Delineata l’asta che la società Vaccari ha fissato per il 23 giugno presso la propria sede di Vignola (Modena). Comprende, in particolare, un nutrito gruppo di lotti importanti riguardanti l’Ottocento, il Risorgimento e tanto Regno.

“In queste settimane -spiegano dalla sede- stiamo lavorando per completare il catalogo: già nei primi due giorni di «Veronafil», quindi il 25 ed il 26 maggio, quanto disponibile sarà in visione al nostro stand, ricordando che chi acquista non ha spese di commissione e l’iva è inclusa (fanno eccezione gli acquisti diretti all’esterno dell’Unione Europa). Durante la vendita avremo anche una novità: si potrà assistere (e partecipare all’aggiudicazione delle offerte) via internet, attraverso il sito Philasearch”.

Fra i reperti -ma sono solo pochi esempi- alcuni risultano particolari. Come il “Penny black” versione di servizio proveniente dalle collezioni Burrus ed Holcombe (è il lotto 1.066, che parte da 6.500 euro); il “fragolone” di Pontificio, nuovo con gomma originale integra, giudicato di ottima qualità (238, 3.900); la coppia da 1 grano della II tavola con interspazio di gruppo ed “Annullato” a svolazzo (135, 9.500); un plico assicurato da Partinico a Messina dell’11 luglio 1860 con una striscia di quattro dell’1 grano carta di Napoli verde oliva della III tavola (342, 8.000); la lettera da Ostiglia a Sermide dell’8 agosto 1866 caratterizzata dal 5 centesimi “De La Rue” e da annullo ancora austriaco, uno dei pochissimi esempi noti dell’uso provvisorio nel breve periodo di controllo italiano (426, 7.500). Al solito, i pezzi con valore superiore a 500 euro vengono corredati gratuitamente da un certificato di garanzia dell’azienda.

Ha condiviso la data di emissione, ossia oggi, l’immagine e quindi i relativi autori, il bozzettista Dušan Kállay e l’incisore František Horniak. È il foglietto della congiunta con cui la Slovacchia, al pari del Vaticano, ricorda i 1.150 anni trascorsi dal riconoscimento dello slavo antico come lingua liturgica insieme ad ebraico, greco e latino. Se si vuole, balza all’occhio il diverso nominale, 5,95 contro 2,80 euro. A proposito di prezzo, l’Ufficio filatelico e numismatico attivo all’ombra di San Pietro mette a disposizione il blocco della controparte, solo nuovo, al facciale.

Dopo quaranta mesi di lavoro missionario nella Grande Moravia, i santi Cirillo e Metodio partirono per un viaggio attraverso la Pannonia fino a Venezia, che faceva parte dell’Impero bizantino. Poi furono invitati a Roma da papa Nicola I, il quale morì poco dopo. Il suo successore, Adriano II, ricevette i fratelli in modo caloroso e dignitoso: trasportavano le reliquie del martire san Clemente. Il pontefice, inoltre, benedisse i Vangeli tradotti.

Il racconto è visivamente sintetizzato attingendo ai mosaici conservati nella Basilica dedicata a santa Maria Maggiore a Roma. Si aggiunge un richiamo al Codice zografense, trovato sul monte Athos: gemma della letteratura slava, risale al X secolo. Il francobollo propone la trascrizione dei quattro versetti iniziali riferiti al capitolo con cui si avvia il Vangelo di Marco.

“Centro di origine romana, fu legato nel Medioevo alle più importanti famiglie pisane. Il paese antico è dominato da un castello aragonese del 1400 e circondato da una cortina di mura ancora quasi intatta. Il centro storico conserva nella disposizione delle vie e negli edifici le caratteristiche quattrocentesche, mentre l’abitato moderno, ai piedi del castello, si è sviluppato prima lungo la linea della spiaggia e, recentemente, sulle pendici dei colli alle spalle del centro”.

Così annotava l’allora (ma lo è ancora adesso!) sindaco, Giancarlo Farnetani, nel presentare per il bollettino illustrativo il suo paese. Il collegato francobollo, inserito nella serie “Il turismo”, riguarda Castiglione della Pescaia (Grosseto); risale al 7 maggio 1988 e, dal punto di vista grafico, si concentra sul citato maniero.

Quasi trent’anni dopo, il prossimo 5 maggio, un annullo ricorderà il debutto della carta valore. L’appuntamento con gli addetti di Poste italiane è in sala consiliare, quindi in piazza Garibaldi, dalle 15 alle 19.30. A farsi carico dell’iniziativa, il Circolo culturale filatelico “Giorgio Rotoloni”.

Insomma, il primo dentello non si scorda mai! Anche se nel frattempo se n’è aggiunto un secondo, quello del 5 dicembre 2016 per Leonardo Ximenes: la “casa rossa” collocata sullo sfondo si trova nella stessa località toscana.

Nacque il 14 luglio 1918, morì il 30 luglio 2007. Viene ricordato sbrigativamente come regista, ma nel percorso professionale si è fatto notare pure per le attività di sceneggiatore, drammaturgo, produttore e scrittore. Attraverso il gruppo di titoli giunti oggi, il suo Paese natale, la Svezia, l’ha ricordato con un’altra emissione: è Ingmar Bergman.

La serie si compone di due francobolli autoadesivi in rotoli da cento, entrambi da 21,00 corone: utilizzano foto di Ab svensk filmindustri e Bengt Wanselius, poi elaborate da Eva Wilsson. Raccontano una piccola parte della sua prolifica produzione cinematografica e teatrale, citando il film “Persona” (interpretato da Bibi Andersson e Liv Ullmann) e la pièce “Maria Stuarta” (il protagonista sta parlando con l’attrice Pernilla August).

In questi mesi -annunciano da Stoccolma- molte iniziative stanno commemorando l’illustre, probabilmente il più noto artista nazionale fra quelli apprezzati oltre i confini.

