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  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
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  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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L’Italia in piazza
28 Apr 2017 00:53 - DALL'ESTERO
È stato uno dei recenti valori ordinari, quello per Palermo, a farsi notare ai “Grands prix de l’art philatélique”. È arrivato terzo nella sezione per la calcografia
La piazza di Palermo, giunta terza
La piazza di Palermo, giunta terza

Questa volta, ai “Grands prix de l’art philatélique”, gara valida per le produzioni europee del 2016, Roma arriva “solo” terza, naturalmente nella sezione riguardante la calcografia. La scelta della giuria, infatti, ha privilegiato il foglietto da 2,00 euro (contiene due tagli da 1,00) della Spagna dedicato a Salamanca ed emesso il 12 maggio. Segue la congiunta tra Repubblica Ceca (è un 27,00 corone) e Slovacchia (90 eurocent) inerente il medico e politico Jan Jesenius, disponibile dal 22 giugno e su cui ha operato František Horniak. Medaglia di bronzo, quindi, all’Italia per il “Piazze d’Italia” “Bzona2” (2,20) riguardante piazza Ruggiero Settimo di Palermo; risale al 2 luglio e porta la firma di Rita Morena.

Quanto agli altri percorsi, uno concerne il miglior dentello rivolto ai giovanissimi. La classifica vede ai livelli più alti tre blocchi. Arrivano da Paesi Bassi (ideato per l’illustratrice Fiep Westendorp, contiene sei esemplari da “1”+0,36, per un valore di 6,54 euro, disponibile dal 7 novembre; l’autrice è Wietske Lute), Austria (puzzle per Natale contenente due tagli da 0,68 e due da 0,80, 11 novembre, di Dominik Gröstlinger) e Belgio (per Tintin con cinque dentelli da “2”, totale 7,40, del 20 agosto, Myriam Voz).

Infine, l’“Ambassadeur”, confronto dedicato alle proposte del padrone di casa, il Belgio. Ancora una volta, si tratta di foglietti. Interessano la riserva naturale “Zwin” (dieci unità da “1” per l’interno, costo complessivo 7,40 euro, del 13 giugno, dovuto a Kris Maes, André Buzin e Marijke Meersman), Gand (cinque da “1”, 7,40, 12 marzo, Myriam Voz), la “Magna carta della posta europea” (due da “3” per l’Europa, 6,78, 11 giugno, ancora Myriam Voz).

La consegna dei riconoscimenti avverrà il 16 settembre presso il municipio di Bruxelles.

L’omaggio a Salamanca: ha primeggiato per la categoria calcografica ai “Grands prix de l’art philatélique”
L’omaggio a Salamanca: ha primeggiato per la categoria calcografica ai “Grands prix de l’art philatélique”
La vittoria con Pier Paolo Pasolini, un anno fa
In cronaca, tra l’altro, gli omaggi a Fiep Westendorp…
...ed alla città di Gand
           


Poste, dividendo a 39 centesimi per azione
27 Apr 2017 20:23 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Un anno fa erano 34. L’ha deciso oggi l’assemblea degli azionisti. Effettuato il passaggio delle consegne: a presiedere il nuovo cda, Maria Bianca Farina. Quale ad designato figura Matteo Del Fante

L’approvazione del bilancio 2016 e poi l’elezione del nuovo consiglio di amministrazione. Sono i due elementi più importanti su cui sono intervenuti gli azionisti di Poste italiane oggi.

L’assemblea ordinaria, oltre a dare il necessario disco verde alle carte, per l’esercizio 2016 ha deliberato un dividendo da 39 centesimi di euro ad azione (dodici mesi prima erano 34); il dovuto sarà liquidato dal 21 giugno.

Senza sorprese, la nuova presidente è Maria Bianca Farina (classe 1941, è l’amministratore delegato uscente di Poste vita e Poste assicura nonché presidente dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici e della Fondazione collegata), mentre l’ad -la nomina deve essere ancora formalizzata- sarà Matteo Del Fante (1967, in arrivo da Terna, dove ha coperto il ruolo di amministratore delegato e direttore generale). Entrambi i nominativi sono stati indicati dall’azionista di controllo, vale a dire il ministero dell’Economia e delle finanze. Il consiglio di amministrazione, valido per il triennio 2017-2019, si completa con Giovanni Azzone, Carlo Cerami, Antonella Guglielmetti, Francesca Isgrò, Mimi Kung, Roberto Rao e Roberto Rossi. Il presidente prenderà 60mila euro lordi annui; gli altri membri 40mila.

Fra i restanti atti, il via libera al piano di incentivazione 2017 destinato al personale più rilevante del patrimonio Bancoposta nonché alla politica di remunerazione in favore di amministratori, direttore generale e dirigenti con responsabilità strategiche.

Nuovo vertice di Poste: la presidente Maria Bianca Farina ed il prossimo amministratore delegato Matteo Del Fante (foto: Ania e Terna)
Nuovo vertice di Poste: la presidente Maria Bianca Farina ed il prossimo amministratore delegato Matteo Del Fante (foto: Ania e Terna)
Il dividendo riconosciuto un anno fa
In marzo la scelta di cambiare
Il bilancio 2016 approvato dal cda uscente
           


Vittime della mafia: domani il francobollo
27 Apr 2017 18:56 - EMISSIONI ITALIA
Verrà presentato a Palermo, davanti al capo dello Stato Sergio Mattarella. Due gli annulli previsti: entrambi, come la carta valore, riprendono Pio La Torre e Rosario Di Salvo

Sarà presentato domani alle ore 11 presso il teatro Biondo di Palermo ed all’incontro parteciperà il capo dello Stato, Sergio Mattarella. È il francobollo da 95 centesimi dedicato a Pio La Torre e Rosario Di Salvo. Qui (oltre che alle Poste centrali) si avrà a disposizione l’annullo del primo giorno; si aggiunge un secondo manuale riprende di nuovo i personaggi.

È uno dei tasselli che compongono la cerimonia volta a ricordare, trentacinque anni dopo, l’uccisione per mano mafiosa dei due politici, avvenuta nella città siciliana il 30 aprile 1982.

Fra i partecipanti -anticipano dal Centro di studi ed iniziative culturali “Pio La Torre” onlus- sono attesi la ministra ad Istruzione, università e ricerca Valeria Fedeli, la presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi, il presidente della Regione Rosario Crocetta, il presidente dell’Assemblea regionale Giovanni Ardizzone, il vescovo Corrado Lorefice, il sindaco Leoluca Orlando. Per Poste italiane filatelia vi sarà il responsabile, Giovanni Accusani.

Tre studenti di Palermo, Loano (Savona) e Potenza, in rappresentanza degli oltre diecimila partecipanti al progetto educativo promosso dallo stesso Centro di studi, illustreranno i risultati del questionario sulla percezione mafiosa, mentre il Coro delle voci bianche del Conservatorio “Vincenzo Bellini” canterà l’inno nazionale ed una canzone dedicata a Pio La Torre.

I due annulli in uso domani a Palermo
I due annulli in uso domani a Palermo
I dettagli sul francobollo
Il Centro di studi ed iniziative culturali “Pio La Torre” onlus
           


“Star trek”, la proposta si rinnova
27 Apr 2017 16:48 - DALL'ESTERO
Dal Canada nuova serie dedicata alla saga di fantascienza. Con sette valori base (declinati in diversi modi), uno dei quali presente solo nei libretti di prestigio

Un successo tale che ha convinto il Canada a proporre il bis. Così, oggi, ben sette francobolli hanno reso omaggio alla saga spaziale “Star trek”. Si aggiungono all’emissione del 5 maggio 2016.

