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quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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Tutta l’attenzione sul Sud Africa
11 Giu 2010 01:55 - DALL'ESTERO
Due le serie predisposte dal Paese organizzatore e disponibili da oggi

Mentre il toto-vincitore si è ormai scatenato, e prima delle polemiche contro le squadre che non saranno in grado di dare il meglio, il massimo evento sportivo dell’anno, “South Africa 2010”, prenderà avvio nel pomeriggio. Quando alle ore 16 inizierà la partita di apertura che a Johannesburg vedrà fronteggiarsi la squadra di casa ed il Messico. Con replica alle 20.30, nel momento in cui l’interesse si sposterà su Città del Capo per Uruguay-Francia.

I confronti calcistici sono anticipati dalle iniziative postali: oggi debuttano le due emissioni celebrative firmate dal Paese ospite. La prima offre la mascotte-leopardo “Zakumi” (rappresenta il popolo, la terra e lo spirito del Sud Africa e dell’Africa in genere) in cinque atteggiamenti diversi trasformati in altrettanti francobolli dal costo di 2.40 rand ciascuno e confezionati in piccoli blocchi con due serie. La seconda, invece, si compone di tre esemplari tondi da 4,90 unità con il logo della manifestazione, la coppa e il pallone griffato. Pure in questo caso, l’insieme (anch’esso tondo) è organizzato in due serie identiche.

Per ora, l’Italia resta a guardare le squadre concorrenti, in quanto debutterà soltanto il 14 giugno alle 20.30 a Città del Capo, contro il Paraguay. Sarà il primo match del proprio gruppo, l’“F”, che vede coinvolte, inoltre, Nuova Zelanda e Slovacchia.

Le due serie sudafricane, in vendita da oggi
Le due serie sudafricane, in vendita da oggi
Il catalogo dedicato ai Campionati di calcio dal 1930 al 2006
           


Vaccari srl in campo
10 Giu 2010 18:38 - NOTIZIE DA VACCARI
Ultime ore prima del fischio di inizio. Il Sud Africa postale, finora, ha operato con moderazione
Il lavoro repertoria i Mondiali 1930-2006, soffermandosi anche sulle prime emissioni relative al 2010
Il lavoro repertoria i Mondiali 1930-2006, soffermandosi anche sulle prime emissioni relative al 2010

A poche ore dal fischio d’inizio, anche il mondo postale è in subbuglio per l’evento sportivo dell’anno, “South Africa 2010”. Numerose sono le serie già agli sportelli, proposte da Stati partecipanti o no, ed è facile immaginare che altre si aggiungeranno nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, magari a fari degli stadi ormai spenti.

“Il calcio -spiega dall’azienda la responsabile editoriale, Valeria Vaccari- è una delle tematiche più popolari, da sempre. E, in questo ambito, i Campionati mondiali hanno un particolare rilievo, specie se poi a vincere è... l’Italia”.

“Non è un caso se, dopo l’ultima tappa in Germania e la vittoria azzurra, abbiamo edito il catalogo «Campioni del mondo», che in 232 pagine a colori propone i francobolli emessi dai Paesi organizzatori e da quelli vincitori di tutte le edizioni finora svoltesi, cioè tra il 1930 ed il 2006, con una appendice riguardante la manifestazione successiva. Un modo per capire anche lo sviluppo che l’industria del pallone ha subìto. Solo soffermandosi sul 2010, ad esempio, si nota come l’arengo internazionale si sia mosso con congruo anticipo: l’Egitto, che si era candidato ad ospitare il torneo, emise una prima serie promozionale il 27 settembre 2003. Poi, come sappiamo, le cose andarono in modo diverso, il Sud Africa si vide riconoscere l’incarico e mise in vendita i primi dentelli il 23 ottobre 2006. Osservando, va detto, un approccio moderato, al contrario di altre realtà che hanno decisamente prodotto francobolli con abbondanza”.

L’anno scorso il Paese ospite ha emesso questo foglietto, uscito il 14 giugno
L’anno scorso il Paese ospite ha emesso questo foglietto, uscito il 14 giugno
La scheda del volume
           


Inter, un francobollo che ne vale tre
10 Giu 2010 10:04 - EMISSIONI ITALIA
Svelata pochi minuti fa l’immagine; conferma l’impostazione del passato
È la quinta carta valore che l'Italia dedica all'Inter
È la quinta carta valore che l'Italia dedica all'Inter

Prima la Coppa Italia, poi il Campionato di serie “A”, quindi la Champions league: una stagione eccezionale per l’Inter, che ora verrà celebrata dal punto di vista postale. Anche se il riferimento formale è soltanto la conquista dello scudetto, perché gli altri risultati, di norma, non vengono valorizzati (sostanziale eccezione, il 750 lire del 14 settembre 1996 per la Juventus campione d’Europa).

Il francobollo da 60 centesimi, atteso per l’11 giugno e poi rinviato al giorno 24, propone un calciatore con la maglia nerazzurra nell’atto di colpire, acrobaticamente, un pallone; in basso a sinistra, sono riprodotti uno scudetto tricolore con il numero 18 ad indicare i tornei vinti dall’Inter e lo stemma della società sportiva.

Variazioni -obbligate- sul tema, se si esaminano i precedenti e, in particolare, i 60 centesimi del 4 giugno 2007, del 4 luglio 2008 e del 25 giugno 2009, tutti dedicati alla squadra milanese. Squadra che, aggiungendo l’ormai storico 650 lire del 26 giugno 1989, complessivamente ha messo nel classificatore cinque cartevalori italiane, oltre a quella sammarinese da 1,00 euro uscita il 26 febbraio 2008 per il centenario dalla fondazione.

Tirato in tre milioni e seicentomila pezzi, il nuovo tributo è confezionato in piccoli fogli da dodici. Sui bordi esterni offre lo stemma dell’Inter e lo scudetto, ognuno ripetuto cinque volte. L’annullo fdc sarà impiegato allo spazio filatelia di Milano, situato in via Cordusio 4. Ignoto, almeno per ora, è il nome di chi firmerà il bollettino illustrativo.

Come si presenta il minifoglio intero
Come si presenta il minifoglio intero
Il rinvio: l'anticipazione di “Vaccari news”
La precedente vittoria dentellata: il 2009
Da San Marino l'omaggio al centenario della società
           




Dopo l’annullo, la serie
10 Giu 2010 02:17 - VATICANO
I francobolli per il patrono dei parroci Giovanni-Maria Vianney valorizzano l’“Anno sacerdotale 2009-2010”
L'omaggio francese del 1986
L'omaggio francese del 1986

Si aggiungono ai tre varati il 31 maggio dallo Smom i due francobolli che il Vaticano emetterà il 22 giugno per l’“Anno sacerdotale 2009-2010”, iniziativa ideata per ricordare il secolo e mezzo trascorso dalla morte di Giovanni-Maria Vianney e già sottolineata il 2 febbraio con un annullo.