Appuntamento, come previsto, per l’11 maggio: è il giorno in cui debutterà il francobollo da 95 centesimi dedicato al teatro Marrucino di Chieti. Inserito nella serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano”, viene celebrato nel bicentenario trascorso dall’inaugurazione.

Alla vignetta ha lavorato direttamente il centro filatelico della direzione officina cartevalori e produzioni tradizionali che fa capo all’Istituto poligrafico e zecca dello stato. Propone le balconate ed il palcoscenico della struttura, con il sipario raffigurante l’opera del pittore napoletano Giovanni Ponticelli, intitolata “Il trionfo sui dalmati partini di Asinio Pollione”.

La carta valore ha supporto autoadesivo; è stata tirata in quattrocentomila esemplari organizzati in fogli da ventotto.

Sorpresa: il Professor Balthazar, fantasioso inventore protagonista in una serie di cartoni animati, era jugoslavo. Almeno ai tempi in cui veniva proposto ai bambini d’Italia (ora è largamente riscopribile su internet). La Jugoslavia non c’è più ed il luminare ha preso il… passaporto della Croazia. Non è un caso se oggi Zagabria gli ha dedicato un francobollo da 3,10 kune.

È un piccolo uomo frettoloso, che risolve tutti i problemi postigli usando la sua conoscenza ed una macchina complessa, capace di produrre soluzioni in forma di gocce magiche. Trentotto gli episodi realizzati tra il 1968 ed il 1977, tutti con una’impostazione simile e, ciò che conta, con il lieto fine. Insegna ai bambini che felicità significa dare, che le persone sono diverse e che questa diversità arricchisce.

La carta valore, di Alenka Lalić, lo riprende mentre interviene sulla torta, torta che gli rende omaggio nel cinquantesimo dalla sua “nascita”, dovuta a diversi “genitori”: Zlatko Bourek, Zlatko Grgić, Boris Kolar, Tomica Simović ed Ante Zaninović. Il foglio è da otto esemplari, con una bandella centrale che richiama il giro di boa.

Di certo è uno tra i palazzi delle Poste più noti ed emblematici, assurto tra i simboli del Razionalismo. È quello che ospita il Napoli Centro, in piazza Matteotti 2.

Realizzato dal 1933 al 1936 su progetto degli architetti Giuseppe Vaccaro e Gino Franzi, rappresenta “un esempio magistrale di «opera totale» nella quale l’intensità del progetto è espressa coerentemente dalla scala dell’architettura a quella degli arredi, attraverso un controllo assoluto delle finiture”. Approccio che sottolinea l’aspirazione alla modernità; “integra l’architettura e il disegno dell’arredo ai sistemi tecnologici impiegati nella costruzione per attivarne completamente gli ambiziosi obiettivi funzionali”.

Ora vi è stato dedicato un altro libro, da cui provengono i concetti sopra riportati. Scritto da Alfonso Morone, è “La fabbrica dell’innovazione - Gli arredi del palazzo delle Poste. Napoli - 1936” (232 pagine, 49,00 euro, Lettera ventidue edizioni).

Il riferimento del titolo si spiega nella “felice sintesi tra architettura e industria” cui hanno concorso, insieme ai progettisti, aziende che negli anni Trenta esprimevano la punta avanzata. Caso esemplare di quello sviluppo nell’arredo, avviato tra le due guerre, passato da un contesto prevalentemente artigianale ad una dimensione in serie che getterà le basi per affermare il design nazionale.

Al volume ha collaborato l’Archivio storico di Poste italiane, guidato da Federica Cosenza; comprende, tra l’altro, un intervento di Mauro De Palma, che lavora nella medesima struttura.

La storica foto dell’1 novembre 1949 con la prima presidente della commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani, Eleanor Roosevelt, deve essere piaciuta. Tanto che l’Onu l’ha ripresa una seconda volta, sempre con l’intervento tecnico di Rorie Katz.

Già presente sul margine del foglietto emesso il 27 ottobre scorso per la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, è stata trasformata in un francobollo da 2,50 dollari Usa, disponibile con oggi.

Intende contribuire a solennizzare i settant’anni del documento, il cui contenuto risulta disatteso in diverse parti del pianeta. Da qui la volontà, espressa dall’alto commissariato alla partita, di celebrare la ricorrenza per tutto il 2018, ricorrenza che formalmente cadrà il 10 dicembre. La Carta fissa valori universali ed uno standard comune di risultati per tutti i popoli e le nazioni. Stabilisce inoltre che tutte le persone hanno pari dignità e pari valore.

Il ponte sul Metauro con l’attigua torre medievale di Fermignano (Pesaro e Urbino) ed il Pietra di Verona, teso a scavalcare l’Adige: sono i due soggetti che caratterizzeranno la serie PostEurop, d’Italia attesa per il 9 maggio. Il primo ha valore da 0,95 euro, il secondo da 1,00.

Le cartevalori sono autoadesive, dovute a Claudia Giusto; i fogli risultano da quarantacinque unità, mentre la tiratura ne conta seicentomila.

Lo slogan scelto per il giro di boa parla chiaro, “25 Anni: li portiamo bene, li portiamo ovunque”. Sotto, una “torta”, formata da scatole con in cima le necessarie candeline. In questo modo, Mail boxes etc. fa sapere che in Italia è presente da un quarto di secolo, come testimoniano i numerosi negozi mostranti il marchio.