Anche questa volta, è all’insegna dell’abbondanza. Innanzitutto, ecco i personaggi: sono i capitani James Tiberius Kirk, Jean-Luc Picard, Benjamin Lafayette Sisko, Kathryn Janeway e Jonathan Archer, ognuno nella vignetta accompagnato da un altro protagonista, nell’ordine Khan Noonien Singh, Locutus di Borg, Gul Dukat, la regina dei borg ed il comandante Dolim. Sono disponibili, duplicati, in libretti (si tratta di tagli permanenti: la confezione da dieci costa 8,50 dollari; occhio al testo visibile sotto la lampada di Wood!) ed in foglietto con una serie (ha i nominali tutti differenti: taglio permanente, quindi 0,85 dollari, 1,00, 1,20, 1,80 e 2,50); ci sono poi le cinque cartoline postali con le stesse immagini nelle impronte di affrancatura ed altre sul lato opposto (11,95) ed il libretto di prestigio (21,95). In quest’ultimo (e nelle buste fdc) è presente un 5,00 con l’astronave del Collettivo borg. Si aggiunge la navetta “Galileo” (permanente in bobine da cinquanta).

Operando su foto Cbs, vi hanno lavorato Kosta Tsetsekas e Adrian Horvath di Signals.

I tagli base della serie; quello da 5,00 dollari è presente solo nei libretti di prestigio e sulle buste fdc
I tagli base della serie; quello da 5,00 dollari è presente solo nei libretti di prestigio e sulle buste fdc
L’emissione canadese dell’anno scorso
Tra gli altri richiami, quelli di Stati Uniti…
…ed Australia
           


Pronto per l’Egitto
27 Apr 2017 14:21 - VATICANO
Domani e dopodomani papa Francesco sarà nel Paese nordafricano. L’obiettivo: parlare di pace anche laddove manca

Niente auto blindata. È quanto ha deciso Francesco, confermando la scelta adottata in passato. Anche in Egitto, flagellato da una forte situazione di insicurezza, dove si recherà domani e dopodomani in viaggio apostolico. “La visita-lampo nell’infuocata area del Medio Oriente -ha scritto Stefania Falasca su «Avvenire»- inaugurerà la serie dei viaggi internazionali per l’emergenza della «pace a pezzi» annunciati dal papa nel corso di quest’anno”.

Tra gli appuntamenti in programma, figura -non a caso- la “Conferenza internazionale sulla pace”, alla quale interverrà tenendo un discorso; si aggiungono le visite al grande imam di Al-Azhar, Ahmad al-Tayyib, ed al papa della Chiesa copta, Tawadros II.

Il rituale annullo vaticano riprende il logo ufficiale del viaggio, dove Jorge Mario Bergoglio è rappresentato mentre saluta. In più, ecco la colomba, i simboli delle due religioni (la mezzaluna musulmana e la croce cristiana), il Nilo e l’area archeologica di Giza. Si aggiunge il motto, in arabo ed inglese, “Il papa della pace nell’Egitto della pace”.

Il simbolo del viaggio e la sua trasposizione marcofila
Il simbolo del viaggio e la sua trasposizione marcofila
La recente visita a Carpi (Modena)
           


A Parigi con inventiva (dentellata)
27 Apr 2017 09:58 - DALL'ESTERO
Da oggi l’edizione 2017 del “Concours Lépine international”, sottolineata da un francobollo a realtà aumentata in vendita ad 1,30 euro
A realtà aumentata
A realtà aumentata

Dal punto di vista grafico, ricorda molto i pre personalizzati: è il francobollo che la Francia ha messo in prevendita questa mattina (la distribuzione è programmata per domani).

Riguarda la… 116ª edizione del “Concours Lépine international”, aperta da oggi all’8 maggio presso la Fiera di Parigi. La manifestazione venne creata nel 1901 dal prefetto Louis Lépine e da sempre rappresenta il trampolino di lancio per l’inventiva d’oltralpe. Ora -non poteva essere altrimenti- si è adattata alla tecnologia imperante.

La carta valore, facciale da 1,30 euro, propone il logo dell’appuntamento ed è dedicata al collegato spazio informatico, volto -è la nota- a presentare invenzioni, innovazioni ed applicazioni nazionali che faranno l’universo digitale del futuro. Pure l’esemplare è in linea: basta inquadrarlo con tablet o smartphone per scoprire i dettagli attraverso un programma basato sulla realtà aumentata (si chiama “Courrier plus” ed è scaricabile gratuitamente).

Il sito del “Concours Lépine international” (in francese)
Sempre Parigi, un anno fa, allora con la “app” “Moostik”
           


Al via l’Europa edizione 2017
27 Apr 2017 00:36 - LIBRI E CATALOGHI
La Michel sostituisce i propri cataloghi. Al debutto il primo volume riguardante il Vecchio continente; al solito, si dedica alla regione centrale
Si ricomincia
Si ricomincia

La Michel rinnova i mercuriali dedicati al Vecchio continente, cominciando -ovvio- dal primo volume, quello per tradizione riguardante l’Europa Centrale.

Secondo l’elenco in lingua tedesca, repertoria le produzioni di dieci emittenti partendo con l’Austria, per la quale sono state aggiunte diverse varietà. Vi sono poi Cecoslovacchia, Liechtenstein, Nazioni Unite nei soli uffici di Ginevra e Vienna, Repubblica Ceca, Slovacchia, Svizzera, Ungheria ed Ungheria Occidentale.

Allo scopo di presentare l’area arricchita dalle ultime emissioni, sono state necessarie 1.312 pagine organizzate su due colonne, con l’intento di rappresentare non tutti i francobolli repertoriati ma, perlomeno, quelli differenti. Le immagini, quasi sempre a colori, sono all’incirca 16.800, mentre le valutazioni economiche, espresse nella moneta comune, risultano 75mila. A questo proposito, la casa editrice fa notare significative revisioni inerenti Vienna (per le differenze nelle perforature) ed il collegato Levante, buste primo giorno arrivate da Vaduz e non dentellati di Bratislava.

In Italia il volume è commercializzato a 75,00 euro.

           




Mezzo franco per aiutare chi aiuta
26 Apr 2017 19:14 - DALL'ESTERO
Francobolli con sovrapprezzo - Come annunciato, la Svizzera allarga il giro dei beneficiari: ora tocca alla “Pro senectute”
Generazioni
Generazioni

Come era stato annunciato, con il 2017 la Posta svizzera raccoglierà fondi non solo per le tradizionali “Pro juventute” e “Pro patria” (che subiranno una riduzione nel numero dei valori), ma anche per altre strutture. Si comincerà con la fondazione “Pro senectute”, che da cento anni esatti si impegna in favore delle persone anziane e dei loro familiari.

Il francobollo, dal costo di 1,00+0,50 franchi, “dona visibilità -spiega l’operatore- ai servizi dell’istituzione grazie a un linguaggio visivo e positivo, che trasmette gioia di vivere e leggerezza”. È opera di Team dänzer; sarà in prevendita dal 4 maggio, mentre gli annulli sulle buste primo giorno fioccheranno una settimana dopo, l’11.

Per il giro di boa, oltre al richiamo dentellato, sono previsti concerti ed una serie di iniziative lungo il Paese. Fra cui quello che viene definito il più grande “selfie” intergenerazionale del mondo. Resta la curiosità…

Nuovo criteri per la beneficenza: l’annuncio dato dalla Posta svizzera
Lo stesso giorno anche il francobollo per il “Festival del film”
           


Il bis di Tito Livio
26 Apr 2017 16:37 - EMISSIONI ITALIA
Già ricordato il 13 dicembre 1941 nel bimillenario della nascita, presto lo sarà nell’analogo giro di boa inerente alla morte. Il francobollo da 95 centesimi arriverà il 2 maggio
Così ora…
Così ora…

Il 13 dicembre 1941 -in pieno conflitto- quattro cartevalori per il bimillenario della nascita; il prossimo 2 maggio quella per l’analogo giro di boa inerente alla morte. Entrambi i titoli riguardano Tito Livio.

