È on-line il catalogo dell’asta che l’azienda Vaccari ha fissato per il 12 novembre. “In questo modo -spiegano dagli uffici- gli interessati possono esaminare già quanto proposto, sapendo che tutto il materiale -ad eccezione delle scatole voluminose, ma incluse le collezioni- sarà in visione presso il nostro stand (è il 17-18 e si trova al primo piano) di «Italiafil». Avremo anche le copie cartacee dello stesso catalogo e della «Libreria filatelica» e poi numerose proposte di filatelia e storia postale, le offerte speciali, le novità editoriali. Suggeriamo comunque di inviare le richieste via e-mail a info@vaccari.it entro il giorno 19”.

“Sabato 22 alle 15.30, in sala Magenta, nel contesto delle presentazioni librarie organizzate dall’Unione stampa filatelica italiana, verrà illustrato il nostro ultimo lavoro, il «Poste estensi - Trattato storico e storico-postale 1453-1852 - Catalogo dei bolli 2016», realizzato da Giuseppe Buffagni. Con oltre duecento illustrazioni, in 64 pagine (25,00 euro) considera e valuta a punti ciò che ora si conosce sull’argomento. All’incontro interverranno l’autore e Paolo Vaccari. Acquistando l’opera completa, questa edizione del catalogo è in omaggio”.

Il salone è organizzato a Bologna da Poste italiane per il 21 ed il 22 ottobre. Sarà ospitato al Bologna congressi, in piazza Costituzione 3 e vi si potrà accedere gratuitamente dalle 9.30 alle 18.30 di entrambi i giorni. È prevista una navetta gratuita per il collegamento tra la stazione ferroviaria e la sede della manifestazione.

“Cara moglie, ti scrivo questa cartolina per dirti l’ottimo stato della mia buona salute. Io sto bene cara moglie e così spererei di voi tutti. Senti cara moglie guarda che io scrivo quasi ogni giorno ma le cartoline se le do a qualcuno che va giù e ho paura che delle volte le perda o che non le imposta, io scrivo sempre ma io non ricevo quasi mai le tue notizie ma spero che starete bene ma verrà quel giorno che vi vedrò allora potrò sicurarmene della vostra salute senza scritto. Quando mi scrivi fammi sapere se miei compagni di terza si trovano in combattimento, perché voglio vedere se sono io solo disgraziato oppure anche loro. Io cara moglie mi trovo in compagnia un altro poco che stago qui invece che io cammina le bestie da vita mi porta egli ma pazienza. Io ti saluto tanto e ti bacio te e i miei cari figli, state bene ciao sta allegra saluta tutti”.

È l’ultima delle note che il mittente spedì a casa prima di morire. Era il 10 giugno 1916; sarebbe finito ucciso tre giorni dopo. Uno dei tanti, troppi, soldati a perdere la vita in battaglia, nel caso specifico sul monte Spin (Schio, Vicenza).

Cento anni dopo il ricordo persiste, in questo caso grazie agli eredi. Sono stati loro, infatti, a volere il libro “Lettere dal fronte - La Grande guerra raccontata attraverso gli occhi del soldato Tombola Luigi”. Il protagonista era nato a Villafranca Padovana (Padova) il 30 ottobre 1887.

Il lavoro, prodotto da Grafiche Turato edizioni, raccoglie il carteggio in 128 pagine (senza indicazione di prezzo).

“Può diventare -ha detto durante la presentazione il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti- una fonte di conoscenza rivolta a tutti, per capire meglio ciò che accadde nel nostro territorio ed alla nostra gente, segnata in profondità ed in modo spesso drammatico dalle vicende legate al Primo conflitto mondiale”.

Se di idee non ve ne sono più, ed è ragionevole, meglio lasciar stare, non emettere un ulteriore francobollo dedicato alla “Giornata della filatelia”; sarebbe una carta valore in meno da infilare nel classificatore. Altrimenti si rischia di cadere nell’incomprensibile. Cosa centrano le farfalle con il settore, se non per lo sfottò con cui i filatelisti tradizionali, mezzo secolo fa, definivano i tematici? E questo con tutto il rispetto per quanti sono appassionati e studiano tali insetti…

L’immagine è dovuta ad Angelo Merenda. È stata trasformata in un 95 centesimi autoadesivo che debutterà il 21 ottobre, primo giorno della manifestazione organizzata da Poste italiane, cioè “Italiafil”. Non a caso, l’annullo speciale verrà appoggiato all’ufficio Bologna Centro.

La tiratura adottata, questa volta, è al minimo, quattrocentomila unità, ordinate in confezioni da quarantacinque. Il bollettino illustrativo è dovuto al responsabile per la filatelia, Pietro La Bruna.

È morto oggi a Milano il premio Nobel per la letteratura Dario Fo; era nato a Sangiano (Varese) il 24 marzo 1926 ed aveva quindi già compiuto i novant’anni. Accanto al suo ruolo di attore ed all’impegno politico, lascia un articolato lavoro come drammaturgo, scrittore, illustratore e pittore.

E lascia anche dei francobolli, uno dei quali da lui disegnato per conto di San Marino. È il 550 lire dedicato al commediografo Carlo Goldoni; appartenente alla serie “Celebrazioni d’autore”, fu reso disponibile, insieme ad ulteriori tre valori, con il 17 settembre 1993.

Altri Paesi, invece, hanno scelto di commemorarlo in occasione del massimo riconoscimento planetario, conquistato nel 1997. Non così l’Italia: un tentativo in merito si arenò nei mesi successivi la cerimonia.

Dal canto suo, la Svezia lo rammentò il 13 novembre 2008, varando un foglietto contenente due tagli da 11,00 corone ciascuno. Fra le restanti citazioni, quella dello Zambia. Si tratta di un 2.000 kwacha, disponibile dall’11 febbraio 2002: è parte di un’emissione per il centenario dell’onorificenza, composta da diciotto esemplari e tre blocchi.