Fondata a San Diego, in California nel 1980, è stata introdotta nello Stivale da Graziano Fiorelli, che nel 1993 acquisì da Mbe la licenza. Dall’apertura del primo punto pilota a Milano ad oggi la rete nazionale è arrivata ad oltre cinquecento centri affiliati. Tra il 2000 e il 2003 Mbe Italia ha ottenuto l’esclusiva per Austria, Germania e Spagna. Nel 2009 la Mbe worldwide -società interamente posseduta dalla famiglia Fiorelli- ha rilevato dalla statunitense Mbe, a sua volta controllata da Ups, le attività Mail boxes etc. a livello mondiale (con eccezione di Canada e Stati Uniti), diventando quindi titolare del marchio, del business format e dei contratti di master franchising esistenti. Negli ultimi anni il portafoglio di prodotti e servizi si è espanso alle vendite on-line di spedizioni, grafica e stampa, accessori per stampanti, prodotti fotografici per ufficio. Nel 2017 sono entrate a far parte del gruppo due società Usa, Postnet international franchise e Alphagraphics, superando in questo modo i duemilacinquecento riferimenti (di cui cinquecento negli States), distribuiti in quaranta Paesi.

Si rivolge principalmente a piccole e medie aziende, offrendo consulenza al fine di rendere più efficienti, attraverso la loro esternalizzazione, quei processi che non costituiscono l’attività maggiore dei clienti. Ossia, servizi postali (domiciliazione della corrispondenza, direct mailing, raccomandate), spedizioni e imballaggio, micrologistica, disegno grafico e stampa, prodotti per l’ufficio.

Il 27 aprile è stato emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo, appartenente alla serie tematica “Il patrimonio artistico e culturale italiano”, dedicato all’Abbazia di San Miniato al Monte in Firenze, nel millenario della fondazione, valore 0,95€.

La basilica abbaziale di San Miniato al Monte si trova in uno dei luoghi più alti della città di Firenze, ed è uno dei migliori esempi di romanico fiorentino.

Si aggiunge ai consueti prodotti filatelici che Filatelia realizza per ogni emissione anche un folder, in formato A4 a tre ante, con una tiratura di 7.000 pezzi. All’interno: un francobollo, una cartolina con il francobollo di emissione ed annullata con annullo primo giorno di emissione presso Spazio Filatelia di Firenze, una busta cavallino affrancata ed annullata.

Disponibile in tutti gli uffici postali con sportello filatelico distribuiti sul territorio nazionale e negli Spazio Filatelia di Roma, Roma1, Milano, Torino, Venezia, Verona, Trieste, Genova, Firenze e Napoli e on-line sul sito di poste.it, al costo di 15€.

In occasione dei festeggiamenti per il millenario dell’Abbazia di San Miniato al Monte, e a seguito dell’emissione del francobollo, presso lo Spazio Filatelia di Firenze è stata allestita una mostra filatelica “Firenze e i mille anni dell’Abbazia di S. Miniato al monte” curata dal dott. Fabrizio Fabrini. La mostra potrà essere visitata dal 2 maggio al 31 maggio presso lo Spazio Filatelia Firenze in via Pellicceria 3 con il seguente orario: 8:20-13:35 dal lunedì al venerdì e 8:20-12:35 il sabato.

Il nominale? È stato sostituito con la lettera “E”, indicativa degli invii prioritari fino ai cinquanta grammi di peso diretti nel Vecchio continente. Servizio che ora richiede 35,00 corone. È una delle caratteristiche del francobollo emesso oggi dalla Repubblica Ceca ed inserito nel giro PostEurop.

In una sola carta valore, l’autore, Milan Bauer (l’adattamento è di Václav Fajt), cita due ponti di Podolsko realizzati per scavalcare la Moldava. Nell’immagine sono rappresentati uno vicino all’altro e le loro diverse proporzioni fanno impressione. Ma ora non è più così.

Il più antico, in ferro, fu costruito da Vojtěch Lanna nel 1847-1848; in stile Impero, venne utilizzato per centotredici anni come tratta della principale rotta commerciale capace di unire la Baviera alla Galizia. Il crescente volume di traffico ha reso necessaria un’alternativa, avviata nel 1942 utilizzando cemento armato. Il passaggio precedente venne poi smontato e trasferito vicino a Stádlec, sul fiume Lužnice (fine).

Sei francobolli, ma solo due (il secondo ed il quarto) inseriti nel giro PostEurop. Sono quelli usciti oggi a Guernsey. Alla stregua di quanto realizzato dalla poco lontana Jersey, propongono sì ponti, ma anche passaggi rialzati, raffigurati nel primo, nel terzo e nel quinto soggetto. I bozzetti portano il nome di Wendy Bramall.

Il 46 pence cita Lihou che, insieme al promontorio L’Eree, costituisce un sito paludoso inserito della specifica Convenzione di Ramsar. Il 62 riguarda castle Cornet: permette di avvicinarsi alla storia locale grazie alle imponenti mura del maniero. Quanto al 63, racconta di fort Clonque, rocca costiera del XIX secolo presente ad Alderney, costruita per proteggere le isole del Canale dai minacciosi francesi. Il bacino di acqua dolce ed il ponte di san Saviour, rappresentati nel taglio da 76, si trovano nell’interno rurale di Guernsey, parte di un percorso naturalistico lungo 3 chilometri. Fort Gray, un’altra struttura militare ottocentesca, questa nell’isola più importante, campeggia nell’85. In ultimo, ecco il 94: richiama La coupée, penisola naturale alta 80 metri che collega Big Sark e Little Sark. Viene progressivamente erosa; alla fine, porterà la seconda a separarsi (continua).

Ancora ponti a marchio PostEurop. D’altro canto, il 9 maggio, “Festa dell’Europa” e giorno suggerito dall’associazione continentale che tira le fila delle emissioni, è prossimo. Fra quelle in uscita oggi ecco ad esempio la Croazia.

Un po’ come il Liechtenstein e la Svizzera, ha scelto due passaggi molto diversi per età; nel caso specifico li ha trasformati in altrettanti tagli da 3,10 kune. Si tratta di due scatti fotografici, firmati da Mario Romulić e Dražen Stojčić, su cui poi ha lavorato Dean Roksandić.

