimento della copertura dell’ampia pensilina che si estende in larghezza ben oltre gli ingressi principali dell’ufficio postale ospitato al piano rialzato dell’edificio. È il Roma Nomentano, una delle sedi più importanti della capitale, anche dal punto di vista architettonico; si trova in piazza Bologna 39. In questi giorni è stato chiuso il cantiere. Progettato dagli architetti Mario Ridolfi e Mario Fagiolo, il palazzo fu inaugurato il 28 ottobre del 1935; risulta oggetto di vincolo storico-artistico tutelato dalla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio. È stato necessario, dunque, affidare l’incarico professionale a un tecnico esterno, presentare la documentazione progettuale e gli esiti di alcuni saggi relativi alla stratigrafia della copertura. Dopo il nulla osta, la società ha incaricato una ditta specializzata nell’eseguire lavori su immobili sottoposti appunto a tutela. Nel contesto sono state rimosse le numerose scritte vandaliche collocate sulle pareti, restituendo al complesso il decoro e la pulizia, anche “per esaltare, oltre al valore culturale, storico e artistico, la sua funzione di simbolo di uno dei quartieri più belli della città”.
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Linee convergenti: un particolare scatto per la facciata del Roma Nomentano |
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Nel primo caso, questa settimana ci sarà il convegno commerciale a Genova; nel secondo, il confronto a Borgo Faiti (Latina). Verona: anticipato l’appuntamento di novembre
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Due le iniziative in programma per questi giorni, segnalate dagli organizzatori alla redazione di “Vaccari news”; sono diverse ma entrambe accomunate dall’ingresso gratuito. Dal 6 al 7 maggio lo Studio filatelico Braga, in collaborazione con l’Associazione filatelico-numismatica “La lanterna”, a Genova Sampierdarena proporrà il convegno commerciale, allocato presso Rds stadium in lungomare Canepa 155. Sarà raggiungibile il primo giorno nella fascia oraria 11-18, il restante dalle 9 alle 17. Contemporaneamente, aprirà la mostra “Latinphil 2022” a Borgo Faiti (frazione di Latina) e lo resterà fino all’8 compreso (venerdì 15.30-19, sabato 9.30-19, domenica 9-12.30). Al Museo Piana delle Orme, in via Migliara 43,5, il Circolo filatelico “Tres tabernae” renderà possibile l’esposizione nazionale e di qualificazione riservata a partecipazioni di filatelia tradizionale e storia postale, nelle fasce temporali moderna e contemporanea (anche a un quadro). Ventuno i partecipanti. In giuria figura Giorgio Khouzam (presidente), cui si aggiungono Luca Lavagnino (pure commissario federale) e Nicolino Parlapiano. Durante il palmarès, previsto per la serata del 7, il Centro italiano filatelia tematica rivelerà il vincitore dell’ultima edizione che fa capo al Premio “Michele Picardi”. A proposito di iniziative, occorre segnalare il cambio di data per la tappa autunnale di “Veronafil”: si svolgerà dal 18 al 20 novembre, non dal 25 al 27, così da evitare la sovrapposizione con “Monacophil”, questa da tempo prevista tra il 24 e il 26.
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In calendario, Genova e Borgo Faiti (Latina) |
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La Svezia -che deve decidere se chiedere l’ingresso formale nella Nato- ha ricordato i cinque secoli della sua Marina
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Un’emissione dall’indubbio significato storico ma che, nel contesto bellico attuale, assume un’ulteriore connotazione. È giunta dalla Svezia il 28 aprile, nelle stesse settimane in cui Stoccolma deve decidere se chiedere, per avere più solide garanzie di sicurezza, l’adesione formale alla Nato. Questo dopo l’attacco della Russia all’Ucraina ma anche dopo il sorvolo di un aereo mandato da Mosca sul territorio del Paese scandinavo. L’emissione, un foglietto con tre dentelli da 26,00 corone ciascuno, ricorda i cinque secoli della Marina nazionale. Le vignette -lavorate da Henrik Karlsson- richiamano il passato e il futuro, cui si aggiungono la bandiera di guerra e lo stemma. Sul bordo compaiono oggetti e attività connesse. Punto di riferimento è quando re Gustav Vasa acquistò a Lubecca dieci navi equipaggiate, poi consegnate il 7 giugno 1522. Per mezzo millennio la festeggiata “ha lavorato al fine di garantire i nostri collegamenti marittimi e quindi il commercio, così importante per la nostra sopravvivenza. Oggi affrontiamo gli stessi compiti dei tempi di Gustav Vasa, ma con attrezzature più moderne e migliori, uno sviluppo di cui i francobolli danno una buona panoramica”, ha detto il responsabile per le celebrazioni, il capitano Johan Melin.