Il protagonista nasce nel 1786 a Dardilly, presso Lione (la Francia lo ha citato nel bicentenario con l’1,80 franchi uscito il 3 maggio 1986); la famiglia è molto povera e numerosa, fondamentalmente contraria alla sua idea di entrare in seminario. Non a caso -è la sottolineatura dell’Ufficio filatelico e numismatico- vive in un periodo storico in cui è molto forte l’anticlericalismo (è ancora in corso la Rivoluzione), ma nonostante questo fin dall’adolescenza sente maturare la vocazione. “Vorrei portare anime al Buon Dio”, dice alla madre. L’abate di Ecully, Charles Balley, che crede fortemente nei suoi sentimenti, lo segue e lo sostiene negli studi; il percorso si completa e viene ordinato sacerdote nel 1815. Dopo i primi anni come vicario dello stesso abate, subito dopo la morte di quest’ultimo è trasferito ad Ars-en-Dombes, un piccolo paese di poche anime. È qui che svolge umilmente per quarant’anni il suo compito ed è qui che trascorre le giornate a celebrare messa e confessare senza risparmiarsi, anche fino a diciassette ore al giorno. Ancora lui in vita, Ars diventa meta di pellegrinaggi; muore nel 1859 già in fama di santità. È Pio XI, nel 1925, a proclamarlo santo e, proprio per la dedizione al suo compito, quattro anni dopo viene dichiarato patrono dei parroci del mondo.

I due francobolli, dal costo di 1,40 e 1,50 euro, rappresentano il commemorato e il Buon Pastore; sono in fogli da dieci ed hanno una tiratura massima di 150mila pezzi.

I due esemplari che commemorano Giovanni-Maria Vianney
I due esemplari che commemorano Giovanni-Maria Vianney
L'interpretazione data dallo Smom
L'annullo per l'“Anno sacerdotale”
Le altre emissioni vaticane del 22 giugno
           


Un francobollo tra le nuvole
09 Giu 2010 19:09 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Simbolo del viaggio, è presente nel monumento che Ravenna ha dedicato all’artista Pietro Guberti. L’intervista all’autore, Piero Strada
Il perizoma a francobolli
Il perizoma a francobolli

“Il Comune di Ravenna dedica questo parco a Pietro Guberti... a testimonianza e riconoscimento dei suoi meriti artistici”. Si legge anche questo nella targa commemorativa del nuovo monumento eretto in onore del pittore e ritrattista romagnolo (1907-1983), che nella sua attività ha immortalato, fra l’altro, celebri cantanti, come Mario Del Monaco e Maria Callas, i papi Pio XII e Giovanni XXIII, il generale e politico statunitense Dwight David “Ike” Eisenhower.

L’opera, realizzata dal maestro settantasettenne Piero Strada, si nota per una inequivocabile dentellatura... “Sì -ammette l’autore in questa intervista a «Vaccari news»- ho voluto rappresentare un francobollo. Guberti avrebbe fatto la fame se fosse rimasto nel paese dov’era nato. Il monumento nasce dall’idea della lettera in perenne movimento, a simboleggiare l’artista che non è mai fermo, che gira il mondo (infatti è stato in Europa, negli Stati Uniti...) e porta la sua arte. L’ho immaginato nel regno dei cieli, ancora in viaggio tra le nuvole, mentre dipinge un volto femminile, perché amava molto le donne. Un tocco di eleganza, di poesia, a rappresentare il pittore che non si arrende mai. Ho immaginato Pietro Guberti mai sazio, mai arreso, nel tappeto che è l’universo dentro un piccolo francobollo. Passano le nuvole, l’artista intinge le setole del suo miglior pennello negli smalti; tutto il resto lasciamolo al passante, a volte distratto, magari frettoloso che guarda con gli occhi della sera”

“Faccio sculture in ferro -aggiunge Piero Strada- ho cominciato come artigiano; uso qualsiasi materiale, anche creta e mosaico, e seguo un po’ tutti gli stili, ma prediligo la figura umana. D’altro canto, a scuola mi facevano riprendere sempre le mani e i piedi delle modelle, poi ho messo tutto nella valigia e ho cominciato a viaggiare, ad esporre”.

Cos’è il francobollo? “Un minuto rettangolo di carta che si applica sulle lettere per mandare messaggi, contenenti a volte idee, altre volte emozioni provate, altre ancora notizie spiacevoli...”.

Filatelista? “Mi sono interessato ai francobolli, soprattutto a quelli di San Marino, che davo a mio figlio per tenerlo buono. Ora con questi faccio qualcosa, specie in inverno, quando non vado in bottega perché c’è freddo: rimango a casa a disegnare oppure realizzo mosaici utilizzando francobolli di tutto il mondo. Ultimamente ho creato un perizoma: un supporto di carta per dargli la forma, associato ad una specie di pendolo; così, toccando l’«indumento», questo oscilla per un paio di minuti”.

La città non è alla prima esperienza con la simbologia postale trasformata in... arredo urbano. Dal 1990 -ricorda il segretario del Circolo filatelico numismatico “Dante Alighieri”, Mauro Dalla Casa- al parco della Pace è presente un mosaico grande quasi tre metri per due, alla cui realizzazione collaborarono specialisti provenienti da tutto il mondo. Il lavoro riproduce il francobollo da 450 lire emesso dall’Italia il 19 maggio 1990 e dedicato all’arte musiva.

Il monumento nel suo insieme e il particolare… filatelico (foto Mauro Dalla Casa)
Il monumento nel suo insieme e il particolare… filatelico (foto Mauro Dalla Casa)
Indumenti… postali: il kimono alla mostra itinerante “Fashion paper”
           




Le testimonianze di Savigliano
09 Giu 2010 13:32 - LIBRI E CATALOGHI
La località del Cuneense, tra il 27 ed il 28 giugno 2009, ha ospitato il terzo congresso nazionale di “Filatelica”. Ed ora sono disponibili gli atti
Ora disponibili gli atti del congresso organizzato nel 2009
Ora disponibili gli atti del congresso organizzato nel 2009

Un lungo lavoro, realizzato a posteriori, di raccolta, integrazione, aggiornamento dei singoli interventi. Un impegno che ha costretto gli organizzatori del forum “Filatelia e francobolli” a completare il progetto editoriale solo pochi giorni fa. Ancora fresca di inchiostro, ecco “Filatelica - La filatelia nel III millennio - Terzo congresso nazionale”, la pubblicazione che raccoglie gli atti dell’iniziativa svoltasi a Savigliano (Cuneo) dal 27 al 28 giugno 2009.