Sotto l’attenzione di utenti postali e collezionisti, ecco il ponte in pietra di Novigrad na Dobri. Nel 1718, il Parlamento croato approvò la proposta di costruire una strada da Karlovac fino al porto di Kraljevica. Costruita tra il 1725 ed il 1738, si sviluppava per 106 chilometri e sarebbe divenuta nota come via Carolina Augusta. Il protagonista del dentello rappresentava un elemento del percorso, teso a superare il fiume Dobra. È lungo 114,5 metri, largo 5,8 ed attraversa il corso d’acqua con dieci archi semicircolari

Risale al 1999 (in realtà si cominciò dieci anni prima, ma poi la guerra bloccò il cantiere) e venne aperto al traffico nel 2002 il “Franjo Tuđman” di Ragusa. Fu inserito nell’autostrada “8” per accorciare di oltre dieci chilometri la distanza di viaggio tra la città e Spalato. Come forma e soluzione costruttiva, un solo pilone che regge la struttura, è l’unico in tutto il Paese. Misura 518 metri, mentre la larghezza varia tra i 12 ed i 16 (continua).

A costituirla fu papa Giovanni Paolo II, era il 5 giugno 1993. Un quarto di secolo dopo arriverà, il 3 maggio, un francobollo. Riguarda la fondazione “Centesimus annus pro pontifice”.

La struttura ha quali scopi collaborare allo studio e alla diffusione della dottrina sociale cristiana e promuovere l’informazione circa l’attività della Santa Sede, sostenere la raccolta fondi per finanziarne l’attività, favorire iniziative con cui sviluppare la presenza e l’opera della Chiesa nei vari ambiti.

Il dentello, da 95 centesimi, è opera di Daniela Longo. Organizzato in fogli da dieci, ha una tiratura massima di centomila unità. Riproduce un particolare del dipinto di Domenico Ghirlandaio l’“Adorazione dei magi”, databile intorno al 1485-1488; si trova a Firenze nella galleria che fa capo allo spedale degli Innocenti. Per combinazione, il lavoro completo figura nel foglietto natalizio dello Smom datato 23 novembre 2009.

Secondo gli Stati Uniti, il primo servizio di posta aerea programmato al mondo venne avviato tra Washington, Filadelfia e New York il 15 maggio 1918. Da qui, oggi, l’emissione del commemorativo segnalato nella notizia precedente.

Il discorso, quindi, non intacca il record italiano del primo francobollo specifico, il 25 centesimi risalente al 20 maggio 1917, dedicato all’esperimento Torino-Roma e ritorno. Cui poi, il 27 giugno, si sarebbe sommato il 25 per il trasporto in idrovolante tra Napoli e Palermo, sempre nei due sensi.

E, allora, i dentelli tedeschi del 1912, emessi tra il 10 ed il 17 giugno in tre tagli da 10, 20 e 30 pfennig, riportati dai cataloghi? Propongono un uccello, irradiato dal sole, che mostra nel becco una busta; il testo della cornice cita la prima posta aerea tedesca sul Reno. Sono repertoriati pure sovrastampati “Gelber hund” (1 marco su 10 centesimi, disponibile dallo stesso 10 giugno) e “E.El.P.” (per “Ex est luftpost”, 10 e 20 centesimi disponibili dal 22 del mese).

“Il primo francobollo di posta aerea tedesco fu emesso nell’ottobre del 1919”, spiega per i lettori di “Vaccari news” lo specialista Fiorenzo Longhi. “Nel 1912 erano stati usati questi semi ufficiali per affrancare cartoline o lettere dei voli sul Reno e sul Meno col velivolo «Gelber hund» o col dirigibile Zeppellin «10 Schwaben»”. Attraverso tali esemplari, “si pagava il trasporto aereo, mentre per il recapito a destinazione si dovevano utilizzare gli ordinari dell’Impero Germanico”. Insomma, i tagli aerei italiani del 1917, “venduti dalle Poste, sono riconosciuti da tutti come i primi ufficialmente emessi nel mondo, mentre quelli tedeschi vengono considerati francobolli semi-ufficiali se non, da alcuni autori, delle vignette” (fine).

Anche gli Stati Uniti attivi oggi, addirittura per una festa centenaria. Con un francobollo “Forever” (equivalente a 0,50 dollari), ricordano infatti il secolo trascorso dall’avvio della posta aerea nazionale.

Il 15 maggio 1918, nel pieno della Prima guerra mondiale, un piccolo gruppo di piloti dell’Esercito consegnò del corriere lungo una rotta che collegava Washington, Filadelfia e New York, iniziando quello che gli Usa definiscono il primo servizio di posta aerea programmato al mondo. Con il 12 agosto seguente, la prestazione venne presa in carico dalla struttura postale vera e propria, fino all’1 settembre 1927. Il supporto, attivo ogni giorno tranne la domenica, divenne parte del tessuto economico e stimolò la crescita dell’industria aeronautica.

La carta valore, di colore blu, è dovuta a Dan Gretta e Greg Breeding; sottolinea il coraggio di chi operò allora, ma anche la lungimiranza degli organizzatori. Un secondo francobollo, identico però in rosso mattone, verrà emesso entro la fine dell’estate per commemorare il passaggio della prestazione alla compagine postale. Entrambi presentano un tipo di aereo usato allora, il biplano Curtiss “Jn-4H”. È lo stesso velivolo che campeggia nella serie risalente al 1918 nei tagli da 6, 16 e 24 centesimi, quest’ultimo anche caratterizzato dalla stampa rovesciata dell’apparecchio, noto come “inverted Jenny” (continua).

Aggiornamento del 10 maggio 2018: la versione rosso mattone debutterà l’11 agosto.