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Da cinque secoli al servizio del Paese: è la Marina della Svezia |
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Il punto sulle ultime attività di Ukrposhta, tra le aziende impegnate a sostenere il Paese in questo periodo drammatico
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Oggi in Ucraina risultavano attivi 2.573 uffici postali fissi e 294 ambulanti; come al solito, al lunedì non tutti funzionano e comunque a Odessa sono chiusi per il coprifuoco. Da domani -è l’annuncio- apriranno diversi sportelli in quelle zone recuperate attorno a Kiev che avevano subìto molte distruzioni per mano degli occupanti. Nel frattempo, ci si prepara agli abbonamenti di giornali e riviste relativi al secondo semestre. La campagna resterà in corso fino al 16 giugno per le testate nazionali; quanto alle pubblicazioni territoriali, dipende dagli accordi con gli editori. “La stampa locale aiuta le persone a ottenere le informazioni di cui hanno bisogno in questo momento nei distretti e nelle regioni. Soprattutto per quegli ucraini i cui insediamenti sono stati liberati, è uno dei simboli di un ritorno alla vita normale”, ha affermato il direttore del dipartimento dei servizi postali di Ukrposhta, Serhiy Grechko. Per coloro che si sono spostati, è possibile chiedere un reindirizzamento: basta andare in un qualsiasi presidio dell’azienda. Tra i sottoscrittori verranno estratti alcuni premi, fra cui la famosa serie “Nave da guerra russa vaff*!”. Ancora una volta, l’operatore punta al commercio elettronico, segnalando le condizioni di favore delle principali piattaforme planetarie e promuovendo le aziende attive nel settore, per le quali si candida allo scopo di recapitarne i beni al cliente finale. Al tempo stesso incita il pubblico ad aprire negozi on-line: “non è mai troppo tardi per iniziare un’attività, anche in condizioni di guerra. Del resto, il Paese deve lavorare e tu devi guadagnare”. Naturalmente, dà una soluzione: il programma dedicato e gratuito che spiega come aprire la bottega virtuale o aiuta a spostarla da interlocutori russi. Per gli artigiani viene suggerito un percorso che permetterà a cento di loro di ottenere 1.000 dollari al fine di sviluppare gli affari (fine).
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Dall’operatore pure il supporto agli artigiani |
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Il tema 2023 non sarà più fauna e flora subacquee ma verrà dedicato alla pace, come richiesto da Ukrposhta. Bielorussia e Russia escluse dal concorso per la migliore emissione di quest’anno
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La decisione di PostEurop |
Il consiglio di amministrazione di PostEurop ha deciso di recepire la richiesta giunta da Ukrposhta. Ovvero, il giro del 2023 sarà “Pace - Il valore più alto dell’umanità”. Questo al fine di “mostrare solidarietà all’Ucraina e promuovere l’universale valore per tutta l’umanità”. Il soggetto si baserà su un’immagine comune, da individuare tramite concorso. Esattamente come avvenne nel 2016, allora per “Ecologia in Europa - Pensa verde”; la gara fu vinta dalla cipriota Doxia Sergidou. Lo stesso organismo, inoltre, ha stabilito che Bielorussia e Russia possono emettere i francobolli dedicati al sodalizio per il 2022 (la partecipazione di Mosca, comunque, risale al 20 gennaio) “dato il loro status di membri al momento dell’invito”, ma non parteciperanno al collegato confronto per la miglior carta valore in argomento che si svolgerà dal 9 maggio al 9 settembre. Quanto agli anni successivi, scivolano gli argomenti già individuati: fauna e flora subacquee, previsto nel 2023, va al 2024, mentre le scoperte archeologiche nazionali è stato rimandato dal 2024 al 2025 (continua).