Sorpresa alla Poste melitensi: il direttore della struttura, Marcello Baldini, disegna. Suo è, infatti, uno dei francobolli che arriverà agli sportelli il 17 ottobre.

Riguarda l’ormai avvenuta (ad essere precisi, la cerimonia si è consumata il 4 settembre scorso) canonizzazione di madre Teresa di Calcutta. Il primo piano della santa campeggia nella carta valore, nominale da 3,00 euro: tariffario alla mano, potrebbe servire per un teorico “posta 1 pro” di formato non standard ma contenuto nei cento grammi. Il taglio è confezionato in fogli da nove esemplari, mentre la tiratura si è fermata a quota ottomila.

Realizzata a luglio, finirà in un foglietto con il 18 ottobre. È l’interpretazione di street art “Soul of the wall”, firmata da Eron (è il riminese Davide Salvadei) sulle pareti esterne del teatro Nuovo di Dogana, a San Marino.

“Attraverso l’immagine delicata di una fanciulla immersa nella lettura e circondata da colombe che si librano in volo, l’opera -spiegano dall’Ufficio filatelico e numismatico- esprime l’idea di come la cultura intesa come arte, teatro, cinema e letteratura possa rendere concreti e reali i concetti di pace e libertà”. L’iniziativa rientra fra quelle che l’autore sta creando in varie parti del mondo prendendo spunto dal fenomeno percettivo conosciuto con il nome di “pareidolia”, tendenza istintiva ed automatica a trovare strutture ordinate e forme familiari in rappresentazioni che appaiono confuse. Con lo spray ricrea tramite un intervento pittorico realistico le tipiche macchie di umidità e ruggine dei muri, ottenendo soggetti figurativi riferiti al luogo. È come se le pareti trasudassero scene, frammenti di memoria e di storia legati al luogo stesso.

Il blocco, dovuto al medesimo artista, è stato tirato in quarantacinquemila unità; comprende una coppia di francobolli da 2,00 euro, utili per invii nazionali ordinari tra i cento ed i duecentocinquanta grammi o per le raccomandate comprese nei venti.

Arriveranno il 20 ottobre, inquadrati nella serie “Le eccellenze del sapere”. Come si sapeva, i dentelli riguardano l’Accademia nazionale di santa Cecilia di Roma e la Biblioteca nazionale marciana di Venezia.

Entrambi sono autoadesivi, nominali da 95 centesimi, stampati in seicentomila copie con fogli da quarantacinque. Piuttosto deludenti le immagini, nel senso che non “parlano” a chi le osserva; nell’ordine vi hanno lavorato il centro filatelico dell’Istituto poligrafico e zecca dello stato ed un suo dipendente, Gaetano Ieluzzo. Per la prima realtà viene proposto il logo, mentre per la seconda è stata scelta l’incisione di Francesco Zucchi “Veduta della Libraria pubblica nella piazzetta di S.Marco”; è tratta dal volume “Teatro delle fabbriche più cospicue in prospettiva, sì pubbliche, che private della città di Venezia”, stampato a Venezia nel 1740 e custodito presso la medesima struttura richiamata.

Il bollettino illustrativo prevede un intervento per parte, dovuti all’ufficio comunicazione ed al direttore Maurizio Messina. Gli annulli fdc saranno impiegati nei rispettivi spazi filatelia; si trovano in piazza San Silvestro 20 ed alle fondamenta del Gaffaro 3510.

Lo stesso giovedì le cartevalori saranno valorizzate con specifiche cerimonie. Per ora si conoscono i particolari di quella programmata nella città lagunare. Si svolgerà alle ore 16 presso la Libreria sansoviniana, in piazzetta San Marco 13/a. Accanto al direttore interverranno due specialisti: Adriano Cattani (parlerà di “Storia postale della Repubblica di Venezia”) e Bruno Crevato-Selvaggi (“I francobolli commemorativi dedicati a Venezia”). L’ingresso è libero fino all’esaurimento dei posti disponibili.

C’è pure la bandiera italiana, naturalmente secondo la versione monarchica, nel foglietto -il terzo- con cui la Repubblica Ceca si sta avvicinando al centenario della propria indipendenza, esito diretto della Prima guerra mondiale.

L’insieme, dovuto a Jan Maget e disponibile con oggi, comprende due francobolli da 27,00 corone e tre vignette. Le immagini evocano personaggi della storia antica, come san Venceslao, Ottocaro II di Boemia e Carlo IV, ma anche l’anonima vedova con bambini tenebrosamente oscurati dall’aquila imperialregia. E poi, sui margini, i grandi politici di inizio Novecento, quali Milan Rastislav Štefánik, Tomáš Garrigue Masaryk e Edvard Beneš, senza trascurare -varcando i confini nazionali- Guglielmo II di Prussia, il feldmaresciallo Paul Ludwig Hans Anton von Beneckendorff e von Hindenburg, lo zar Nicola II. Ancora, trincee, morti, cartevalori dell’epoca, drappi degli altri Paesi coinvolti ed il papavero, simbolo del sangue versato.

Anche per l’anno prossimo una particolare attenzione alle eccellenze del sistema produttivo ed economico, con ben nove voci già presenti in lista, il ricorso ad anniversari non “tondi”, lo sbilanciamento su Firenze e la Toscana, le ripetizioni rispetto al passato.

Si potrebbe raccontare così il programma messo a punto dal ministero allo Sviluppo economico per il 2017: già ora conta trentuno emissioni (ma, ovviamente, i francobolli sono di più), e questo al netto delle integrazioni che verranno effettuate nei prossimi mesi.

Le voci che si aggiungono a quelle già segnalate nelle due notizie precedenti sono -per la sezione lavorativa- il “bacalà alla vicentina”, la ceramica di Montelupo Fiorentino (Firenze), le aziende Giovanni Auricchio (compirà centoquarant’anni), Banca popolare dell’Emilia-Romagna (un centocinquanta “pulito”), Borsalino (centosessanta).