Spazi filatelia protagonisti in due casi su tre, questa settimana. Perché i negozi di Poste italiane attivi a Firenze e Milano ospiteranno altrettante mostre; si aggiunge Cesena, dove il Circolo culturale filatelico numismatico “Ennio Giunchi” proporrà l’abituale convegno commerciale.

Dal 2 al 31 maggio, la sede toscana di via Pellicceria 3 presenterà la collezione di Fabrizio Fabrini “Firenze e i mille anni dell’Abbazia di san Miniato al Monte”. Si tratta -viene anticipato- di “un percorso filatelico tra storia ed arte”, realizzato pensando al francobollo, emesso il 27 aprile, riguardante i mille anni della struttura. Sarà raggiungibile dal lunedì al venerdì nella fascia oraria 8.20-13.35, il sabato dalle 8.20 alle 12.35. L’inaugurazione è prevista per domani alle 10.30.

Un sottile riferimento collega la precedente iniziativa a quella lombarda, intitolata “Pinocchio vagamondo”. L’autore del famoso burattino, Carlo Collodi, è sepolto infatti nel cimitero monumentale del complesso religioso fiorentino. La rassegna -aperta dal 3 al 12 del mese- esporrà cartoline in argomento, senza trascurare riproduzioni in legno e quadri dipinti a mano da ragazzi. Alla cerimonia di apertura, fissata per il primo giorno alle 11.30, sarà disponibile un manuale; inoltre, verrà presentato il libro “Pinocchio senza naso”, di Savino Roggia e Lawrence Losito. L’allestimento, in via Cordusio 4, potrà essere visitato da lunedì a venerdì tra le 8.30 e le 14.30, il sabato dalle 8.30 alle 12.

Quanto alla borsa romagnola, è “Cefilnum 2018”, dal 4 al 5 ospitata presso l’ippodromo del Savio, in piazzale Ambrosini. Resterà aperta venerdì dalle 14 alle 18, sabato dalle 9 alle 18. Previsti annulli d’Italia e San Marino.

Tutte le iniziative segnalate sono ad ingresso libero.

Il Canada postale non si ferma neppure per l’1 maggio (qui la “Festa del lavoro” è celebrata, al pari degli Stati Uniti, il primo lunedì di settembre) ed oggi emetterà una serie dedicata alle api, così da annunciare l’arrivo della bella stagione. Dietro vi è un tema di fondamentale importanza: il pericolo di una loro scomparsa (è dell’altro giorno, ad esempio, la decisione dei Paesi Ue di vietare l’utilizzo all’aperto di tre pesticidi, nocivi per tali insetti). Secondo gli esperti, comunque, nel mondo esistono oltre ventimila specie, quattromila delle quali presenti in America del Nord ed 850 nel Paese.

Per l’occasione, Ottawa ha varato due francobolli in libretti da cinque serie; le illustrazioni sono di Dave Murray, poi impaginate da Andrew Perro. Rappresentano l’animale in modo stilizzato, quasi fosse un robot. Servono per gli invii nazionali di porto base, attualmente 85 centesimi di dollaro. Le immagini citano la Bombus affinis (una volta presente in Ontario e Quebec, è la prima ad essere stata iscritta nel registro del Comitato nazionale sulla situazione delle specie in pericolo) e l’Agapostemon virescens (individuabile nel Sud dell’Ontario).

Visti certi termini che impiega, talvolta appare desueto, ed infatti il disposto originale risale al 1930. Ma è significativo che sia stato aggiornato. Aggiornato, fra l’altro, per quel che concerne il settore delle comunicazioni. È il Codice penale, rivisto dal decreto legislativo 36 del 10 aprile scorso, pubblicato in “Gazzetta ufficiale” il successivo 24. Agisce sul regime di procedibilità per alcuni reati e sarà in vigore dal 9 maggio.

Una delle modifiche interessa l’articolo 617-ter, “Falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche”. Recita: “chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, forma falsamente, in tutto o in parte, il testo di una comunicazione o di una conversazione telegrafica o telefonica ovvero altera o sopprime in tutto o in parte il contenuto di una comunicazione o di una conversazione telegrafica o telefonica vera, anche solo occasionalmente intercettata, è punito, qualora ne faccia uso o lasci che altri ne faccia uso, con la reclusione da uno a quattro anni”. Il delitto -ecco l’aggiunta- è perseguibile “a querela della persona offesa”.

La stessa integrazione riguarda il 617-sexies, intitolato “Falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di comunicazioni informatiche o telematiche”, il 619 “Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza commesse da persona addetta al servizio delle poste, dei telegrafi o dei telefoni”, il 620 “Rivelazione del contenuto di corrispondenza, commessa da persona addetta al servizio delle poste, dei telegrafi o dei telefoni”.

Nuovo è infine il 623-ter. Per il primo comma dei 617-ter, 617-sexies, 619 e 620 prevede che si proceda d’ufficio “qualora ricorrano circostanze aggravanti ad effetto speciale”.

“Festa del lavoro”, l’1 maggio, una delle ricorrenze più condivise in tutto il pianeta. A livello postale l’annuncia un annullo, richiesto dalla Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori, la Confsal. Proprio per domani ha organizzato una manifestazione in piazza del Plebiscito a Napoli e qui vi sarà lo spazio allestito di Poste italiane, attivo dalle ore 10.15 alle 15.45.

Si è scelta la città partenopea -spiegano gli organizzatori- perché è “dal Sud, segnato dal maggior tasso di disoccupazione e da un forte disagio sociale, soprattutto giovanile, che può e deve ripartire la crescita dell’Italia. Saremo presenti con tutte le nostre federazioni”, in rappresentanza di un milione e mezzo di addetti del pubblico, del privato e della sicurezza, per chiedere di eliminare le disuguaglianze; mettere la persona al centro delle politiche sociali ed economiche da adottare; abbandonare il principio della sola sostenibilità economica; mantenere gli attuali posti di lavoro e accrescere i livelli occupazionali; garantire la sicurezza di tutti i lavoratori; costruire un nuovo dialogo sociale inclusivo.