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Quest’anno ricorre il centenario della sua nascita. Due giorni fa Varsavia le ha dedicato un francobollo da 3,60 zloty
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A cent’anni dalla nascita |
Sorpresa dalla Polonia, che il 30 aprile ha ricordato con un francobollo da 3,60 zloty santa Gianna Beretta Molla, coinvolgendo per l’esecuzione Agnieszka Sancewicz. Già era stata citata dal Vaticano attraverso il 750 lire PostEurop del 7 maggio 1996. Nacque il 4 ottobre 1922 a Magenta (Milano), decima figlia di genitori che, come laici, appartenevano al Terz’ordine di san Francesco d’Assisi. Sposatasi e alla quarta maternità, scoprì di avere un fibroma. I medici avrebbero dovuto asportarle utero e feto. Lei, pediatra, si rese conto che solo una vita poteva essere salvata e decise per la bambina. La mamma è morta il 28 aprile 1962. Beata dal 24 aprile 1994, il 16 maggio 2004 Giovanni Paolo II l’ha proclamata santa. È la patrona delle famiglie.
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Da ieri esposta al pubblico di palazzo Vecchio la celebre opera di Giuseppe Pelizza da Volpedo. Anche il mondo postale nel tempo l’ha citata
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Il francobollo italiano del 1990 |
È da ieri -“Festa internazionale dei lavoratori”- a Firenze (e lo resterà fino al 30 giugno presso palazzo Vecchio) “Il quarto stato” (1898-1902), capolavoro di Giuseppe Pelizza da Volpedo, vissuto tra il 1868 e il 1907. Giunto da Milano con qualche polemica viste la grandezza e la delicatezza dell’opera, non abituata agli spostamenti. Il perché della città toscana -viene precisato- trova “una sua giustificazione storico-artistica proprio nelle vicende biografiche” del personaggio, che qui soggiornò frequentando l’Accademia di belle arti, sotto l’insegnamento di Giovanni Fattori, entrando in contatto con il passato e studiando le tecniche moderne. Il primo bozzetto sul tema dello sciopero (“Ambasciatori della fame”) risale al 1891; era ambientato nella piazza della natìa Volpedo (Alessandria). In seguito, attraverso numerosi studi e variazioni, il pittore giunse, tra il 1895 e il 1896, a una tormentata versione intermedia (“Fiumana”). Insoddisfatto, ripartì, nel 1898, pensando a una nuova tela, “Il cammino dei lavoratori”, che riduceva il numero delle figure sullo sfondo; aumentando le dimensioni del supporto, avvicinava i protagonisti allo spettatore, rendendoli più monumentali e realistici. Debuttò nel 1902 all’Esposizione internazionale di arte decorativa moderna a Torino. Le speranze dell’artefice, che pensava a un’acquisizione regia, vennero disilluse ben presto: l’opera infatti non verrà compresa, ma anzi decodificata come una scena di rivolta o sciopero e quindi ripugnata dai benpensanti e dalle autorità politiche. Acquisita dal Comune di Milano nel 1920, grazie a una raccolta fondi promossa dal sindaco socialista Emilio Caldara, rappresenta il frutto di un processo creativo durato dieci anni, un archetipo figurativo conosciuto universalmente che racconta con potenza realistica ed espressiva il mondo del lavoro, richiamando tematiche legate alle lotte per i diritti e ai principi costituzionali. La sua espressività è tale da essere finito, più o meno direttamente, in campagne di sensibilizzazione, vignette, pubblicità, manifesti, copertine di libri, locandine cinematografiche... E anche nei francobolli. Fra cui gli italiani 600 lire del 28 aprile 1990 (emesso nel centenario del “Primo maggio”) e 1.000 o 0,52 euro del 15 settembre 2001 (a un secolo dall’ultimazione del dipinto). Dettagli sono presenti nella bandella sammarinese del 16 ottobre 2012 (per i maestri di libertà Filippo Turati e Giacomo Matteotti) e nel taglio da 1,00 euro vaticano uscito il 10 maggio 2016 (Anno santo). Presentato da Danka Giacon e Sergio Risaliti, l’allestimento è raggiungibile gratuitamente tutti i giorni, tranne il giovedì, dalle ore 9 alle 19.