La prima serie, tagli da 20+10 centesimi, 30+15, 50+25 e 125+100, accoglie due scene di combattimento; insieme alle frasi latine -annotò il critico d’arte Federico Zeri in “I francobolli italiani”- suonano a sostegno della guerra, “giusta per coloro ai quali è necessaria”, condotta “perché nel mondo intero non vi sia una dominazione ingiusta”.

Il prossimo tributo, al costo di 0,95 euro, propone (vi ha lavorato Luca Vangelli) il busto del commemorato, realizzato da Lorenzo Larese Moretti (1807-1885) e custodito a palazzo Loredan in Venezia; si aggiunge il plastico del foro di Augusto, dovuto ad Italo Gismondi (1887-1974) ed esposto nel complesso archeologico dei mercati di Traiano a Roma. Il dentello, autoadesivo, conta su seicentomila unità organizzate in fogli da ventotto. L’annullo fdc verrà impiegato al Padova Centro.

Fu uno dei massimi storici dell’Antica Roma, nacque e morì appunto a Padova, spiega nel bollettino illustrativo il direttore del Centro interdipartimentale di ricerca studi liviani (Università degli studi di Padova) Maria Veronese (un secondo intervento è dell’Istituto veneto di scienze, lettere ed arti di Venezia). Di lui si sa poco; trascorse certamente gli anni della formazione nella città veneta, prospero centro culturale ed economico, all’epoca tra i più floridi della Gallia cisalpina. Com’era costume, completò gli studi nella capitale, dove rimase a lungo ed entrò in contatto con Augusto, facendo ritorno nei luoghi natali solo in età avanzata. Il suo nome è indissolubilmente legato agli “Ab urbe condita libri”, con cui raccontò la storia di Roma cominciando dalle origini mitiche ed arrivando all’età contemporanea (probabilmente il 9 avanti Cristo). Il risultato fu un’opera di dimensioni monumentali, che raccontava più di sette secoli in 142 tomi (oggi ne rimangono 35) ed ebbe molta fortuna.

…e così nel 1941
…e così nel 1941
Padova dentellata: un mese fa l’omaggio all’osservatorio astronomico
           




Omaggio a Iași
26 Apr 2017 14:26 - DALL'ESTERO
Capitale della Romania tra il 1916 ed 1918, vide vincere il Paese dopo la Prima guerra mondiale, aprendo una fase di sviluppo e di massima estensione territoriale

Dove si trova Iași? In Romania, quasi all’attuale confine con la Moldavia. Ovviamente, questa posizione ha condizionato la sua storia. Come cento anni fa quando, durante la Prima guerra mondiale, il Paese balcanico si schierò con la Triplice intesa e, per ritorsione, i nemici raggiunsero ed occuparono Bucarest. Il Governo riparò nel centro più lontano e sicuro, appunto Iași, che con la fine del 1916 fece da capitale per due anni; nonostante la situazione, fu possibile consolidare lo Stato e, al tempo stesso, avviare un forte rinnovamento sociale e politico. Ed è proprio l’aspetto ricordato postalmente oggi. Ma Iași è anche la capitale della Moldavia storica e in questa situazione, dove la vicina ed omonima Repubblica registra difficoltà (ad esempio nei confronti della Transnistria), ricordare il passato potrebbe essere utile.

La serie, intitolata “Iași, città della grande unione” (il riferimento è alle acquisizioni territoriali ottenute dopo il conflitto: Bessarabia, Bucovina Settentrionale, Transilvania), porta il nome di Mihail Vămăşescu. Si compone di quattro francobolli, organizzati principalmente in fogli da trentadue o da sei più tre etichette riproducenti alcuni personaggi, ed un foglietto. Propongono edifici simbolici: casa Ghica-Comanesti sede monarchica e di una grande banca (taglio da 2,50 lei), il teatro Nazionale impiegato per la Camera (4,50), l’Università usata dal Senato (8,00), palazzo Rosetti-Roznovanu adattato ad archivio e quartier generale di alcune missioni straniere (15,00). Quanto al blocco, accoglie lo stemma locale ed un’immagine cinematografica riproducente re Ferdinando I, la regina Maria ed il patriarca di Moldavia Pimen (16,00).

Il foglietto che completa la serie con i monarchi ed il patriarca
Il foglietto che completa la serie con i monarchi ed il patriarca
Grande guerra - Tra le ultime produzioni segnalate, quelle di Australia…
…Francia…
…Repubblica Ceca
           


Poste... spinge le confezioni preaffrancate
26 Apr 2017 10:48 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Pensando ai possibili impieghi con il commercio elettronico, per la “posta free” ora prevede una scontistica in funzione dei quantitativi acquistati. Resta il vincolo del loro impiego entro un anno

Poste italiane cerca di… spingere il pubblico verso la gamma di confezioni preaffrancate “posta free”, pensando al loro uso nel contesto del commercio elettronico. E lo fa riconoscendo ai clienti una scontistica in caso di acquisti multipli, anche se rimane l’obbligo di impiegarle entro un anno solare dall’acquisto.

L’attuale listino è in vigore dal gennaio 2016; questo è il dettaglio, iva inclusa, all’unità: “busta” 7,90 euro (misura 24x31,5x2,5 centimetri), “small” 10,90 (25x35,3x5), “medium” 12,90 (32,5x21,9x9,6). E queste sono le offerte: da 20 a 49 pezzi comprati se ne riceve 1 in omaggio ogni 20; fino a 999 1 ogni 10; oltre 1.000 3 ogni 25.

Confermata la possibilità di predisporre gli invii in autonomia presso la propria sede e poi farli ritirare su appuntamento da un portalettere, purché questi compia un solo passaggio giornaliero -di mattina- e si faccia carico di un massimo di quindici plichi, con un limite complessivo di cinque chili.

Ed i “pacco free”? Sono più veloci (stando alle carte, vengono consegnati in uno o due giorni lavorativi dopo quello di affidamento, contro i quattro-sei) e talvolta più capienti ma, almeno per il momento, la formula promozionale non è prevista. L’offerta attuale prevede cinque tipologie di contenitori: “busta” 9,50 euro (sempre 24x31,5x2,5 centimetri), “small” 11,90 (25x35,3x5), “medium” 14,90 (32,5x21,9x9,6) e poi “large” 15,90 (37x29,4x12,8) ed “extra large” 18,90 (25x29x40).

Il prospetto di Poste italiane che aggiorna sul provvedimento (da notare, verticale di fianco al richiamo grafico in alto a destra, il logo di… “Vaccari news”)
Il prospetto di Poste italiane che aggiorna sul provvedimento (da notare, verticale di fianco al richiamo grafico in alto a destra, il logo di… “Vaccari news”)
I prezzi? Aggiornati nel gennaio 2016
La gamma “posta free” presentata direttamente dall’azienda
           




Tre iniziative, ma diverse
26 Apr 2017 01:05 - APPUNTAMENTI
Convegno commerciale a Bologna, conferenza a Bergamo, mostra ad Alghero. È quanto si prevede per i prossimi giorni

Anche in questo fine settimana non mancherà la manifestazione commerciale. È il “XXV Convegno di primavera”, firmato a Bologna dall’Associazione filatelica numismatica locale; circa centocinquanta gli operatori attesi, fra cui la società Vaccari. L’appuntamento è dal 28 al 29 aprile presso il Palanord (parco Nord), in via Stalingrado 83. Resterà aperto venerdì tra le ore 10 e le 18, sabato dalle 9 alle 18.