Con la stampa -era l’auspicio dell’allora assessore alla cultura della Regione Piemonte, Gianni Oliva- si completa l’esperienza. “Un modo nuovo, stimolante di ripercorrere pagine importanti della nostra storia attraverso uno strumento d’epoca indispensabile e diffusissimo, il francobollo e le buste affrancate”. Nonostante il tempo trascorso, “le molteplici effigi, la varietà dei soggetti, i diversi assortimenti di affrancatura rendono uno spaccato incredibilmente vivo e reale di un’epoca storica significativa per il nostro Paese”.

“Quello che noi stiamo realizzando -aggiunge il presidente del forum, Giovanni Piccione- è qualcosa di diverso, di non comune, un po’ fuori le righe ed è piaciuto”. Partecipare a “Filatelica” “è qualcosa di speciale, che ci permetterà di potere dire un giorno «Io c’ero»”.

Sul campo, a curare gli aspetti organizzativi, si è distinto Paolo Cardillo, che ha caratterizzato il programma della mostra e delle relazioni con “un concetto di fondo: «la filatelia per tutti». Sono convinto -ha commentato- che nessuna collezione e nessun settore filatelico sia da considerarsi di «serie B», per questo ho voluto che fosse rappresentato il maggior numero di tipologie collezionistiche possibili”.

Impostazione che trova il riscontro nel volume: in 196 pagine in bianco e nero (20,00 euro) tratta dalla prefilatelia al periodo moderno e contemporaneo, di affrancature gemelle e di buste fdc, d’Italia e di realtà sperdute come le isole di Robinson Crusoe, di filatelia tradizionale e di tecniche produttive, di storia postale e di storia della posta, di comunicazioni postali e di posta militare.

Il volume: i contenuti nel dettaglio
I commenti alla manifestazione
Gli atti relativi all'appuntamento del 2008
           


“Acquista i francobolli prima degli aumenti”
09 Giu 2010 07:48 - DALL'ESTERO
Dalla Francia l’invito a fare scorta di tagli a validità permanente, così da risparmiare
In alcuni casi, basta il colore per identificare il servizio
In alcuni casi, basta il colore per identificare il servizio

Non solo la Francia annuncia con un anticipo enorme (almeno secondo i canoni italiani) l’aumento delle tariffe, che entrerà in vigore l’1 luglio. Ma approfitta della situazione, in sé non certo facile da comunicare, per fare del marketing.

Suggerendo agli utenti di comperare adesso -quindi con il vecchio listino- i francobolli a validità permanente, utili proprio nel caso di aggiornamento prezzi. Questi, nel Bel Paese sconosciuti, indicano la prestazione per la quale sono destinati ma non il costo della stessa. Oppure si distinguono per il colore: così, per una tradizione radicata da anni, oltralpe il verde si riferisce ad un invio economico pesante fino a venti grammi per l’interno, il rosso è per la missiva standard e il blu è per parte dell’Europa.

Il suggerimento agli acquisti giunge con diversi sistemi, fra cui la posta elettronica.

Dopo l’entrata in vigore del provvedimento, la lettera per l’interno entro i venti grammi passerà da 56 a 58 centesimi.

L'invito, diffuso per e-mail, ad acquistare i francobolli prima degli aumenti
L'invito, diffuso per e-mail, ad acquistare i francobolli prima degli aumenti
Aggiornamento tariffario, l’annuncio
Le carte valori senza nominale esplicitato secondo Parigi
           




Apre il Granducato di Toscana
08 Giu 2010 21:16 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Il nuovo numero del semestrale “Vaccari magazine”: dal decimo di guerra modenese all’occupazione di Tenin
La copertina, dedicata all'inconsueta affrancatura di Capannoli
La copertina, dedicata all'inconsueta affrancatura di Capannoli

Una lettera di grande formato, spedita il 15 ottobre 1858 da Capannoli (Granducato di Toscana) a Ferrara (Stato Pontificio), affrancata con un blocco di ben sei esemplari del 2 crazie azzurro del 1857. È il reperto che apre il nuovo numero del semestrale “Vaccari magazine”, 112 pagine a colori in distribuzione a 20,00 euro (abbonamento 2010: sempre 35,00 euro, nonostante l’abolizione delle tariffe agevolate per gli editori).

Anche questa volta, si conferma l’impostazione abituale: una serie di articoli di filatelia e storia postale relativi principalmente all’Italia del XIX e del XX secolo, accompagnati da spazi di approfondimento tecnico. “È una formula -spiega il direttore responsabile, Paolo Vaccari- rodata da oltre vent’anni di pubblicazioni e che ha trovato l’apprezzamento di quanti vogliono andare oltre la semplice catalogazione, per capire il singolo pezzo e il singolo documento. Cercando gli aspetti specialistici nuovi, siamo sempre aperti ad ulteriori collaborazioni, e questa volta nel gruppo di lavoro sono entrati Alberto Càroli e Massimiliano Ferroni”.

“Gli argomenti -prosegue- sono numerosi e vari, in grado di dimostrare, ancora una volta, le potenzialità del nostro settore. Si va, così, dall’articolo con cui Fabio Bonacina ricostruisce la storia del Museo storico pt, inaugurato mezzo secolo fa dopo un’incubazione di sessant’anni, allo studio, effettuato da Giovanni Boschetti, delle tariffe che i collezionisti definiscono di «raggio limitrofo», concordate tra la Sardegna (cui sarebbe subentrata l’Italia) e la Francia. Dalle conseguenze postali nella croata Tenin occupata lungo il 1941 dagli italiani e ricostruite da Carlo Giovanardi al decimo di guerra introdotto nella Modena di metà Ottocento, riscoperto grazie a Lorenzo Carra, e al cambio delle tassazioni in Lombardia e nelle Romagne dopo il 1859”.

Contemporaneamente, prosegue la divulgazione di studi più ampi, quindi proposti a puntate, fra cui “Il servizio delle riscossioni” (seconda parte, di Alberto Del Bianco), “Storia postale d’Italia - La corrispondenza civile nella Venezia Giulia 1945-1947” (quinta, Luigi Sirotti), “Dagli archivi del Granducato - I bolli a doppio cerchio «via di mare» di Livorno” (prima, Alberto Càroli).

Quanto alle rubriche, a realizzarle è lo stesso Paolo Vaccari; fra queste, due pagine sono dedicate a trucchi e falsi. “Un appuntamento fisso dal primo numero -conclude l’autore- e che oggi, visti i tempi e il boom di casi registrati soprattutto, ma non solo, su internet, assume un significato ancora più rilevante”.