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“Il quarto stato” (1898-1902, olio su tela, Museo del Novecento, Milano), fino al 30 giugno nel rinascimentale salone dei Cinquecento presso il fiorentino palazzo Vecchio |
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È quanto prevede la Posta svizzera, che da tempo sta lavorando al progetto in grado di offrire un’alternative alle vie tradizionali, ovvero urna e corriere
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Pure in Svizzera si parla di voto postale, ma in una prospettiva diversa rispetto all’Italia. A Roma la Commissione sull’astensionismo ha suggerito di utilizzare un certificato elettorale digitale così da potersi esprimere anche prima della data canonica, ad esempio negli uffici postali o nei municipi indipendentemente da dove ci si trovasse. Oltralpe, invece, La posta ora sostiene la modalità elettronica (già vi aveva lavorato in passato), da associare alle alternative consolidate, cioè urne e portalettere. Grazie alle analisi condotte dagli esperti (specialisti in crittografia e hacker etici), sono state ricevute circa centotrenta segnalazioni migliorative, spiegano dalla sede. Sono disponibili anche i primi esiti dei rapporti sottoscritti dagli esperti del mondo della scienza e dell’industria incaricati dalla Confederazione. In linea generale, essi contengono valutazioni positive evidenziando, però, quali aspetti andrebbero documentati in modo più chiaro e ottimizzati. Il progetto passa, pertanto, alla fase di sviluppo successiva. Il “gigante giallo” ha stilato un piano d’azione per eliminare i punti deboli segnalati, informando in merito sia i Cantoni che risultano tra i suoi clienti sia la Cancelleria federale. Per l’operatore tale iniziativa rappresenta un percorso strategico, nel quadro del passaggio da servizi postali fisici a scelte d’avanguardia. L’azienda mira a mettere a frutto la fiducia mostrata e le competenze per estendere il segreto dell’urna al mondo digitale. Una volta implementate le migliorie in programma, si procederà a una nuova verifica indipendente, dai cui risultati dipenderà l’effettiva messa a disposizione del sistema. Successivamente spetterà al Consiglio federale intervenire. Stando alle stime, ci si potrebbe arrivare nel 2023. Il personale della Posta trasporta ogni anno circa 20 milioni di documenti elettorali recapitandoli, in un primo momento, dalle autorità alla popolazione e, successivamente, lungo il percorso inverso. Negli ultimi trent’anni il voto per corrispondenza ha rappresentato per diverse generazioni una soluzione pratica e semplice, “ma già oggi sono sempre di più coloro che chiedono un canale diverso”: la possibilità di esprimersi mediante pc, smartphone o tablet.
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Oltre i servizi tradizionali (foto: La posta svizzera) |
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Questa volta, i bolli non obliteranti saranno impiegati per la “Festa della mamma”, disponibili in tutti gli uffici postali dotati di sportello filatelico e negli spazi filatelia da domani al 9 maggio
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Una “Festa della mamma” che si protrarrà da domani al 9 maggio. Almeno secondo Poste italiane che, nei circa cinquecento uffici dotati di sportello filatelico ma anche nei dieci spazi filatelia, metterà a disposizione un bollo non obliterante (bilingue nelle aree sudtirolesi) e due cartoline, queste in vendita a 90 centesimi ciascuna. “Un’altra occasione per ogni collezionista o per chi vuole ricordare in modo originale una giornata speciale, un modo per sostenere il valore della scrittura e custodire nel tempo un ricordo”, chiosano dall’azienda.