Per il percorso artistico e culturale ecco il teatro del Popolo di Castelfiorentino (Firenze) nonché le Abbazie di san Gervasio di Bulgaria a Mondolfo (Pesaro e Urbino) e di Casamari (Veroli, Frosinone), la Basilica pontificia di san Nicola a Bari.

Il modulo dedicato al patrimonio naturale e paesaggistico vede, per la serie turistica, Introd (Aosta), Isola del Liri (Frosinone), Pontelandolfo (Benevento) ed Arbatax (Tortolì, Nuoro); si somma il trenino della val Gardena.

Quanto allo sport, oltre al solito omaggio calcistico, si celebrerà il Campionato mondiale di parapendio, una novità!

Infine, unica voce nella casella delle ricorrenze, il Natale.

L’oro alla campagna “Infofil” di Poste italiane, in particolare per i soggetti “Note positive”, “Ordine e difesa”, “Santi”, “Volare (oh, oh)”, in gara nella sezione “Stampa/design”. I riconoscimenti sono stati attribuiti a Milano nel contesto degli Art directors club Italia awards.

Non è finita, perché in un percorso parallelo, questo intitolato “Outdoor/fotografia”, si sono evidenziate con argento e bronzo la pubblicità ideata per “Milanofil” e quella dedicata agli abbonamenti filatelici. Tutte sono state realizzate da McCann.

“Le nostre campagne pubblicitarie che parlano di filatelia piacciono molto”, è il commento del responsabile aziendale per il settore, Pietro La Bruna.

È tempo della seconda emissione “Emissioni classiche”, essendo la prima rammentata già l’1 aprile scorso. Anche questa volta, l’Austria cita sia la produzione imperialregia, sia quella specifica per il Lombardo-Veneto.

Abbandonata l’aquila bicipite introdotta nelle tirature del 1850 e rivelatasi troppo facile da falsificare, nella tappa di otto anni dopo compare il profilo dell’imperatore Francesco Giuseppe I, declinato in cinque tagli per versione, 2, 3, 5, 10 e 15 kreuzer da una parte e gli stessi nominali, ma espressi in soldi, dall’altra. Rispetto ai precedenti, i francobolli hanno inoltre il centro in rilievo, cornici diverse e sono dentellati.

Nelle due cartevalori classe 2016, impaginate da Anita Kern, vi figurano il 5,00 kreuzer (del tipo che i filatelisti identificano come secondo: una delle caratteristiche per riconoscerlo è data dal fiocco sulla nuca, più spesso) ed il 3 soldi (del primo). Sono disponibili da oggi -ma la prevendita si è svolta il giorno 7- contro, rispettivamente, 2,20 e 0,68 euro. La serie è raccolta sempre in foglietto.

Dalla semplificazione della burocrazia ai nuovi strumenti di comunicazione, dalla privatezza al bullismo in rete: sono alcuni dei temi che si potranno sottoporre ai delegati di Poste italiane e Facebook Italia. È l’iniziativa “Postiamo”, prima tappa di un ciclo di incontri, “Consumiamo”, voluto dall’Unione nazionale consumatori. È in calendario oggi a Milano; si svilupperà dalle 17 alle 22 da Presso, in via Sarpi 60.

L’obiettivo -viene precisato- è “favorire il dialogo tra i consumatori e le aziende del digitale”. Il web, infatti, ha semplificato la vita delle persone, ma non mancano le insidie; “potrebbero essere limitate con più cultura di consumo da parte delle big company del mercato e maggiore consapevolezza degli utenti”.

Secondo le attese, l’appuntamento si focalizzerà sulla prevenzione e l’informazione dei cittadini, “offrendo la possibilità -precisa il segretario generale, Massimiliano Dona- di toccare con mano prodotti e servizi” e quindi di effettuare scelte più coscienti.

“Non diamo consigli, ma informazioni; tantomeno diciamo alla mamma cosa «deve» fare, piuttosto la aiutiamo a trovare in sé le risorse e a sviluppare e rafforzare la sua autostima e le competenze per il suo personale modo di essere madre. Noi consulenti non cerchiamo di convincere nessuno, ma siamo a disposizione di ogni mamma che desideri allattare il suo bambino, per affiancarla e sostenerla mentre va nella direzione che lei riterrà migliore per condurre il suo allattamento e accudire suo figlio”.

È in questo modo che La leche league international si presenta. Dettagli utili nel momento in cui sta per arrivare (debutterà il 17 ottobre) il francobollo autoadesivo da 95 centesimi: ricorda il sodalizio di volontarie nel sessantesimo anniversario dalla sua costituzione. Inserito nel percorso “Il senso civico”, verrà replicato in seicentomila esemplari organizzati in fogli da quarantacinque.

Il bollettino illustrativo propone un intervento dovuto alla presidente, Francesca Garofalo; l’annullo speciale verrà impiegato allo spazio filatelia di Roma, quindi in piazza San Silvestro 20.

La vignetta, dovuta a Gaetano Ieluzzo, raffigura un bambino allattato al seno materno; la composizione è ispirata dal logo della struttura protagonista, riprodotto in basso a sinistra. Per certi versi ricorda i due tagli da 800 e 1.000 lire (o 0,41 e 0,52 euro) emessi il 12 febbraio 2000 per il “V Simposio multidisciplinare sulle malattie del seno”. Impiegati verso alcuni Paesi, vennero contestati.

A portarli a palazzo Chigi oggi è stato il ministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda. Ed hanno ottenuto il necessario via libera, aggiungendosi ai titoli rivelati una decina di giorni fa. Insomma, il programma dell’anno prossimo sta prendendo piede, sia pure a spizzichi e bocconi (nel frattempo, si è svolta la seduta della Consulta per l’emissione di cartevalori postali e la filatelia, promessa dal sottosegretario Antonello Giacomelli prima delle vacanze estive).