Il semestrale spazia dalla filatelia classica alla prima parte del Novecento
Il semestrale spazia dalla filatelia classica alla prima parte del Novecento
I dettagli sul semestrale
Il numero precedente
L'editoriale (file pdf)
           


Inter, è rinvio
08 Giu 2010 11:57 - EMISSIONI ITALIA
Dall’11 al 24 giugno: la notizia confermata da Poste italiane. Intanto, Francia ed Australia puntano alle star del pallone
La confezione australiana per la vittoria, registrata il 24 maggio, contro la Nuova Zelanda
La confezione australiana per la vittoria, registrata il 24 maggio, contro la Nuova Zelanda

I giorni passano; gli interisti -e non solo loro- fremono: nulla si sa sui dettagli del francobollo inizialmente annunciato per l’11 giugno. Occorre ancora un po’ di pazienza. Il debutto del 60 centesimi dedicato alla squadra vincitrice del Campionato di calcio di serie “A”, cioè all’Inter, ha subìto un rinvio, passando al giorno 24.

La notizia, anticipata da “Vaccari news”, è stata confermata da Poste italiane.

Forse, il tempo necessario a individuare qualcosa di nuovo rispetto alla solita sequenza di calciatori anonimi? D’altro canto, le più recenti letture originali dell’argomento puntano a valorizzare i giocatori in carne ed ossa, meglio se beniamini del pubblico.

La Francia, ad esempio, lo ha fatto all’inizio dell’anno con il pre personalizzato dedicato a Zinédine Zidane, venduto a scopo benefico per aiutare l’Associazione europea contro le leucodistrofie. Si è ripetuta il 4 giugno guardando a “South Africa 2010” e proponendo un nuovo progetto umanitario a sostegno del medesimo sodalizio. Si tratta di tre minifogli (costo unitario 8,90 euro, di cui 1,00 devoluto), ognuno dei quali contiene otto esemplari autoadesivi, validi per spedire lettere all’interno del Paese pesanti fino a venti grammi. Raffigurano altrettanti membri della Nazionale, associati alla squadra nel suo complesso e, alternativamente, alla stella, al campo da gioco o al pallone.

Impostazione fotografica pure dall’Australia, che il 24 maggio ha vinto sulla Nuova Zelanda e il 2 giugno ha varato un foglio, anch’esso di istantanei: dieci pezzi da 55 centesimi con bandella ad hoc e bordo con le star, in vendita a 15,95 dollari.

Notizia aggiornata il 9 giugno 2010.

L'iniziativa benefica di Parigi, uscita alla vigilia di “South Africa 2010”
L'iniziativa benefica di Parigi, uscita alla vigilia di “South Africa 2010”
Inter, la situazione precedente
L'emissione francese con Zinédine Zidane
           




Tifo sì, ma... lenticolare
08 Giu 2010 01:01 - DALL'ESTERO
Il sostegno della Slovacchia per i Mondiali di calcio sfrutta la particolare tecnica di stampa. Italia: nel folder della Federacciai persino un piccolo magnete
Il nuovo esemplare slovacco
Il nuovo esemplare slovacco

Mentre il Bel Paese attende per il 28 giugno il 3,30 euro della Federacciai, realizzato con inchiostro speciale che “consente al francobollo di essere attratto dai magneti” (tanto è vero che nel folder, in vendita a 23,00 euro, ci sarà una calamita, grande come la carta valore), la Slovacchia impiega un’altra tecnologia per rendere omaggio a “South Africa 2010”. Così da sostenere la propria squadra, inserita nel gruppo “F” del Campionato insieme con Italia, Nuova Zelanda e Paraguay.

Il francobollo, disponibile da oggi, ha un nominale da 2,30 euro e raffigura un giocatore che sta per colpire il pallone. Orientando l’oggetto in modo diverso, la scena pare animarsi, completando il tiro.

Una scelta nel recente passato adottata da diversi Paesi, soprattutto davanti a soggetti sportivi, così da enfatizzare il movimento. È il caso, tanto per fare qualche citazione, di Austria (5 maggio 2008, per il calciatore Andreas Herzog), Canada (17 ottobre 2009, per il secolo della squadra di hockey Montreal canadiens), Eire (14 settembre 2006, per la competizione di golf “Ryder cup”), Finlandia (24 gennaio 2008, per lo sci alpino), Francia (5 settembre 2007, per la “Coppa del mondo di rugby”).

Performance tecniche: il francobollo italiano per la Federacciai
Tra le emissioni per “South Africa 2010”, l'algerina
Calcio e tecnica lenticolare: due anni fa il saggio austriaco
           


Mezzo secolo fa l’Efta
07 Giu 2010 20:49 - DALL'ESTERO
Dei dieci Paesi che nel tempo hanno aderito, ora ne restano quattro. Liechtenstein (oggi) e Svizzera (il 3 settembre) ricordano l’anniversario
Il francobollo per l'Efta disponibile da oggi
Il francobollo per l'Efta disponibile da oggi

Mentre, in questi giorni, Portogallo e Spagna festeggiano i venticinque anni di adesione all’allora Comunità economica europea, oggi il Liechtenstein valorizza il mezzo secolo dell’Associazione europea di libero scambio, la cui convenzione entrò in vigore il 3 maggio 1960.

Anche il dentello, dal nominale pari a 1,40 franchi, guarda al passato: è giocato sulle bandiere dei Paesi che in tempi differenti vi hanno aderito e in diversi casi si sono ritirati per entrare nell’Ue: Austria, Danimarca, Finlandia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Portogallo, Regno Unito, Svezia e Svizzera. Adesso i partner sono quattro: Islanda e Norvegia (che non ricorderanno postalmente il giro di boa) a rappresentare l’area scandinava, Liechtenstein e Svizzera (la quale arriverà con una propria sottolineatura postale da 1,40 franchi il 3 settembre) per quella alpina.

La serie di Vaduz si completa con due esemplari ulteriori, varati per ricordare altrettanti fatti accaduti nel 1960: il funzionamento dell’assicurazione nazionale di invalidità (1,00 franco) e l’ingresso del Principato nell’Interpol (1,90).