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La versione standard del bollo e una delle due cartoline predisposte |
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Mascherine solo raccomandate per i clienti degli uffici postali; restano obbligatorie per il personale. Accantonato il “certificato verde”
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Addio al “certificato verde” da esibire all’ingresso degli uffici postali; resta raccomandata la mascherina |
Da oggi cambiate le modalità di “convivere” con il coronavirus, nel senso che le linee di sicurezza sono state allentate. Meno obblighi ma più responsabilità in capo al singolo di agire con cautela. Concetto ribadito dal ministero della Salute, nell’ordinanza del 28 aprile, in questi termini: “È comunque raccomandato di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico”. Insomma, occorre buon senso, come di fatto ha ribadito, nella circolare del giorno successivo, il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. Ciascuna struttura dovrà adottare “le misure che ritiene più aderenti alle esigenze di salute e di sicurezza sui luoghi di lavoro, tenendo ovviamente conto sia dell’evoluzione del contesto epidemiologico che delle prescrizioni di carattere sanitario eventualmente adottate, anche a livello locale, dalle competenti autorità”. E in Poste italiane? Da domani per il cliente non sarà obbligatoria la mascherina: potrà scegliere come presentarsi, visto che essa resta raccomandata. Accantonato, inoltre, l’obbligo di esibire il “certificato verde”. Più elaborata la questione per i dipendenti della medesima società, le cui nuove regole “si inseriscono nell’ambito di un processo di graduale recupero della condizione di normalità”. Nulla cambia per i dispositivi di protezione individuali: vanno usati. Il rilassamento riguarda alcune situazioni specifiche, tipo accesso agli ascensori (massimo la metà del numero di persone previsto), agli spogliatoi (0,50 addetti per metro quadrato), ai veicoli (dipende dal tipo). Addio invece alla “fede di sanità”, non agli altri approcci: igienizzare frequentemente le mani, rispettare il distanziamento sociale laddove possibile, non avere contatti fisici con terzi. Eliminate infine le toilette chimiche riservate agli esterni (cioè fornitori e trasportatori nell’ambito della logistica) che adesso potranno utilizzare servizi igienici dedicati.
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Al via, per i tipi della Yvert & Tellier, di nuovo l’Europa. Il volume considera i capitoli che in francese sono compresi tra la “A” di Albania e la “B” di Bulgaria
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Si ricomincia… |
Sono passati quattro anni e la Yvert & Tellier riprende dall’inizio la catalogazione dei francobolli d’Europa, organizzata in ordine alfabetico nella sua lingua nazionale e quindi cominciando con quanto compreso tra Albania a Bulgaria. I capitoli considerati sono numerosi; soffermandosi solo a quelli aperti, ecco anche Andorra Francese e Spagnola, Armenia (e Nagorno-Karabakh), Austria (con la sede viennese dell’Onu), Azerbaigian, Belgio, Bielorussia, Bosnia ed Erzegovina (aree autonome di Croazia e Serbia comprese), Bulgaria, Germania (si intende l’intera area). Al di là delle revisioni in fatto di stime economiche (espresse nella valuta comune) e all’inserimento delle novità, la casa editrice sottolinea il miglioramento delle immagini relative proprio alla Germania: si parla di oltre diecimila rimpiazzi. Il volume ha copertina rigida e conta 1.152 pagine con immagini a colori; in Italia è venduto a 63,90 euro.