Culturale, invece, è la proposta del Circolo filatelico bergamasco. Il giorno 30 alle 10 ospiterà il presidente dell’Associazione italiana di astrofilatelia, Umberto Cavallaro. Presso l’oratorio di Boccaleone, in via Capitanio 11, lo specialista terrà la conferenza “Le donne nello Spazio - Le astronaute effigiate nella filatelia”. Quest’ultima -viene ricordato- “è da sempre considerata la vetrina privilegiata delle eccellenze di un Paese, e alcuni, come l’Unione Sovietica della Guerra fredda, l’hanno saputa sfruttare come potente mezzo di propaganda”.

Dal 2 al 7 maggio, infine, si attiverà il Circolo filatelico numismatico e del collezionismo di Alghero. All’ex mercato Civico di via Sassari proporrà la mostra “Il ciclismo lo sport più vicino alla gente”, omaggio alla partenza in città del “Giro d’Italia”. La mostra di filatelia, collezionismo e memorabilia verrà inaugurata il 2 alle 12 e resterà aperta nelle fasce temporali 11-13 e 17-20.30.

Tutte le proposte segnalate non prevedono costi di accesso.

Tre gli appuntamenti di questi giorni. Al centro il relatore di Bergamo, Umberto Cavallaro
Tre gli appuntamenti di questi giorni. Al centro il relatore di Bergamo, Umberto Cavallaro
Bologna, la partecipazione della società Vaccari
           


Addio al “veto Spallino”
25 Apr 2017 18:42 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
La novità venne annunciata dal ministro a Poste e telecomunicazioni Giovanni Spagnolli mezzo secolo fa, durante la manifestazione filatelica di Verona

Il ministro delle Poste e telecomunicazioni Giovanni Spagnolli, “nel discorso pronunciato al palazzo della Gran guardia, all’inaugurazione della XXIX Manifestazione filatelica nazionale di Verona, ha annunciato che l’Amministrazione postale, «risolti positivamente tutti i problemi di ordine giuridico», ha deciso di ripristinare la concessione dei bolli obliteratori speciali per le manifestazioni commerciali e culturali”. Lo scriveva, mezzo secolo fa nel numero datato 25 aprile 1967, la rivista “Filatelia”.

Si chiudeva così un capitolo che aveva influenzato pesantemente il settore da quando un precedente ministro, Lorenzo Spallino, introdusse il divieto, noto appunto come “veto Spallino”. Lo scopo era evitare, ad esempio, che la corrispondenza spedita dall’Alemagna finisse ai destinatari timbrata con la pubblicità della concorrente, la Motta.

In realtà, il provvedimento abrogato aveva un quadro di riferimento più ampio. E lo si deduce sin dal titolo del decreto ministeriale, datato 1 dicembre 1961 ed entrato in vigore l’1 gennaio seguente: “Cessazione dell’esercizio della pubblicità postale”. Due gli elementi portati a fondamento della scelta. Uno -si legge nel testo- riguarda l’ammontare dei proventi, ritenuto non proporzionato “alle spese da sostenere in rapporto ai vari incombenti di servizio”, sia se l’incarico viene dato in concessione, sia se gestito direttamente. Senza contare che “certe forme di pubblicità hanno provocato sfavorevoli reazioni nell’opinione pubblica ed in particolare negli utenti del servizio postale”. Venne riconosciuto dunque che “non sussistono, al momento attuale, né si prevede che si concreteranno a breve scadenza, motivi di pubblico interesse all’esercizio della pubblicità sugli stampati e negli stabilimenti delle amministrazioni dipendenti dal ministero”.

Ancora all’inizio del 1967, si utilizzavano annulli speciali con il luogo ma non con la motivazione del loro impiego
Ancora all’inizio del 1967, si utilizzavano annulli speciali con il luogo ma non con la motivazione del loro impiego
L’introduzione del provvedimento
           




25 Aprile/3 Mussolini nell’annullo per Bologna
25 Apr 2017 14:10 - SAN MARINO
Il Circolo filatelico e numismatico cittadino intende festeggiare lo stadio nel suo novantesimo anniversario. Ma l’annullo concepito sul monte Titano evidenzia un particolare…
L’annullo di San Marino
L’annullo di San Marino

Nemmeno il puntuale volume “I francobolli dello Stato italiano”, edito nel 1959, si sofferma sul dettaglio, e può essere comprensibile. Per trovarne testimonianza occorre consultare la cronaca contemporanea all’emissione: “Il corriere filatelico”, ad esempio. Nel numero del 30 giugno 1934 descrive il 10+5 lire aereo emesso il 24 maggio precedente nell’ambito della serie per il Campionato mondiale di calcio. Vi compare -si legge- “la torre di Maratona, del «Littoriale» di Bologna, alla base della quale si erge la statua equestre del duce”.

Sulla carta valore quest’ultimo elemento risulta poco evidente, poiché in ombra. Come lo è nella cartolina che l’Associazione filatelica numismatica della città ha realizzato adesso per il “Convegno di primavera”, in programma il prossimo fine settimana, volendo ricordare l’impianto sportivo nel novantesimo anniversario.

Le cose cambiano per il contestuale annullo predisposto dall’Ufficio filatelico e numismatico di San Marino, creato -è la spiegazione data dall’Ufn a “Vaccari news”- proprio per associarlo alla cartolina. Non solo l’impronta si concentra sulla torre e sul monumento (ora scomparso), ma quest’ultimo è addirittura a fondo pieno e dunque appare più visibile. Il manuale porta la data del 28 aprile: è solo una combinazione, però -secondo le tesi storiche accreditate- sarebbe il giorno della morte di Benito Mussolini…

Gli altri richiami postali: il francobollo italiano del 24 maggio 1934 e la cartolina realizzata ora dall’Associazione filatelica numismatica bolognese
Gli altri richiami postali: il francobollo italiano del 24 maggio 1934 e la cartolina realizzata ora dall’Associazione filatelica numismatica bolognese
Sette anni fa il manuale per la casa di Riccione (Rimini)
Le news collegate di oggi: il presidente della Repubblica a Fossoli…
…il materiale di Felice Pirola a Berlino per la mostra sul lavoro forzato
           


25 Aprile/2 Dalla collezione alla testimonianza
25 Apr 2017 10:21 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il materiale di Felice Pirola è stato donato dalla famiglia alla Fondazione memoria della deportazione. Una scelta è esposta a Berlino
Felice Pirola
Felice Pirola

Non è stato un filatelista in senso stretto; quello che più gli interessava era non dimenticare quanto anche lui aveva subìto e farlo ricordare, conoscere agli altri. Per questo scriveva -in particolare, sulla “Voce del Cifr”- ed esponeva non a concorso (le sue collezioni si identificavano subito perché le numerava utilizzando le carte annonarie!). È Felice Pirola, vissuto tra il 1923 ed il 2000.

Una parte di quanto accantonato è stata donata dalla famiglia alla milanese Fondazione memoria della deportazione, che ha provveduto -con l’intervento tecnico di Sonia Gliera- ad ordinarla. In base agli ultimi dati, si compone di 28 buste per 127 fascicoli, coprendo un arco cronologico che va dal 1926 al 2000, ma con antecedenti fin dal 1839.

Egli -viene rammentato- si dedicò alla raccolta di materiali e di missive riguardanti gli internati militari italiani, comprendendo anche francobolli ed annulli postali. Il fondo si compone di lettere, documenti (molti in copia o fotocopia), estratti da pubblicazioni, articoli di periodici, elenchi e studi sulla deportazione, sull’internamento, sui campi di concentramento e sulle singole persone coinvolte. Di particolare interesse è ciò che riguarda appunto i prigionieri; non mancano atti inerenti ai lager in generale, ai campi nei vari Paesi, ai luoghi di tortura e di sterminio istituiti dai nazisti.

Alcuni reperti sono stati prestati al berlinese Centro di documentazione dedicato al lavoro forzato di Schöneweide, dove una mostra permanente è riservata proprio gli Imi.