Il 13 marzo 2018 San Marino ha emesso una serie postale dedicata agli Auguri per tutte le stagioni.

I quattro valori della serie illustrata dal noto designer italiano Ale Giorgini invitano a celebrare adeguatamente ogni momento lieto della vita: una stella per un neonato in braccio alla mamma, un palloncino che sorride al festeggiato, un’auto con tutto il necessario per vacanze indimenticabili da passare assieme a tutta la famiglia, cane compreso, come monito contro l’abbandono degli animali, una coppia di calici per brindare alle feste con il Palazzo Pubblico sullo sfondo, come invito a trascorrerle proprio a San Marino. Quattro illustrazioni per festeggiare quattro momenti importanti e per fermarli nella memoria. Perché non c’è niente di più bello che ricordare i momenti di festa!

Valori: n.4 valori da €0,15, €1,00, €1,60 ed €2,20 in fogli da 12 francobolli con bandella a sinistra del foglio - Tiratura: 40.008 serie - Stampa: offset a quattro colori, inchiostro invisibile giallo fluorescente a cura di Cartor Security Printing - Dentellatura: 13¼ x 13 - Formato francobolli: 30 x 40 mm - Bozzettista (serie e annullo): Ale Giorgini.

L’Ufficio Filatelico e Numismatico di San Marino sarà presente a Cesena al Convegno commerciale filatelico numismatico Cefilnum 2018 nella giornata di sabato 5/5/2018. La manifestazione filatelica si terrà dal 4 al 5 maggio 2018, presso l’Ippodromo di Cesena, nei seguenti orari: venerdì 14-18, sabato 9-18.

Oltre a francobolli, monete e annulli speciali del 2017, presso lo stand UFN San Marino saranno disponibili anche le altre serie postali emesse il 13 marzo 2018: Europa Ponti, Centodieci Inter 1908-2018, Giornata internazionale delle famiglie e 50° anniversario del gemellaggio San Marino-Arbe.

In occasione della fiera verrà impiegato un annullo speciale che rappresenta la Porta Santi a Cesena.

Cinquanta dipinti ad olio, selezionati dalla sua produzione degli ultimi tempi: nuova personale per Giovan Battista Rotella. Accolta alla Galleria la fenice di Sassari, è stata curata da Franco Sanna e sarà raggiungibile sino al 12 maggio. S’intitola “Frammenti che parlano”.

Pittore professionista nato nel 1947, espone per la prima volta lungo il 1970; tra i suoi riferimenti, il maestro Ernesto Treccani. Dalla fine degli anni Novanta, senza interrompere il ciclo di opere ispirate alla natura e le composizioni realizzate all’interno dello studio, “avvia una ricerca fondata su frammenti di francobolli e sul carico di memoria ad essi collegato. Francobolli reali, inventati, impossibili, incollati a buste dalla destinazione spesso indecifrabile, diventano, giorno dopo giorno, protagonisti assoluti del suo repertorio”. Una ricerca che continua ancora oggi, “assumendo sempre di più una importante svolta pop”. Ed è proprio questo repertorio al centro della rassegna; tra i lavori presenti, ecco “Belle époque”, “Busta dell’arte Picasso”, “Da Ernesto a Renato”, “Forme e colori”, “Il bene e il male”, “Jfk”, “Mitici anni ‘60”, “Omaggio a Botero”, “Omaggio a Tamara”, “Omaggio a Treccani”, “Ricordi infantili”, “Ricordi”, “Scambi culturali”, “Tex Willer”.

La sede si trova in via Costa 62/a ed è aperta gratuitamente dal lunedì al sabato tra le 10 e le 13, poi dalle 16.30 alle 20 (nei festivi resta chiusa). Gli orari, però, possono variare: gli organizzatori consigliano pertanto di telefonare allo 079.23.52.26 per avere la conferma.

Sui francobolli della Germania torna -perché non è la prima volta- il filosofo, scienziato sociale, storico e rivoluzionario Karl Marx (1818-1883); l’attuale occasione è il bicentenario trascorso dalla nascita. Il tributo, in calendario per il 3 maggio, è costituito da un 70 eurocentesimi; propone il noto ritratto fotografico del 1875, questa volta rivisto per mano di Thomas Mayfried, il quale ha adottato una grafica volta ad evocarlo più che a rappresentarlo.

Il maggior pensatore socialista del Diciannovesimo secolo analizzò e criticò il sistema di produzione capitalista e le periodiche crisi, sviluppando una teoria autonoma. Fece il giornalista, ma il principale lavoro che ha lasciato è il volume “Il capitale”, pubblicato a far data dal 1867.

Il suo operare è associato a quello di Friedrich Engels (1820-1895), figlio di un ricco produttore tessile di Wuppertal: lo sostenne nel suo impegno, soprattutto dal punto di vista finanziario. Entrambi hanno scritto il “Manifesto del Partito comunista”, una critica radicale dell’ordine sociale ed economico borghese, al tempo stesso un appello alla lotta di classe.

Oltre agli abituali annulli di Berlino e Bonn per le fdc, ne sono stati annunciati altri due, uno a Treviri sempre per il 3, l’altro a Neuhardenberg per il 5.

Una passione per i dettagli che si rinnova tra pubblicazioni ed incontri. È quella sostenuta e promossa dall’Associazione filatelia italiana specializzata, che da pochissimi mesi vede al vertice Michele Iuliano.