La doppia emissione di Lisbona e Madrid
Il sito ufficiale (in inglese)
           




Omaggio al pittore delle regine
07 Giu 2010 13:42 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Oggi pomeriggio, nel centenario dalla nascita, l’annullo dedicato a Pietro Annigoni
L'annullo, impiegato oggi pomeriggio
L'annullo, impiegato oggi pomeriggio

I filatelisti lo conoscono soprattutto per un dettaglio: è suo il ritratto di Elisabetta II realizzato nel 1954-1955 e che dall’anno successivo ha caratterizzato numerose serie dei Paesi allora collegati a Londra. Non a caso, il debutto avvenne a Fiji con l’1 penny dell’1 giugno 1956, poi ripreso esattamente quattro mesi dopo attraverso l’1½ e il 2½ pence. Ma nel classificatore figurano altre cartevalori, targate Antigua, Bahamas, Canada (che ha utilizzato il disegno intero), Gambia, Hong Kong, Mauritius, Seychelles, Sierra Leone...

Oggi pomeriggio, dalle ore 17 alle 20.30, lo ricorderà un annullo speciale, impiegato a villa Bardini, in via Costa San Giorgio 2 a Firenze, dove ha sede il Museo a lui intitolato, costituito dall’Ente Cassa di risparmio. Una data non scelta a caso: Pietro Annigoni, cui si devono altri lavori come gli affreschi alla ricostruita Abbazia di Montecassino, nacque esattamente un secolo fa a Milano. Quindicenne, si trasferì con la famiglia nel capoluogo toscano, che diventerà -ricordano dall’istituzione culturale- “il centro della sua formazione artistica e della sua lunga attività di pittore e maestro di arti grafiche”. Qui morì il 28 ottobre 1988.

Conosciuto come il “pittore delle regine”, “è in realtà un artista completo che ha saputo spaziare su un’ampia gamma di tecniche e soggetti: paesaggi, scene figurate, nature morte, realizzate con terre grasse, colori ad olio, affresco, tecniche grafiche come la litografia, l’acquaforte...”.

Il bollo riporta la firma autografa e il monogramma con il quale il maestro caratterizzava i lavori. Abbinata vi è una cartolina, realizzata da Poste italiane e in vendita a 52 centesimi, che riproduce la tempera grassa su tela “Interno nello studio”, risalente al 1936.

Come, nel 1970, la “International encyclopedia of stamps” presentò il lavoro dell'artista
Come, nel 1970, la “International encyclopedia of stamps” presentò il lavoro dell'artista
Il Museo dedicato a Pietro Annigoni
           


Torino, il giorno dopo
07 Giu 2010 10:40 - EMISSIONI ITALIA
Ancora coda oggi per acquistare il francobollo dedicato a Cavour. Fino al 30 giugno la piccola mostra allo sportello filatelico
Ieri a Torino: il capannello all'ingresso delle Poste centrali…
Ieri a Torino: il capannello all'ingresso delle Poste centrali…

Folla delle grandi occasioni allo sportello filatelico di Torino Centro, quello di via Alfieri destinato a trasformarsi in spazio filatelia.

Vuoi per la visita in città e a Santena del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e per la conseguente ricaduta della notizia sui media; vuoi per l’argomento del francobollo, “piemontese”, al suo ingresso nei circuiti postali (il 60 centesimi è dedicato al bicentenario dalla nascita di Camillo Benso conte di Cavour); vuoi più banalmente per la giornata festiva.

Dati alla mano, e nonostante il blocco del traffico per la domenica ecologica, ieri sono stati venduti all’incirca 3.000 esemplari, contro una media di 1.000-1.500 negli altri giorni di emissione. Un caso naturalmente a parte è quello registrato il 22 marzo per lo 0,60 euro dedicato alla Sindone: in poche ore sono andati via 10.000 dentelli.

Intanto, questa mattina c’è ancora un deciso movimento di acquirenti.

Oltre alla carta valore, al bollettino illustrativo, al folder e agli altri oggetti in tema, i visitatori delle Poste centrali, fino al 30 giugno, troveranno una piccola mostra in tema con due collezioni: “Cavour” (firmata dall’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani da 12 fogli) e “Il Tricolore” (di Ivano Faccio, 48 fogli). Sarà liberamente visitabile dalle ore 8.30 alle 12.30 dei giorni feriali.

…la fila allo sportello filatelico e una vista sulla mostra. In primo piano, la direttrice della biblioteca della Regione Piemonte, Vilma Doglione, che ha inaugurato l'allestimento e lo specialista per la filatelia Marco Casto
…la fila allo sportello filatelico e una vista sulla mostra. In primo piano, la direttrice della biblioteca della Regione Piemonte, Vilma Doglione, che ha inaugurato l'allestimento e lo specialista per la filatelia Marco Casto
Sulla tomba di Cavour: la tappa del presidente della Repubblica ieri a Santena
Il boom per l'emissione della Sindone
Il progetto per aprire pure a Torino lo spazio filatelia
           




Un altro francobollo per Jerzy Popieluszko
07 Giu 2010 01:20 - DALL'ESTERO
Il taglio uscito ieri contemporaneamente alla beatificazione dell’abate, ucciso nel 1984
L'esemplare uscito ieri per la contestuale cerimonia
L'esemplare uscito ieri per la contestuale cerimonia

“Cari connazionali. Continuiamo a perseverare nella preghiera per don Jerzy Popieluszko. Ringraziamo tutti coloro che qui a Roma, in Italia e in tutto il mondo si uniscono a noi nella preghiera per questa vicenda. Chiediamo a Dio la pace e l’ordine nel nostro Paese, nella nostra patria. Chiediamo che questa nuova sofferenza serva al rinnovamento spirituale della nostra nazione”. Così si espresse Giovanni Paolo II all’“Angelus” il 28 ottobre 1984.

Nove giorni prima, il trentasettenne sacerdote sostenitore di Solidarnosc era stato rapito, e nessuno lo avrebbe più rivisto vivo. Ucciso da agenti del ministero dell’Interno e presto diventato un riferimento: lo stesso Karol Wojtyla si recò sulla sua tomba durante il terzo viaggio da pontefice, nel 1987.

Una immagine simbolica, che la Polonia ha sottolineato postalmente diverse volte. Senza citare annulli ed interi, nel classificatore vi sono già i francobolli da 70 groszy del 19 ottobre 1999 per il quindicesimo dalla morte e da 1,55 zloty del 19 ottobre 2009 per il venticinquesimo. E lo ha fatto ancora ieri, con un taglio da 1,95 zloty, così da sottolinearne la contemporanea beatificazione, svoltasi a Varsavia davanti ad oltre centomila persone.