Il materiale alla Fondazione memoria della deportazione
La mostra permanente a Berlino (in tedesco)
Oggi a Fossoli (Modena) il presidente della Repubblica (news precedente)
           




25 Aprile/1 Mattarella a Fossoli
25 Apr 2017 00:32 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il capo dello Stato visiterà oggi Carpi (Modena) e, in particolare, l’ex campo di concentramento esistente nella frazione. Pronto l’annullo
L’annullo verrà impiegato oggi
L’annullo verrà impiegato oggi

“La nostra città si prepara ad accogliere la più alta carica della Repubblica. Un evento che ci riempie di orgoglio e che vedrà Carpi ancora una volta dare prova di capacità organizzative e di accoglienza. Il tutto in un giorno simbolo per l’Italia. La piazza intitolata ai Martiri del 1944 e il campo di Fossoli, dove la storia europea ha incrociato i destini di migliaia di persone, attendono il più alto rappresentante delle istituzioni del nostro Paese, da sempre molto attento ai valori della memoria e della storia patria, tematiche così importanti per una società che vuole guardare al proprio futuro con la consapevolezza e conoscenza del proprio radicamento storico”. Così si è espresso il sindaco del centro modenese, Alberto Bellelli, rappresentante di una comunità che il 2 aprile scorso ha ospitato papa Francesco e che oggi incontrerà Sergio Mattarella.

Fra gli appuntamenti in programma, “25 Aprile. Festa della Liberazione: tra la storia dei padri e il futuro dei figli”, previsto alle ore 11.30 presso il teatro Comunale, mentre nel pomeriggio il presidente si recherà all’ex campo di concentramento, retaggio della Seconda guerra mondiale.

Non mancherà la sottolineatura marcofila; gli addetti, con manuale, francobolli ed il resto degli strumenti, seguiranno il percorso: dalle 10.15 alle 13.45 saranno in piazza Martiri 72; dalle 14.15 alle 15.45 presso la struttura di prigionia esistente nella frazione (si collocheranno vicini al secondo ingresso).

Il benvenuto da parte del Comune di Carpi (Modena)
Il benvenuto da parte del Comune di Carpi (Modena)
I dettagli
Il 2 aprile scorso fu la volta di papa Francesco
           


Manieri pure da Andorra Spagnola e Spagna
24 Apr 2017 20:03 - DALL'ESTERO
Le due emissioni: francobollo gommato per il piccolo Stato pirenaico, autoadesivo e cartolina per Madrid. Hanno debuttato il 21 aprile

Andorra Spagnola e Spagna dal 21 aprile agli sportelli con i propri contributi PostEurop. Il piccolo Stato pirenaico ha partecipato al giro varando un francobollo con gomma tradizionale da 1,25 euro; propone l’imponente torre di difesa del castello di Sant Romà de Bons, complesso realizzato tra il XIII ed il XVI secolo (la mancanza di documenti e reperti archeologici non ha consentito una datazione più puntuale). Oggi costituisce una meta turistica, al pari della vicinissima chiesa in stile romanico lombardo.

Quanto a Madrid, ha sfornato un autoadesivo di tariffa “B” (indica le destinazioni continentali ed ora richiede 1,25 euro); cita il maniero Manzanares el Real, ubicato proprio nella capitale. Il cantiere si aprì nel 1475 con l’obiettivo di realizzare un palazzo-fortezza. Adesso rappresenta una fra le strutture meglio conservate a livello nazionale; al suo interno offre la mostra permanente dedicata al poeta quattrocentesco Íñigo López de Mendoza, cui si aggiungono due collezioni, una di tappeti e l’altra di armature. La stessa vignetta compare anche nella cartolina postale come impronta di affrancatura; sul lato opposto figura il castello di Cuéllar a Segovia. L’intero è in vendita a 2,60 euro.

Così Andorra Spagnola e Spagna (per quest’ultima si aggiunge una cartolina postale)
Così Andorra Spagnola e Spagna (per quest’ultima si aggiunge una cartolina postale)
Le proposte di Bielorussia…
…Aland…
…ed Islanda
           




Cartoline a Paliano. Con testi in braille
24 Apr 2017 16:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’iniziativa, decisa dal Comune ciociaro per la “Festa dell’agricoltura e dell’ambiente” (in corso fino all’1 maggio), è stata realizzata da Poste italiane

Curiosa proposta alla Selva di Paliano (Frosinone) dove, fino all’1 maggio, è in corso la “Festa dell’agricoltura e dell’ambiente”. Sono disponibili sei cartoline che ritraggono luoghi simbolo del paese ed hanno una peculiarità: portano i testi pure in braille. A concretizzarla, Comune e Poste italiane.

L’Ente -ha commentato il sindaco, Domenico Alfieri- “ha da subito creduto nella bontà e nella utilità di questa iniziativa. Si cercherà di raccontare il territorio attraverso immagini scattate da due nostri concittadini”, Edoardo Montesanti e Marco Schifalacqua. L’obiettivo -aggiunge l’assessore ad agricoltura e politiche sociali, Eleonora Campoli- è “diffondere il più possibile queste esperienze, arrivando a tutti, nel segno della solidarietà e dell’eliminazione di qualsiasi barriera”.

Non manca -per volontà della Pro loco- il supporto marcofilo, in essere ancora il 25 aprile e proprio l’1 maggio; gli addetti saranno al lavoro, in entrambi i giorni, dalle ore 10 alle 16.

Una delle cartoline con la speciale scrittura
Una delle cartoline con la speciale scrittura
Tra i francobolli in braille, quello italiano
           


In vendita anche i classici d’Europa
24 Apr 2017 12:12 - NOTIZIE DA VACCARI
All’asta del 6 maggio verrà ceduta la seconda parte della collezione riguardante il primo secolo di emissioni. Il 27 aprile a Milano la visione dei lotti
Il 1.083 (partenza: 700 euro)…
Il 1.083 (partenza: 700 euro)…

“Tutto il materiale dell’asta del 6 maggio (escludendo i voluminosi in scatola e solo su richiesta gli articoli dal 1.053 al 1.058) sarà consultabile eccezionalmente il 27 aprile, dalle ore 10 alle 18, presso l’hotel dei Cavalieri, in piazza Missori 1 a Milano. Vi aspettiamo!”. È l’invito proveniente dalla società Vaccari.

Se la maggior parte di quanto destinato alla vendita riguarda l’Italia nelle sue mille sfaccettature, o il mondo aerospaziale, questo non vuol dire che manchino altre tipologie collezionistiche. “Già tra i restanti Paesi dello Stivale si trovano delle proposte significative, come -di Vaticano ed entrambe le voci con gomma integra- la «Tobia» in blocchi di quattro angolo di foglio (è il lotto 1.078, proposto ad un prezzo di partenza di 600 euro) ed il 500 lire «Cupolone» con dentellatura 14 a pettine (1.083, 700)”.

“Nel capitolo inerente alle destinazioni, ecco una raccomandata da Firenze a Campina (via Rio de Janeiro, in Brasile) del 3 ottobre 1881 con una rara affrancatura mista Vittorio Emanuele II ed Umberto I (831, 1.200). D’epoca lombardo-veneta è la lettera da Padova diretta in Danimarca alla posta militare 1 del 30 marzo 1864 (834, 3.300), mentre di Regno emerge la raccomandata da Livorno a Lipsia datata 22 aprile 1889 con cinque produzioni umbertine, fra cui il 30 centesimi (839, 2.750). Si aggiunge, dalla Roma pontificia alla svizzera Clarens, una busta del 13 marzo 1867 con il 4 e soprattutto il 50 bajocchi nella stampa difettosa del 1864 (848, 6.600)”.