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Sono gli argomenti delle tre emissioni appartenenti al giro continentale firmate da Portogallo, Azzorre e Madera; arriveranno il 9 maggio
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Al solito cumulativa l’emissione PostEurop di Portogallo, che comprende pure le aree dipendenti ma con autonomia postale. Tutte le cartevalori, comunque, arriveranno il 9 maggio, organizzate -per ciascuna realtà- in tre francobolli da 95 centesimi: il singolo (in confezioni da dieci) e i restanti (uno ha la stessa immagine della versione in fogli) nel blocco; portano il nome di Carla Caraça Ramos (per il design), Tiago da Silva, Jorge Macedo e André Caetano (si sono concentrati sulle illustrazioni, le ultime due molto moderne). Filo conduttore è quello previsto, miti e leggende. Lisbona propone il miracolo di Nostra Signora di Nazaré. Il 14 settembre 1182, il capitano generale del castello di Porto de Mós, Fuas Roupinho, era a caccia, quando avvistò quello che sembrava essere un cervo, in realtà il diavolo. Si lanciò all’inseguimento senza accorgersi che stava per cadere da una scogliera. A salvarlo fu la figura celeste dopo averla invocata in supplica. Quale segno di ringraziamento fondò una piccola chiesa, dove collocò una reliquia antica. Dalle Azzorre giunge un racconto morale. Uomo di carattere deplorevole, Pêro Botelho aveva l’abitudine, come gli altri abitanti della regione, di bollire vimini e mais o curarsi in caldere vulcaniche. Si narra che un giorno perse l’equilibrio e cadde dentro. Non fu mai più visto; l’unico segno di vita sarebbe il grido di aiuto, non compreso in superficie. Da quel momento in poi, i residenti di Povoação iniziarono a chiamare l’orifizio fumante con il suo nome. In ultimo, ecco Madera. Per molto tempo la narrazione dei fatti che hanno portato alla scoperta dell’arcipelago ha avuto una versione più poetica rispetto alla consueta descrizione dell’arrivo, nel 1419, di Tristão Vaz Teixeira e João Gonçalves Zarco. A sbarcare per primi sarebbero stati, era il 1377, il giovane inglese Robert Machin insieme all’amata Anna d’Arfet e ad alcuni compagni. La coppia era contrastata dai parenti di lei; da qui la fuga in nave verso la Francia, la violenta tempesta, il fortuito e imprevisto arrivo nell’isola, la morte degli innamorati (fine).
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I francobolli PostEurop di Portogallo, Azzorre e Madera |
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Ma raccontate con grafica stilizzata. I francobolli di Cipro inseriti nel giro continentale citano due personaggi, Regina e Digenis Akritas
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Graficamente stilizzato il contributo di Cipro ai miti e alle leggende PostEurop in uscita il 6 maggio. Per le vignette è stata coinvolta Ioanna Kalli; l’esito sono due francobolli da 34 e 64 centesimi allestiti in fogli da otto esemplari uguali o in libretti con quattro serie. Il primo taglio racconta di Regina, persona misteriosa menzionata in più testi locali. Alcuni di essi sono ambientati nel castello di Vufavendo, dove lei avrebbe nascosto un tesoro; questo sarebbe raggiungibile ogni notte di Pasqua tramite una porta segreta. Una volta vi entrò un pastore, finendovi intrappolato: per fortuna aveva in tasca una melagrana e con essa resistette fino a quando il varco si riaprì di nuovo l’anno dopo. Digenis Akritas è il protagonista dell’altro dentello. Era il più coraggioso fra gli acriti, cioè i soldati che controllavano i confini di Bisanzio. Tra il VII e il X secolo riuscì a respingere gli attacchi arabi agguantando la catena montagnosa di Kyrenia che, a seguito di questo movimento, ricevette la forma e il nome di “Pentadaktylos”. Con l’altra mano prese una roccia gigante, la “pietra di Romios”, gettandola in mare e facendo scappare gli attaccanti (continua).