Depurate da quelle già note, le ulteriori voci individuate riguardano lo storico Tito Livio nel bimillenario della scomparsa (già venne rammentato in quattro dentelli il 13 dicembre 1941), la Chiesa evangelica luterana nel quinto centenario della Riforma (un titolo simile verrà proposto dal Vaticano), il British institute of Florence nel centenario dell’istituzione, Pistoia capitale italiana della cultura 2017.

Senza dimenticare due citazioni scontate, l’omaggio alla PostEurop (sarà dedicato ai castelli) e la “Giornata della filatelia”.

Ben nove iniziative si concretizzeranno tra il 13 ed il 16 ottobre, spesso prolungandosi nel tempo. Un’agenda dunque molto densa, e che considera soltanto iniziative ad ingresso libero.

Il Circolo filatelico culturale “Alessandro Tassoni” a Modena ne firmerà addirittura due, entrambe nella propria sede di viale Monte Kosica 91. Proprio il 13, alle ore 16, il presidente dell’Associazione filatelia italiana specializzata, Marcello Manelli, terrà la conferenza “Introduzione alla filatelia specializzata”. Lo stesso giorno, e fino al 30 (giovedì 14-18, sabato e domenica 9-12), sarà possibile esaminare la raccolta di filatelia e memorabilia “Il campionissimo Fausto Coppi”.

Nuovo simposio, questa volta a Torino, fissato al 15. Alle 15.30, presso l’Unione filatelica subalpina, in via Asinari di Bernezzo 34 (si trova al secondo piano), Oliviero Emoroso interverrà su “Fiume 1918-1924, i servizi postali e la filatelia tra vicende storiche e vita di tutti i giorni”, argomento che ha trattato in un recente libro.

Sport pure a Crema (Cremona). Anzi, “Sportivamente collezionando”: così s’intitola il percorso che il Circolo filatelico numismatico locale metterà sotto teca dal 15 al 16. Il riferimento è piazzetta Terni De Gregorj 5, raggiungibile nella fascia 9-19.

Dal 15 al 17 in attività il Circolo filatelico “Marco Tulio Cicerone” di Formia (Latina), che festeggia il suo ventesimo anno. La torre di Mola di via Tosti, dalle 9 alle 20 (il 15 dalle 16 alle 20) accoglierà prefilatelia, filatelia antica e moderna, cartografia.

Il 15 -e fino al 23- aprirà Este (Padova). Vede in campo il Circolo filatelico numismatico cittadino per la sua diciannovesima rassegna, collocata alla Pescheria vecchia, in via Massimo D’Azeglio (sabato e domenica 9.30-13 e 15.30-19.30; gli altri giorni 10-12 e 15.30-19.30).

Temporalmente più lungo -dal 15 di questo mese al 12 novembre- è quanto previsto a Trieste dal Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa, in piazza Vittorio Veneto 1. Questa volta (da lunedì a venerdì 9-13) ospiterà tre lavori dell’Associazione italiana collezionisti di affrancature meccaniche. La seduta di scambi meccanofila è prevista per il pomeriggio del 15 presso il Center hotel, ubicato in via Gruden 43 a Basovizza.

Ancora dal 15, ma fino al 31 dicembre, ecco Camerata Cornello (Bergamo). Il Museo dei Tasso e della storia postale, insieme al Circolo filatelico numismatico banino, ha ripreso la mostra “De itinere epistulæ - La posta nell’Impero romano tra la Postumia e l’Æmilia”. Si trova nella sala Mercatorum del borgo antico; le porte resteranno aperte sabato e domenica dalle 10 alle 12 nonché dalle 14 alle 18.

Infine, si aggiungono Rho (Milano) ed il suo sodalizio di appassionati. Per ricordare un fatto di sangue registrato il 10 ottobre 1956, verrà reso omaggio a Sante Zennaro, operaio ucciso durante la liberazione degli alunni sequestrati da banditi. Il 16 l’ex plesso di piazza Chiesa 20, nella frazione di Terrazzano, proporrà due collezioni in argomento, visitabili fra le 10 e le 18.

Dopo anni di richieste, la Provincia di Bolzano ottiene di gestire direttamente il recapito postale. “La trattativa si chiuderà presto”, assicurano dalla sede. È il risultato del colloquio istituzionale che il presidente Arno Kompatscher ha avuto con il sottosegretario Antonello Giacomelli. Un gruppo tecnico è al lavoro per precisare i termini di una convenzione tra Provincia, Mise e Poste italiane. “Vogliamo rivedere tutta la materia arrivando a un accordo in grado di creare un valore aggiunto per il nostro territorio e di superare le attuali criticità”, ha spiegato il rappresentante del territorio.

La base di partenza è costituita dall’Accordo di Milano, che consente alla Provincia di assumere deleghe o funzioni di competenza statale. La proposta sul tavolo prevede che l’istituzione sudtirolese possa garantire la prestazione cinque giorni lavorativi la settimana ed almeno sei per quanto riguarda i giornali. In cambio, la società diretta da Francesco Caio dovrebbe impegnarsi a non ridurre il numero degli uffici postali ubicati nell’area. “Con questa soluzione vogliamo evitare i tagli sul territorio ed elevare la qualità del servizio”, ha aggiunto Arno Kompatscher.

Non è finita: s’intende valutare ulteriori progetti di valorizzazione della rete con eventuali procedure pubbliche di affidamento.

Ricordo dentellato per l’Australia che oggi ha reso omaggio ai propri soldati del Vietnam. Si tratta di cinque francobolli da 1,00 dollaro, raccolti in fogli da cinquanta o nell’immancabile blocco con una serie (ma vi sono altri articoli, come il libretto da dieci autoadesivi e quello di prestigio in vendita a 20,95). Con taglio fotografico, le cartevalori portano la firma di Andrew Hogg. Propongono una scena d’azione (lo scatto risale al 26 agosto 1967), la battaglia di Long Tan (svoltasi il 18 agosto 1966), gli interventi civili, l’opposizione interna e la ritirata, la commemorazione. I veterani ritratti -specifica una nota- rappresentano tutti i connazionali, quasi sessantamila, che hanno svolto servizio attivo in quel conflitto.