“Per quanto riguarda l’estero, si fa notare la seconda parte della collezione d’Europa del solo periodo 1843-1958, con centinaia di francobolli nuovi linguellati, usati o su frammento a prezzi molto vantaggiosi”. Questa volta verranno inserite sul mercato le emissioni dei Paesi tra la “J” e la “U”. Fra i capitoli più importanti, quelli di Lussemburgo (1.110, 2.200), Portogallo (1.119, 1.900), Russia (1.121, 4.000), Spagna (1.126, 5.000), Svezia (1.127, 1.700) e Svizzera (1.128, 5.000). Naturalmente, il catalogo offre i dettagli, evidenziando le singole peculiarità mentre sul sito ci sono anche i file pdf con le riproduzioni complete.

“Chi non avrà occasione di recarsi nel capoluogo lombardo, potrà visionare tutte le proposte, su appuntamento, a Vignola dal 3 maggio. Le offerte per corrispondenza, via fax, e-mail o dal sito dovranno pervenire entro le 17 di venerdì 5”.

…l’848 (6.600), il 1.126 (5.000) ed il 1.127 (1.700). Sono alcuni dei lotti destinati all’asta del 6 maggio
…l’848 (6.600), il 1.126 (5.000) ed il 1.127 (1.700). Sono alcuni dei lotti destinati all’asta del 6 maggio
Tutto il materiale voce per voce…
…o nel catalogo sfogliabile
           




Fra satira, cartoline ed un autore misterioso
24 Apr 2017 10:20 - APPUNTAMENTI
Accanto alla mostra “A colpi di matita”, la Grande guerra è evocata pure da una sezione riguardante principalmente “Mausanzetta”, artista di cui non si conosce ancora il nome. Succede a Milano

Già segnalata da “Vaccari news” a Padova, ora (fino al 14 maggio) è proposta a Milano presso il Museo del Risorgimento, in via Borgonuovo 23. È la mostra “A colpi di matita - La Grande guerra nella caricatura”, voluta dalla Fondazione museo storico del Trentino.

Rispetto al percorso patavino, composto esclusivamente da riproduzioni riguardanti giornali satirici dell’epoca, questo associa una sala dedicata ad ulteriore materiale. È la sezione “Un’Armata dipinta a lapis. Disegni inediti dagli archivi”.

Gli oltre cento fogli, studiati da Anna Maria Marconi con il supporto di Andrea Bianchi e Mauro Caimi, appartengono ai fondi archivistici delle Civiche raccolte storiche. Descrivono personaggi quali re Vittorio Emanuele III e Gabriele D’Annunzio, accanto ad ufficiali e soldati; tutti sono tratteggiati con una forte e peculiare vena umoristica. L’attenzione espositiva si concentra soprattutto su “Mausanzetta”, artista versatile e fantasioso, dall’identità ancora ignota. I suoi lavori erano destinati, probabilmente, alla stampa periodica, ma almeno un bozzetto tra quelli esposti sarebbe stato pensato per una cartolina. A tale impiego arrivò davvero l’omaggio al “139° Fanteria”, appartenente alla Brigata “Bari”. Il significato simbolico della resistenza all’offensiva austro-tedesca del giugno 1918 è ribadito dall’iscrizione presente al verso; recita: “Il toro inferocito trovò una muraglia incrollabile, contro la quale si ruppe le corna e non poté scendere a mangiare il grano..... nemmeno in erba!”.

Fino al 14 maggio, due percorsi in uno. Fra i reperti, la cartolina del “139° Fanteria” (Comune di Milano, Civiche raccolte storiche, Archivio di storia contemporanea già Archivio della guerra)
Fino al 14 maggio, due percorsi in uno. Fra i reperti, la cartolina del “139° Fanteria” (Comune di Milano, Civiche raccolte storiche, Archivio di storia contemporanea già Archivio della guerra)
La mostra di Padova
I dettagli dell’attuale allestimento
           


I palazzi dell’antica nobiltà
24 Apr 2017 00:57 - DALL'ESTERO
Per la partecipazione PostEurop, la Bielorussia ha scelto due complessi, quello di Ruzhany voluto dai Sapieha e quello di Gomel appartenuto ai Rumyantsev ed ai Paskevich

Più che castelli, due palazzi. Sono stati scelti dalla Bielorussia per partecipare al giro PostEurop. Il suo contributo è giunto il 20 aprile, declinato in una coppia di francobolli con nominali sostituiti dalle lettere “H” e “P”, a sottintendere l’invio ordinario per l’estero entro i venti grammi, nell’ordine per via di superficie o aerea. Costi attuali: 1,38 ed 1,56 rubli.

Alle immagini ha lavorato Tatyana Dolskaya, mentre l’impaginazione è dovuta a Yelena Medved. Riguardano strutture esistenti a Ruzhany e Gomel. Nel primo caso si tratta di quanto resta del complesso voluto dalla famiglia Sapieha e risalente al XVII e XVIII secolo; per ora sono state restaurate due ali e l’ingresso. L’altro dentello cita ulteriori casate, i Rumyantsev ed i Paskevich, mentre l’immobile è più recente di un centinaio d’anni; rappresenta la principale attrazione turistica locale.

Due francobolli dalla Bielorussia. Anch’essi rientrano nel giro PostEurop
Due francobolli dalla Bielorussia. Anch’essi rientrano nel giro PostEurop
Così Aland…
…Islanda…
…e Romania
           




Teramo nel 1944 ed i suoi francobolli
23 Apr 2017 00:51 - LIBRI E CATALOGHI
Un capitolo postale anomalo in un contesto drammatico. È quanto descrive Nicola Luciano Cipriani facendo riferimento ai sedici francobolli sovrastampati localmente per la Rsi
Serie di emergenza
Serie di emergenza

L’emissione tipo conta su appena sedici francobolli, ma Nicola Luciano Cipriani è riuscito ad approfondirla in 56 pagine “A4” con immagini a colori (25,00 euro).

Edito dalla Collezionisti italiani di francobolli ordinari, lo studio “Rsi - La soprastampa di Teramo” propone -lo preannuncia il sottotitolo- “antefatti storici, caratteristiche di stampa e plattabilità”.

La ricerca -ammette l’autore- “è nata da un foglio disponibile”. “Mi resi conto subito che c’erano delle lettere. Un’esperienza da ricostruire”, trovando l’attuale maggior proprietario noto del materiale, Francesco Di Francesco, che possiede una collezione “unica nel suo genere, ricca e ben documentata”.

Pur avendo garantito il rispetto delle formalità (fra cui l’invio di duecento esemplari per tipo all’Upu), questa serie -prosegue lo studioso- “deve essere vista come un fenomeno filatelico e, come tutte le emissioni similari, sembra aver avuto come attore principale un commerciante filatelico, nel caso il teramano Michele Maggiore, e alcuni collezionisti locali”.

La produzione è disponibile dal 21 febbraio 1944 ed ha corso fino al 9 marzo (il giorno precedente da Roma era arrivato un funzionario del ministero con le cartevalori ufficiali). Le tirature vengono ritirate dagli sportelli postali (ma non dalle rivendite) ed incenerite; il pubblico poté comunque impiegarle fino al 15 del mese.

Il contesto storico e la situazione specifica fanno il resto: non c’è da stupirsi se “si conosce un numero limitato di invii” e tra questi “prevalgono senz’altro” quelli realizzati dagli appassionati. Però, non mancano le incongruenze, e lo specialista cerca di affrontarle...