Nell’attività libraria si inserisce l’XI edizione, targata 2018, del “Catalogo dei francobolli con filigrana lettere della Repubblica italiana, Venezia Giulia e Trieste”, realizzato da Massimo Giuliani e Mario Stefanucci. Attraverso 80 pagine di tabelle pubblicate in bianco e nero, sintetizza lo stato dell’arte e la conoscenza attuali (prezzo di copertina: 16,00 euro).

Un settore che sconta una situazione particolare, anche se non rara: i “molti appassionati” mettono insieme facilmente il grosso della collezione, quella degli esemplari comuni. Poi -annota il primo specialista- incontrano “difficoltà praticamente insormontabili” nel reperire i pezzi rari. Da qui le valutazioni commerciali presenti, che “riflettono il più fedelmente possibile” il mercato.

Ciò non toglie che il comparto resti dinamico, come dimostra l’iniziativa svoltasi il 21 aprile a Marina di Pietrasanta (Lucca), dove il sodalizio ha tenuto il “2° Meeting di filatelia specializzata «Ezio Bienaimé»”.

Sul tavolo la richiesta, adottata ieri dal consiglio di amministrazione che fa capo a Poste italiane, di comprare e gestire azioni proprie per un massimo di 65,3 milioni; l’acquisto riguarderebbe le ordinarie della stessa azienda, rappresentative del 5% circa del capitale sociale, con un esborso complessivo fino a 500 milioni di euro.

Questo -viene spiegato- per offrire agli investitori uno strumento ulteriore di monetizzazione; adempiere gli obblighi derivanti da possibili piani di azionariato destinati agli amministratori o ai dipendenti; costituire un deposito di cui disporre nel contesto di eventuali operazioni di finanza straordinaria o per altri impieghi; sostenere la liquidità del titolo; ottimizzare la struttura del capitale di gruppo. L’intervento sarà svolto nei diciotto mesi successivi alla delibera di autorizzazione; il prezzo verrà individuato di volta in volta, fermo restando che esso non potrà discostarsi in diminuzione o in aumento di oltre il 10% rispetto a quello registrato dal mercato telematico azionario.

La proposta sarà discussa dall’assemblea ordinaria degli azionisti, fissata formalmente al 29 maggio. Tra i restanti argomenti inseriti all’ordine del giorno figurano l’approvazione dei bilanci di esercizio e consolidato riguardanti il 2017, nonché la destinazione dell’utile. Prevista anche la straordinaria: bisognerà decidere, ad esempio, sul futuro del patrimonio Bancoposta che, secondo l’attuale dirigenza, dovrà sostenere Poste mobile per quel che concerne la monetica ed i servizi di pagamento. Occorrerà intervenire pure sui rapporti giuridici collegati circa le attività di “back office” ed antiriciclaggio.

Anche a Villa Lagarina (Trento) filatelisti in classe. E, in questi giorni, sono esposti gli esiti di quanto realizzato. Dietro vi è il Circolo culturale numismatico filatelico roveretano, che ha operato con il contributo garantito dalla Comunità della Vallagarina.

Nelle settimane scorse, la scuola primaria “Paride Lodron” ha accolto gli esperti che hanno proposto ai bambini “Conoscere il francobollo”, tema sviluppato in dieci incontri. Trentanove gli alunni coinvolti, tutti delle classi quarte e quinte. Dietro, “la regia della dirigente Manuela Broz, delle insegnanti Laura Battistotti, Elena Ceschi, Morena Prosser” e, per il sodalizio, di Renzo Bianchi.

Ora, e fino al 25 maggio, gli interessati possono osservare quanto prodotto. La mostra è raggiungibile nel medesimo plesso, sito in via Stockstadt am Rhein 9 ed aperto per la visita da lunedì a venerdì fra le ore 8 e le 12. L’ingresso è libero (fine).

Sassuolo (Modena). Per il progetto di Poste italiane “Filatelia e scuola” sono previsti due incontri particolari: nelle classi entrerà il filatelista, e coordinatore dell’Associazione filatelico-numismatica attiva nel capoluogo provinciale, Giuseppe Buffagni. Il 3 maggio sarà alle primarie “Carlo Collodi” e “Vittorino da Feltre”, il giorno seguente alla “Giovanni Bellini”. Complessivamente, l’iniziativa coinvolgerà sei classi quarte.

È l’esito di un lavoro sviluppato nelle settimane scorse grazie al supporto del referente individuato dall’azienda, Gaetano Frascella.

L’obiettivo maggiore è avvicinare i partecipanti al collezionismo, questo “inteso come nodo interdisciplinare che consente di arricchire le conoscenze e una sana gestione del tempo libero”. Stimolando, al tempo stesso, l’interesse sui francobolli e quindi sui servizi postali, nati per il bisogno dell’uomo di comunicare.

All’iniziativa ha dato il proprio appoggio la società Vaccari, fornendo materiale da distribuire ai bimbi (continua).

Torna in cronaca il teatro Comunale “Alessandro Bonci” di Cesena. Ma questa volta non per un francobollo, peraltro già ottenuto il 25 novembre del 2016.

Dopodomani alle ore 21, sul palco salirà Chiara Guidi, accompagnata dagli allievi del corso per insegnanti “Interrogare e léggere”, da quelli del laboratorio rivolto agli adolescenti “La lettura” nonché da un coro di cittadini. Proporrà “Lettere dalla notte”, liberamente ispirato ai testi di Nelly Sachs.

Tra le voci più appartate e possenti del Novecento, la scrittrice tedesca premio Nobel ha sottoscritto una poesia, stimolata dal rapporto epistolare che ebbe con un altro collega di origine ebraica, Paul Celan, esuli entrambi della storia e delle violenze. La base della pièce è proprio il carteggio, prodotto tra il 1954 ed il 1969. La parola solitaria delle missive si trasforma in coro poetico evocando, attraverso il corpo sonoro delle voci, le “creature di nebbia” che l’artista cercava.