Lo sterminato Paese vi entrò nel 1962 per aiutare gli Stati Uniti e gli alleati, inizialmente inviando trenta consiglieri in divisa. Tre anni dopo mandò un battaglione e nel 1966 una task force. Vi rimasero fino al 1971; vista da Canberra, fu la più lunga conflagrazione vissuta nel XX secolo.

Scene trasognate, ma alla fine i protagonisti sono sempre loro, i folletti. Così come la Danimarca, giunta il 29 settembre, ieri Aland ha emesso la propria serie di francobolli per Natale puntando a questi personaggi della tradizione nordica.

Coinvolgendo l’illustratrice Maja Lindberg, ha firmato due dentelli, entrambi senza valore nominale. Uno, utile per il corriere augurale che sconta una tariffa più economica, serve per le spedizioni dirette in Finlandia e Svezia; è venduto a 70 centesimi. L’altro può essere impiegato, con plichi ordinari entro i venti grammi, in tutto il pianeta e costa 1,30 euro.

La stessa autrice ha realizzato i consueti chiudilettera, commercializzati dall’operatore postale per fini benefici.

Festa “tonda” anche in Portogallo, che, in anticipo, celebra il mezzo millennio del proprio servizio postale. Disponibili da oggi ben quattro francobolli ed un foglietto, tagli da 0,47, 0,58, 0,75, 0,80 ed 1,80 euro. Le immagini sono dovute a Carlos Barahona Possollo, specializzato nell’olio su tavola, specie se a soggetto storico.

La vicenda raccontata emerge nel momento in cui vengono superate le reti informali tessute nel Medioevo, ad esempio dalle corporazioni di mestiere e dai monaci. Lisbona -grazie alle scoperte transoceaniche- era diventata la capitale per antonomasia, posizionandosi al centro dei flussi commerciali. Così, re Manuel I, consapevole dell’importanza di avere comunicazioni regolari, crea una struttura adeguata; era il 6 novembre 1520. L’incarico di realizzare un supporto capace di collegare le maggiori città europee e disponibile per chiunque fosse in grado di pagarlo venne affidato a Luís Homem.

Salvo sorprese, sarà italiana l’azienda che, su incarico dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, dovrà monitorare la qualità del servizio postale universale lungo il prossimo triennio. La gara comunitaria a procedura aperta, infatti, non ha sollecitato direttamente alcun concorrente straniero.

L’invito a presentare offerte è stato recepito, oltre che dalla società uscente, la romana Izi, da altre tre candidate, la concittadina Pragma srl, la napoletana Scenari srl (rappresentante di un raggruppamento temporaneo di imprese), la milanese Sgs Italia spa (questa parte di una multinazionale). Tutte sono state ammesse alla selezione successiva.

Ora i relativi incartamenti sono al vaglio della commissione giudicante definita dalla medesima Agcom; essa dovrà individuare la ditta cui affidare il mandato. In base alle attese, il contratto dovrebbe diventare operativo il prossimo 1 dicembre e restarlo sino al 30 novembre 2019.

In un momento in cui va di moda l’agriturismo, si fa notare la serie che la Spagna ha emesso oggi. Si tratta di tre francobolli da 1,15 euro dedicati all’architettura rurale. Ad essere precisi, è la terza tappa che viene firmata (le precedenti datano 6 febbraio 2014 e 29 ottobre 2015), confermandone il taglio: un omaggio alle costruzioni tipiche del territorio.

Andando nel dettaglio, ecco prima di tutto la noria di Albolafia; risalente addirittura all’epoca romana, si trova vicino a Cordova e sfrutta l’acqua del Guadalquivir. Si aggiunge la tipica casa signorile comune sul Tago, ad un passo da Toledo. I locali la definiscono “cigarral”; di norma è organizzata in una costruzione principale un tempo impiegata dalla borghesia cittadina per le vacanze estive, annessi alla quale vi sono la dipendenza per il custode ed il grande appezzamento di terreno. Infine, ecco una fattoria andalusa, di quelle che si trovano nella valle dello stesso Guadalquivir. Sovente molto lontane dai centri abitati, si presentano di ampie dimensioni. Una volta erano correlate al latifondo.

Sul bordo del foglio, che contiene quattro serie, una strada di campagna e l’indicazione che porta alle mete.

Il 3 ottobre, è stato emesso il francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “le Eccellenze del sistema produttivo ed economico” dedicato al riso Gallo nel 160° anniversario della fondazione.

L’emissione filatelica è stata presentata dalla Presidente di Poste Italiane Luisa Todini nel corso di una cerimonia al Teatro alla Scala di Milano.

Per l’occasione, è stato realizzato anche un folder in tiratura limitata di n.6.699 esemplari, in vendita al prezzo di 6,00 euro, contenente il francobollo con lo storico marchio del riso Gallo e della prestigiosa industria risiera italiana oltre alla cartolina con l’immagine tipica del prodotto, affrancata e annullata dall’ufficio postale di Milano filatelico in data 3.10.2016.

Il prodotto dedicato è disponibile presso i consueti canali di vendita: uffici postali con sportello filatelico, spazi filatelia, on-line sul sito www.poste.it.

La storia di riso Gallo inizia nel 1856 e, a distanza di 160 anni, è attualmente tra le più importanti industrie dell’economia del riso internazionale e tra le più grandi riserie d’Europa, costantemente impegnata nelle sfide verso un futuro sempre più sostenibile.

Il Presidente della Gallo, Mario Preve, durante la conferenza al Teatro alla Scala, alla presenza di Poste Italiane, ha manifestato con orgoglio la soddisfazione nel festeggiare i 160 anni con questa emissione filatelica. Afferma, inoltre, che si tratta di un compleanno speciale, celebrato con l’entusiasmo che da sempre contraddistingue la loro azienda, ad oggi, simbolo tra le eccellenza del made in Italy nel mondo, grazie alla passione e alla dedizione. Caratteristiche che hanno guidato l’industria in un mercato complesso come quello del riso e ancora oggi permettono di guardare al futuro con lo stesso spirito di 160 anni fa.