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Due storie dalla grafica stilizzata quelle proposte da Cipro |
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Nel contributo definito a Bratislava figura il mitico protagonista. Arriverà il 2 maggio allestito in fogli da otto e in libretti da sei
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Lo spaccalegna |
Grazie agli sforzi compiuti dai coetanei del linguista e poeta Ľudovít Štúr (1815-1856), sono stati preservati numerosi racconti popolari. Il primo a pubblicarne una selezione fu lo scrittore Ján Francisci-Rimavský (1822-1905) nel suo libro “Slovenskje povesťi” (“Racconti slovacchi”); era il 1845. Sebbene si neghi che i racconti abbiano un’effettiva valenza storica, hanno diffuso la fede nel futuro della Nazione. Fu in particolare attraverso il vittorioso Lomidrevo (cioè Spaccalegna) che Ján Francisci-Rimavský vide l’“individualità idealizzata”. Tale personaggio rappresenta la versione locale dei racconti sul viaggio degli eroi cui gli dei, o altri esseri soprannaturali, hanno concesso una forza fisica sovrumana; quindi assomiglia ai classici Ercole e Sansone. La figura si inserisce all’interno di una tipica fiaba con principesse e draghi; rappresenta lo stereotipato montanaro-pastore che si sposta per i villaggi portando un’ascia e un bastone nodoso. Il finale è lieto. Compare nel francobollo PostEurop di Slovacchia dedicato a miti e leggende; da 1,50 euro, è raccolto in fogli da otto e libretti da sei che hanno coinvolto Martin Kellenberger. Debutterà il 2 maggio (continua).
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Le due dee sono menzionate nella raccolta epica “Kalevala” di Elias Lönnrot (1802-1884); ora figurano nei francobolli di Finlandia
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Carte svelate pure dalla Finlandia che il 27 aprile ha offerto il proprio contributo PostEurop. Sono due francobolli per il mondo (ora costano 2,05 euro ciascuno) e portano il nome di Emmi-Riikka Vartiainen. Per miti e leggende Helsinki presenta le dee del Sole e della Luna, Päivätär e Kuutar, menzionate attraverso la raccolta epica “Kalevala” di Elias Lönnrot (1802-1884). Nelle vignette trasformano i raggi dei due astri in fili d’oro e d’argento allo scopo di realizzare abiti preziosi. “Questo lavoro -dice l’artefice delle scene- coinvolge molti dei miei sogni legati all’illustrazione, quindi realizzarlo è stato appassionante a livello personale. Ho attraversato l’intero spettro delle emozioni mentre valutavo le notizie sui personaggi e le immagini mentali che ne emergevano”. Per iniziare ha approfondito la mitologia, il folklore e la letteratura, così da ottenere una comprensione più ampia delle storie e delle figure individuate. “Dato che l’argomento erano le divinità della natura, ho passato molto tempo in essa pensando a queste donne”. L’esito sono due fanciulle eterne e fuori dalla portata dei concetti e delle leggi quotidiane (continua).
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Nelle vignette, Päivätär e Kuutar |
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L’ex presidente dell’Associazione parlamentari amici della filatelia ha chiesto al Mise un francobollo di solidarietà per i profughi giunti nello Stivale
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Il proponente, Carlo Amedeo Giovanardi |
Austria, Croazia, Estonia, Lettonia, Lituania (attesa a giorni), Polonia, Sierra Leone, Ungheria hanno provveduto già. Anche perché Kiev avrebbe mandato una richiesta formale all’Unione postale universale affinché perorasse, tramite i suoi uffici, cartevalori solidali tra i membri. Alla lista, che di certo non può essere considerata definitiva, si potrebbe aggiungere l’Italia. A prendere l’iniziativa è stato oggi l’ex presidente dell’Associazione parlamentari amici della filatelia, Carlo Amedeo Giovanardi (Popolari liberali). “Ho formalizzato -scrive in una nota- all’ufficio competente del ministero dello Sviluppo economico la proposta dell’emissione di un francobollo”. Con un significativo distinguo rispetto a quanto, di fatto, visto finora. “Nella mia proposta, il francobollo deve essere di solidarietà con i profughi ucraini che hanno trovato rifugio in Italia dalla guerra che sta distruggendo il loro Paese, destinando alla loro assistenza il ricavato del francobollo e un eventuale suo sovraprezzo”. “Ora -conclude- sono in attesa di una risposta positiva da parte del Governo”.