           


A Santena è bis per il capo dello Stato
06 Giu 2010 21:47 - EMISSIONI ITALIA
Nuova cerimonia filatelica ai massimi livelli, con Giorgio Napolitano che oblitera il francobollo per Cavour. Il precedente l’11 maggio a Marsala
L'annullo fdc impiegato oggi a Santena; a Torino ne è stato usato uno con la medesima immagine
L'annullo fdc impiegato oggi a Santena; a Torino ne è stato usato uno con la medesima immagine

L’11 maggio a Marsala (Trapani) con il foglietto per la spedizione dei Mille e il manuale per Giuseppe Garibaldi; oggi a Santena (Torino) con il francobollo per Cavour, la cui emissione è stata annunciata soltanto due settimane fa. È bis per Giorgio Napolitano in versione bollatore. Coadiuvato dal presidente di Poste italiane, Giovanni Ialongo, e dalla responsabile per la filatelia, Marisa Giannini, il capo dello Stato ha applicato l’annullo del primo giorno sul 60 centesimi al debutto nel 149° anniversario dalla scomparsa dello statista. L’emissione, in realtà, ricorda il bicentenario dalla nascita, che scoccherà il prossimo 10 agosto.

La lieve indisposizione da affaticamento subita dal presidente della Repubblica e rapidamente superata non ha ostacolato il programma. “La cerimonia di oggi -ha detto- in questo luogo intensamente evocativo della figura di Camillo Benso conte di Cavour, è una nuova, essenziale tappa del percorso celebrativo già avviato, in vista del 150° anniversario di quel 17 marzo 1861 che sancì -con la proclamazione di Vittorio Emanuele II a re d’Italia- il compimento del processo unitario, la nascita del nostro Stato nazionale”.

Il timore che si potesse procedere nelle celebrazioni “trascurando la valorizzazione di Cavour, dei fatti, dei luoghi, dei simboli che a lui riconducono, non meritava neppure una ovvia smentita. Il processo di avvicinamento all’Unità d’Italia e il suo coronamento, non sopportano qualsiasi rappresentazione restrittiva o unilaterale: se non si vede come potrebbe concepirsi un qualche oscuramento del ruolo di protagonista di chi guidava il governo di Torino, egualmente insostenibile sarebbe qualunque menomazione della ricchezza e della molteplicità di volti e di apporti che compongono la storia del movimento e processo unitario. Sarebbe davvero insensato e perfino grottesco riesumare logiche e contrapposizioni partigiane tendendo a spostare l’accento sull’una o sull’altra delle fondamentali figure rappresentative di quel movimento, di quel processo. Non si può giocare a fare i garibaldini, i democratici o i rivoluzionari contro i moderati cavouriani, né a separare il ruolo di guida svolto da Cavour, fermo restando il riferimento all’autorità del re, dall’iniziativa di Garibaldi, dagli impulsi di Mazzini, dalle intuizioni di Cattaneo. La grandezza del moto unitario in Italia sta precisamente nella ricchezza e molteplicità delle sue ispirazioni e delle sue componenti; la grandezza di Cavour sta nell’aver saputo governare quella dialettica di posizioni e di spinte, nell’aver saputo padroneggiare quel processo fino a condurlo al suo sbocco più avanzato”. Aggiungendo, più avanti: “Non ci si dedichi dunque -in vista del centocinquantenario- a esercizi improbabili, per non dire del tutto campati in aria, di nostalgismo meridional-borbonico o di cavourismo immaginario, nell’idoleggiamento di un presunto Cavour chiuso in un orizzonte nordista e travolto nolente dalla liberazione del Mezzogiorno. Riconosciamoci tutti nell’esito esaltante del movimento per l’Unità d’Italia, condizione e premessa dell’ingresso del nostro Paese nell’Europa moderna e del suo successivo trasformarsi e svilupparsi”.

Nel corso della cerimonia, Giovanni Ialongo ha donato al capo dello Stato il folder contenente la carta valore.

Oltre che a Santena, l’annullo fdc figurato è stato utilizzato a Torino. La bollatura con data 6 giugno sarà eccezionalmente garantita domani presso tutti gli sportelli filatelici e gli spazi filatelia utilizzando i manuali “giorno di emissione” permanenti.

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, oggi a Santena (Torino) mentre oblitera il francobollo per Cavour. In piedi, il presidente di Poste italiane, Giovanni Ialongo, e alle sue spalle il sindaco della località, Benedetto Nicotra. Nella seconda foto, la presentazione del folder
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, oggi a Santena (Torino) mentre oblitera il francobollo per Cavour. In piedi, il presidente di Poste italiane, Giovanni Ialongo, e alle sue spalle il sindaco della località, Benedetto Nicotra. Nella seconda foto, la presentazione del folder
L'11 maggio a Marsala
I dettagli sul nuovo francobollo
L'integrazione al programma; l'annuncio è stato dato il 26 maggio
           




Documentare e far conoscere il passato
06 Giu 2010 08:05 - LIBRI E CATALOGHI
È il duplice obiettivo di Piero Ambrosini e Roberto Rossini, che hanno curato il volume “Da Venezia a Cattaro”
A bordo di un ipotetico natante per riscoprire i luoghi tra Venezia e Cattaro
A bordo di un ipotetico natante per riscoprire i luoghi tra Venezia e Cattaro

Innocue immagini di turismo arcaico (come quella dell’albergo alla Posta di Salvore o del luccicante “grand bagno restaurant” a Cantrida); altre, più mirate, riguardano le mappe dei territori e le relative composizioni etniche, e ve ne sono persino con canzoni. Immancabili, ad esempio nei casi di Umago e Vodizze, le classiche foto di paese con gli abitanti in posa, se non addirittura “vittime” di montaggi come in una situazione riguardante Capodistria, che oggi appaiono un po’ ingenue.

Spicchi del tempo che fu, resi facilmente accessibili attraverso istantanee e disegni trasformati in cartolina ed oggetto di un collezionismo che può raggiungere livelli raffinati e magari sottintende altri concetti, documenta quello che è stato. Non a caso, il volume è dedicato “alle centinaia di migliaia di italiani che dovettero mestamente lasciare le località istriane e dalmate”.

Sono oltre novecento gli stampati dalla fine dell’Ottocento al secondo dopoguerra proposti nel volume “Da Venezia a Cattaro - Le località costiere dell’Adriatico Orientale nelle cartoline d’epoca”, curato da Piero Ambrosini e Roberto Rossini e che ha visto un silenzioso debutto alla recente “Veronafil”.

In 356 pagine di grande formato e a colori (33,00 euro) propone un’ampia e godibile rassegna del materiale trovato, come se si stesse bordeggiando la costa tra la città di san Marco e il Montenegro. Il lavoro “vuole offrire un ricordo di com’erano le località situate sulle rive del mar Adriatico Orientale e nelle isole dalmate”, prima che esse entrassero a far parte della Jugoslavia e poi dei Paesi nati dal suo smembramento (proprio oggi in Slovenia si svolge il referendum riguardante le vecchie dispute di confine con la Croazia). Permettendo, per chi ha lasciato tali territori, di rivedere scorci dei paesaggi, delle città e dei villaggi; al tempo stesso, però, facendo scoprire a quanti attualmente li abitano “luoghi del passato a loro meno noti, dopo la grande trasformazione sociale, industriale e turistica in atto”.