“Il francobollo si trasforma in opera d’arte”: è il sottotitolo della mostra “I mosaici filatelici” in essere presso la Galleria “K2 - studio Anforah”, situata in via Cattedrale 8 a Giovinazzo (Bari). Si tratta di una personale di Mimmo Leone, che ha impiegato vere cartevalori postali (e marche da bollo) per realizzare le sue opere.

In questo modo -viene spiegato dalla sede- il protagonista “riesce a tessere trame pittoriche ed esistenziali”, affrancature che “assemblate con maestria e gusto estetico vanno a collocarsi in immagini traslucide di pace e tranquillità”. Si tratta di un’espressione elaborata in lunghissimi anni ed impiegata “solo da pochi artisti al mondo”, rendendo il risultato finale “particolarmente interessante”, anche per la cromaticità che riesce ad ottenere. Viene spontaneo pensare che gli esemplari impiegati possano rappresentare delle metafore di vita, “in quanto potrebbero essere stati messaggeri, di buone e cattive novelle”. Il loro è un lungo viaggio; provenienti da luoghi lontani e datati in modo indelebile, vanno a collocarsi in un preciso spazio per il meritato riposo. Non semplici supporti cartacei, quindi, ma capaci di risplendere di una propria vita in una nuova rivelazione, senza tempo e senza limiti.

La rassegna, ad ingresso libero, è visitabile tutti i giorni dalle ore 19.30 alle 22.30, la mattina su prenotazione telefonando al 339.80.77.542. Resterà in essere fino al 15 ottobre.

Si è chiusa ieri la “Fête du timbre”, la “due giorni” organizzata per la settantasettesima volta dalla Fédération française des associations philatéliques e da La poste. Allestita in una novantina di centri della Francia, ha l’obiettivo -rinnovato di volta in volta- di coinvolgere il grande pubblico proponendo mostre, incontri, laboratori creativi, animazioni e, naturalmente, francobolli. Tra i dentelli ancora freschi di stampa, due riprendono di nuovo il tema adottato per la stessa manifestazione negli ultimi anni, il ballo. In prevendita dall’8 ottobre, le cartevalori saranno disponibili nell’intera rete distributiva con oggi.

Uno, da 0,70 euro, è dedicato al charleston. Vi ha lavorato Nancy Peňa, che nel bozzetto ha saputo visualizzare il frenetico movimento caratteristico del genere in voga oltre un secolo fa. L’incisione è di Claude Jumelet.

Decisamente diverso è il ritmo che caratterizza l’altro taglio, questo da 1,40 e raccolto in foglietto. Realizzato da Jean Claverie, enfatizza la grazia e la disciplina esigente, tecnica e creativa richieste ai partecipanti di uno fra i balletti ottocenteschi più noti, “Il lago dei cigni”, musicato da Pëtr Il’ič Čajkovskij.

I Giubilei, dal primo proclamato nel 1300 all’attuale, quindi straordinari compresi, possono essere raccontati anche impiegando le cartevalori postali. L’ha fatto l’insegnante Djana Isufaj firmando “Sulle orme degli Anni santi”, il cui sottotitolo specifica il taglio: “Pellegrinaggi di fede attraverso i francobolli” (150 pagine con illustrazioni a colori, 20,00 euro).

Naturalmente, non è una mera lista delle citazioni dentellate in argomento, ma la ricerca -pur restando fra le produzioni dell’area italiana- approfondisce il soggetto spaziando tra personaggi, fatti, luoghi, opere d’arte. Trovano pertanto richiami, ad esempio, i santi Francesco, Celestino V e Filippo Neri, il gesuita Matteo Ricci, il filosofo Giordano Bruno, i papi Urbano VIII, Pio IX e Giovanni Paolo II, gli scrittori Dante Alighieri ed Alessandro Manzoni, lo scultore Benvenuto Cellini, l’imperatore Carlo V, i risorgimentali Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi, lo scienziato Guglielmo Marconi, la Rivoluzione francese, la Shoah e le Fosse Ardeatine, la rocca Maggiore di Assisi e castel Sant’Angelo a Roma, i fori Imperiali e porta Pia…

Il francobollo -osserva l’editore, Francesco Maria Amato- propone un’immagine figurativa funzionale alla pedagogia didattica; il suo ruolo di mediatore “è in grado di risvegliare, invogliare e stimolare, come non mai, l’attenzione dell’alunno, a vantaggio della sua formazione e maturazione”. Un “alunno” che non necessariamente si trova in età scolastica.

Dunque, vorrebbe un francobollo per Giovanni Bovio (news precedente). Quando ha fatto la domanda al ministero allo Sviluppo economico? “La mia prima richiesta -prosegue nell’intervista Domenico Valente- è partita nel 2013 (ricorreva il centodecimo anniversario dalla morte). Vistami respingere tale istanza, giustificata, forse, dalla mancata conoscenza degli addetti ai lavori del valore dell’opera di Bovio durante il Risorgimento, non demordevo, e indirizzavo immediatamente una missiva alla segreteria della Presidenza della Repubblica che, apprezzata la mia iniziativa, invitava i funzionari del ministero ad interessarsi, rendendone conto al proponente. Trascorsi circa due anni da quell’ultima comunicazione, ritornavo a sollecitare la segreteria del presidente della Repubblica (si era da poco insediato Sergio Mattarella). Da ultimo, il 20 settembre scorso, ho indirizzato una nuova richiesta al ministero dello Sviluppo economico, allegando una documentazione più ricca e dettagliata, corredata da una raccolta di firme”.