“Rsi - La soprastampa di Teramo” (acquista)
La scheda
           


Documenti pubblici/2 In attesa dei chiarimenti ministeriali
22 Apr 2017 10:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
“Coloro che trattano semplici buste o pieghi senza testo -dice l’avvocato- non hanno nulla da temere dalla sentenza di Torino e possono continuare come per il passato”. Con il resto, “sarebbe auspicabile una maggiore collaborazione”

Fin qui, nella news precedente, il caso di Torino. Come vede la richiesta al ministero a Beni, attività culturali e turismo di arrivare ad un testo chiarificatore e definitivo? “In merito alla possibilità di presumere l’appartenenza alle pubbliche raccolte dei documenti indirizzati a soggetti pubblici, l’ufficio legislativo del dicastero ha elaborato due note, l’ultima delle quali nel 2013”, prosegue nell’intervista a «Vaccari news» l’avvocato Pasquale Mauro Maria Onorati. “Chiarisce tra l’altro che i documenti scartati non dovevano necessariamente essere distrutti, ma potevano anche essere ceduti in libero uso; inoltre, specifica che le semplici buste indirizzate agli enti pubblici possono essere rivendicate dallo Stato solo se vengono addotte prove sulla loro appartenenza al demanio pubblico, anche perché, normalmente, le stesse non vengono incluse nel fascicolo d’archivio. Il discorso è diverso per i pieghi completi di testo che vanno considerati alla stregua degli altri documenti, per cui l’Amministrazione che intenda rivendicarne la proprietà può limitarsi a far emergere in giudizio la necessaria appartenenza pubblica del documento, perché rientrante in un elenco di atti, tra cui gli atti normativi originali, i contratti, i provvedimenti, i negozi unilaterali… che per loro natura debbono necessariamente essere custoditi in archivi pubblici. Queste conclusioni, a mio avviso, andrebbero chiarite in alcuni punti e modificate in altri, perciò ben venga la richiesta al Mibact di un testo”.

Quali potrebbero essere i contenuti ideali? “Partendo dal presupposto che le due note del 2012 e 2013 sono ad uso interno del ministero e finalizzate ad orientare l’attività delle soprintendenze archivistiche e non vincolano, dunque, l’attività della Magistratura, sarebbe auspicabile una modifica alla normativa sullo scarto che, oggi, è bene precisarlo, resta inapplicata anche da diversi enti pubblici, i quali spesso, come dimostrano le cronache giornalistiche, lasciano in stato di abbandono i loro archivi e procedono alla distruzione delle carte «superflue» senza le opportune autorizzazioni. La nuova normativa dovrebbe recepire le conclusioni dell’ufficio legislativo in ordine alle semplici buste indirizzate a enti pubblici ed equiparare alle stesse le cosiddette «coperte», ovvero i pieghi privi di testo. Inoltre, andrebbero elencati in maniera il più possibile esaustiva le tipologie di documenti per cui si può presumere la custodia permanente negli archivi pubblici, utilizzando a tale scopo i piani di conservazione e scarto approvati dalle varie amministrazioni, riducendo così al minimo le ipotesi d’inversione dell’onere della prova in giudizio”.

In assenza di tale testo (cioè ora), come si dovrebbero comportare commercianti e collezionisti? “A mio avviso, coloro che trattano semplici buste o pieghi senza testo non hanno nulla da temere dalla sentenza di Torino e possono continuare come per il passato nel rispetto delle norme del Codice dei beni culturali e del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza; ma, in presenza di documenti completi indirizzati a enti pubblici, sarebbe auspicabile una maggiore collaborazione tra il mondo filatelico e le soprintendenze archivistiche per scongiurare che finiscano sul mercato documenti sottratti illecitamente agli archivi”.

L’archivio di un ex Istituto pubblico di assistenza e beneficenza in provincia di Caserta (foto di Pasquale Mauro Maria Onorati)
L’archivio di un ex Istituto pubblico di assistenza e beneficenza in provincia di Caserta (foto di Pasquale Mauro Maria Onorati)
Il caso di Torino (news precedente)
I due documenti del dicastero: quello del 2012…
…e quello dell’anno seguente
           




Documenti pubblici/1 Il caso di Torino
22 Apr 2017 01:21 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’avvocato Pasquale Mauro Maria Onorati, ispettore archivistico onorario e collezionista, spiega quanto è emerso dal dibattimento e dalla sentenza rivelata il mese scorso
L’avvocato Pasquale Mauro Maria Onorati
L’avvocato Pasquale Mauro Maria Onorati

“Sulla questione di Torino credo che la stampa abbia fatto un po’ di confusione. Dalla lettura della sentenza completa emerge altro rispetto a quello che ho letto sui giornali. Il giudice non ha dichiarato appartenenti al demanio pubblico delle singole buste, bensì diverse lettere complete di testo e dei manifesti effettivamente rubati da archivi di stato e comunali della Lombardia e del Piemonte tra gli anni Ottanta e Novanta. Però, è bene chiarirlo, queste illecite sottrazioni non sono avvenute ad opera di uno dei due imputati, bensì da parte di altri da cui l’ignaro imprenditore ha acquistato i documenti di storia postale incriminati”.

In questo modo si esprime con “Vaccari news” l’avvocato Pasquale Mauro Maria Onorati. Trentanovenne, dirige la Biblioteca oblata sant’Eugenio de Mazenod e l’Archivio storico del complesso monumentale aragonese di Santa Maria a Vico (Caserta), dove vive con la moglie e due figli. Dal 2016 è ispettore archivistico onorario della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania; come giornalista pubblicista ha scritto diversi articoli sulla storia di Terra di Lavoro. Inoltre, studia e colleziona storia postale del circondario di Arienzo.

L’indagine del Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale -prosegue- “ha portato poi al sequestro di centinaia di altre lettere complete (in totale oltre seicento, solo in pochissimi casi semplici buste) destinate ad enti pubblici e appartenenti ai due imputati. Con la sentenza, questo materiale è stato dissequestrato e l’Arma, con l’aiuto della Soprintendenza archivistica del Piemonte, dovrà provvedere alla restituzione ai legittimi proprietari (archivi pubblici, ma anche alle stesse due persone coinvolte)”.

“Ciò che ha destato più scalpore, giustamente, è stata l’affermazione, riportata da diverse testate, che chiunque maneggi corrispondenza tra un privato e un ente pubblico, dal 1840 (tale data non è menzionata in sentenza, ndr) ad oggi, sarebbe punibile perché il materiale apparterrebbe allo Stato. In realtà, il giudice di Torino ha ribadito ciò che stabilisce il decreto legislativo 42/2004, cosiddetto Codice dei beni culturali, all’articolo 10 comma 2, ovvero che sono beni culturali «gli archivi e i singoli documenti dello Stato, delle regioni, degli altri enti pubblici territoriali, nonché di ogni altro ente ed istituto pubblico» e, in quanto tali, appartengono al demanio pubblico e sono inalienabili, salvo il caso in cui, a seguito di una procedura di scarto, determinati documenti vengano «sdemanializzati». Ma anche in questo caso, secondo il giudice, le carte così eliminate andrebbero necessariamente distrutte e non potrebbero mai essere liberamente commerciate, per cui in presenza degli indici menzionati (numero di protocollo, destinazione ad un ente pubblico, eccetera), «un documento deve ritenersi facente parte dell’archivio pubblico, a meno che non risulti rientrante in un elenco di beni «scartati». Ed è evidente che se l’archivio pubblico o il privato divenutone detentore non sono in grado di abbinare quel dato documento ad un elenco giustificante lo scarto, deve concludersi che il documento è stato illecitamente sottratto dall’archivio»”.

“Una tale conclusione, in pratica, comporta, a mio avviso, un’ingiusta inversione dell’onere della prova a carico di chi detiene un documento, quindi anche una lettera o una busta protocollata, e non all’archivio che ne rivendica la proprietà”.