La scheda con l'indice
La recente “Veronafil”
           


Anche per Vasto già noti i risultati
06 Giu 2010 01:52 - APPUNTAMENTI
I livelli massimi toccati con un oro e un vermeil grande; quattro le squadre che passano alla fase finale
Pure il Cift protagonista a Vasto
Pure il Cift protagonista a Vasto

Un oro e un vermeil grande. Andati rispettivamente a Vito Enzo De Niccolò della prima squadra messa in campo dal Circolo filatelico molfettese, che ha firmato “Il fascino dei laghi” (86 punti), e ad Emanuele Montagna dell’Associazione italiana di maximafilia, in gara con “I luoghi religiosi d'Italia” (82).

Così ha deciso la giuria della semifinale di Vasto (Chieti) valida per il Campionato nazionale cadetti. Il gruppo di lavoro è stato presieduto da Nicolino Parlapiano, supportato dai membri Alviero Batistini, Enrico Carsetti e Franco Fanci nonché dal commissario federale Marco Occhipinti. Ha esaminato diciassette collezioni.

Ragionando in termini di équipe, hanno passato il turno Circolo filatelico molfettese - squadra 1 (313 punti), Unione culturale filatelica numismatica “Anxanum” (262), Circolo filatelico molfettese - squadra 2 (149) ed Associazione filatelica numismatica italiana “Alberto Diena” (147).

Come a Palermo, oggi è l’ultimo giorno per visitare gratuitamente, dalle ore 9 alle 13, l’allestimento, realizzato con il supporto locale del Circolo filatelico numismatico “Vastophil - Rino Piccirilli” a palazzo d’Avalos, in piazza Pudente.

“Vastophil” edizione 2010, le anticipazioni
Gli esiti di Palermo
La lista completa firmata dalla giuria (file pdf)
           




Palermo: un oro e due vermeil grande
06 Giu 2010 00:25 - APPUNTAMENTI
I riconoscimenti andati rispettivamente a Francesco D’Alessandro, Domenico Torrisi e Giacomo Messina
L'annullo dedicato alle manifestazioni aviatorie d'epoca
L'annullo dedicato alle manifestazioni aviatorie d'epoca

Un solo oro, su ventiquattro studi, alla semifinale del Campionato cadetti in corso a Palermo presso palazzo Sant’Elia, situato in via Maqueda 81. Secondo la giuria (presidente Giorgio Khouzam, membri Bruno Ferrucci e Giovanni Licata, allievo Francesco Lombardo e commissario Fsfi Bruno Crevato Selvaggi), il migliore è stato Francesco D’Alessandro, dell’Associazione filatelica numismatica acese, che con la collezione “Servizi e comunicazioni postali in Sicilia durante l’occupazione militare alleata” ha ottenuto 87 punti e, appunto, il livello di medaglia più significativo.

Il gradino immediatamente inferiore, cioè il vermeil grande, è stato conquistato da Domenico Torrisi, sempre dell’Acese, che ha presentato “Amgot Sicilia: corrispondenza tassata” ottenendo 81 punti; uno in più di Giacomo Messina, partecipante sotto il simbolo dell’Unione filatelica siciliana con “Annullamenti sardo-italiani in Sicilia”.

Questa la classifica dei sodalizi ammessi alla finale: Associazione filatelica numismatica acese con 585 punti, Unione filatelica siciliana 578, Circolo filatelico numismatico “Nino Rinaudo” 417.

La manifestazione, organizzata dalla Ufs, è ad ingresso libero e visitabile ancora oggi dalle 9.30 alle ore 13.

Un momento dell’inaugurazione; al centro, il presidente dell’Unione filatelica siciliana, Giulio Perricone
Un momento dell’inaugurazione; al centro, il presidente dell’Unione filatelica siciliana, Giulio Perricone
I dettagli dell'allestimento e il programma degli incontri
Tutti i risultati (file pdf)
           


“Il sale della filatelia? Per me è la specializzazione”
05 Giu 2010 02:36 - NOTIZIE DALL'ITALIA
A sostenerlo è Gianni Carraro, che il 18 settembre riceverà il premio intitolato a Giovanni Riggi di Numana
Gianni Carraro nel suo studio
Gianni Carraro nel suo studio

Il collezionismo? Ce l’ha nel... sangue, il sessantottenne Gianni Carraro, che il 18 settembre a Pecetto Torinese (Torino) riceverà il premio dedicato a Giovanni Riggi di Numana. “Cosa non colleziono? Difficile dirlo; tutto quel che è filatelia mi interessa. Anche se da bambino ho cominciato con le monete”, ricorda a «Vaccari news» il diretto interessato.

“Avevo una raccolta del 5 lire di tutte le zecche e di tutti gli anni, poi venduta a peso in un momento difficile della famiglia. Mia mamma faceva la portinaia in un caseggiato di Milano con cento-centoventi inquilini; nel 1955, all’epoca della cresima, ho portato a tutti i confetti e, come si usava allora, ognuno mi diede una mancia. Morale, raccolsi 52mila lire. Andai da Landmans e comprai diversi «Ginnici » nuovi a 200 lire e su busta a 500; poi -sono sempre andato un po’ controcorrente- mi recai in posta e presi trenta «Cavallini», di cui allora nessuno si curava. Anni dopo mi sarebbero serviti per acquistare la casa dove abito adesso...”.

“Come tutti, ho cominciato la collezione con la Repubblica; il mio «numero uno» è il 25 lire per Vincenzo Bellini, uscito il 28 gennaio 1952”. Ma poi il raggio di interesse si è allargato: le prime serie federali svizzere, i ballon monté francesi, il Risorgimento (“il mio cavallo di battaglia”), la Guerra anglo-boera, i Corpi di spedizione in Russia durante il Primo conflitto mondiale, Trieste... “Ho sempre cercato di andare oltre alla semplice raccolta, specializzandomi. Così come ho fatto con la Repubblica”.