Le hanno risposto? “Per quest’ultima missiva è ancora presto. Nel 2013, invece, mi fu espressamente scritto: «Il programma filatelico per l’anno 2013 è stato definito a dicembre 2012. Le varie proposte di emissioni, infatti, devono essere inoltrate entro il 31 ottobre dell’anno precedente alla definizione del programma filatelico. Le segnalo che le cartevalori postali commemorative di personaggi illustri devono, preferibilmente, far riferimento ad eventi significativi e di particolare interesse legati agli stessi»”.

Ora cosa intende fare? “Attendere una risposta (spero positiva), e continuare, nel frattempo, con la mia opera di rivalutazione della figura di Bovio, attraverso la realizzazione della seconda edizione del Premio nazionale e promuovendo il Museo itinerante” intitolati al personaggio.

Ha esibito anche un bozzetto; cosa rappresenta? “Allegato alla mia ultima richiesta c’è l’immagine dell’opera realizzata dall’artista Marilyn Cerry, il cui titolo è «Memoria di un uomo incorruttibile», opera con la quale ha partecipato al Premio nazionale «Giovanni Bovio» e che successivamente ha donato al Museo itinerante”.

Un francobollo per il filosofo, scrittore e politico Giovanni Bovio, nato a Trani nel 1837 e morto a Napoli nel 1903.

Fu “un apostolo della verità, della giustizia e della libertà”, spiega in questa intervista a “Vaccari news” il sostenitore dell’iniziativa, Domenico Valente. “Con Felice Cavallotti e Matteo Renato Imbriani costituì la triade intellettuale del pensiero, della poesia e della gloria del Risorgimento italiano, lottando senza tregua in difesa di detti ideali, fino al giorno della sua triste dipartita”. “Fu appassionato ed incorruttibile politico, attivissimo nel Parlamento del Regno d’Italia come pochi altri: volle ed ottenne, ad esempio, l’istituzione di una cattedra dantesca a Roma, lo studio di Dante e della «Divina commedia» nelle scuole; si batté per la libera istituzione scolastica e per la completa libertà d’insegnamento; lottò per il suffragio universale; ottenne che si erigesse la statua dedicata a Giordano Bruno a campo de’ Fiori a Roma”. E poi si impegnò per dare alla Puglia l’acqua potabile; “ostacolò ad oltranza i privilegi della Chiesa, come della casta dei politici che sostenevano il re, frenando lo sviluppo di una sana democrazia e la nascita di uno Stato laico e repubblicano”. “È tra i pochi politici italiani a vantare una pubblicazione a lui dedicata dalla Tipografia della Camera dei deputati”, nonché ad avere ottenuto attenzione e riconoscimenti dal gotha della cultura e della politica europea.

Come mai questa idea? “Sin da ragazzino mi sono sempre domandato quali meriti avesse avuto per essere stato rappresentato, in posa austera e fiera, con il complesso monumentale situato nella centralissima piazza della Repubblica della città di Trani, ove risiedo”. “Solo nel corso del 2013, a quarant’anni suonati, mi sono cimentato nell’approfondire le mie conoscenze su tale importante figura dell’Ottocento, appassionandomi a tal punto da realizzare una ricerca delle sue testimonianze sparse su tutto il territorio nazionale. Il frutto di tali ricerche, oltre ad arricchire le mie conoscenze, mi ha permesso di ideare il Progetto «Bovio», realizzando, così, il primo Premio nazionale «Giovanni Bovio»”, articolato in cinque aree: pittura, disegno o illustrazione; scultura; poesia; articolo giornalistico o racconto breve; sezione speciale. Cui si aggiunge il Museo itinerante “Giovanni Bovio”, volto a sostituire un allestimento fisso oggi non possibile.

Per la “Giornata mondiale della posta” l’azienda diretta da Francesco Caio conferma la medesima iniziativa adottata negli ultimi anni. Ossia l’impiego di annulli speciali presso i sette negozi che la società mette a disposizione degli appassionati. Pure l’immagine non è cambiata ed è comune per tutte le città coinvolte.

Le obliterazioni saranno impiegate domani, anche se la ricorrenza formale cadrebbe domenica 9. I punti di riferimento sono gli spazi filatelia di Genova (si trova in via Dante 4/a nero), Milano (via Cordusio 4), Napoli (via Monteoliveto 46), Roma (piazza San Silvestro 20), Torino (via Alfieri 10), Trieste (via Galatti 7/d) e Venezia (fondamenta del Gaffaro 3510 Dorsoduro). L’orario del sabato è 8.20-12.35, salvo per quello lombardo che apre alle 8.30 e chiude alle 12.

Un personaggio dalla storia articolata quello cui l’Italia renderà omaggio con un francobollo da 95 centesimi; arriverà il 15 ottobre nel centenario dalla nascita scoccato, però, il 7 gennaio. E già il modo con cui il titolo improvvisamente è stato inserito nella lista -cioè con l’esagerata integrazione del 9 giugno- non ha convinto il mondo degli appassionati. È il docente e partigiano Teresio Olivelli, morto il 17 gennaio 1945 in campo di concentramento e destinatario di una medaglia d’oro al valor militare. Il 14 dicembre scorso è stato dichiarato venerabile.

Fu attivo nell’Azione cattolica, nella Federazione universitaria cattolica italiana e nelle iniziative sportive del Gruppo universitario fascista, annota la specialista Saretta Marotta sul “Dizionario biografico” della Treccani. Secondo il filosofo Alberto Caracciolo, la sua adesione al Fascismo risultò “di natura più psicologica che ideologica”. Era convinto, in linea col magistero di Pio XI e con l’operato di Agostino Gemelli, che esso potesse essere “cristianizzato”, rettificandone gli errori dall’interno. Lavorò per l’Istituto nazionale di cultura fascista; con il conflitto fece spontaneamente domanda per il fronte russo; quando rimpatriò, il 6 aprile 1943, il suo distacco dal regime era ormai consumato. L’8 settembre, rifiutatosi di giurare fedeltà a Salò, fu deportato in Austria. Riuscì a fuggire al termine di ottobre percorrendo a piedi il tragitto fino al confine italiano. Stabilitosi clandestinamente a Milano, svolse funzioni di coordinamento e collegamento tra il locale Comitato di liberazione nazionale e le Fiamme verdi di Brescia e Cremona. L’impegno maggiore -prosegue la ricostruzione di Saretta Marotta- lo profuse nel compito formativo e di propaganda degli ideali resistenziali cattolici, svolto attraverso conferenze segrete. Venne arrestato il 27 aprile 1944 e trasferito nel campo di concentramento di Fossoli (Modena), poi a Bolzano-Gries, a Flossenburg, ad Hersbruck, dove si distinse, anche come interprete, nell’aiutare i compagni. E dove trovò la morte.