Una riunione… discreta a “Milanofil”, ma ora le cose hanno preso una piega diversa e l’Associazione di filatelisti per lo studio delle emissioni e della storia postale nel periodo Rsi, l’Afirsi, dà appuntamento a Salò (Brescia) per tre giorni di iniziative.

Il clou si svolgerà, in Comune presso la sala dei Provveditori (si trova in lungolago Zanardelli 55), il 5 maggio. Tra le ore 9.15 e le 12.30, infatti, è previsto l’incontro “Rsi: storia e filatelia”.

Ad ingresso libero, sono annunciati il presidente della Fondazione “Il Vittoriale degli italiani” Giordano Bruno Guerri (interverrà su: “Gabriele D’Annunzio e la politica del suo tempo: amore ed odio”), il presidente del Centro studi Rsi Roberto Chiarini (“L’archivio storico del Centro studi Rsi: testimonianze di un breve e tormentato periodo”), il presidente del sodalizio organizzatore Carlo Innocenti (“L’Afirsi”), Luca Rizzi (“Emissioni filateliche della Rsi: sovrastampe Gnr & provvisori”), Massimo Pacces (“Storia postale della Rsi”), Enrico Manieri (“Perle postali della Rsi: un interessante connubio tra storia e filatelia”).

I lavori saranno aperti dal sindaco Giampiero Cipani e conclusi dallo specialista Luigi Sirotti.

Kal El (è il nome kryptoniano), Clark Kent (il terrestre) o Superman? Sicuramente, è il terzo l’appellativo più noto, ed ormai da ottant’anni. Perché il supereroe debuttò nel 1938, anche se per la nascita, dovuta a Jerry Siegel e Joe Shuster, occorrerebbe risalire il calendario di un altro lustro, raggiungendo il 1933.

Ad ogni modo, quello che conta è il giro di boa “pubblico”, che troverà un richiamo postale in Italia. Si tratta di un annullo, programmato per domani a Napoli, in apertura di “Comicon”, manifestazione che ha raggiunto pure essa un giro di boa significativo: i due decenni tondi. Si svolgerà sino all’1 maggio presso la Mostra d’oltremare di via Kennedy 54, accogliendo commercianti, esposizioni, incontri, tornei e proiezioni, cui si aggiungeranno, in città, le iniziative culturali.

Gli addetti di Poste italiane saranno operativi tra le ore 10.15 e le 15.45. A richiedere l’obliterazione è una ditta specializzata nel comparto, la Rw edizioni, nata a Novara nel 2010 ed impegnata su tre linee; sono definite “Rw lion” (è dedicata ai fumetti statunitensi, in particolare a quelli della Dc entertainment), “Rw goen” (riguarda manga e manhwa) e “Rw lineachiara” (si occupa dei comparti latino, franco-belga e sudamericano).

Vi saranno quattro ulteriori manuali, uno per giorno: citano genericamente il salone.

“All’autorevole «Charta ordinationis» del vescovo fiorentino Ildebrando, datata 27 aprile 1018, si deve la precisa e affidabile indicazione cronologica di due rilevanti gesti con cui si inaugura una nuova ed evangelica pagina di bellezza e spiritualità nella vicenda storica di Firenze”. In quella data, infatti, egli, “animato da grandi desideri di bene per il suo popolo, rintraccia e recupera fra le rovine della precedente chiesa carolingia le reliquie del protomartire Miniato, un esule armeno ucciso nel 250 dai soldati dell’imperatore Decio, per collocarle più dignitosamente in un altare destinato così a diventare la prima, vera pietra di fondazione di una nuova basilica romanica; inoltre consegna il pastorale ad un prete del suo presbiterio, di nome Drogo, perché fosse il primo abate di una comunità monastica chiamata a vivere su quella collina una testimonianza di orante e operosa fraternità”.

Ecco, nelle parole dell’abate Bernardo Francesco Gianni (sono tratte dal collegato bollettino illustrativo), perché il francobollo riguardante l’Abbazia di san Miniato al Monte è stato emesso proprio oggi. Autoadesivo, vale 95 centesimi ed è inserito nella serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano”; conta su quattrocentomila esemplari in fogli da ventotto. Vi ha lavorato, per bozzetto ed incisione, Maria Carmela Perrini, utilizzando una foto di Stefano Morandi: raffigura la facciata principale del complesso. L’annullo del primo giorno è stato appoggiato allo spazio filatelia cittadino, collocato in via Pellicceria 3 (fine).

Costituita da due calotte di forma ogivale tra loro collegate, la cupola ottagonale fu realizzata tra il 1418 ed il 1436. Escludendo la lanterna, aggiunta nel 1446, e la palla in rame dorato con la croce, del 1466. Il progetto venne presentato dall’architetto Filippo Brunelleschi ad un concorso nel 1418.

Sei secoli dopo, il 3 maggio, arriverà il francobollo del Vaticano; si tratta di un taglio da 1,00 euro, tirato in un limite di duecentocinquantamila esemplari in minifogli da quattro.

Riguarda la cattedrale di Firenze, che porta il nome di santa Maria del Fiore, già ricordata, ad esempio, da due 750 lire italiani, del 7 agosto 1995 e del 7 settembre 1996. Il complesso venne consacrato il 25 marzo del 1436 da papa Eugenio IV.

La novità tecnica fu di non impiegare armature, grazie all’uso di una doppia volta con intercapedine, di cui l’interna (spessa oltre due metri) aveva una funzione strutturale essendo autoportante e quella esterna solo di copertura. Permise di riscoprire modelli costruttivi propri dell’età classica e, al tempo stesso, di riorganizzare il cantiere, separando i ruoli del progettista e del costruttore nonché impiegando macchine innovative (continua).