Senza considerare la realtà dei fatti: il decreto-legge 2.034 del 10 agosto 1928 (pubblicato nella “Gazzetta ufficiale” 219 del 19 settembre 1928, convertito nella seduta del Senato del 12 dicembre e diffuso come legge 3.133 del 20 dicembre dalla “Gazzetta” 15 del 18 gennaio 1929) consentiva alla Croce rossa, beneficiaria degli scarti obbligatori, di disporre del materiale ritirato come meglio credeva ed il più interessante è stato venduto a fini collezionistici.

Come hanno letto i giornali la vicenda
L’interpellanza del senatore Carlo Giovanardi
La normativa del 1928
           


La marcofilia evolve
21 Apr 2017 18:17 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Due annulli dei prossimi giorni mostrano i cambiamenti: apertura alle aziende anche per anniversari non “tondi” e citazione di persone viventi come un arcivescovo

Diversi esperti hanno notato il doppio fenomeno: da una parte la lenta ma inesorabile scomparsa degli annulli a mano ordinari, poiché tutto viene timbrato (quando lo viene!) al centro meccanizzato di competenza. Dall’altra, l’estensione dei manuali speciali -un servizio generalmente a pagamento- anche in situazioni che una volta venivano declinate o affrontate in maniera diversa. Due esempi dei prossimi giorni spiegano meglio i concetti. Ma, allo stesso istante, mostrano come l’azienda sia interessata a promuovere queste prestazioni, fonte di pubblicità e probabilmente di guadagno.

Il 22 aprile a Trieste (dalle ore 9 alle 14 in strada di Rozzol 117) verrà festeggiata la gelateria Udevalla, che compie… ventotto anni. In passato, per ottenere il tributo marcofilo, una ditta doveva attendere un maggior lasso temporale, pervenendo ad una ricorrenza auspicabilmente “tonda”.

L’altro caso è diverso: il 7 maggio ad Agnadello (Cremona), presso l’oratorio “San Giovani Bosco” (tra le 14 e le 20 in via Gemona 1), si sottolineerà l’ordinanza episcopale di monsignor Giancarlo Perego, vissuto nel paese lombardo ed ora diventato arcivescovo di Ferrara e Comacchio. Essendo vivente, non sarebbe stato citato, preferendo bizzarri quanto inutili giochi di parole.

I due annulli che mostrano l’evoluzione
I due annulli che mostrano l’evoluzione
La gelateria Udevalla
“L’amato arcivescovo” (ma innominato) di Reggio Calabria. Era il 2010
           


Posta militare e Sicilia
21 Apr 2017 14:58 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Erano le sue passioni maggiori, per le quali ha lasciato i più importanti lavori editoriali. È scomparso ieri Giuseppe Marchese
Giuseppe Marchese
Giuseppe Marchese

Posta militare e Sicilia erano i suoi principali “cavalli di battaglia”. Ieri è scomparso il commerciante, perito, studioso e collezionista Giuseppe Marchese, dello Studio filatelico Nico. Era nato il 23 marzo 1940 ed i funerali si svolgeranno domani alle ore 9 a Palermo, presso la chiesa di piazza Cappuccini 1.

Il suo impegno maggiore è ruotato intorno alla Prima ed alla Seconda guerra mondiale, per le quali ha lasciato i testi “La posta militare italiana 1915-1923”, “La posta militare italiana 1939-1945” (questo in due volumi), oltre a “Il servizio postale della Marina militare” (anch’esso in due parti). Si aggiungono contributi nelle edizioni, da lui stesso prodotte, “1943 L’anno dell’armistizio” e “1945 Dalla guerra alla pace”. Per un certo periodo ha diretto il periodico “La posta militare”; tra le testate con cui ha collaborato figura “Vaccari magazine”.

La filatelia -annotò introducendo l’opera sul 1943- può essere “un mezzo di evasione e di divertimento, di relax. Tuttavia vi sono persone che anche nella filatelia riversano il loro impegno civile, la ragionevolezza e una filosofia della vita non disprezzabile. In fondo noi rivendichiamo il diritto e il privilegio di divertirci pensando”.

           


Comicon: dal 28 aprile al 1° maggio 2017
21 Apr 2017 13:35 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
Speciale minifolder dedicato alla XIX edizione del salone internazionale del fumetto presso la Mostra d’Oltremare di Napoli

Poste Italiane Filatelia, in occasione della XIX edizione di Comicon, il salone internazionale del fumetto, presenta uno speciale minifolder dedicato alla manifestazione. Disponibile in tiratura limitata di 7.499 esemplari, in vendita al prezzo di 6 euro.

Il folder contiene due cartoline: in una è rappresentato un disegno di Tanino Liberatore per l’edizione di Comicon del 2009, mentre nell’altra quello di Jim Lee realizzato per Comicon nel 2010. Entrambe le cartoline sono affrancate con il francobollo della serie Avvento nell’anno 2000, dedicati all’Espressione e alla Meditazione, del 4 novembre 2000, e annullate.

Previsto per ciascun giorno un annullo speciale dedicato. Per la prima volta Filatelia di Poste Italiane sarà presente con una postazione dove si potranno acquistare i folder dedicati a tanti altri prodotti filatelici, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 19.00.

È la Mostra d’Oltremare di Napoli ad ospitare la XIX edizione di Comicon. Il rapporto tra fumetto e web è il tema centrale di questa grande kermesse che vedrà nei quattro giorni grandi eventi ed ospiti legati proprio sia all’arte del fumetto che al web. Quest’anno il manifesto ufficiale è stato disegnato da Roberto Recchioni, che è stato infatti il primo autore in Italia a impiegare la piattaforma del web come fonte di promozione dei fumetti.

Il minifolder speciale dedicato alla XIX edizione di Comicon
Il minifolder speciale dedicato alla XIX edizione di Comicon
Poste Italiane e la filatelia (promo)
           


L’Ungheria “nazionalizza” la Riforma
21 Apr 2017 10:12 - DALL'ESTERO
I due francobolli ed il foglietto emessi ieri cercano di ambientare i fatti emersi cinque secoli fa alla situazione locale. Nel blocco, comunque, ecco Martin Lutero con le sue 95 tesi

Per quel che se ne sa ora, a proposito delle celebrazioni postali riguardanti il mezzo millennio della Riforma, è l’Ungheria ad aver varato la serie più generosa. Scelta non casuale, se si pensa alla fase temporale in cui il credo protestante divenne fra i vettori utili per opporsi alla casata dominante, quella, straniera e cattolica, degli Asburgo.

La serie ha debuttato ieri, articolata in due francobolli autoadesivi ed un foglietto che portano la firma di Imre Benedek. Il taglio più economico, da 290 fiorini, mostra la statua di Gáspár Károli (circa 1530-1591), considerato il primo a tradurre la Bibbia nella lingua magiara; si aggiungono una macchina da stampa dell’epoca ed il volume aperto. Il 445 raffigura una fra le maggiori istituzioni educative specializzate, il Collegio riformato di Debrecen, risalente al 1802, con lo stemma della collegata Chiesa locale. Quanto al blocco, nominale da 800 unità, sullo sfondo propone un manoscritto di Martin Lutero conservato agli Archivi nazionali evangelici, un dettaglio del tempio presente nel castello tedesco di Wittenberg, il logo che rammenta il giro di boa. Nella carta valore ecco l’emblema dello stesso personaggio ed un’incisione ottocentesca del momento in cui -secondo tradizione- egli affisse le 95 tesi. Le cartevalori sono caratterizzate dai cinque “sola”, ossia dalle formule sintetiche che in latino riassumono il pensiero: “sola gratia”, “sola fide”, “solus Christus”, “sola scriptura”, “soli Deo gloria”.

Due francobolli ed un foglietto che rileggono la Riforma protestante con gli occhi magiari
Due francobolli ed un foglietto che rileggono la Riforma protestante con gli occhi magiari
Tra le restanti emissioni, quelle d’Italia…
…Germania (in congiunta con il Brasile)…
…e Polonia
           



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