Un caso emblematico è rappresentato dal 100 lire della “Democratica”... “Ho iniziato a studiarlo lavorando su un lotto di 140mila pezzi usati. Poi ho affinato le conoscenze; infine è arrivato il libro, scritto insieme a Luigi Sirotti”. “Diciamo che ho avuto anche fortuna: il 400 lire del ׂ«Derby italiano di galoppo», quello uscito il 12 maggio 1984 ma con la scritta in basso al posto che in alto, è stato il mio biglietto da visita con quanti sarebbero diventati i miei clienti. All’epoca, nessuno credeva al futuro di quel francobollo, ma per Natale ne regalai uno alle mogli di due collezionisti che avrebbero capito presto... Su questo e su altri ritrovamenti particolari fiorirono persino leggende; quasi trent’anni dopo posso dire che tale gioiello tiene ancora bene”.

Espositore? “Solo un paio di volte, ma mai a competizione. È difficile trovare qualcuno in giuria che sia adeguatamente ferrato su quanto propongo...”.

Com’è iniziato l’impegno professionale? “Lavoravo alla Seiko; nel 1980 cominciai un’avventura con Alessandro Arseni, la casa d’aste Arphil. Durò cinque anni, poi, grazie alle spinte di Renato Mondolfo, Renzo Rota e altri, mi convinsi a mettermi in proprio. A questa attività ne vanno aggiunte altre parallele, come la rubrica su «Francobolli» quindi, dal 1984 per suggerimento di Vittorio Ghisolfi, il catalogo dedicato a specializzazioni e varietà, inserito tra i titoli della Sassone e giunto alla diciannovesima edizione. Catalogo che ora si trova ad un bivio, in quanto devo decidere come trattare le numerose varianti, o pseudo tali, comparse sul mercato negli ultimi anni: ignorarle? Elencarle senza quotarle? Vedremo”.

Ed oggi? “Sono in pensione, ma l’interesse è sempre alto. Mi sto occupando delle produzioni britanniche impiegate all’estero e poi, con mio figlio Diego e con Lorenzo Carra, della Terza guerra di indipendenza, quella del 1866. L’obiettivo è censire tutto quanto noto (su 220mila militari si conoscono appena 600 buste, circa 200 affrancate, 130 tassate e il resto di servizio) con un libro”.

L'ultima edizione del catalogo riguardante specializzazioni e varietà
Con Valter Astolfi per il volume sulle missioni militari all'estero
Alle aste di Vaccari srl
           




La doppia vita delle Neopost
04 Giu 2010 18:51 - SAN MARINO
Le macchine affrancatrici? Sul Titano diventano bollatrici

Dietro c’è l’esigenza, da parte delle Poste di San Marino, di ottimizzare i costi e semplificare le procedure amministrative. Individuando, tramite appalto, un solo interlocutore in grado di fornire macchine sia per affrancare sia, opportunamente adattate, per annullare. Ed assicurando i relativi materiali di consumo nonché l’assistenza.

La scelta è caduta sulla multinazionale francese, con filiale anche in Italia, Neopost. Di questa ditta risultano le apparecchiature in dotazione nelle varie sedi. Hanno tecnologia ink-jet e possono stampare nell’impronta fino a nove messaggi diversi con logo e persino foto.

A variare sono i modelli (Ij65, 70 e 110), scelti in funzione del carico di lavoro programmato nel singolo ufficio. La Ij65, ad esempio, può trattare fino a 135 buste al minuto. La Ij110, invece, arriva a 250 oggetti ogni sessanta secondi. Possono, inoltre, pesare e chiudere le buste e, collegandosi in rete ad un pc, permettono una migliore gestione delle procedure. Tutte impiegano il colore rosso, tipico delle affrancatrici meccaniche.

Due impronte che utilizzano le macchine adattate della Neopost (da notare, nel testo a stampa del primo documento, “payè” in luogo di “payé”)
Due impronte che utilizzano le macchine adattate della Neopost (da notare, nel testo a stampa del primo documento, “payè” in luogo di “payé”)
Francese bistrattato: accade anche in Italia
           


Dopo Malta e Portogallo, tocca a Cipro
04 Giu 2010 12:34 - DALL'ESTERO
Sulle orme di san Paolo: da oggi a domenica Benedetto XVI nell’isola di Venere. L’esperienza funestata dall’omicidio del vescovo Luigi Padovese
L'annullo vaticano
L'annullo vaticano

È atteso alle ore 14 di oggi a Paphos dove, presso la chiesa dedicata a san Ciriaco, si estendono le rovine della basilica Panagia Chrysopolitissa e si conserva la colonna alla quale san Paolo sarebbe stato legato e flagellato, prima che gli abitanti si convertissero al Cristianesimo.

Confermando un periodo particolarmente intenso in fatto di esperienze all’estero, Benedetto XVI si è rimesso in viaggio. Dopo Malta, toccata dal 17 al 18 aprile, e dopo il Portogallo, in cui ha soggiornato dal 4 al 6 giugno, ora il viaggio a Cipro, il primo per un papa, sui passi dell’apostolo di Tarso. Avendo in mente anche l’omicidio, avvenuto ieri, del vicario apostolico dell’Anatolia, Luigi Padovese, accoltellato ad Alessandretta, pare dal suo autista che nelle ultime ore è stato incriminato formalmente.

Ma l’isola di Venere è anche il luogo dello storico confronto -che continua tuttora- tra cristiani e musulmani, tra Occidente ed Oriente, tra ricchezza e povertà. E dove, nonostante l’attenuazione degli ultimi anni, il filo spinato corre ancora a dividere il gruppo etnico greco da quello turco.

Il pontefice, che non toccherà la parte settentrionale del Paese, quella dal 1974 legata a doppio filo ad Ankara, si soffermerà principalmente a Nicosia, la capitale tagliata in due. Qui incontrerà, oltre alle rappresentanze istituzionali e diplomatiche, le comunità cattolica ed ortodossa. Prevista, inoltre, la sosta alla cattedrale maronita. Un momento particolare è programmato per domenica con i delegati del Consiglio speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei vescovi, prima di raggiungere Larnaca e riprendere l’aereo per Roma.

Il viaggio è sottolineato da un annullo vaticano (la citazione dentellata dovrebbe arrivare l’anno prossimo) e da un francobollo cipriota (dove Joseph Ratzinger è affiancato all’area archeologica della Panagia Chrysopolitissa), venduto a 51 centesimi e confezionato in minifogli da sei pezzi.

Il minifoglio cipriota; contiene sei francobolli identici: l'immagine del pontefice è associata all'area di Paphos dove si trovano la chiesa di san Ciriaco e l'area che fu della basilica Panagia Chrysopolitissa
Il minifoglio cipriota; contiene sei francobolli identici: l'immagine del pontefice è associata all'area di Paphos dove si trovano la chiesa di san Ciriaco e l'area che fu della basilica Panagia Chrysopolitissa
I dettagli del nuovo viaggio
Le esperienze precedenti: Malta…
…e Portogallo
           



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