La carta valore che lo cita è autoadesiva, realizzata in seicentomila unità predisposte in fogli da quarantacinque. Alla vignetta ha lavorato Claudia Giusto utilizzando una foto che lo ritrae da ufficiale degli alpini. L’annullo del primo giorno verrà impiegato nel Comasco, a Bellagio (paese natale) ed a Lenno. Per il bollettino illustrativo si è incaricato direttamente il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli.

Se l’Irak, due giorni fa, ha mostrato come sia possibile ancora adesso impiegare francobolli per promuovere una comunicazione politica, non è da meno la Germania. Ieri ha emesso un’innocente carta valore dedicata alla mobilità elettrica, che troppo innocente non è. La vignetta non lo dice, ma è l’esito, sintetizzato in pochissimi centimetri quadrati, della linea ufficiale in materia.

Il Governo, infatti, ha deciso di pigiare il tasto, anzi il pedale, per convincere i concittadini a cambiare atteggiamento nei confronti dei trasporti più compatibili con la natura. Secondo i dati risalenti a giugno, c’è ancora molto da fare: su un parco auto da 55 milioni di unità, ad esempio, solo 55mila (ossia lo 0,1%) sono a trazione elettrica. Questo a causa di prezzi di vendita alti, serie limitate, tempi di ricarica troppo lunghi. Da qui la svolta di Berlino, tesa ad affrontare il problema incentivando gli acquisti anche con sgravi fiscali e sostenendo lo sviluppo dell’infrastruttura collegata. Ci riuscirà? L’Esecutivo ne è convinto, tanto da aver messo nero su bianco le proiezioni attese: entro il 2020 si dovrà raggiungere il milione di macchine in strada ed entro il 2050 ci saranno solo mezzi ad emissioni zero.

Nel contesto c’è appunto il dentello, da 1,90 euro. Grazie all’intervento grafico di Bianca Becker e Peter Kohl, contribuisce a visualizzare gli obiettivi: in un ambiente salubre, automobili e camion (magari di Deutsche post) si spostano grazie all’energia ricavata da pannelli solari e pale eoliche.

In data 27 settembre 2016, è stato emesso il francobollo ordinario, appartenente alla serie tematica “le Eccellenze del sistema produttivo ed economico”, dedicato al Gruppo Salini Impregilo, nel 110° anniversario della fondazione. È stato, inoltre, appositamente realizzato un folder contenente, oltre al francobollo emesso, una cartolina e una busta personalizzata, entrambe annullate e affrancate.

Il folder è stato realizzato usando un tipo particolare di carta che lo rende unico ed esclusivo. In tiratura limitata di n.7.999 esemplari e al prezzo di vendita di 10,00 euro, il prodotto è disponibile presso gli uffici postali con sportello filatelico, nei sette spazi filatelia e on-line sul sito di poste.it.

La storia delle aziende da cui nasce il Gruppo Salini Impregilo risale a 110 anni fa, quando nel 1906, a Milano e a Piacenza, Vincenzo Lodigiani e Umberto Girola fondano le loro imprese, operando sui rispettivi territori. Trent’anni dopo, nel 1936, Pietro Salini avvia la sua attività di costruzione di infrastrutture che trainano lo sviluppo di paesi in tutto il mondo; contemporaneamente, si sviluppano e si intrecciano percorsi societari che nel 2014 danno vita al Gruppo Salini Impregilo. L’obiettivo è di creare un player a livello mondiale con indiscussa capacità tecnica e finanziaria, dotato di grandi ambizioni e di cultura industriale.

Salini Impregilo è, infatti, un gruppo industriale specializzato nella realizzazione di grandi opere complesse, una forte realtà italiana capace di confrontarsi alla pari con i maggiori competitor internazionali. Il gruppo è un global player nel settore delle costruzioni, leader mondiale per le infrastrutture nel segmento acqua. Tra le innumerevoli realizzazioni a livello internazionale, dighe e impianti idroelettrici, opere idrauliche, ferrovie e metropolitane, aeroporti e autostrade, edilizia civile ed industriale, sono i settori di attività in cui il Gruppo opera da oltre 100 anni secondo principi ambientali, etici e professionali.

S’infittisce la storica squadra di calcio messa in campo da Mosca. Dopo la serie emessa il 9 dicembre dell’anno scorso, il 28 ottobre si aggiungeranno altre sette star nazionali del pallone.

Identica la composizione del foglio: ogni esemplare (ora da 29,00 rubli) propone il primo piano del personaggio; abbinata figura una vignetta che lo vede calato nel proprio ruolo. Completano la confezione altre due bandelle, volte a richiamare il Campionato mondiale “Russia 2018”.

Nell’ordine vengono citati il portiere Viktor Maksimovich Bannikov (1938-2001), l’attaccante Konstantin Ivanovich Beskov (1920-2006), il terzino Nikolai Gavrilovich Latyshev (1913-1999), l’attaccante Slava Kalistratovich Metreveli (1936-1998), il centrocampista Nikolai Petrovich Morozov (1916-1981), il collega Igor Aleksandrovich Netto (1930-1999), l’attaccante Galimzyan Salikhovich Khusainov (1937-2010). Finita la propria stagione, alcuni si riciclarono quali allenatori.

Come per la precedente tappa, vi ha lavorato Sergey Ulyanovskiy.