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Poste italiane ha concesso in comodato d’uso gratuito ad altrettante onlus due alloggi nell’ambito del progetto “Autonomia abitativa donne vittime di violenza”
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La consegna delle chiavi |
Consegnate le chiavi riferite a due altri alloggi che Poste italiane ha concesso per cinque anni in comodato d’uso gratuito a sodalizi che si occupano della violenza contro le donne. L’obiettivo è ospitare temporaneamente signore in difficoltà economica per aiutarle e accompagnarle nel percorso di reinserimento sociale insieme alle operatrici dei centri che fanno capo a Donne in rete contro la violenza. È il progetto “Autonomia abitativa donne vittime di violenza”. Uno degli appartamenti si trova a Bologna e vede come referente il sodalizio Casa delle donne per non subire violenza onlus. L’altro è a Macerata coinvolgendo Donne e giustizia onlus. Entrambi possono accogliere quattro o cinque posti letto, in base alla presenza o meno di figli.
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Uno dei due appartamenti concessi da Poste italiane; è quello di Bologna
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Ricordo marcofilo, domani, per il capitano di corvetta Mario Milano, morto il 9 novembre 1941. Ottant’anni fa la medaglia d’oro al valor militare
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Domani l’annullo |
Domani ricordo marcofilo per il capitano di corvetta Mario Milano: ottant’anni fa ricevette alla memoria la medaglia d’oro al valor militare e ora l’Associazione nazionale marinai d’Italia l’ha voluto rammentare a Termoli (Campobasso), dove nacque il 17 luglio 1907. Si ritorna alla Seconda guerra mondiale. Il 9 novembre 1941 comandava il cacciatorpediniere “Fulmine”, incaricato di scortare un convoglio verso la Libia. “Fatto segno -si legge nella motivazione del riconoscimento- a violento attacco di preponderanti forze navali nemiche e irrimediabilmente colpito fin dall’inizio della battaglia, affrontava con saldo cuore e decisa volontà il combattimento e, benché rimasto ferito in modo grave dalle prime salve, che smantellavano le sistemazioni della plancia, proseguiva audacemente la lotta, rinnovando nei suoi uomini, con la parola animatrice e il suggestivo esempio, indomito coraggio e ardore combattivo”. Restò sulla nave che scomparve in mare. Il servizio marcofilo sarà concretizzato presso la sede del Consiglio comunale dalle ore 8.30 alle 12.30; si trova in via Sannitica 5.
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Sottolineata oggi con un francobollo la manifestazione firmata dal Club de Monte-Carlo de l’élite de la philatélie. Un peccato la sovrapposizione con l’appuntamento della Scaligera
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Oggi il francobollo |
I frequentatori di manifestazioni più attenti già si sono accorti dello scomodo accavallamento: l’edizione 2022 di “Monacophil” si svolgerà dal 24 al 26 novembre, una data scelta da parecchio tempo. Ma dal 25 al 27 dello stesso mese si terrà anche “Veronafil”, molto probabilmente l’unica data concessa dalla struttura fieristica all’Associazione filatelica numismatica scaligera. Intanto, dal Principato dei Grimaldi promuovono postalmente il proprio evento, fra gli innumerevoli rinviati per via del coronavirus. Oggi è arrivato agli sportelli un francobollo da 1,65 euro lavorato da Créaphil. Di fatto propone il manifesto scelto per l’iniziativa; punta ai due argomenti principali definiti dal Club de Monte-Carlo de l’élite de la philatélie: quello geografico rappresentato dall’India e lo storico riguardante Napoleone Bonaparte. Non mancheranno la mostra “100 francobolli e documenti filatelici rari ed emblematici” e il convegno commerciale. Aggiornamento del 2 maggio 2022: la Scaligera ha anticipato di una settimana la propria manifestazione; si svolgerà dal 18 al 20 novembre.
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